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Visualizza Versione Completa : 10 Miliardi in un Lampo!



etruscastro
24-11-2013, 12:22
Lo scorso otto novembre è stato registrato un Gamma Ray Burst di elevatissima potenza e con un redshift di 2.4, equivalente a 10 miliardi di anni luce e con un'energia sprigionata mille volte superiore a quella prodotta dal Sole in tutta la sua vita. A registrare l'evento i satelliti AGILE e Fermi

ARTICOLO INAF (http://www.media.inaf.it/2013/11/22/10-miliardi-di-anni-in-un-lampo/) di Andrea Giuliani

marcom73
24-11-2013, 21:07
e noi che discutiamo di spread o di competitività.... in una parola: COSMICO !! :shock:

Danilo
04-12-2013, 06:30
Da quel che ricordo la maggior parte dei GRB osservati provengono da distanze colossali nello spazio (e nel tempo), perciò mi chiedo se non siano stati più frequenti durante i primi miliardi di anni di vita dell'Universo :confused:
Se fosse vero che questi eventi si originano dalle cosiddette "ipernove", qualcuno sa spiegarmi perchè non se ne osservano a relativamente più vicini a noi?
Nell'articolo, vista la dimensione del redshift sarebbe da specificare che l'evento risale a 10 miliardi di anni fa, ma la distanza dovrebbe essere notevolmente superiore.

e noi che discutiamo di spread o di competitività.... in una parola: COSMICO !! :shock:
Eh ma sai com'è, dobbiamo pur mangiare:biggrin:

Endeavour
04-12-2013, 23:21
Da quel che ricordo la maggior parte dei GRB osservati provengono da distanze colossali nello spazio (e nel tempo), perciò mi chiedo se non siano stati più frequenti durante i primi miliardi di anni di vita dell'Universo :confused:
Se fosse vero che questi eventi si originano dalle cosiddette "ipernove", qualcuno sa spiegarmi perchè non se ne osservano a relativamente più vicini a noi?

Provo a dare una risposta, magari dicendo una castronata. A poca distanza da noi ci sono poche galassie, mentre a grandi e grandissime distanze il numero aumenta in maniera esponenziale. Dal momento che i GRB sono considerati fenomeni rarissimi, la probabilità di osservarli a grandi e grandissime distanze è molto più alta rispetto ai nostri paraggi.


Nell'articolo, vista la dimensione del redshift sarebbe da specificare che l'evento risale a 10 miliardi di anni fa, ma la distanza dovrebbe essere notevolmente superiore.

Quando la luce del GRB è partita, esso si trovava effettivamente a 10 miliardi di anni luce da noi. Adesso, la galassia ospite è ovviamente molto più lontana.

Danilo
05-12-2013, 00:40
Provo a dare una risposta, magari dicendo una castronata. A poca distanza da noi ci sono poche galassie, mentre a grandi e grandissime distanze il numero aumenta in maniera esponenziale. Dal momento che i GRB sono considerati fenomeni rarissimi, la probabilità di osservarli a grandi e grandissime distanze è molto più alta rispetto ai nostri paraggi.

Non so, ma questa risposta mi convince poco. E' vero che con l'aumentare del raggio di vista, il numero di galassie cresce molto, ma all'interno del raggio dell'Universo osservabile la posizione di ammassi/superammassi dovrebbe essere abbastanza isotropa dal poco che so. Alla fine il nostro universo osservabile è una sfera di raggio 13,4 miliardi di anni luce (tempo di viaggio della luce dal BB a oggi).
Magari con un bel disegnino dovrei convincermi:biggrin:



Quando la luce del GRB è partita, esso si trovava effettivamente a 10 miliardi di anni luce da noi. Adesso, la galassia ospite è ovviamente molto più lontana.
Non vorrei essere io a dire una castroneria, invece, e magari qualcuno mi correggerà, ma 10 miliardi di anni luce sono solo il TEMPO che la luce ha impiegato a giungere fino a noi. Non credo c'entri qualcosa questo con la distanza al tempo 0. Anzi credo proprio che noi e l'GRB ci trovassimo notevolmente più vicini all'epoca, visto che presumiamo che lo spazio che la luce ha percorso nei 10 miliardi di anni si sia espanso. Se la distanza al tempo 0 fosse stata quella che dicevi tu, la luce dell'GRB sarebbe ancora in viaggio.

Red Hanuman
05-12-2013, 10:01
La spiegazione di Endeavour c'entra, ma solo fino ad un certo punto.
Bisogna distinguere due tipi di GRB: quelli lunghi e quelli corti. Quelli lunghi provengono tutti da galassie molto lontane, mentre quelli corti sembrano provenire da più vicino.
Ora, è vero che più lontano si va e maggiore sarà il numero di galassie presenti nell’angolo osservato, ma bisogna anche considerare che, così facendo, il nostro sguardo si spinge lontano anche nel TEMPO, e quindi osserviamo galassie sempre più giovani.
La galassie giovani, tra le tante, hanno due particolarità che ci interessano: una intensa produzione stellare e una bassa metallicità delle nubi di idrogeno (i metalli li producono le stelle, e ci vuole tempo prima che si formino e si diffondano con le supernove).
Questo implica che, all’epoca, si potevano formare più facilmente stelle molto massicce e poco metalliche: due caratteristiche che conducono alla nascita delle collapsar, ovvero stelle di grande massa che, a fine vita, collassano rapidamente in buchi neri e, nel farlo, generano lampi di raggi gamma collimati lungo gli assi di rotazione.
Per i GRB corti, invece, non si hanno ancora le idee chiare, proprio perché sono fenomeni molto veloci ed elusivi.
L’ipotesi più in voga è che siano generati da due stelle di neutroni che si fondono e collassano un buco nero. Ma siamo ancora in fase di studio…..;)

Endeavour
05-12-2013, 23:16
Non vorrei essere io a dire una castroneria, invece, e magari qualcuno mi correggerà, ma 10 miliardi di anni luce sono solo il TEMPO che la luce ha impiegato a giungere fino a noi.

L'anno luce è un'unità di misura della distanza non del tempo! È la distanza che la luce percorre in un anno.
A parte questo hai ragione. Il fatto che la luce del GRB è partita 10 miliardi di anni fa non significa che i due oggetti (la Terra ed il GRB) si trovassero a 10 miliardi di anni luce di distanza, ma come dici giustamente si trovavano più vicini in quanto nei 10 miliardi di anni passati dal lampo gamma l'Universo si è espanso.

Danilo
06-12-2013, 14:16
L'anno luce è un'unità di misura della distanza non del tempo! È la distanza che la luce percorre in un anno.

Forse mi sono spiegato male io, ma nella fattispecie penso sia chiaro che i 10 miliardi di anni luce non sono nè la distanza iniziale, nè la distanza attuale, ma semplicemente è quanto tempo la luce ha viaggiato. In effetti penso che la frase 10 miliardi di anni luce sia scorretta di per sè. Sarebbe meglio scrivere "la luce dell'GRB ha impiegato 10 miliardi di anni per giungere fino a noi", per non incorrere in trappole semantiche :biggrin: