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Visualizza Versione Completa : Tunguska evento tettonico o astronomico?



giallop
02-01-2014, 23:49
Il perchè sono le ipotesi più accreditate:


http://www.youtube.com/watch?v=I8xRw-2bz5Y

Valerio Ricciardi
03-01-2014, 11:28
Anzitutto :) benvenuto fra noi, e ti suggerisco (prima che lo facciano i moderatori) ;) anche di dare una piccola presentazione di te nella sezione apposita. Ci aiuterà a conoscerti meglio. Spero che ti troverai bene in questo forum, in cui la parte connessa all'utilizzo della strumentazione cerca di essere sempre algidamente distante da qualsiasi logica commerciale.

Quel che riporti mi giunge nuovo, e molto interessante; anche perché ho proprio le Scienze geologiche come formazione. Non rammento a memoria in questo istante (una volta ti avrei risposto al volo) se a parte l'esplosione, le cronache dell'epoca riferissero o meno anche di un bolide o presunto tale, o comunque di un fenomeno visibile in atmosfera e in rapido movimento.

Sul piano vulcanologico, un'esplosione così puntuale senza un seguito di attività effusiva o esplosiva susseguente durante almeno alcuni giorni successivi al primo evento però mi pare in generale poco probabile, vedrò (ho seguito solo la parte iniziale, al momento debbo uscire) con più calma il video almeno un paio di volte prima di pronunciarmi.

Per quel che possono valere le mie impressioni personali, ovviamente. Potrei cercare di contattare il mio ex professore di Vulcanologia, che dovrebbe essere ormai in pensione, col quale avevo un ottimo rapporto.

Eventi esplosivi tanto marcati, a mio avviso, provocano SEMPRE ad es. colonne di polveri e ceneri alte decine di km, visibili ad enorme distanza anche in zone molto spopolate (la Siberia era pochissimo abitata, ma non spopolata del tutto: non lo è il centro del Sahara escluse le zone con dune a barcana...).

etruscastro
03-01-2014, 11:59
Anzitutto :) benvenuto fra noi, e ti suggerisco (prima che lo facciano i moderatori) ;) anche di dare una piccola presentazione di te nella sezione apposita.

infatti..... giusto una piccola netiquette per conoscersi meglio:
http://www.astronomia.com/forum/forumdisplay.php?29-Mi-presento

RenatoC
03-01-2014, 22:34
Il perchè sono le ipotesi più accreditate:..
Ascoltare un computer che parla va oltre la mia proverbiale capacità di ascolto:biggrin:
Comunque l'evento di Tunguska alla luce delle ultime ricerche è sempre più da attribuirsi ad un impatto celeste:
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1365-3121.2007.00742.x/full

giallop
04-01-2014, 03:24
Grazie per la calorosa accoglienza :weeabooface:

Nel filmato sono elencati i dati, le testimoninze e le teorie che riguardano l' evento di Tunguska.
La lettura di queste informazioni, a mio avviso, porta alla conclusione che L' evento di Tunguska è caratterizzato da manifestazioni contemporanee di origine sia celeste che tettonica.
Naturalmente è impossibile parlare di coincidenza, deve esistere per forza un legame. Lo studio di questa relazione è la chiave alla comprensione dell'enigma di Tunguska.
Quello che non capisco è perchè i ricercatori prendono in considerazione solo i dati che gli interessano scartando gli altri, per esempio: quando Giuseppe Longo ricercatore del CNR di Bologna è venuto a Parma per una conferenza su Tunguska gli domandai come metteva in relazione i dati tettonici con la sua teoria, questo mi liquidò chiedendomi cosa centrasse con lo studio che stava esponendo...

Spero che Valerio possa approfondire la sua risposta.


p.s per RenatoC: http://scenario-tunguka.blogspot.com/feeds/posts/default

Valerio Ricciardi
04-01-2014, 08:48
La lettura di queste informazioni, a mio avviso, porta alla conclusione che L' evento di Tunguska è caratterizzato da manifestazioni contemporanee di origine sia celeste che tettonica.
Se prendi per buono il fatto, che loro affermano, che siccome lì ci sono i resti di un supervulcano a suo tempo di certo straordinariamente esplosivo, allora dato che l'evento è avvenuto lì, è stato il supervulcano; e se contemporaneamente non rinunci all'idea dell'evento cosmico.


