Visualizza Versione Completa : Opzioni per massimo campo reale in SCT (C8)
Cerco un aiutino per chiarirmi le idee, stavo pensando ad un diagonale dielettrico, in attesa di cieli bui. Anche perchè il Celestron a prisma di primo equipaggiamento, pur essendo di metallo e nulla ho da dire sulla qualità (ma non ho con cui compararlo), ha la rotellina di blocco oculari troppo sporgente e "gratta" negli oculari grandi, o meglio nell'unico grande che ho (ES 24mm 68°), per cui devo tenerlo leggermente sollevato. Vabbé ogni attacco di strumentite è accompagnato da giustificazioni più o meno razionali, lo sapete già ;)
Il campo reale massimo massimo che ho ora è di 48-49' con l'ES 24mm o il plossl baader 32mm. Già che ci sono potrei prendere un diagonale da 2" per poi dotarmi di un oculare buono da 2" per arrivare al massimo campo reale concesso che sembra essere intorno a 1.1/1.2°. Oltre il calo di luminosità ai bordi di un SCT si fa più marcato e vignetta (non ho ben capito se dipende dalla configurazione SCT o dal drawtube del c8) e altre aberrazioni (curvatura di campo e coma) renderebbero comunque poco piacevole l'osservazione.
Con il diagonale da 2", un Baader Aspheric da 31mm potrebbe essere un buona soluzione arrivando a 1.1° anche se forse sarebbe meglio un semplice Plossl da 46mm (mi piaccino gli oculari leggeri) che a fronte di meno ingrandimenti mi darebbe una PU più vicina ai 5mm "canonici" per alcuni dso (ma penso che la curvatura di campo sia ben visibile).
Però c'è un alternativa: spendendo sicuramente di meno potrei trovare il riduttore di focale 0.63x e quindi arrivare ai 1.1/1.2° senza complicarmi la vita con i 2"...
Quindi:
Opzione 1: diagonale dielettrico 2" per sct (con adattatore a 1.25), e in futuro un oculare da due pollici per sfruttare il campo (consigli su quale?)
Opzione 2: diagonale dielettrico 1.25" e in futuro riduttore di focale (oppure viceversa, così ho i miei 1.1° da subito), sfruttando gli oculari che ho già.
La prima opzione costa di più...
Angeloma
30-03-2021, 12:56
Ti conviene, spendere di più per usare un solo oculare?
Usi un anello parafocale, oppure un paio di o-ring, per tenere sollevato l'ES da 24mm.
Applicare il riduttore di focale f6,3 può essere una buona idea e c'è una vasta gamma di oculari fra i quali scegliere.
Il diaframma di campo del C8 dovrebbe essere, più o meno, a metà strada fra i 26 e i 46mm, nel qual caso il campo massimo reale potrebbe essere inferiore a quanto previsto.
Si, infatti è intorno ai 1.1° anziché i quasi 1.5 teorici che si avrebbero con oculari da 2"
In effetti spendere di più per un solo oculare... tra l'altro non è un tubo progettato per campi ampi.
Angeloma
30-03-2021, 14:18
infatti è intorno ai 1.1° anziché i quasi 1.5 teorici che si avrebbero con oculari da 2"
1,271º teorici, non 1,5º.
Ma poco importa; il riduttore di focale può tornare utile per fare qualche "foto ricordo". 🤣
https://www.astronomia.com/forum/showthread.php?10426-Astrofoto-informale-dedicato-a-quelli-che-vorrebbero-e-non-hanno-mai
Che formula usi? Ce la prendiamo con etruscastro semmai https://www.astronomia.com/forum/showthread.php?805-Campo-reale-e-Campo-apparente#10
Oltre la teoria, la pratica dipende dal field stop dell'oculare - se non erro 46mm per i 2" lunghi, darebbe circa 1.32 (in pratica). Dove per 1-punto-32 indendo proprio 1 grado e 32 centesimi di grato (non 32').
Angeloma
30-03-2021, 16:22
Sì, è corretto, se il diaframma di campo fosse il massimo applicabile, per un oculare da 50,8mm sarebbe pari a 46 mm.
Come il massimo applicabile a un oculare da 31,8 è di 28mm.
Raramente si trovano diaframmi di campo così ampi.
