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Visualizza Versione Completa : La Luna con un Mak 90



Paolo25
12-02-2025, 17:04
Nel tardo pomeriggio del 9 febbraio scorso ho fatto dei test in penombra sulla vignettatura del Mak 90 con Canon 1300D al fuoco diretto. Già che c'ero ho scattato su una Luna di 11 giorni... mi fa piacere condividere il risultato, data la mia simpatia per i piccoli strumenti :)

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Ritoccata con Windows 11

Free
13-02-2025, 08:28
La Luna è sempre bella sia con piccole , che con grandi aperture è sempre un piacere ammirarla.

Giovanni BRUNO
13-02-2025, 09:53
Paolo25, come mi piace recitare da quasi mezzo secolo un mio personale motto: UN MAK NON TRADISCE MAI!!!!! e la tua bella foto con il piccolo ma agguerrito MAK da 90mm SW è li a dimostrarlo.

Il mio primo incontro con il mondo MAK fu con teleobbiettivo RUSSO LOMO MTO 1000, con cui vedevo i pianeti meglio che con il mio ex VIXEN 102M.

In seguito ne presi anche un secondo e li accroccai in un BINOSCOPIO di sorprendente capacità ottica, dove anche il difficile MARTE mi concesse generosamente le sue grazie.:)

Paolo25
13-02-2025, 10:55
Caro Giovanni, come non essere d'accordo !

La resa dei Mak cresce conseguentemente alla loro potenza ottica, cioè al diametro.

Ma il rapporto tra resa e pesi-ingombri-montature, a mio parere, è favorevole ai più piccoli 90, 102 e 127 mm.

Qui un altro singolo scatto del giorno dopo, questa volta con il Mak 102

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volutamente un po' sovraesposta per evidenziare i contrasti :sneaky:

Paolo25
05-03-2025, 11:33
Ieri sera avevo un po' di tempo da dedicare alla Luna, poco però perché si stava armai approssimando al tramonto e sull'orizzonte era alta circa 15°. Ho allestito quindi il setup più speditivo che ho, cavalletto fotografico + testa fluida + Mak 90 + Canon 1300D, in meno di dieci minuti, e ho lasciato ad acclimatare il tutto nel mio balcone OVEST (temp. +10°).
La scelta del Mak 90 (ho anche il 102) era dovuta alla bassa altezza della Luna e quindi alla poca inclinazione del tubo che, insieme al minor peso del novantino, teneva ancora a bada la 'crisi da baricentro eccentrico' del sistema.
In dieci minuti ho fatto una ventina di scatti con ISO ed esposizioni differenti; ne allego una, nulla più di una foto ricordo, ma che mi fa apprezzare l'ottica ed il sistema un po' mordi e fuggi...

Luna crescente di 5,5 giorni, illuminata al 29,5 %
Foto a ISO 200 e 1/10 sec.
Ritocco con Windows11
(peccato la compressione esagerata)

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A mia moglie è piaciuta la tonalità calda :biggrin:

Free
05-03-2025, 12:08
Ciao Paolo , anche io ieri sera ho dedicato un'oretta scarsa all'osservazione della Luna .
La nostalgia mi ha fatto tirare fuori il mio fidato Stein Optic 60/900 , rigorosamente su montatura originale , osservare con questo rifrattore mi dà sempre grandi emozioni , immagini pulite e incise a 150x , come solo un rifrattore può fare , sempre nei limiti della sua apertura , ma capace di sostenere anche 180x senza decadimento dell'immagine.
Si tratta del mio primo telescopio , comprato usato e che custodisco con cura , qualche anno fà l'ho ristrutturato completamente , facendo riverniciare il tubo con la tinta originale da un amico carrozziere ,

Paolo25
05-03-2025, 12:16
Il primo telescopio è come il primo amore, non si scorda mai !
Fai bene a tenerlo e a curarlo, tanto funziona come il primo giorno anche se diventa vintage ! :D

Free
05-03-2025, 13:24
Ecco due foto dopo averlo rimesso a 54826[[ATTACH=CONFIG]54827/ATTACH]nuovo

Armando31
05-03-2025, 14:27
Ieri notte il cielo era bellissimo non dormivo ho preso il 10X50 ho inquadrato Giove Capella e un mare di stelle a N.O. la tramontana ha dato al cielo una trasparenza immaginabile sono rammaricato perchè il mak lo mandato indietro perchè aveva un difetto me lo avevano appiopato per nuovo invece era stato usato non si riusciva a collimarlo non hanno aperto bocca è mi hanno restituito i soldi , sono in attesa che arrivi il nuovo.