Naturalmente è impossibile parlare di coincidenza, deve esistere per forza un legame. Lo studio di questa relazione è la chiave alla comprensione dell'enigma di Tunguska.
No, proprio no, per dovere non "deve" assolutamente nulla. Questa è la sola affermazione che mi vede totalmente in disaccordo, ma proprio di base, non nel caso specifico. Esistono e possono esistere tutte le coincidenze che si possano immaginare, ed altre che non abbiamo nemmeno immaginato.
Una volta un povero cane, in Egitto, che trotterellava a fianco del fellah suo sfigato padrone, è morto secco colpito in testa da un piccolo meteorite. Unico vivente che in tempi storici risulti aver fatto quella fine. Ora, tu dimmi che probabilità c'era che una piccola pietra di provenienza cosmica lo beccasse dritto proprio sul cranio... bé, è successo.

Il numero dei vulcani sulla Terra fra attivi, quiescenti, in via di esaurimento e relitti fossili non più attivi è talmente elevato che le possibilità che un complesso vulcanico venga centrato da una meteora o un nucleo cometario, per grosso che sia, è quantitativamente assolutamente non marginale. Se fosse avvenuto in Islanda, invece che in Siberia, l'evento di Tunguska avrebbe avuto ben poche probabilità statistiche di capitare sui resti di una morena frontale di un ghiacciaio o sul delta di un fiumiciattolo... a momenti le uniche cose di natura sedimentaria in quella regione. Tutto il resto là è vulcanico. Per non beccare un vulcano in Islanda una meteora deve avere una mira da cecchino.


Quello che non capisco è perché i ricercatori prendono in considerazione solo i dati che gli interessano scartando gli altri, per esempio: quando Giuseppe Longo ricercatore del CNR di Bologna è venuto a Parma per una conferenza su Tunguska gli domandai come metteva in relazione i dati tettonici con la sua teoria, questo mi liquidò chiedendomi cosa centrasse con lo studio che stava esponendo...
A parte il fatto che è stato ben poco educato, e non si liquida nessuna domanda di nessuno in quel modo, anche e sopratutto se meno specializzato ed esperto di te nel tuo campo... :mad:
Si chiama "affezionarsi alla propria ipotesi di lavoro" ed è un grosso difetto per un ricercatore, mi dispiace per lui. Parlare di Teoria mi pare prematuro, è una ipotesi. Ben altre prove ci vogliono per arrivare al livello per cui si può parlare di teoria. Ah, se fosse ancora vivo il mio professore di Geologia Strutturale... Renato Funiciello... abitava pure a 200 m da casa mia... :cry:

Ti ricordi la vecchia battuta che diceva che i chirurghi vorrebbero operare anche il mal di testa, ed i medici riterrebbero preferenziale curare con delle pillole ben scelte anche una frattura scomposta ed esposta? Ecco, una cosa del genere.
Un geologo, di massima, si confronta con tali e tanti fenomeni endogeni ed esogeni sulla Terra - ma di natura... terrestre, ossia locale - e vede tante di quelle forze poderose in gioco, che gli mettono a disposizione tutta l'energia che si può desiderare per spiegare tanti fenomeni, da esserne facilmente condizionato.

Una meteora per lui è in tempi attuali una... futura curiosità mineralogica, culturalmente parlando subisce il fatto di essere difficilmente informato del fatto che l'anno scorso si son scoperti una media di tre NEO al giorno (scoperti... e tutti quelli che non son stati scoperti...?). Facilmente associa il bombardamento meteorico (che ben conosce, sia chiaro) come causa di formazione remotissima dei planetoidi, non come possibile evento attuale e problematico.

Una volta scoperte le tracce di un vulcanone cattivone (quelli che sono all'origine dei camini kimberlitici sono fra i più brutalmente esplosivi che si possano pensare. i diamanti si formano in condizioni di pressione semplicemente pazzesche) avranno detto "ma guarda tu qui che bestia di vulcano che c'è... ma quale cometa... eh eh eh ... hai a disposizione un vulcano simile, e vai pure a cercare una causa cosmica... si, vabbé, gli omini verdi... :D"

Peccato che Kimberlite venga da Kimberley, in Sudafrica, massimo centro di produzione dei diamanti, ovviamente... hai per caso memoria di folle di neri sudafricani in fuga per evitare di essere travolti da flussi di lava rovente. in Sudafrica? Rammenti foto dal Sudafrica con gente che spazza dai tetti delle case spessi strati di cineriti per evitare che appesantendoli troppo gli sfondino i solai, come se ne scattano spessissimo in Indonesia e nelle Filippine? In generale: ti è forse noto il Sudafrica come un distretto oggi ricco di vulcani attivi e minacciosi?