Angelo_C
30-03-2021, 21:14
Il campo degli SCT "classici" da 8" (quindi esclusi i meade ACF, celestron HD et simila) è limitato dal foro in culatta di 38 mm (i celestron, mentre i meade non ricordo se lo hanno 1 mm il più o in meno).
Quindi il campo reale è di circa 1,07° (1,04° o 1,1° per i meade), qualsiasi oculare con diaframma di campo superiore a 38 mm (o 37/39 mm per i meade) vignetta.
Però, la caduta di luce ai bordi è veramente minima, intorno al 10/12% con diaframmi di campo da 46 mm (più o meno il massimo per un oculare da 50,8 mm), insomma se non guardate la Luna, per tutti gli altri oggetti celesti che si osservano solitamente di notte, non ve ne accorgerete mai.
Per il diagonale ti do un consiglio, non stare a spendere soldi, semplicemente prenditi una una vite più lunga, così che il pomello sia oltre il diametro dell'oculare, in questo modo il fondello non sbatterà da nessuna parte.
Puoi spendere pochi centesimi da una ferramenta, e farti un pomellino "casereccio" con due dadi e una goccia di frenafiletti (o di colla), o prendertene uno "figo" da Lolli, che te lo fa della lunghezza che vuoi.
Grazie Angeli ;)
Si certo, le vitine che grattano sono più una scusa, anzi già non è più valida perché proprio ieri sera ho brillantemente risolto scambiando le vitine del diagonale con quelle del backfocus che hanno un pomellino piccolo :rolleyes:
Rimane comunque la scelta, se ha senso dotarsi di un diagonale dielettrico per cieli bui e DSO, è meglio investire in un 2" o stare con il 1.25"? Nel primo caso per sfruttare tutto il campo dovrei poi prendere anche un altro oculare, nel secondo penserei al riduttore. Mi sembra che non abbia senso spendere di più per un solo oculare. A dire il vero non so neanche se ne valga proprio la pena di spingersi verso i 1.1° o oltre (vs i 49' che ho ora), è che veniamo dalla stagione degli ammassi aperti in cui a volte un campo un più ampio avrebbe fatto comodo, penso che per le prossime stagioni non ne sentirò la mancanza. Che poi, ho un newton 150/750 nell'armadio se volessi i campi larghi... ma alla fine non lo tiro mai fuori.
Angelo_C
31-03-2021, 20:14
Se proprio vuoi spendere (e puoi spendere) meglio il diagonale da 50,8 mm che tanto viene fornito con riduttore da 31,8 mm.
Almeno se dovessi beccare d'occasione il classico 40 mm 68° (53x - P.U. 3.8 mm)* o l'altrettanto classico 32 mm 82° (66x P.U. 3,1 mm)* potresti impiegarli senza problemi.
*: per i calcoli ho usato una focale di circa 2100 mm e non i 2030 mm nominali, perché montando accessori da 50,8 mm (che sono più lunghi) si deve estrarre di qualche cm il fuoco (avvicinando il primario al secondario) e questo aumenta proporzionalmente la focale nominale del telescopio.
Grazie - capisco che spostando il primario la lunghezza focale cambia in quanto il secondario non è piatto, quindi ad una riduzione di distanza tra primario e secondario non corrisponde una ugual allungamento del fascio che va dal secondario al punto di fuoco.
Ma mi sorgono altre domande:
1. Non mi è chiaro perché i 2" necessitano di un fuoco più esterno: son più larghi, perché devono essere più "lunghi"? Anche il mio plossl 32mm da 1.25 è più lungo del 10mm, ma sono parafocali.
2. Far lavorare il telescopio a delle focali maggiori di quelle per cui è stato progettato (siamo al +5%) ha delle controindicazioni?
3.Mi sembra di aver capito che passando da un diagonale a prisma ad un dielettrico ci debba essere uno spostamento del primario tale da compensare la differenza di schema ottico, ma questo non dipende dal fatto che il dielettrico sia da 1.25" o 2", giusto?
:rolleyes:
etruscastro
01-04-2021, 13:56
io per raggiungere il massimo campo inquadrato dal mio SCT 11" è:
E-LUX 40mm 52°
ES 34mm 68°
Angelo_C
01-04-2021, 21:33
1. Non mi è chiaro perché i 2" necessitano di un fuoco più esterno: son più larghi, perché devono essere più "lunghi"? Anche il mio plossl 32mm da 1.25 è più lungo del 10mm, ma sono parafocali.
