Danilo Pivato
30-01-2021, 20:12
Il 16 gennaio 2021 il riflettore Takahashi BRC250 gestito da remoto presso il BBO è stato puntato in automatico ancora una volta verso una delle diverse galassie satelliti della Grande Galassia di Andromeda (M31), in particolare NGC 185.
Si tratta di una galassia sferoidale nana del tipo Seyfert 2 (categorie di galassie che appaiono molto luminose se osservate a lunghezza d'onda infrarosse, nonostante la loro luminosità sia insignificante a lunghezze d'onda visibili), per impressionare, come recentemente si ricorderà è stato fatto per la galassia NGC 891, i suoi ammassi globulari.
A differenza di NGC 891, la galassia NGC 185 appartiene al Gruppo Locale di galassie (il gigantesco gruppo in cui è immersa anche la nostra Via Lattea insieme con la Grande Galassia di Andromeda) quindi, ancor più facilmente essendo ben più vicina a noi, circa 2 milioni di anni luce contro i 30-40 milioni di a.l. di NGC 891, le intenzioni non presentavano particolarti difficoltà.
Difatti, la magnitudine apparente degli obiettivi prefissati è compresa tra la 16,8^ il più brillante e la 19,7^ per i più piccoli e distanti ammassi globulari fra quelli conosciuti di NGC 185.
All'analisi del frame ottenuto la visibilità di tutti gli ammassi globulari di NGC 185 è risultata più che sufficiente, pertanto oltre a riportarli sulla mappa (in allegato) si è approntata una tabella con i rispettivi nomi, le coordinate AR e Dec (J2000.0) e la magnitudine apparente (SIMBAD)
Interessante in questa immagine l'esser riusciti ad evidenziare il cosidetto effetto "clumping": una sorta di granulazione reale della galassia, dove ciascun "granulo" altro non è che l'addensarsi di più stelle della galassia che viste alla risoluzione di 1,11"/pixel, non riuscendo a separarle singolarmente essendo ben al di sotto del potere risolutivo strumentale, il loro raggruppamento forma appunto un "granulo".
Oltre alla presenza di ammassi globulari, NGC 185 è ricca anche di stelle variabili del tipo RR Lyrae; il 99% di esse purtroppo sono fuori portata per gli astrofili, essendo di magnitudini < +22^.
Documentandomi ho poi rilevato che la galassia contiene variabili a lungo periodo, comprese variabili Mira, semiregolari e irregolari. Le ampiezze di magnitudine di queste variabili, variano fino a due ordini di grandezza, mentre i periodi si estendono tra 90 e 800 giorni. Sono presenti alcune Cepheidi, stelle al Carbonio e RGB* (Red Giant Branch star).
All'interno dei confini di NGC 185 sono state inoltre scoperte 5 nebulose planetarie e vicino al suo nucleo un residuo di Supernova a forma di arco che avvolge il nucleo centrale. Anch'essi fuori portata
Le galassie nane come NGC 185 costituiscono il tipo di galassia più popoloso di stelle dell'universo (Martinez-Delgado et al., 1999).
Immagine standard: https://www.danilopivato.com/tabulae_coeli/0000_n60/ngc185_brc_L.html
Mappa standard: https://www.danilopivato.com/tabulae_coeli/0000_n60/ngc185_brc_L_map.html
Cari saluti,
Danilo Pivato
Si tratta di una galassia sferoidale nana del tipo Seyfert 2 (categorie di galassie che appaiono molto luminose se osservate a lunghezza d'onda infrarosse, nonostante la loro luminosità sia insignificante a lunghezze d'onda visibili), per impressionare, come recentemente si ricorderà è stato fatto per la galassia NGC 891, i suoi ammassi globulari.
A differenza di NGC 891, la galassia NGC 185 appartiene al Gruppo Locale di galassie (il gigantesco gruppo in cui è immersa anche la nostra Via Lattea insieme con la Grande Galassia di Andromeda) quindi, ancor più facilmente essendo ben più vicina a noi, circa 2 milioni di anni luce contro i 30-40 milioni di a.l. di NGC 891, le intenzioni non presentavano particolarti difficoltà.
Difatti, la magnitudine apparente degli obiettivi prefissati è compresa tra la 16,8^ il più brillante e la 19,7^ per i più piccoli e distanti ammassi globulari fra quelli conosciuti di NGC 185.
All'analisi del frame ottenuto la visibilità di tutti gli ammassi globulari di NGC 185 è risultata più che sufficiente, pertanto oltre a riportarli sulla mappa (in allegato) si è approntata una tabella con i rispettivi nomi, le coordinate AR e Dec (J2000.0) e la magnitudine apparente (SIMBAD)
Interessante in questa immagine l'esser riusciti ad evidenziare il cosidetto effetto "clumping": una sorta di granulazione reale della galassia, dove ciascun "granulo" altro non è che l'addensarsi di più stelle della galassia che viste alla risoluzione di 1,11"/pixel, non riuscendo a separarle singolarmente essendo ben al di sotto del potere risolutivo strumentale, il loro raggruppamento forma appunto un "granulo".
Oltre alla presenza di ammassi globulari, NGC 185 è ricca anche di stelle variabili del tipo RR Lyrae; il 99% di esse purtroppo sono fuori portata per gli astrofili, essendo di magnitudini < +22^.
Documentandomi ho poi rilevato che la galassia contiene variabili a lungo periodo, comprese variabili Mira, semiregolari e irregolari. Le ampiezze di magnitudine di queste variabili, variano fino a due ordini di grandezza, mentre i periodi si estendono tra 90 e 800 giorni. Sono presenti alcune Cepheidi, stelle al Carbonio e RGB* (Red Giant Branch star).
All'interno dei confini di NGC 185 sono state inoltre scoperte 5 nebulose planetarie e vicino al suo nucleo un residuo di Supernova a forma di arco che avvolge il nucleo centrale. Anch'essi fuori portata
Le galassie nane come NGC 185 costituiscono il tipo di galassia più popoloso di stelle dell'universo (Martinez-Delgado et al., 1999).
Immagine standard: https://www.danilopivato.com/tabulae_coeli/0000_n60/ngc185_brc_L.html
Mappa standard: https://www.danilopivato.com/tabulae_coeli/0000_n60/ngc185_brc_L_map.html
Cari saluti,
Danilo Pivato