Insomma, per fare quel macello non ci vuole un vulcano, ci vuole un vulcano attivo. Che non si sveglia con un solo boato e poi si rimette a dormire come nulla fosse dal 1908 ad oggi per 105 anni, senza una fumarola, senza risalita di acque idrotermali, senza anomalie gravimetriche legate allo svuotamento della camera magmatica, senza protrusioni di domi lavici in successivo lento raffreddamento... Ma che cartoon è?

Ma ci son stati questi sul St Helens, per dire una struttura che sembrava del tutto dormiente e poi si è risvegliata? Io nel 1982 giovanissimo camminai a piedi per far foto che poi pubblicai più e più volte sull'Heldfell, il vulcano "nuovo" sorto nel 1973 nell'isola di Heymaey, appena a Sud dell'Islanda (arcipelago di Vestmannaeyjar) e nove anni dopo l'evento che dal nulla creò in pochi mesi un vulcano di 1300 di altezza,il suolo... scottava, se ero stanco NON potevo sedermi per terra ma solo su un sasso abbastanza alto da esporre molta superficie per raffreddarsi.

garmau
04-01-2014, 09:30
Porca miseria che risposta.....:shock:

giallop
04-01-2014, 09:32
Molto intesressante, se non ricordo male su Voyager è andato in onda una puntata su Tunguska dove un geologo diceva di aver trovato le prove di un eruzione vulcanica.


http://www.youtube.com/watch?v=n6OxDxE8_WA

Molto interssante anche questa anomalia trovata sempre in siberia: http://potomski.blogspot.it/

5530

Cosa ne pensi?

Spero di non stancarti, ma non è facile trovare un esperto del settore...

Red Hanuman
04-01-2014, 09:59
Mi sono astenuto dal commentare, perchè aspettavo proprio l'opinione di Valerio. ;)
Ora che l'ho letta, concordo in pieno. Al di là dell'esperienza in materia, la logica suggerisce che un'evento di tale portata e causato da fattori geologici non possa ragionevolmente restare unico. Insomma, l'eccezionalità e l'unicità dell'evento depone fortemente per qualcosa di diverso dall'evento geologico.
E, secondo me, anche la disposizione dei tronchi divelti indica qualcosa provenuto dall'alto, e non dal basso.... :thinking:

RenatoC
04-01-2014, 10:02
p.s per RenatoC: http://scenario-tunguka.blogspot.com/feeds/posts/default
Ti ho risposto non con le mie (opinabili) opinioni, ma con i risultati di ricerche scientifiche di eminenti studiosi, con dati strumentali e non con fantasie. Dati che spiegano bene cosa può essere accaduto. Valerio Ricciardi ti ha risposto spiegando in modo semplice ed efficace quali sono le ragioni e gli indirizzi che portano gli scienziati ad indagare sui fenomeni(e lo ringrazio del post). Se poi tu vuoi ingenuamente continuare ad inseguire tutte le fantasie che si rincorrono in internet, padronissimo. Ma non è scienza.

garmau
04-01-2014, 10:11
Al momento in cui quasi tutto è stato spiegato non resta che distruggere le vecchie teorie e ricominciare tutto daccapo......se no i nuovi scienziati di che campano?

marcom73
04-01-2014, 10:21
oggi mi sono svegliato con calma e mentre pucciavo quel che rimane di un ottimo pandoro nel caffè latte ho acceso la tv... la colazione è durata mezz'ora perchè c'era una trasmissione che parlava di Nikola Tesla...
sembra che Tuguska, tra le tante, siano riusciti anche ad attribbuirla ai suoi esperimenti nel periodo di operatività della sua Wardenclyffe Tower.....

comunque la figura di TESLA mi affascina particolarmente...

scusate l'OT....

Valerio Ricciardi
04-01-2014, 10:35
non è facile trovare un esperto del settore...
Che non son certo io, sono solo uno che all'Università ha studiato con molta passione Scienze Geologiche, con particolare interesse per la c.d. Tettonica Globale e per conseguenza per la Vulcanologia e Sismologia; e che ha sinché eran vivi ambedue i genitori (ossia sino al 1987 quando mancò all'improvviso mia madre) che erano per passione grandi viaggiatori, non turisti, ha avuto il privilegio di poter camminare fisicamente a piedi con la macchina fotografica in spalla e magari un Estwing in mano in tanti posti strani e inconsueti. Ma esperto del settore è "altro". Parotto è veramente esperto del settore. Praturlon lo è, Trigila lo è, Funiciello lo era... Non io (...e nemmeno a quei livelli Tozzi, pur più esperto di me). Io sono un decoroso orecchiante.