MaurizioRvt
05-03-2025, 14:39
Ecco due foto dopo averlo rimesso a nuovo

Caspita, è stato il mio primo strumento, Stein Optics... 60 anni fa... La prima sera puntai una "stella" a caso, era Saturno, me lo ricordo ancora, e si intuiva bene la divisione di Cassini!

Giovanni BRUNO
05-03-2025, 19:19
Paolo25, davvero bellissima la LUNA PIENA fatta con il MAK da 102mm, con un contrasto potente, nonostante il piattume tipico della luna piena.

Mentre la piccola porzione inferiore, con ancora un poco di rilievo, è davvero molto incisa e tridimensionale

Mentre il makkino da 90mm ha prodotto una bella immagine e con zero cromatismo.

Sono anche sicuro che all'oculare del 90mm avevi un'immagine di pari qualità e forse più luminosa.

Se abitavamo più vicini, ti avrei dato volentieri in prestito il mio RUMAK INTES MK67 da 152/1800mm SUPERSPIANATO, per farti fotografare un po di pianeti e la LUNA, sono certo che ci avresti tirato fuori dei capolavori.:)

Gonariu
05-03-2025, 22:49
Il 17 Febbraio 2024 ho fatto questo scatto della luna col mak 90/1250 col cellulare tenuto dall'adattatore della Celestron NexYZ, non mi ricordo quale oculare abbia usato. Il cellulare è un po' vecchiotto, un Galaxy J7 della Samsung. Devo dire che è il miglior scatto al cellulare della luna che mi sia venuto.

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Gonariu
05-03-2025, 22:54
Il mio primo incontro con il mondo MAK fu con teleobbiettivo RUSSO LOMO MTO 1000, con cui vedevo i pianeti meglio che con il mio ex VIXEN 102M.


Non ho mai avuto l'MTO, quindi non mi posso pronunciare; ne parlava molto bene Daniele Cipollina in un numero della rivista "L'astronomia" di molti anni fa che ancora conservo.

Ciao Free, io avevo un Konus Hydra 60/700 comprato a Dicembre del 1983 quando avevo 16 anni coi miei risparmi; l'ho regalato ad un amico e collega di scuola 15 anni fa. Mi è rivenuta la voglia di un sessantino e mi sono preso un paio d'anni fa un Bresser 60/900 con una buona dotazione di oculari da 24,5 mm. Non l'ho usato molto ma mi ha dato delle splendide visioni della luna anche a 225X con un oculare SR da 4 mm ed una bella visione di Castore, vedrò di sfruttarlo di più.

Paolo25
06-03-2025, 08:16
Hai realizzato davvero una bella fotografia Garmau, frutto di un momento magico sicuramente; con gli scatti singoli bisogna cogliere l'attimo, o una serata fantastica come seeing o un attimo di calma nella turbolenza. Mi sono permesso di scaricare l'immagine e ritoccarla con Photoshop mobile, spero ti piaccia... :)


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Giovanni BRUNO
06-03-2025, 08:41
Riconfermo convintamente il mio motto: UN MAK NON TRADISCE MAI! e questa bella foto della LUNA, fatta da GONARIU con il piccolo MAK da 90mm, ne è la riconferma.:)

Paolo25
06-03-2025, 09:12
Paolo25, davvero bellissima la LUNA PIENA fatta con il MAK da 102mm, con un contrasto potente, nonostante il piattume tipico della luna piena.
Sono anche sicuro che all'oculare del 90mm avevi un'immagine di pari qualità e forse più luminosa.
Grazie Giovanni !

Sulla Luna la visione all'oculare non è proprio paragonabile ad una fotografia, due esperienze e due rese completamente diverse.
Ma entrambe hanno i loro perché, infatti quando posso inizio con qualche scatto per poi proseguire con l'osservazione diretta. Cosa che ho fatto anche ieri sera con il 102, di cui dirò a parte ;)

Gonariu
06-03-2025, 16:34
Vi ringrazio entrambi Paolo25 e Giovanni Bruno!

Paolo25
06-03-2025, 18:22
Poiché stiamo parlando della potenzialità dei piccoli Mak (ma in attesa di mettere alla prova anche il recente acquisto Mak 127 f15), e visto che il meteo 'tiene'... anche ieri sera ho fatto un po' di scatti singoli in modalità mordi e fuggi, questa volta con il Mak 102... e altra foto ricordo !

Età della Luna = 6,5 giorni
Illuminazione = 40,3 %
Temperatura = + 11°
Seeing = 6/10

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Chiedo a chi è più esperto del forum: le immagini possono essere inserite solo così compresse ?

