Serafix
15-09-2022, 15:49
Ciao a tutti,
volevo condividere questa mia ultima immagine selenocromatica. Essa ritrae una porzione della Luna abbastanza celebre: la triade di crateri Ptolemaeus-Alphonsus-Arzachel.
I dati di acquisizione sono:
Canale di cromianza (colore):
Celestron C8 + ZWO Asi 385mc (visual back)
Per il canale di luminanza (B/N):
Celestron C8 + eyepiece proiection 25 mm + ZWO Asi 385mc
Luogo di ripresa: Prealpi venete
Stacking in Autostakkert, CCE in Photoshop
I colori sono ottenuti tramite Chromatic Controlled Enhancement CCE (il metodo selenoscromatico elaborato dal gruppo con cui lavoro) su un layer a parte, il quale viene sovrapposto a quello di luminanza (in bianco/nero a focale maggiore) che contiene i dettagli geometrici dell'area.
L'immagine va letta/osservata sotto un punto di vista un po' più "geologico" in quanto si discosta sia dalle classiche Mineral Moon sia dalle immagini in hi-res B/W.
Non sono un geologo planetario, ma ho appreso alcune nozioni durante la stesura del lavoro di Selenocromatica. E' possibile dire quindi che le zone arancioni in basso a destra sono costituite da rocce basaltiche (ricche di Ferro e povere di Titanio). Le aree bluastre, più scure, che circondano questa zona sono costituite anch'esse da rocce basaltiche, ma con un contenuto di Titanio più elevato.
Nell'interno di Alphonsus è pssibile riconoscere, vicino ai bordi, tre macchie di rosso più scuro di origie vulcanica. L'abbiamo simpaticamente chiamata "Alphonsus Pyroclastic Triad".
volevo condividere questa mia ultima immagine selenocromatica. Essa ritrae una porzione della Luna abbastanza celebre: la triade di crateri Ptolemaeus-Alphonsus-Arzachel.
I dati di acquisizione sono:
Canale di cromianza (colore):
Celestron C8 + ZWO Asi 385mc (visual back)
Per il canale di luminanza (B/N):
Celestron C8 + eyepiece proiection 25 mm + ZWO Asi 385mc
Luogo di ripresa: Prealpi venete
Stacking in Autostakkert, CCE in Photoshop
I colori sono ottenuti tramite Chromatic Controlled Enhancement CCE (il metodo selenoscromatico elaborato dal gruppo con cui lavoro) su un layer a parte, il quale viene sovrapposto a quello di luminanza (in bianco/nero a focale maggiore) che contiene i dettagli geometrici dell'area.
L'immagine va letta/osservata sotto un punto di vista un po' più "geologico" in quanto si discosta sia dalle classiche Mineral Moon sia dalle immagini in hi-res B/W.
Non sono un geologo planetario, ma ho appreso alcune nozioni durante la stesura del lavoro di Selenocromatica. E' possibile dire quindi che le zone arancioni in basso a destra sono costituite da rocce basaltiche (ricche di Ferro e povere di Titanio). Le aree bluastre, più scure, che circondano questa zona sono costituite anch'esse da rocce basaltiche, ma con un contenuto di Titanio più elevato.
Nell'interno di Alphonsus è pssibile riconoscere, vicino ai bordi, tre macchie di rosso più scuro di origie vulcanica. L'abbiamo simpaticamente chiamata "Alphonsus Pyroclastic Triad".