Un piccolo suggerimento preliminare a tutti: digitate Tsar Bomb su Wikipedia, ed andate poi con Google Earth o Google Maps o quel che più vi piace a vedere il cratere residuale della più mostruosa e insensata esplosione nucleare nell'atmosfera fatta detonare dall'uomo all'apice della guerra fredda; noterete come dopo addirittura 50 Megatoni di energia liberata da una bomba H, il cratere residuo sia... tutto sommato una cosa abbastanza insignificante.

Lì la situazione è molto più facile da vedere, perché la Novaja Zemlja è a latitudini tali ed ha un clima attuale tale da non essere di fatto forestata. La zona di Tunguska invece è fertilissima (e grazie, terreni vulcanici...) e riboscata interamente.
Insomma, un evento di frammentazione esplosiva di un nucleo di qualche cosa a bassa /media quota può fare uno sfracello locale veramente notevole senza che si debba per forza trovare un netto segno sul suolo stile Meteor Crater. Lì c'è stato un impatto di una cosa relativamente piccola e pesante; a Tunguska, se di evento cosmico si è trattato, qualcosa di molto più grande esploso per surriscaldamento e tensioni incontrollabili fra strati esterni ed interni, per via della diversa dilatazione del materiale.

giallop
04-01-2014, 12:08
Se prendi per buono il fatto, che loro affermano, che siccome lì ci sono i resti di un supervulcano a suo tempo di certo straordinariamente esplosivo, allora dato che l'evento è avvenuto lì, è stato il supervulcano; e se contemporaneamente non rinunci all'idea dell'evento cosmico.


Le testimonianze oculari raccolte dagli scienziati descrivono "colonne di fuoco" che uscivano dal terreno(prima dell'esplosione principale).
La gente dell'area di Kirensk riferì:
...A nord-ovest comparve una colonna infuocata (che usciva dal terreno), a forma di lancia e di circa quattro stigen [circa 6 metri] di diametro. Una volta scomparsa, si udirono cinque forti e secche detonazioni, come colpi di cannone, distinte e a breve distanza le une dalle altre...
Dalla stazione commerciale di Teteria furono avvistate "colonne di fuoco" in direzione nord. Anche in altri luoghi (Kezhma, Nizhne-Ilimsk, Vitim), che non si trovano lungo un'unica direttrice, si osservarono "colonne di fuoco".

"Notevole che, nella zona nel raggio di 200 km intorno all'epicentro, i testimoni non hanno visto alcun bolide o solo anche la sua nuvola di fumo, ma hanno visto fiamme verso l’ alto, e colonne di fuoco, lampi nel cielo".

Nessuno vuole smontare il fatto che Tunguska sia stata causata da un corpo cosmico (fatto ben documentato ), ma è innegabile che c' è stato dell' altro , tant' è vero che l' insieme di questi fenomeni prende il nome di evento di Tunguska.
La cosa potrebbe avere benissimo una spiegazione razionale, visto che le coincidenze accadono, per esempio una fuoriuscita di gas metano che è esploso al contatto con il corpo celeste...

Valerio Ricciardi
04-01-2014, 13:26
Uhm, qualcosa onestamente non mi torna.
Un'esplosione tale da tirar giù centinaia di migliaia di alberi come stecchini dello Shanghai con una disposizione a raggiera rispetto a un centro, è tale da non lasciare testimoni oculari a distanze decorose. Infatti mi pare che un teste fosse a svariate decine di km, e fu gettato a terra dall'onda d'urto.

Il punto è: ammettiamo che l'onda d'urto possa ad esempio aver liberato, mobilizzato, causato in qualche modo la fuoriuscita di sacche di metano relativamente superficiali: in zone ricche di torbiere da migliaia di anni un po' di metano da bruciare "ci sta tutto".

Ma le "colonne di fuoco" a quel punto avrebbero dovuto essere susseguenti, non precedenti l'esplosione principale. Non mi pare una contraddizione di poco conto.
A meno che le "colonne" non fossero altro che la scia infuocata di aria surriscaldata e ionizzata con in più materiale di ablazione del corpo impattante che si ossidava velocemente (combustione e rilascio di gas arroventati).