Terminato con gli scatti, passare dal display della reflex all'oculare del telescopio è stato come passare dal cinema al teatro, uno spettacolo di ombre, picchi, valli... e meravigliosi poi i microcrateri, e i flussi di lava! Io la Luna non mi stanco mai di guardarla, anche perché ogni giorno è un'immagine diversa... Usati un Flat field 12mm (108 X), e due Celestron XCel LX da 9mm (144 X) e da 7mm (186 X). Quest'ultimo è quello che ha fornito la resa migliore tra nitidezza e ingrandimento.

Vorrei riprovare stasera, ma ad ovest in direzione mare vedo avanzare brume all'orizzonte... :biggrin:

Free
07-03-2025, 14:19
Ciao Free, io avevo un Konus Hydra 60/700 comprato a Dicembre del 1983 quando avevo 16 anni coi miei risparmi; l'ho regalato ad un amico e collega di scuola 15 anni fa. Mi è rivenuta la voglia di un sessantino e mi sono preso un paio d'anni fa un Bresser 60/900 con una buona dotazione di oculari da 24,5 mm. Non l'ho usato molto ma mi ha dato delle splendide visioni della luna anche a 225X con un oculare SR da 4 mm ed una bella visione di Castore, vedrò di sfruttarlo di più.[/QUOTE]

Ciao Gonariu , se guardi sul sito di Cherubino , vedrai di cosa è capace un rifrattore da 60 millimetri , anch'io preferisco usare gli oculari da 24,5 millimetri , oltre a i suoi oculari originali , posseggo una serie di oculari ortho e due kellner da 25 e 9 millimetri , molto performanti , il 4 mm lo uso anche io con profitto sulla Luna , mentre due anni fà il 6 mm era perfetto per osservare Saturno ,Giove è stato sempre un pò ostico , ma le due bande principali erano sempre visibili .

Per me è un divertimento osservare con il sessantino , non mi delude mai , nemmeno se il seeing non è dei migliori e poi è così leggero che lo prendo e lo sposto con una mano con tutto il suo supporto attaccato .

Gonariu
07-03-2025, 16:27
sono rammaricato perchè il mak lo mandato indietro perchè aveva un difetto me lo avevano appiopato per nuovo invece era stato usato non si riusciva a collimarlo non hanno aperto bocca è mi hanno restituito i soldi , sono in attesa che arrivi il nuovo.

Beh, meno male che ti sei accorto del difetto e che c'è il reso, in attesa che ti arrivi il mak 127 anche un 10X50 non dispiace. Speriamo in un tempo un po' migliore, io non sono più riuscito a vedere Marte e vorrei approfittare di questo periodo in cui è ancora intorno ai 10"; penso che entro la fine del mese col Pianeta Rosso si chiuda per quest'ultima opposizione.

Giovanni BRUNO
07-03-2025, 18:18
Pablo2, ancora una bellissima LUNA, ma adesso aspetto con vivo interesse la LUNA fatta con il MAK da 127mm che hai appena comprato.

Come sai oltre al MAK da 102mm ho anche il MAK da 127mm, che nel terrestre di potenza architettonico anche a 150x in torretta binoculare ZEISS angolata a 45°, poco prima del tramonto, sfodera delle immagini visuali pazzesche, se si considera il diametro ostruito tutto sommato modesto.

Quindi attendo le prossime foto per vedere che contrasto tira fuori il 127mm.:)

Paolo25
08-03-2025, 15:55
Bene, trovata la maniera di postare foto a piena risoluzione,
basta caricarle dal proprio pc su un sito hosting tipo: https://imgbb.com/
e copiaincollare nel corpo del testo il link che viene generato (in realtà lo sapevo già, ma lo avevo dimenticato...:biggrin:)

https://ibb.co/8nDQf3wx

https://ibb.co/zWKH3Y7w

Gonariu
08-03-2025, 17:01
Pablo2, ancora una bellissima LUNA, ma adesso aspetto con vivo interesse la LUNA fatta con il MAK da 127mm che hai appena comprato.

Come sai oltre al MAK da 102mm ho anche il MAK da 127mm, che nel terrestre di potenza architettonico anche a 150x in torretta binoculare ZEISS angolata a 45°, poco prima del tramonto, sfodera delle immagini visuali pazzesche, se si considera il diametro ostruito tutto sommato modesto.

