Visualizza Versione Completa : Acromatico 80/400 o 80/600
Ciao a tutti! :)
Vorrei affiancare un piccolo acromatico al C8 per osservare a bassi ingrandimenti e campi ampi. Dovendo limitarmi a un 80 mm per questioni di peso sulla montatura, sono indeciso tra la focale di 400 mm e quella di 600 mm.
La prima mi garantirebbe pesi e ingombri leggermente inferiori, mentre la seconda mi consentirebbe di utilizzare oculari più comodi a parità di ingrandimenti.
Durante le osservazioni vorrei tenermi sui 20-30 ingrandimenti circa per 2° di campo, in modo da osservare per intero oggetti preclusi alla lunga focale del C8. D’altra parte penso che con la focale leggermente maggiore del 80/600 guadagnerei in gradevolezza delle immagini stellari e quindi maggior versatilità d’uso.
Avete qualche consiglio?
Giovanni1971
28-04-2022, 11:27
Se vuoi davvero restare a 20x/30x (Pleiadi, grosse nebulose estive come Velo e Nord-America e campi stellari vasti) allora direi 400mm.
Pero' se ti viene voglia di lavorare intorno a, diciamo 70x, per individuare meglio gli ammassi e le galassie piu' luminose, allora il 600 ti ci porta piu'facilmente. Sotto cieli scuri, molti Messier sono alla portata di un 80mm.
Come complemento al C8 io uso un ED 80/560 e, per esperienza, restare sempre a 20/30x puo' diventare limitante, a meno che non monti i due telescopi in parallelo, nel qual caso usi il C8 per ingrandimenti alti e l'80 per i campi davvero larghi.
Due gradi e'gia un bel campo, ma con focali cosi' corte puoi raggiugere anche di piu', con un oculare adatto.
Daniele1977
28-04-2022, 11:55
ma con un 80 si riescono a vedere le galassie?
serve un cielo tipo polo nord?
etruscastro
28-04-2022, 12:52
nì, solo quelle con una luminosità superficiale buona ma anche qua bisogna spingere sugli ingrandimenti per aumentare il contrasto di soglia del fondo cielo, per cui occorre focale...
Giovanni1971
28-04-2022, 13:13
A Bortle 5 (cielo suburbano) le piu'luminose della lista Messier gia'si vedono.
Poi, sotto cieli migliori - per me il riferimento e' ai margini del Parco del Pollino, a 500m di altezza - il miglioramento e'sorprendente.
Ovviamente e'tutta una questione di aspettative circa il livello di dettaglio: non facciamo confronti impietosi con un dob 250 :)
Armando31
28-04-2022, 16:22
personalmente sono per 80/600 un acro f/7,5 puoi spingerlo più di un f/5 con gli ingradimenti lo so che 80mm di apertura sono pochini per il deep , pero meglio di niente, portato sotto cieli scuri con un oculare 14mm 82° con un pu 1.87mm qualche galassia la vedi
Angelo_C
28-04-2022, 22:45
Se parliamo di acromatici da usare a bassi ingrandimenti, 400 o 600 mm di focale non cambia molto, quindi potresti orientarti su quello che come logistica, va meglio sul tuo setup, in ogni caso per il cielo profondo a campo largo e basso ingrandimento (se il cielo è almeno decente), la cosa migliore e osservare con i classici UHC o OIII.
Considerato che gli ingrandimenti minimi per un C8 sono 51x (con un plössl 40 mm) o 63x (con un plössl 32 mm), prevedi per l'80ino di usarlo con ingrandimenti massimi, pari al minimo (o meno) di quelli possibili col C8 (diciamo tra i 40 e i 50x) e fino a scendere a un minimo di 16x (pupilla d'uscita di 5 mm), così coprirail tutto il range di ingrandimenti, il campo verrà di conseguenza.
Ho un acromatico 80/400, quello che mi piace di esso è la sua grande trasportabilità.
Grazie a tutti per i consigli! ;)
Nextstar8
09-01-2025, 18:52
Buonasera a tutti.
Ho affiancato al mio C8 un Omegon 80/400 mm (identico modello all' Orion ST) e mi diverto a spazzolare il cielo. Per il suo minimalismo (pur avendo il Baader Zoom Mark IV 8-24 e sua barlow 2.5X) mi son preso un efficace quanto economico Seben superzoom 8-24 mm recensito positivamente dall' ottimo P. Salinbeni, per le serate dimostrative o per gite fuori porta. Diciamo anche che l'ho montato anche su una montatura Celestron SE con goto.
Giovanni BRUNO
30-01-2025, 16:16
Non ho visto considerare un fattore chiave per uno strumento da grandi campi deep sky, la planarità di campo.
Avere un campo enorme, ma molto curvo, ovvero sfocato per una buona fetta ai bordi, non è un grande affare sul piano della piacevolezza osservativa.
Più la focale è cortissima tipo 400mm ad f5, e più il campo sarà molto curvo, mentre man mano che la focale è più lunga, il campo sarà sempre meno curvo.
l'80/600mm è già un f7,5 , un discreto compromesso tra buon campo e sufficiente planarità di campo.
Un 80/600mm con un plossl da 40mm/42°, scende già a soli 15x permette 2°,8 di campo reale, alternativa un plossl da 32mm/52° con cui si ottiene 18,75x ed un campo reale di 2°,827 a mio avviso sufficiente per tutti gli oggetti estesi.
Insomma la scelta è meno automatica di quello che si crede, ma la scelta la deve fare chi deve fare l'acquisto, considerando però tutti i pro e tutti i contro da noi messi in evidenza.
Col mio 80/400 acromatico 24X (Plossl 17 mm) vanno bene, con 16X (oculare Plossl da 25 mm) M44 diventa inaccettabile per la troppa curvatura di campo, avrei intenzione di provarci col Travelscope 70. Non so se comprando un oculare migliore da 25 mm le cose cambino.
Forse dico quella del giorno , ma gli oculari publicizzati come campo piatto non dovrebbero risolvere il problema o quantomeno diminuire?
Giovanni BRUNO
30-01-2025, 17:52
FREE gli oculari a campo piatto possono aiutare, ma non fare miracoli, inoltre funzionano all'inverso della focale di un rifrattore.
Ovvero più la focale dell'oculare FLATFIELD è corto è più spiana, più l'oculare FLATFIELD e lungo e meno spiana, ma la cosa è del tutto logica, l'oculare molto lungo abbraccia un campo reale molto maggiore, mentre l'oculare più corto abbraccia un campo reale minore.
Insomma solo uno strumento a campo piatto nativo ed abbinato a degli oculari FLATFIELD formano la squadra vincente.
Io ho la fortuna di possedere un ormai raro RUMAK INTES MK67 da 152/1800mm ad f12 ed a specchio primario e secondario fissi, che mostra sempre un campo PIATTISSIMO anche con i FLATFIELD da 27mm/53°.:)
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