Mi pare di aver sentito dire che la velocità di ingresso fu stimata nell'atmosfera a circa 15 km/sec, ossia... 54.000 km orari; se si considera che una volta, "tirato" al massimo (Mach oltre 2,2) da un pilota collaudatore che non rispettò completamente gli ordini, lo Starfighter Lockheed F104 progettato da Clarence "Kelly" Johnson ebbe incipienti problemi di fusione dell'alluminio dei tubi di Pitot e dei bordi delle prese d'aria statiche...
A Tunguska ce n'era d'avanzo per vaporizzare quasi tutto, con una dissipazione di energia veramente imponente.

Tutte le fonti peraltro concordano sulla frammentarietà e poca precisione delle testimonianze, raccolte ovviamente tempo dopo.

E' la correlazione fra evento cosmico (che parrebbe acclarato) ed improvvisa attività vulcanica in quel giorno parossistica, ma senza nessuna manifestazione vulcanica tardiva, che non mi convince di massima nemmeno un po' - al netto di eventuali altri dati.
L'istinto, per quel poco che vale, mi dice che la vicinanza del presunto luogo di impatto con un antico apparato vulcanico sono incidentali. E nei vulcani non ci son sacche di metano, quelle son di origine biologica come il petrolio.

giallop
04-01-2014, 14:30
Altri dati, magari ti aiutano per l'analisi


"Alcuni ricercatori notarono che quanto più si avvicinavano all'epicentro dell’esplosione di Tunguska, tanti più alberi risultavano colpiti dal fulmine. In corrispondenza dell'epicentro vi sono luoghi in cui l‘ 80 per cento degli alberi, é stato colpito dai fulmini.
Gli esperti hanno stabilito che le scariche elettriche squarciarono l'aria per un periodo variabile fra i due e i quindici minuti, creando l'impressione uditiva di un fuoco di artiglieria, (di seguito una conclusione personale dell'autore) mentre la loro fonte si mantenne per tutto il tempo al di sopra dell'epicentro e non si spostava ad elevatissima velocità. In altri termini, il corpo arrivò, si fermò e devastò l'area sottostante".

Altre testimonianze
"Negli archivi dell’ ex osservatorio meteorologico e Magnetico di Irkutsk, sono state scoperte annotazioni scritte da Kokorin, osservatore meteorologico, a circa 600 chilometri di distanza dal luogo dell’esplosione di Tunguska. Nel suo registro, nella sezione “Note” è contenuto un commento di eccezionale importanza, il quale indica che nella circostanza in questione vi era più di un corpo in volo.
“Alle 7 due cerchi (sfere) infuocati di dimensioni gigantesche ( 60 metri di diametro) sono apparsi In direzione nord, per poi scomparire a distanza di 4 minuti; subito dopo il loro (allontanamento) si è udito un forte rumore , simile a quello dl vento, che si propagava da nord a sud e che è durato circa 5 minuti, ad esso sono seguiti suoni e tuoni, come detonazioni di enormi armi da fuoco, che hanno fatto tremare le finestre.
Queste sono durate 2 minuti ….
e ad esse è seguito un suono secco come quello di un colpo di fucile, questi ultimi suoni sono durati 2 minuti. Tutto è avvenuto in piena luce del giorno.”

- Dalle testimonianze più attendibili raccolte tra il 1920 e il 1930 è emerso che il corpo celeste ha volato da sud a nord. Ma nel 1960 un nuovo gruppo di testimoni raccontava un'altra traiettoria: quasi da est a ovest!

“E’ un fatto che il 30.06.1908 sopra la Siberia centrale si è verificato il volo non di uno, ma di parecchi bolidi. N.V. Vasilyev ”

giallop
04-01-2014, 14:44
Alla luce di quanto scritto mi chiedo perchè Astonomi e geologi non hanno mai intrapreso uno studio che tenesse conto di tutte queste circosrtanze? Di fatto hanno scartato i fatti che non andavano bene alla teoria di turno.

Un ulteriore esempio:
"Un altro enigma per l'interpretazione di meteorite è l'area della caduta di foresta sulla cresta Chuvar distante 23 kilometri l’ epicentro, scoperta da una spedizione nel 1959, secondo la popolazione locale si sarebbe formata la stessa mattina dell’ evento.
Gli alberi furono sradicati con le loro cime verso l’ est (all'opposto di quello che ci aspetta rispetto la direzione di caduta del corpo cosmico)".