Quando due anni fa ho comprato il mak 90/1250, l'avevo provato a Giugno verso il tramonto guardando a 156X il santuario mariano di Monte Gonare che da dove sto io (Orotelli, Sardegna centrale) dista sui 20 km in linea d'aria. Anche a quell'ingrandimento l'immagine era molto buona, anni prima avevo utilizzato per vedere il santuario un acromatico 120/600 (lo Ziel Gem 60) a 150X con un oculare LV 4 mm, l'immagine era decisamente più scadente. Dopo un mese ho visto bene, sempre col mak 90/1250 a 156X dalla collina di Monte Urpinu a Cagliari, i fenicotteri rosa dello stagno di Molentargius e delle saline del Poetto; qualche gabbiano l'ho visto molto bene sopra il ripetitore del segnale per i cellulari dal balcone della casa di famiglia di Quartu a 208X: lo schema ottico Maksutov-Cassegrain è veramente ottimo!

Giovanni BRUNO
08-03-2025, 17:51
Gonariu, eccellente comparativa a memoria tra l'ACRO da 120/600mm ed il makkino da 90mm sullo stesso soggetto, dove ci dici, ed io ci credo eccome, che avevi visto meglio e più nitido con il makkino da 90mm.

Eppure sui forum di astronomia è dura a morire la convinzione che uno strumento ostruito vale otticamente come un rifrattore di un diametro dato dalla apertura dell'ostruito, meno il diametro dell'ostruzione.

Senza minimamente distinguere se il rifrattore è un APO, oppure un'ACRO e peggio ancora senza distinguere tra un prestazionale ACRO ad f10 ed un penalizzato ACRO ad f5.

Nel caso del mak da 90mm, con un'ostruzione di circa il 33%, l'apertura effettiva secondo alcuni sarebbe di soli 60mm.

Cosa ovviamente non vera, intanto perché il calcolo andrebbe fatto sulle due superfici e non sui due diametri e poi ignorando completamente il fatto che il mak, come tutti gli specchi è totalmente APO, mentre un rifrattore ACRO, un f5 come nel caso del 120/600mm oggetto del confronto, ha dei problemi di cromatismo e probabilmente anche di sferica.:)

Free
08-03-2025, 20:27
Ci sarebbe da dire che il confronto non era proprio bilanciato , il 120/600 nasce per osservazioni a basso ingrandimento e logico che portato a 150x affoga nel cromatismo .
Per tenere testa al mak 90 basta un ED da 80/600 , con molti punti a favore per quest'ultimo.
Subito pronto non ha bisogno di acclimatamento , ( non possibile con il mak )
Possibilità di osservare a bassi ingrandimenti con PU di tutto rispetto ( non possibile con il mak )
Osservazioni a grande campo (non possibile con il mak)
Possibilità di usare oculari da 2 pollici (non possibile con il mak)
Visione ad alto contrasto non avendo ostruzione (non possibile con il mak)
Zero problemi di collimazione (non possibile con il mak)
Maggiori ingrandimenti per per il rifrattore , minore per il mak ( 2volte il diametro per il rifrattore 1,5 volte per il mak) questo è quello che ho sempre letto e sentito.
Con questo non voglio disprezzare i telescopi a specchi , tanto che ultimamente ho comprato un mak 127 nell'usato , non sono neanche un esperto , ma mi baso sui numeri e i numeri sono dalla parte del rifrattore .

Gonariu
08-03-2025, 21:38
Se sia migliore un riflettore o un rifrattore è una questione dibattuta da molto tempo che sicuramente non si risolverà mai. Ricordo che, anni fa nella rubrica "Astropuzzle" della bellissima rivista "L'astronomia", W. Ferreri diceva che nel planetario un C8 è equivalente ad un rifrattore acromatico di 12-13 cm; il punto è che allora gli acromatici erano quasi solo a lunga focale, gli acromatici corti, introdotti dai Cinesi negli anni '90, erano quasi inesistenti e non visti bene. Un acromatico 120/600 ha un bel po' di cromatismo e probabilmente un bel po' di aberrazione sferica, cose che in un mak sono abbastanza ben corrette (volendo essere fortemente pignoli, un minimissimo (1) di cromatismo nei Maksutov e negli Schmidt-Cassegrain sarebbe presente a causa dell'elemento correttore (menisco nei Maksutov, lastra correttrice negli Schmidt-Cassegrain), ma andare a cercarla è proprio non sapere che fare!) Bisogna quindi vedere quanto l'affermazione di Ferreri, valida a rigore per gli acromatici "lunghi", si adatti a quelli corti o sia del tutto invalida. Si legge spesso che i mak rivaleggino con gli apocromatici, credo proprio che questo sia vero, la differenza è che gli apocromatici sono di uso universale, i mak sono delle ottiche tanto belle quanto specializzate (nel planetario), questo nello schema Maksutov-Cassegrain. Per quanto riguarda il mio 120/600 nel planetario i risultati sono controversi, da una parte ci ho sempre visto bene Marte, anche a 300X, dall'altra con Giove i risultati sono scarsi, devo dire che ho sempre trovato difficile il pianeta gigante anche con altre ottiche. Vi condivido un disegno di Marte che ho fatto col 120/600 la notte tra il 22 ed il 23 Febbraio di quest'anno, tra le 23,51 del 22 e le 0,20 del 23, con ingrandimenti di 261X e 300X, usando un diagonale a specchio a 90o. Mi sembra che il risultato non sia malaccio, chiaramente con un'ottica dove il planetario è il suo campo i risultati saranno superiori.

