Angelo_C
15-10-2023, 14:41
Report un po particolare, confronto tra due osservazioni con cieli molto diversi (Milano l'8 ottobre mag. allo zenit 3,8/3,9 e Sovere il 14 ottobre mag. allo zenit 5,7/5,8), ho osservato gli stessi oggetti nella stessa sequenza, con lo stesso strumento (Docter 40x80) giusto per illustrare cosa fanno due mag. di differenza sul cielo.
Milano 8 ottobre - Ieri classica serata da pianeti, aria ferma, un po di umidità, temperatura tra i 16° e i 18° che che non "contrasta" troppo con la temperatura diurna e quindi turbolenze "locali" tenute a bada e (ovviamente) trasparenza non ottimale, ma comunque discreta. Sul terrazzone condominiale intorno alle 22:30 in attesa che Giove si alzi a sufficienza, piazzo anche il "Doc".
Sovere 14 ottobre - Ieri sera in baita, nuvolaglia varia e veloce ma con ampi spazi liberi, seeing scarso (come sempre) ma cielo discretamente scuro, non come le nottate migliori, ma comunque buono.
Lascio il dobson nel box/legnaia (non è strumento da slalom tra le nuvole) apparecchio il "Doc" e decido di fare lo stesso "giro" che feci sotto il cielo milanese la settimana prima (mi sono segnato su un foglietto gli oggetti del giro), per vedere la differenza di visione dello stesso oggetto tra cielo fetente vs cielo degno.
Milano 8 ottobre - Punto per primo M13 ad ovest a soli 30° sull'orizzonte, lo becco subito (la P.U. di 2 mm scurisce bene il fondocielo) un batuffolino che occupa si e no un decimo del campo del binocolo, dopo essersi "abituati" all'inquadratura, si comincia ad intuire la "graniglia" alla periferia, nessuna speranza di beccare la vicina galassietta NGC6207.
Sovere 14 ottobre - Parto da M13, sempre un po bassina (poco sotto i 30°), rispetto alla M13 milanese è un po più ampia e definita (diciamo circa 1/7° o 1/8° del campo del bino), l'effetto "graniglia" alla periferia è più facile da percepire, ancora nulla da fare per NGC6207, penso sia al limite per il "Doc" anche sotto questo cielo (forse me ne servirebbe uno da oltre mag. 6).
Milano 8 ottobre - Rimango in Ercole per tentare gli altri due globulari, prima NGC6229 che si mostra come un fantasma appena accennato e poi M92, ben visibile esteso circa la metà di M13, del batuffolo si scorge la differenza di luminosità tra il centro e la periferia (il classico effetto di stellina sfocata) ma nessun effetto "graniglia" alla periferia.
Sovere 14 ottobre - Passo poi a NGC6229 che questa volta è effettivamente più "facile" ed M92 che trovo ben più esteso (circa 1/12° del campo del bino), mi da la sensazione di essere più "denso" di M13 (con le dovute proporzioni), effetto "graniglia" alla periferia appena accennato.
Milano 8 ottobre - Punto sulla Lyra, nello stesso campo Vega e la doppia doppia (non sono riuscito a percepire la duplicità delle due componenti), il campo perfettamente piano di questo binocolo è (secondo me) il suo maggior pregio insieme alla sua ampiezza, penso lo avrei cercato anche se fosse stato solo un acromatico.
Poi spazzo il Cigno, putroppo nessuna delle sue nebulose visibile, nemmeno intuibile (cielo troppo fetente per simili oggetti), la 52 cygni nella Velo si vede subito, ma come detto nessun accenno di nebulosità (ci riproverò settimana prossima in baita).
Sovere 14 ottobre - Vado sulla Lyra, provo ad inquadrare il triangolo Vega-ζ Lyr-ε Lyr, ma solo di pochissimo non entrano tutte nel campo, mi accontento delle due doppie ζ ed ε, ai bordi del campo davvero un bel quadretto (come sempre sia santificato il campo piano) con la contrapposizione tra la "stretta" ζ (di questa si percepisce la differenza di colore tra le due componenti, una bianco crema e l'altra bianco ghiaccio) e la "larga" ε (ovviamente non riesco a vedere la duplicità di ε¹ e ε²).
Vado sul Cigno sul complesso Nordamerica-Pellicano, riesco a percepire solo la nebulosità del golfo del Messico, vado su 52 cygni e si percepisce appena la nebulosità di NGC6964, nulla relativamente al resto della Velo NGC6992 e 6995 (puntate in singolo, tutta la "bolla" della velo è più estesa del campo del "Doc"), tento la Crescent e la regione di Sadr senza esito (nessuna nebulosità percepita).
Milano 8 ottobre - Man mano che andavo verso est ho puntato M15 ed M2, anche loro due batuffolini appena più deboli di M92.
Sovere 14 ottobre - M15 ed M2 questa volta sono veramente belli, nessun effetto "graniglia" in periferia, ma veramente facili in entrambi si nota non solo l'effetto di stellina sfuocata, ma veri gradienti di luminosità tra centro e periferia, M15 mi ha dato l'impressione di maggior estensione rispetto M2, ma con quest'ultima che sembra avere un nucleo più luminoso.
Milano 8 ottobre - Saturno appena sopra i 30° dall'orizzonte, come sempre anelli ben distinguibili dal disco, Titano e Rea ben visibili, mentre Teti e Dione (alla portata del binocolo e già osservati precedentemente) invisibili, probabilmente per la loro vicinanza al pianeta che le "affoga" nella sua luce.
Sovere 14 ottobre - Ho Saturno da quelle parti e cerco le sue lune, a parte la solita Titano, becco subito lontanissima (circa tre volte la distanza Saturno-Titano) Giapeto e le vicine (al disco) Rea e Teti (questa con più difficoltà), in teoria dovrebbe esserci anche Dione alla portata, ma forse era troppo vicina al pianeta; comunque finalmente sono riuscito a beccare quattro satelliti (nelle precedenti osservazioni ero fermo a tre).
Milano 8 ottobre - Passo aldiquà del meridiano che ho Andromeda e Cassiopea altissime, provo subito M31 e sorprendentemente la vedo più luminosa ed "estesa" di quello che mi aspettavo da questo cielo cittadino (evidentemente l'altezza fa tantissimo), visibili solo le regioni più centrali, ma i gradienti di luminosità erano ben percepibili, la sensazione era di avere l'intera galassia nel campo (impossibile ovviamente, visto che la galassia occupa 3° contro i 2,2° del bino), poiche la periferia era invisibile, diciamo che ciò che era visibile occupava circa la metà del campo del binocolo, forse (e ripeto forse) potrei aver scorto anche M32, M110 nisba.
Convinto di aver beccato M32, provo anche M33 ma era veramente al limite, come estensione era circa come M92 ma superficialmente molto più debole di questa che già di suo risultava come un fiocchetto luminoso.
Sovere 14 ottobre - Aumento l'alzo e vado su M31... ed è qualcosa di meraviglioso, bella luminosa, quasta volta non sembra il solito grosso batuffolo ma da la sensazione precisa di essere una galassia, riempe agevolmente i tre quarti del campo, bulge bello luminoso mentre sui "bracci" (tra virgolette perchè non si vede la struttura) si percepiscono dai due a i tre gradienti di luminosità, ben visibile M32 alla periferia in mezzo alla "luce" della periferia di M31 (a Milano la si vedeva da sola, ben staccata da M31) e dovrei aver percepito anche M110 (meglio il suo fantasma, la si notava perlopiù in distolta), sempre seguendo il "ruolino milanese" dell'8 ottobre scorso, corro verso M33 e questa volta è facile (niente visione distolta), si percepisce anche la condensazione centrale.
Fine prima parte
Milano 8 ottobre - Ieri classica serata da pianeti, aria ferma, un po di umidità, temperatura tra i 16° e i 18° che che non "contrasta" troppo con la temperatura diurna e quindi turbolenze "locali" tenute a bada e (ovviamente) trasparenza non ottimale, ma comunque discreta. Sul terrazzone condominiale intorno alle 22:30 in attesa che Giove si alzi a sufficienza, piazzo anche il "Doc".
Sovere 14 ottobre - Ieri sera in baita, nuvolaglia varia e veloce ma con ampi spazi liberi, seeing scarso (come sempre) ma cielo discretamente scuro, non come le nottate migliori, ma comunque buono.
Lascio il dobson nel box/legnaia (non è strumento da slalom tra le nuvole) apparecchio il "Doc" e decido di fare lo stesso "giro" che feci sotto il cielo milanese la settimana prima (mi sono segnato su un foglietto gli oggetti del giro), per vedere la differenza di visione dello stesso oggetto tra cielo fetente vs cielo degno.
Milano 8 ottobre - Punto per primo M13 ad ovest a soli 30° sull'orizzonte, lo becco subito (la P.U. di 2 mm scurisce bene il fondocielo) un batuffolino che occupa si e no un decimo del campo del binocolo, dopo essersi "abituati" all'inquadratura, si comincia ad intuire la "graniglia" alla periferia, nessuna speranza di beccare la vicina galassietta NGC6207.
Sovere 14 ottobre - Parto da M13, sempre un po bassina (poco sotto i 30°), rispetto alla M13 milanese è un po più ampia e definita (diciamo circa 1/7° o 1/8° del campo del bino), l'effetto "graniglia" alla periferia è più facile da percepire, ancora nulla da fare per NGC6207, penso sia al limite per il "Doc" anche sotto questo cielo (forse me ne servirebbe uno da oltre mag. 6).
Milano 8 ottobre - Rimango in Ercole per tentare gli altri due globulari, prima NGC6229 che si mostra come un fantasma appena accennato e poi M92, ben visibile esteso circa la metà di M13, del batuffolo si scorge la differenza di luminosità tra il centro e la periferia (il classico effetto di stellina sfocata) ma nessun effetto "graniglia" alla periferia.