Un diagonale da 50,8 mm oltre ad essere più largo è anche più lungo per il semplice fatto che lo specchio o il prisma sono più grandi (nelle tre dimensioni) dei loro omologhi da 31,8 mm, per fare un esempio un diagonale "piccolo" ha uno "spessore ottico" mediamente tra i 60 e i 75 mm, uno grande mediamente tra i 110 e i 135 mm.
Per gli oculari è diverso è questione di schema ottico e dimensione fisica delle lenti (a parità di schema ottico l'oculare da 50,8 mm è più grosso del 31,8 mm).
2. Far lavorare il telescopio a delle focali maggiori di quelle per cui è stato progettato (siamo al +5%) ha delle controindicazioni?
Se non si esagera le controindicazioni sono minime; uno SCT è progettato per avere la massima correzione della sferica (dovuta alla lastra correttrice) a una precisa distanza tra primario e secondario che è quella che fornisce la lunghezza focale nominale di 2030 mm (che poi è la configurazione standard con cui viene venduto che prevede il solo diagonale da 31,8 mm).
Ogni scostamento dalla focale nominale porta a una sovracorrezione (o sottocorrezione) della sferica pari al quadrato della differenza in percentuale tra focale nominale e quella risultante; usando il tuo esempio con una differenza di focale del 5% (in eccesso) si ha una sovracorrezione dello 0,25%.
Per quella che è la mia esperienza con SCT "classici" (quindi esclusi i vari HD, ACF et simila) una sovracorrezione della sferica del 3% (equivalente a una differenza di focale di circa 17,5%) si comincia a percepire anche in visuale, ed ecco che spuntano le celeberrime "stelle a palline di polistirolo", di cui si legge in tanti test di SCT. :biggrin:
3.Mi sembra di aver capito che passando da un diagonale a prisma ad un dielettrico ci debba essere uno spostamento del primario tale da compensare la differenza di schema ottico, ma questo non dipende dal fatto che il dielettrico sia da 1.25" o 2", giusto?
Si, è esatto. Il prisma è otticamente è assimilabile a un pezzo di vetro pianparallelo (ne più ne meno come una lastra), le lastre pianparallele hanno la particolarità di rifrangere la luce del cono ottico (come ogni lente del resto) di un certo angolo (dipendente dall'indice di rifrazione del vetro), questo "trasla" in avanti (ovvero verso l'oculare) il piano focale di una frazione delle spessore della lastra attraversata; attenzione, ho detto trasla, NON allunga la focale, che rimane quella originaria dell'obiettivo.
Il bak4, il materiale di cui sono fatti la grandissima parte dei prismi (potrei dire tutti) trasla di una quantità pari a circa un terzo dello spessore della lastra; in pratica un prisma con cateto di 30 mm (misura tipica di un diagonale da 31,8 mm), trasla il piano focale di circa 10 mm.
Questo vuol dire che due diagonali strutturalmente identici (ovvero di identiche dimensioni), uno con specchio e l'altro con prisma, il primo avrà uno spessore ottico di 10 mm superiore al secondo.
Grazie mille per l'esauriente spiegazione, tutto chiarissimo :cool:
Negli ultimi giorni ho provato e riprovato a mettere e togliere la diagonale prismatica e non riesco a notare differenze: quando le noterò (e sarà probabilmente quando potrò andare sotto cieli migliori) valuterò il dielettrico con cognizione di causa.
Penso comunque di restare con il setup a 1.25 e prendere il riduttore - tra l'altro di usati ne saltano fuori abbastanza spesso. Spesa tutto sommato contenuta per arrivare al campo reale massimo del C8 senza imbarcarmi sulla via dei 2" in cui non vedo gran vantaggi, ma più gli svantaggi di peso e costo.
Angelo_C
02-04-2021, 22:16
Se rimani con il 31,8 mm ti basta un normale plössl 32 mm e hai già il massimo campo possibile per quel barilotto. ;)
Si appunto, che con il riduttore equivale proprio al massimo campo possibile dato il draw tube del C8 (quei circa 1.1° che riportavo prima).
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