(1) "Minimissimo" è chiaramente una sgrammaticatura in quanto "minimo" è già superlativo, avevo però bisogno di un'espressione di questo tipo per esprimere meglio ciò che volevo dire.

54846

Free
08-03-2025, 21:51
Posseggo anche io vari libri acquistati negli anni e proprio uno di Walter Ferreri IL LIBRO DEI TELESCOPI paragona uno specchio da 200 ad un vetro da 150 , logicamente negli anni i rifrattori ED ed APo anno preso il posto degli acromatici lunghi , quindi il concetto non cambia , posseggo un TS INDIVIDUAL 102 /1100 è straordinario sul planetario e capace anche di 2,4 gradi se usato a bassi ingrandimenti .

Paolo25
08-03-2025, 22:50
Il confronto diretto tra un rifrattore da 80-90mm a corto-medio fuoco (da f/5 a f/8) ed un piccolo Mak da 90 a 127mm (da f/12 a f/15), non vede degli sconfitti, casomai degli alleati dove ognuno svolge il proprio compito in maniera specifica...

Senza contare che prendere una accoppiata tra questi due schemi ottici costa da sola forse solo la metà di un apo da 80 mm :whistling:

Personalmente non ho mai creduto al telescopio tuttofare, sempre preferito specializzare ;)

Gonariu, il fatto che osservi Marte con il 120/600 e con profitto è una cosa a cui credo, ma non riesco a spiegarmela, le mie esperienze con i rifrattori corti sono del tutto diverse.

Alby68a
09-03-2025, 06:50
Credo di non aver mai letto qualcosa di Ferrero. Ma in questi anni raramente mi è capitato di vedere foto di pianeti di una lente da 120/130mm paragonabile con uno specchio da 200mm. Nelle foto degli acro/apo di rado vedo un colore naturale per Giove. Mi sembra sempre presente una dominante cromatica. L'affermazione di Ferrero sulla equivalenza dei due diametri diversi mi sembra oltre il limite. Se poi prendiamo un riflettore puro coma-corretto, secondo me non c'è apo che tenga anche per il Deep Sky, poi possiamo discutere Spike si o no, ma è una questione di gusti.


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Giovanni BRUNO
09-03-2025, 09:23
Io di VALTER FERRERI non solo ho letto il --LIBRO DEI TELESCOPI-- che straconsiglio a tutti, ma mi onoro anche della sua amicizia personale, essendo io di IVREA (TO), ho incontrato FERRERI in più occasioni e con la sua incredibile amabilità caratteriale era sempre un dialogo alla pari, alla pari voluto ed imposto da lui stesso.

Quindi più che il TECNICO FERRERI, comunque al massimo livello nazionale, ma soprattutto l'amabilissimo ---UOMO--- FERRERI, mi ha sempre impressionato per la sua amabilità caratteriale.

Ricordo solo che lo strumento personale di FERRERI è sempre stato un CELESTRON C8 e che ho letto ed ascoltato molte volte il suo testamento tecnico che recita: ALLA MANCANZA DI APERTURA NON VI È RIMEDIO.

Come dargli torto, considerando che il primo caposaldo della tecnica ottica è il concetto di ---RISOLUZIONE--- e che la risoluzione è figlia diretta del diametro.

Per chi non credesse a questo concetto, consiglio di fare delle osservazioni ---TERRESTRI DI POTENZA--- su dei soggetti tecnici al limite strumentale.

Le osservazioni terrestri hanno il pregio di essere ripetibili a piacere, senza sottostare ai capricci del tempo meteorologico ed è su quei bersagli terrestri che il diametro si fa determinante.

PIERGIOVANNI SALIMBENI, fondatore di BINOMANIA, ultimamente si è attrezzato di una mira ottica posta ad un 1Km di distanza, una simile mira darebbe dei responsi certi sulla diatriba, tipologia strumentale vs diametro strumentale.

Infine, circa due anni fa, alla ricerca di un rifrattorino APO per le osservazioni terrestri di semi-potenza , tipo 30x-60x ed in torretta binoculare, comprai un APO FPL-53 AP 72/432mm ad f6 usato.