5531

Valerio Ricciardi
04-01-2014, 14:45
- Dalle testimonianze più attendibili raccolte tra il 1920 e il 1930 è emerso che il corpo celeste ha volato da sud a nord. Ma nel 1960 un nuovo gruppo di testimoni raccontava un'altra traiettoria: quasi da est a ovest! [ cut cut ]
“E’ un fatto che il 30.06.1908 sopra la Siberia centrale si è verificato il volo non di uno, ma di parecchi bolidi. N.V. Vasilyev ”

Molto, molto, molto verosimile. ;) Andrebbe peraltro assai d'accordo con l'ipotesi di Kresàch o Kresak (mi pare fine anni '70) che collegava a un picco delle Beta Tauridi, connesse alla cometa di Encke, quello che è successo sopra la Siberia. Non mi è noto alcun editto dello Zar :biggrin: che obbligasse al rientro uno ed un solo frammento.

Valerio Ricciardi
04-01-2014, 15:02
Gli alberi furono sradicati con le loro cime verso l’ est (all'opposto di quello che ci aspetta rispetto la direzione di caduta del corpo cosmico)".
Non lo trovo significativo come problema, gli alberi non vennero, presumo, sradicati dal "vento" - come quello prodotto da un treno della TGV francese che stesse tentando il record -ma da onde d'urto atmosferiche che dipendevano dal punto di una, o probabilmente più esplosioni a una certa quota, dalla conformazione delle creste e delle valli circostanti eccetera.

RenatoC
04-01-2014, 15:32
Se si legge con attenzione quanto riportato nel link http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1365-3121.2007.00742.x/full
si capisce bene cosa con tutta evidenza è successo.
A pochi km di distanza dal sito di impatto scorre un fium con numerose e piccole anse. Dopo l'evento gli esploratori e i geologi notarono in questo fiume, a circa 7 km dal sito un laghetto che prima dell'evento non era conosciuto e non era riportato in precedenti mappe. Questo lago, battezzato Lago CHEKO, presentava diversi aspetti del tutto peculiari.
Diversamente dagli altri laghi che hanno gli immissari e gli emissari ai lati opposti, questo lago presentava l'immissario e l'emissario sullo stesso lato e separati da appena 100mt! Inoltre la conformazione delle sponde e del fondale e la profondità erano completamente diversi dal laghetti limitrofi e tipici della tundra e delle torbiere circostanti. Inoltre presentava una forma allungata disposta lungo l'asse sud-nord e il fondale una inclinazione di 125°.
Le analisi geologiche, morfologiche, batimetriche e georadar hanno evidenziato che sul fondale è presente un piccolo nucleo di roccia estranea al bacino. La conformazione è compatibile con la caduta di un corpo dallo spazio.
In parole povere è successo che l'asteroide (o la cometa) è esplosa in aria sul sito di Tunguska provocando il disatro che conosciamo. Un frammento di questo bolide è andato invece a schiantarsi in un'ansa di questo fiume, creando una voragine che riempiendosi ha formato il Lago Checo. Ciò che resta dell'ansa nel punto d'impatto sono diventati l'immisario e l'emissario del bacino. Le prossime spedizioni già programmate dovrebbero confermare questo scenario, di per sè già basato su solidi dati.

Valerio Ricciardi
04-01-2014, 15:47
Verrebbe voglia di tentare il recupero almeno di un campione... carotando quella massa solida.

Quanto al recuperarlo... si pone, come in altri casi, anche un problema di opportunità etica.

Come un bucchero etrusco scavato clandestinamente senza uno studio stratigrafico fa perdere il 90% delle informazioni che saprebbe fornire all'archeologo, e diventa solo un bell'oggetto da vetrina per un antiquario di lusso, così in un certo senso se in fondo a quel lago c'è un frammento di un nucleo cometario o altra cosa affine comunque di straordinario interesse, ci son aspetti positivi e negativi sia a lasciarlo dov'è che a musealizzarlo (ammettendo abbia dimensioni e peso tali da poter essere movimentabile con le attuali risorse).