Sovere 14 ottobre - Passo poi a NGC6229 che questa volta è effettivamente più "facile" ed M92 che trovo ben più esteso (circa 1/12° del campo del bino), mi da la sensazione di essere più "denso" di M13 (con le dovute proporzioni), effetto "graniglia" alla periferia appena accennato.
Milano 8 ottobre - Punto sulla Lyra, nello stesso campo Vega e la doppia doppia (non sono riuscito a percepire la duplicità delle due componenti), il campo perfettamente piano di questo binocolo è (secondo me) il suo maggior pregio insieme alla sua ampiezza, penso lo avrei cercato anche se fosse stato solo un acromatico.
Poi spazzo il Cigno, putroppo nessuna delle sue nebulose visibile, nemmeno intuibile (cielo troppo fetente per simili oggetti), la 52 cygni nella Velo si vede subito, ma come detto nessun accenno di nebulosità (ci riproverò settimana prossima in baita).
Sovere 14 ottobre - Vado sulla Lyra, provo ad inquadrare il triangolo Vega-ζ Lyr-ε Lyr, ma solo di pochissimo non entrano tutte nel campo, mi accontento delle due doppie ζ ed ε, ai bordi del campo davvero un bel quadretto (come sempre sia santificato il campo piano) con la contrapposizione tra la "stretta" ζ (di questa si percepisce la differenza di colore tra le due componenti, una bianco crema e l'altra bianco ghiaccio) e la "larga" ε (ovviamente non riesco a vedere la duplicità di ε¹ e ε²).
Vado sul Cigno sul complesso Nordamerica-Pellicano, riesco a percepire solo la nebulosità del golfo del Messico, vado su 52 cygni e si percepisce appena la nebulosità di NGC6964, nulla relativamente al resto della Velo NGC6992 e 6995 (puntate in singolo, tutta la "bolla" della velo è più estesa del campo del "Doc"), tento la Crescent e la regione di Sadr senza esito (nessuna nebulosità percepita).
Milano 8 ottobre - Man mano che andavo verso est ho puntato M15 ed M2, anche loro due batuffolini appena più deboli di M92.
Sovere 14 ottobre - M15 ed M2 questa volta sono veramente belli, nessun effetto "graniglia" in periferia, ma veramente facili in entrambi si nota non solo l'effetto di stellina sfuocata, ma veri gradienti di luminosità tra centro e periferia, M15 mi ha dato l'impressione di maggior estensione rispetto M2, ma con quest'ultima che sembra avere un nucleo più luminoso.
Milano 8 ottobre - Saturno appena sopra i 30° dall'orizzonte, come sempre anelli ben distinguibili dal disco, Titano e Rea ben visibili, mentre Teti e Dione (alla portata del binocolo e già osservati precedentemente) invisibili, probabilmente per la loro vicinanza al pianeta che le "affoga" nella sua luce.
Sovere 14 ottobre - Ho Saturno da quelle parti e cerco le sue lune, a parte la solita Titano, becco subito lontanissima (circa tre volte la distanza Saturno-Titano) Giapeto e le vicine (al disco) Rea e Teti (questa con più difficoltà), in teoria dovrebbe esserci anche Dione alla portata, ma forse era troppo vicina al pianeta; comunque finalmente sono riuscito a beccare quattro satelliti (nelle precedenti osservazioni ero fermo a tre).
Milano 8 ottobre - Passo aldiquà del meridiano che ho Andromeda e Cassiopea altissime, provo subito M31 e sorprendentemente la vedo più luminosa ed "estesa" di quello che mi aspettavo da questo cielo cittadino (evidentemente l'altezza fa tantissimo), visibili solo le regioni più centrali, ma i gradienti di luminosità erano ben percepibili, la sensazione era di avere l'intera galassia nel campo (impossibile ovviamente, visto che la galassia occupa 3° contro i 2,2° del bino), poiche la periferia era invisibile, diciamo che ciò che era visibile occupava circa la metà del campo del binocolo, forse (e ripeto forse) potrei aver scorto anche M32, M110 nisba.
Convinto di aver beccato M32, provo anche M33 ma era veramente al limite, come estensione era circa come M92 ma superficialmente molto più debole di questa che già di suo risultava come un fiocchetto luminoso.
Sovere 14 ottobre - Aumento l'alzo e vado su M31... ed è qualcosa di meraviglioso, bella luminosa, quasta volta non sembra il solito grosso batuffolo ma da la sensazione precisa di essere una galassia, riempe agevolmente i tre quarti del campo, bulge bello luminoso mentre sui "bracci" (tra virgolette perchè non si vede la struttura) si percepiscono dai due a i tre gradienti di luminosità, ben visibile M32 alla periferia in mezzo alla "luce" della periferia di M31 (a Milano la si vedeva da sola, ben staccata da M31) e dovrei aver percepito anche M110 (meglio il suo fantasma, la si notava perlopiù in distolta), sempre seguendo il "ruolino milanese" dell'8 ottobre scorso, corro verso M33 e questa volta è facile (niente visione distolta), si percepisce anche la condensazione centrale.
Fine prima parte