Provato all'infinito sui miei soliti bersagli terrestri di potenza poco prima del tramonto, che in genere osservo anche a 225x con il mio fidato RUMAK INTES MK67 da 152/1800mm, con una resa ottica da capogiro.

A soli 60x il 72mm già mostrava una evidente mancanza di risoluzione e dei colori poco saturi.

Il colpo di grazia lo diede il test fianco a fianco con il mio MAK SW BD da 102/1250mm ad f12 + TORRETTA BINOCULARE, il macchino pesante uguale all'APO da 72mm ed anche più corto fisicamente, era un trionfo di luce, di vivissimi colori e di grande risoluzione, anche a 150x.

In un solo secondo compresi l'enorme buco nell'acqua che avevo fatto con l'apetto da 72mm ad f6, per fortuna lo avevo comprato usato e siccome il venditore mi aveva già chiesto se potevo rivenderglielo, fui ben lieto di accontentarlo, ma lui è un astrofilo-fotografo e per le foto a grandissimo campo era lo strumento giusto:).

Paolo25
09-03-2025, 10:58
Ottima e bella testimonianza su Walter Ferreri, memoria storica e bandiera dell'astrofilia italiana e della divulgazione. Ogni tanto rileggo ancora con piacere i vecchi numeri di Nuovo Orione che ancora posseggo. ;)

Free
09-03-2025, 11:37
Allora Ferreri avrà bevuto quando a scritto questo libro.548485485054851

Alby68a
09-03-2025, 11:50
Io di VALTER FERRERI non solo ho letto il --LIBRO DEI TELESCOPI-- che straconsiglio a tutti, ma mi onoro anche della sua amicizia personale, essendo io di IVREA (TO), ho incontrato FERRERI in più occasioni e con la sua incredibile amabilità caratteriale era sempre un dialogo alla pari, alla pari voluto ed imposto da lui stesso.

Quindi più che il TECNICO FERRERI, comunque al massimo livello nazionale, ma soprattutto l'amabilissimo ---UOMO--- FERRERI, mi ha sempre impressionato per la sua amabilità caratteriale.

Ricordo solo che lo strumento personale di FERRERI è sempre stato un CELESTRON C8 e che ho letto ed ascoltato molte volte il suo testamento tecnico che recita: ALLA MANCANZA DI APERTURA NON VI È RIMEDIO.

omissis

La mia passione si è accesa solo qualche anno fa, periodo covid. Non ho avuto ancora il piacere di leggere i suoi libri. Come purtroppo per tanti altri bravissimi astrofili.
Ah se si potesse comprare il tempo... :D

Free
09-03-2025, 11:55
Io di VALTER FERRERI non solo ho letto il --LIBRO DEI TELESCOPI-- che straconsiglio a tutti, ma mi onoro anche della sua amicizia personale, essendo io di IVREA (TO), ho incontrato FERRERI in più occasioni e con la sua incredibile amabilità caratteriale era sempre un dialogo alla pari, alla pari voluto ed imposto da lui stesso.

Quindi più che il TECNICO FERRERI, comunque al massimo livello nazionale, ma soprattutto l'amabilissimo ---UOMO--- FERRERI, mi ha sempre impressionato per la sua amabilità caratteriale.

Ricordo solo che lo strumento personale di FERRERI è sempre stato un CELESTRON C8 e che ho letto ed ascoltato molte volte il suo testamento tecnico che recita: ALLA MANCANZA DI APERTURA NON VI È RIMEDIO.

Come dargli torto, considerando che il primo caposaldo della tecnica ottica è il concetto di ---RISOLUZIONE--- e che la risoluzione è figlia diretta del diametro.

Per chi non credesse a questo concetto, consiglio di fare delle osservazioni ---TERRESTRI DI POTENZA--- su dei soggetti tecnici al limite strumentale.

Le osservazioni terrestri hanno il pregio di essere ripetibili a piacere, senza sottostare ai capricci del tempo meteorologico ed è su quei bersagli terrestri che il diametro si fa determinante.

PIERGIOVANNI SALIMBENI, fondatore di BINOMANIA, ultimamente si è attrezzato di una mira ottica posta ad un 1Km di distanza, una simile mira darebbe dei responsi certi sulla diatriba, tipologia strumentale vs diametro strumentale.

Infine, circa due anni fa, alla ricerca di un rifrattorino APO per le osservazioni terrestri di semi-potenza , tipo 30x-60x ed in torretta binoculare, comprai un APO FPL-53 AP 72/432mm ad f6 usato.

Provato all'infinito sui miei soliti bersagli terrestri di potenza poco prima del tramonto, che in genere osservo anche a 225x con il mio fidato RUMAK INTES MK67 da 152/1800mm, con una resa ottica da capogiro.