giallop
04-01-2014, 17:32
Se si legge con attenzione quanto riportato nel link http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1365-3121.2007.00742.x/full
si capisce bene cosa con tutta evidenza è successo.
A pochi km di distanza dal sito di impatto scorre un fium con numerose e piccole anse. Dopo l'evento gli esploratori e i geologi notarono in questo fiume, a circa 7 km dal sito un laghetto che prima dell'evento non era conosciuto e non era riportato in precedenti mappe. Questo lago, battezzato Lago CHEKO, presentava diversi aspetti del tutto peculiari.
Diversamente dagli altri laghi che hanno gli immissari e gli emissari ai lati opposti, questo lago presentava l'immissario e l'emissario sullo stesso lato e separati da appena 100mt! Inoltre la conformazione delle sponde e del fondale e la profondità erano completamente diversi dal laghetti limitrofi e tipici della tundra e delle torbiere circostanti. Inoltre presentava una forma allungata disposta lungo l'asse sud-nord e il fondale una inclinazione di 125°.
Le analisi geologiche, morfologiche, batimetriche e georadar hanno evidenziato che sul fondale è presente un piccolo nucleo di roccia estranea al bacino. La conformazione è compatibile con la caduta di un corpo dallo spazio.
In parole povere è successo che l'asteroide (o la cometa) è esplosa in aria sul sito di Tunguska provocando il disatro che conosciamo. Un frammento di questo bolide è andato invece a schiantarsi in un'ansa di questo fiume, creando una voragine che riempiendosi ha formato il Lago Checo. Ciò che resta dell'ansa nel punto d'impatto sono diventati l'immisario e l'emissario del bacino. Le prossime spedizioni già programmate dovrebbero confermare questo scenario, di per sè già basato su solidi dati.

Ok, questa è sicuramente una parte della storia. Mancano delle spiegazioni per gli altri fenomeni tettonici che, guarda caso, gli autori del libro si guardano bene dal citare nella loro relazione.

Purtroppo la "fame" di sapere legata l' evento di Tunguska è ancora lungi dall' essere spiegata nella sua completezza, anche se venisse prelevato un campione dal fondale del lago Cheko e confermato provenire dallo spazio. .:sneaky:

Valerio Ricciardi
04-01-2014, 17:43
Quali altri fenomeni tettonici?

I camini kimberlitici (o "diatremi") si trovano normalmente esattamente in Siberia, Sud Africa, Australia e Canada. Come età geologica le datazioni effettuate spaziano dal Pre-Cambriano (sino a 1600 milioni di anni fa) all'Eocene (50 milioni di anni orsono).
La maggior parte di esse è databile però verso una fascia più antica di 360 milioni di anni fa (Devoniano).

Non si son trovate tracce di eruzioni kimberlitiche databili fra il Devoniano e il Permiano, quindi fra 360 e 250 milioni di anni fa; segno forse di una fase di relativa stabilità del Supercontinente che si ritiene tuttora che in quel periodo raggruppasse la gran parte delle terre emerse.

Non si son mai viste dal vero eruzioni di diatremi: se consideri che i calcoli stimano la velocità di espulsione della lava mista a gas in anche 600 m/s (2.160 km/h...) comprendi bene che se si fosse innescato un evento del genere, di ben altro che di una singola serie di "botti" avresti sentito dalle cronache.

In confronto a un'eruzione di quella natura, il Grande Botto del St.Helens sarebbe sembrato un gran petardone di Capodanno, temo.

giallop
04-01-2014, 17:53
Quali altri fenomeni tettonici?


_Le colonne di fuoco già citate.

_Il professor L.Weber dell’ Università di Kiel osservò deviazioni regolari, periodiche e inusuali dell’ago della bussola. Questo effetto si ripeté ogni pomeriggio dal 27 giugno fino al 30 giugno 1908 (il giorno dell’evento). Le registrazioni sembravano quelle di tempeste geomagnetiche, in genere associate con l’attività elettrica solare, solamente che in quel periodo non erano previste.

_Secondo il ricercatore Andrei Ol’khovatov che ha raccolto tutti i dati geofisici di quell’area, in particolare quelli tettonici e sismici, ma anche quelli meteorologici, proprio il giorno della immane catastrofe in quella zona erano in corso sia perturbazioni simiche che meteorologiche di grande entità.

Anche se non sono fenomeni tettonici restano punti da chiarire:

_Prima è dopo l'esplosione di Tunguska furono registrate in Antartico delle Aurore Boreali non previste, cioè non provocate dal sole. Lo studio è stato pubblicato negli anni '60 dagli studiosi Kovalevsky, Ivanov, Plehkhanov,Zhuravlyov e Zolotov.

