Checco Lauro
03-02-2021, 22:09
Questo report sarà davvero molto breve, ma ci tenevo a condividerlo, perché penso che possa rappresentare cosa significa per me osservare il cielo e quanta passione mi spinge e spinge molti di noi a buttare l'occhio davanti all'oculare.
Ore 18.10, bazzicando tra forum di meterologia e gruppi di foto delle mie montagne cuneesi, noto che le condizioni sono perfette per la formazione di nubi spesse a partire dai 1500/1600 metri. Sotto coperto e umido, sopa cielo terso...le previsioni per i prossimi giorni? Solo pioggia. Allora decido che devo sfruttare questa occasione, anche perché tra coprifuoco, impegni e neve in quota in questo periodo non sarei riuscito a raggiungere luoghi molto bui lontano dalla pianura.
Ore 18.30 parto da Saluzzo alla volta di pian munè, la location montana più vicina e per questo anche la più luminosa, dallo spiazzo si ha una bella visione in tutte le direzioni, pianura e luci delle città comprese.
Ore 19.15 arrivo sul posto a 1550 metri, nell'ampio parcheggio del rifugio...nebbia fitta! Sono in mezzo alle nubi. A peggiorare il tutto spira un vento molto forte e freddissimo.
Fatico non poco a sistemare il mio fido newton 130/900 e mi chiudo in macchina. Aspetto e aspetto, in attesa di capire se ho sprecato la mia serata.
Ore 19.45 Il vento è sempre più forte, spazza l'umidità e appare Orione in tutta la sua magnificenza ma, tempo 2 minuti, tutto coperto. Mi segno come ultimatum per scendere le ore 20
Ore 20...esco dalla macchina e meraviglia...sono poco sopra le nuvole. Il cielo è nero e migliaia di stelle emergono prepotentemente. L'orizzonte è buio in tutte le direzioni, nessun segno della pianura, si vedono solo le creste che si innalzano dal mare di nebbia e la Via Lattea invernale si staglia maestosa sopra mia testa. Uno dei cieli più bui che abbia mai visto, quasi ai livelli dei 21.5 e oltre visti tra Valle Maira e Valle Stura. Posso finalmente utilizzare il tele e punto subito M42.
Ai 36x che mi offre il kellner 25mm è fotografica, davvero netta. Tutto un chiaroscuro e si fa ammirare per 20 minuti, rivelando poco per volta nuovi dettagli. L'emozione è tanta e non so quanto di quello che ricordo di aver visto sia reale o frutto dello stupore...fatto sta che è assolutamente la miglior visione del soggetto che abbia mai avuto.
20.30 fa troppo freddo, devo tornare per le 22 e il telescopio si sta ricoprendo di ghiaccio e cosa più grave ho davvero fame, decido di rincasare. Completano la serata cerbiatti e tassi che attraversano la strada sulla via del ritorno nei boschi.
Molto freddo preso, molta benzina fatta andare e un solo soggetto puntato. Ne è valsa la pena? Assolutamente
Ore 18.10, bazzicando tra forum di meterologia e gruppi di foto delle mie montagne cuneesi, noto che le condizioni sono perfette per la formazione di nubi spesse a partire dai 1500/1600 metri. Sotto coperto e umido, sopa cielo terso...le previsioni per i prossimi giorni? Solo pioggia. Allora decido che devo sfruttare questa occasione, anche perché tra coprifuoco, impegni e neve in quota in questo periodo non sarei riuscito a raggiungere luoghi molto bui lontano dalla pianura.
Ore 18.30 parto da Saluzzo alla volta di pian munè, la location montana più vicina e per questo anche la più luminosa, dallo spiazzo si ha una bella visione in tutte le direzioni, pianura e luci delle città comprese.
Ore 19.15 arrivo sul posto a 1550 metri, nell'ampio parcheggio del rifugio...nebbia fitta! Sono in mezzo alle nubi. A peggiorare il tutto spira un vento molto forte e freddissimo.
Fatico non poco a sistemare il mio fido newton 130/900 e mi chiudo in macchina. Aspetto e aspetto, in attesa di capire se ho sprecato la mia serata.
Ore 19.45 Il vento è sempre più forte, spazza l'umidità e appare Orione in tutta la sua magnificenza ma, tempo 2 minuti, tutto coperto. Mi segno come ultimatum per scendere le ore 20
Ore 20...esco dalla macchina e meraviglia...sono poco sopra le nuvole. Il cielo è nero e migliaia di stelle emergono prepotentemente. L'orizzonte è buio in tutte le direzioni, nessun segno della pianura, si vedono solo le creste che si innalzano dal mare di nebbia e la Via Lattea invernale si staglia maestosa sopra mia testa. Uno dei cieli più bui che abbia mai visto, quasi ai livelli dei 21.5 e oltre visti tra Valle Maira e Valle Stura. Posso finalmente utilizzare il tele e punto subito M42.
Ai 36x che mi offre il kellner 25mm è fotografica, davvero netta. Tutto un chiaroscuro e si fa ammirare per 20 minuti, rivelando poco per volta nuovi dettagli. L'emozione è tanta e non so quanto di quello che ricordo di aver visto sia reale o frutto dello stupore...fatto sta che è assolutamente la miglior visione del soggetto che abbia mai avuto.
20.30 fa troppo freddo, devo tornare per le 22 e il telescopio si sta ricoprendo di ghiaccio e cosa più grave ho davvero fame, decido di rincasare. Completano la serata cerbiatti e tassi che attraversano la strada sulla via del ritorno nei boschi.
Molto freddo preso, molta benzina fatta andare e un solo soggetto puntato. Ne è valsa la pena? Assolutamente