A soli 60x il 72mm già mostrava una evidente mancanza di risoluzione e dei colori poco saturi.

Il colpo di grazia lo diede il test fianco a fianco con il mio MAK SW BD da 102/1250mm ad f12 + TORRETTA BINOCULARE, il macchino pesante uguale all'APO da 72mm ed anche più corto fisicamente, era un trionfo di luce, di vivissimi colori e di grande risoluzione, anche a 150x.

In un solo secondo compresi l'enorme buco nell'acqua che avevo fatto con l'apetto da 72mm ad f6, per fortuna lo avevo comprato usato e siccome il venditore mi aveva già chiesto se potevo rivenderglielo, fui ben lieto di accontentarlo, ma lui è un astrofilo-fotografo e per le foto a grandissimo campo era lo strumento giusto:).

Allora avrai letto che un rifrattore di diametro minore equivalente ad un riflettore di diametro maggiore , lo dice lui nel LIBRO DEI TELESCOPI .

Alby68a
09-03-2025, 12:21
Se ha scritto una cosa del genere l'avrà fatto per una ragione, forse quando parli di equivalenza si dovrebbe meglio definire i contorni di questa equivalenza.
Per il PR conta il diametro e su questo siamo tutti d'accordo. Per altro mi sembra che lo scrive pure lui.
Va da se che un diametro maggiore ha una definizione di una immagine migliore.
Poi paragonare due schemi ottici così differenti ha senso? Nella realtà li usiamo con finalità diverse perchè ognuno si presta a situazioni diverse. Spesso vedo foto Deep Sky di piccoli apo che fanno invidia al maggior diametro del mio Newton. Eppure devo collimarlo, equilibrarlo meglio dell'apetto, ecc.
Se invece faccio una foto alla Luna con il Newton, è l'apo che non ci sta dietro.
Quindi questa equivalenza per quale aspetto? Visto che ci sono decine di aspetti diversi da considerare per ogni tipo di ottica? Forse questo aiuterebbe. Una frase scritta così, se tolta da un contesto (e non so se nel libro c'era) è troppo generica per dire che sia l'undicesimo comandamento della Bibbia [emoji6]

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Free
09-03-2025, 14:17
Alby , Come hai potuto vedere ho fotografato l'intera pagina , non solo una frase, quindi nessuna estrapolazione dal contesto , Giovanni Bruno dice di avere questo libro , quindi può confermare quanto dico , non sono confronti fatti da me , ma riporto quanto esplicitamente scritto da Walter Ferreri , ci sarebbe da dire che questi confronti sono fatti con acromatici , ripetendo il confronto con i rifrattori ED o APO di oggi , il risultato è ancora più a favore di quest'ultimi , ti consiglio questo libro , dove potrai trovare molti altri paragoni tra rifrattore e riflettori.
Forse ti e sfuggito qualcosa , non sono io che faccio paragoni tra due telescopi ma Giovanni Bruno , se ti rileggi un pò la discussione vedrai chi fa i paragoni , io dico solo quello che riportano i libri scritti da eccellenze dell'astronomia e far capire che non si può paragonare un mak da 90 mm con un acro da 120/600.
Non si puo paragonare un mak da 102 mm con un rifrattore da 70/420 .
Il paragone giusto sarebbe mak 90 mm ED 80 mm .
Mak 100 mm ED 100 o se esistesse basterebbe anche un ED da 90 mm.
Facendo questi paragoni dubito fortemente che il mak abbia qualche vantaggio , l'unico punto a favore è il fatto di costare di meno , per il resto è tutto a favore del rifrattore .
Per il resto condivido quello che dici ci mancherebbe altro , il diametro conta , uno specchio da 8 pollici o maggiore sul deep fa la differenza paragonato ad un 4 pollici .

Alby68a
09-03-2025, 15:03
Ciao Free, nel mio post parlavo del paragone scritto da Ferrero, non mi riferivo a te o al post di Bruno.
Dal cellulare faccio fatica a leggere l'articolo che hai postato :)
A parità di diametro ovviamente le valutazioni cambiano. Mi riferivo solo al confronto fatto da Ferrero.


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Free
09-03-2025, 15:07
Nessuna scusa , ci mancherebbe anzi chiedo scusa io se le immagine non sono molto chiare e sono rovesciate , ho provato più volte , ma risultavono sempre rovesciate , se qualcuno può dirmi dove sbaglio mi farebbe un favore .

