PDA

Visualizza Versione Completa : Dubbi su osservatorio fisso



Mario Fulvio Caramanico
26-08-2022, 08:52
Saluti a tutto il forum.
Ho intenzione di realizzare una postazione fissa per astrofotografia e sono alle prese con un dubbio atroce: postazione sul sottotetto o in giardino?
La prima soluzione prevede di aprire una apertura con dimensioni da definire sul tetto in laterocemento visibile nella foto allegata mentre la seconda (in giardino) la costruzione di un piccolo shelter a 100mt da casa.
Anche se la realizzazione sul tetto è un pò più delicata i vantaggi sarebbero notevoli in termini di comodità di impiego e sicurezza. il dubbio nasce dal fatto che essendo il sottotetto piuttosto grande (150mq) e abbastanza voluminoso potrebbe richiedere molto tempo per stabilizzarsi termicamente con l'esterno e temo turbolenze in corrispondeza dell'apertura di lavoro. Qual'è la vostra esperienza al riguardo? cosa mi consigliate?
Grazie
Mario48721

rey
31-08-2022, 08:29
Penso che trovare qualcuno che li ha provati entrambi per consigliare una o l'altra soluzione sia abbastanza difficile. E comunque è un consiglio difficile da dare, ci sono da valutare molti aspetti.
Comodità senza dubbio direi ma sul fattore sicurezza cosa intendi?
Potrebbe anche esserci il fattore vibrazione che influenza la scelta oltre lo scambio termico del tetto.

Cieli sereni

Czamba
31-08-2022, 22:46
Misura bene le temperature del sottotetto, può raggiungere i 50 gradi se il tetto (come immagino) non è coibentato. Temo che il telescopio andrebbe in temperatura tardissimo.

rey
31-08-2022, 23:01
Questo succede anche nel mio piccolo osservatorio però :)
Durante queste "piacevoli" giornate estive ho passato tranquillamente i 40° interni, se non di più.
Certo che aprendo anticipatamente il tetto in serata questo non è un grosso problema.
Forse in un sottotetto ci potrebbero essere più inconvenienti da questo punto di vista, non saprei.

Cieli sereni

Mario Fulvio Caramanico
02-09-2022, 07:41
Grazie a tutti per le risposte.
Concordo con quanto dite circa le temperature raggiungibili e sulle possibili vibrazioni. Quando parlo di sicurezza mi riferisco al fatto di lasciare la strumentazione incustodita nella postazione esterna non sempre presidiata durante la notte. Questo problema nel sottotetto non si pone. Per quanto riguarda quest'ultima soluzione, il tecnico incaricato mi ha scoraggiato illustrandomi per sommi capi le procedure per le autorizzazioni e i costi associati all'apertura della finestra. Comincio a pensare che il piccolo shelter in campagna sia la soluzione più semplice ed economica anche se più scomoda per via della distanza da casa.
Vi terrò aggiornati sugli sviluppi.

Cieli sereni

rey
02-09-2022, 09:48
Mah io sempre la strumentazione non presidiata in giardino (speriamo bene) ma penso sempre che se proprio qualcuno voglia rubare qualcosa sarebbe ben più interessato alla macchina in bella mostra del mio vicino (che vale molto più della mia strumentazione ed è piu "smerciabile"), quindi sto tranquillo.
A meno che non trovo un ladro appassionato di astronomia :)
Cieli sereni

Checco Lauro
10-09-2022, 14:42
D'estate entrambe le strutture si scalderebbero molto e quindi disturberebbero l'acclimatamento...d'inverno invece avresti problemi solo osservando dal tetto per il calore in arrivo dalla casa, mentre la struttura esterna terrebbe lo strumento molto più vicino alla temperatura ambiente. Mi sembra che la soluzione da prediligere sia quella di tenere il tutto a distanza dunque, anche se non ho esperienza in materia. Invece ho purtroppa molta esperienza con i tetti dato che osservo dalla cima della mia palazzina per il 90% delle volte : disturbo pressoché costante in ogni condizione e ogni periodo dell'anno, mi salvo solo quando la temperatura in casa è pressoché uguale a quella esterna e di pomeriggio la giornata è stata nuvolosa con poco calore in arrivo dalle tegole dopo il tramonto (cioè praticamente mai). E dire che è comodissimo, apro il salone e sono in terrazzo, in 2 minuti sistemo tutto...ma la scarsa qualità delle osservazioni fa passare la voglia