Free
09-03-2025, 15:58
Sempre dal libro di Ferreri , una tabella comparativa di diversi schemi ottici e l'apertura che devono avere per dare la stessa qualità d'immagine in alta risoluzione sui Pianeta .
Non l'ho fatta io la tabella .54857

Alby68a
09-03-2025, 17:56
Se cosa parliamo? di osservazione visuale? Non posso esprimermi perché non ho mai osservato da un 10cm apo.
Ma se parliamo di foto, oggi i moderni sensori hanno cambiato un po' le regole del gioco.
Trovo difficile immaginare che un apo da 10cm, sul planetario, tiri fuori immagini pari ad un 20cm riflettore.
Se parliamo di Deep Sky, il limite è il seeing medio che tende ad appiattire la risoluzione tra diversi diametri.
Quella tabella così mi dice poco. Di che hanno è il testo?


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Free
09-03-2025, 18:03
Alby68a , il testo si riferisce a immagini visuale, il testo è del 1998

Free
09-03-2025, 18:07
La tabella si riferisce a osservazioni con seeing nella media , logicamente quando il seeing è ottimo il divario diminuisce ma un riflettore non darà mai più di un rifrattore

Free
09-03-2025, 18:45
Comunque la chiudo qui e chiedo scusa a Paolo per aver inquinato il suo thread andando ot .
Ho riportato solo quanto scritto da Ferreri , poi ognuno tragga le sue conclusioni e faccia le sue scelte .
Non è da me paragonare strumenti e dare giudizio , o voluto solo sottolineare che i confronti se proprio si devono fare , bisogna farli bene .
Confrontare mak 100 con 120/600 acro non mi sembra il massimo ad alti ingrandimenti , lo stesso vale per il tra mak 100 e rifrattore 70 /450 .
Spero che Giovanni Bruno non se la sia presa , riconoscendo la sua esperienza certamente non paragonabile alla mia , ma avvolte avere opinioni diverse aiuta .

Gonariu
09-03-2025, 21:27
Che in primis la risoluzione dipenda dal diametro deriva dall'ottica ondulatoria, mi ricordo dall'esame di fisica II il cosidetto "criterio di Rayleigh", poi sul risultato finale influiscono anche altri fattori come l'ostruzione, la maggiore o minore sensibilità della data ottica alla turbolenza, quanto le diverse aberrazioni ottiche siano corrette o almeno contenute ecc. (non entro in merito a particolari noti a tutti). Per fare un paragone un po' estremo, un motore da macchina da corsa rende montato su un insieme da macchina da corsa, montato su una Panda (per esempio) non darà mai le stesse prestazioni; è importante il motore in sé ma anche il contesto influisce significativamente.
Per quanto riguarda me che mi piace soprattutto il planetario, tra un mak 180/2700 ed un Askar 185 o un 185 acromatico di pari focale (quindi "corto") sceglierei senz'altro il mak sia per il prezzo molto più favorevole sia perché si deve anche spendere per una montatura e treppiede adeguato per l'ottica e non penso (ma qui ditemi voi) che una EQ6 vada bene per un rifrattore da 185 mm, acro o apo che sia, e le spese non finirebbero qui. In un vecchio numero di "L'astronomia" avevo letto che vedere Marte con un acromatico da 50 cm è molto meglio di usare uno specchio di pari diametro, ok, però per praticità ad un certo punto gli specchi vincono.

Gonariu
09-03-2025, 21:48
Gonariu, il fatto che osservi Marte con il 120/600 e con profitto è una cosa a cui credo, ma non riesco a spiegarmela, le mie esperienze con i rifrattori corti sono del tutto diverse.

Devo dire che su Giove il mio 120/600 fa flop, azzardo l'ipotesi che la luce riflessa da Marte sia soprattutto sul rosso, quindi per le altre componenti dello spettro c'è poca storia. O forse, avendo 57 anni buoni, il mio cristallino fa da filtro semiapo naturale; non saprei, uso anche il Vista tranquillamente su luna e pianeti (anzi, mi sa che lo uso il più delle volte sul planetario). Forse anche l'occhio dell'osservatore influisce sul risultato finale. Posso dire che, essendo quasi esclusivamente un visualista, non sento il bisogno di comprare un apocromatico, cosa che farei senz'altro se passassi alla fotografia del profondo cielo (o "deep-sky"). Comprando un apocromatico puro o ED dovrei smetterla di fare il "curioso del cielo" e propormi degli obiettivi molto più sostanziosi, cosa che non farei sicuramente perché sono una persona molto teorica e poco pratica; quando osservo ho spesso con me quaderno a quadretti, matite di diverso tipo, gomma e temperamatite, una piccola lampadina per farmi luce e l'atlante lunare del Rukl quando guardo la luna (ad Ottobre dell'anno scorso l'ho trovato usato su Astrosell a 80 euro: gran colpo di fortuna perché lo cercavo da anni).