_Nei 10 giorni precedenti l’esplosione del 30 giugno, in molti paesi d’ Europa, così come nella Siberia Occidentale, l’ oscurità notturna fu sostituita da un insolita luminosità, come se quelle aree stessero sperimentando il fenomeno delle “notti bianche” tipico dell’estate ad alta latitudine.
“Un’attenta disamina delle anomalie ottiche riscontrate nel periodo tra giugno e luglio del 1908 conferma la supposizione che i primi segni fossero ravvisati già diversi giorni prima della caduta del meteorite: si suppone il 23, 25 o 29 giugno. Tali anomalie includono anomali bagliori nel cielo, nubi nottilucenti luminose non viste prima, disturbi nel normale cammino dei punti neutri Arago e Babinet e la comparsa di aloni solari prolungati. All’inizio del 1° luglio scomparvero in maniera esponenziale”. (Vladimir N. Vasilyev Planet.Space Sci., vol.46, N.2/3., 1998)

_(potrebbe essere interessante) Il periodico scientifico Russo Tekhnika Molodiozhi (numero 1, 1984) avrebbe pubblicato l'esito di una ricerca che rileva una "super-amomalia" magnetica le cui origini arrivano da una profondità di mezzo raggio terrestre, sotto la Siberia orientale.

giallop
04-01-2014, 18:01
Il problema della traiettoria del corpo cosmico in base alle testiminianze:

5533

Gli scienziati hanno basato i loro studi sulle tante testimonianze oculari che si sono rivelate fortemente ambigue , le frecce azzurre rappresentano le possibili traiettorie del meteorite secondo lo studio di altrettanti scienziati.

_Altro evento tettonico da spiegare:
Tra l’ 8 e il 26 maggio del 1908 c’è stato un elevato aumento del raggio della poloide che si stabilizzò fino al giorno 14 giugno; nel periodo tra il 14 giugno e il 2 luglio fu il più elevato non solo del 1908 ma dell’intero periodo 1907, 1910. E‘ interessante notare che l’attività vulcanica probabilmente gravitò verso alcune delle date sopraccitate relative alle variazioni della poloide.

_E’ importante notare che il 30 giugno si scoprì una grande protuberanza solare. Noi sospettiamo che ci sia stato un potente evento protonico solare alla fine del giugno 1908 . Tale perturbazione provocò un’ aurora Boreale, il fenomeno delle Alpi rosseggianti e disturbi nelle linee telefoniche di Praga.

giallop
04-01-2014, 18:21
Continuo a elencare dei dati:

Non saranno stati camini kimberlitici, forse vengono dal meteorite esploso...

_Alla fine degli anni 70’ una equipe di geologi capitanata da Emlen Sobotovic trovò un gran numero di piccolissimi diamanti sparsi nella Tunguska.
La loro origine potrebbe essere sia di natura celeste che tettonica, è noto infatti che diamanti simili sono presenti nelle Uraliti (una classe di meteoriti) come nel sottosuolo, dove si trovano a grande profondità. (Possono essere spinti verso l’esterno in seguito ad un eruzione vulcanica).


_Il ciclo di 11 anni delle Macchie Solari al culmine nel 1908
È stato scoperto che l'attività delle macchie solari è ciclica con un periodo variabile tra i 9,5 e gli 11 anni la loro comparsa è legata ad un aumenti dell’ attività del Solare. Questo ciclo raggiunse il suo apice nel Giugno del 1908. Vasilev aggiunge che vi fu la sovrapposizione di un altro ciclo solare di 100 anni che raggiunse il suo culmine nel 1908 dato quest’ ultimo da verificare.

Con questo penso di concludere, lascio agli esperti la palla per una possibile spiegazione.

RenatoC
04-01-2014, 19:07
Purtroppo la "fame" di sapere legata l' evento di Tunguska è ancora lungi dall' essere spiegata nella sua completezza, anche se venisse prelevato un campione dal fondale del lago Cheko e confermato provenire dallo spazio. .:sneaky:
Ci stai dicendo quali sono i tuoi desiderata, nonostante tutte le possibili prove reali. Inoltre, a suffragio delle tue affermazioni non stai portando dati ed elementi certi e comprovati, ma solo una serie di citazioni anonime tratte da chi sa dove e da chi sa chi.
Il tuo procedere è simile a quello del famigerato Voyager televisivo, infarcito di "potrebbe", "sarebbe", sembrerebbe" ecc. Come si fa a sostenere una discussione seria su queste basi?

Valerio Ricciardi
04-01-2014, 19:11
Sta diventando un minestrone irlandese di aspetti e fenomeni troppo eterogenei, per i miei gusti.

Il momento di picco dell'attività solare del 1908 non ha a mio opinabilissimo avviso ragione alcuna di essere correlato né con eventi vulcanici, né con la caduta di un corpo cosmico che viaggiando a velocità tale da entrare a 15 km/sec nell'atmosfera, con un eventuale aumento del vento solare ci fa i gargarismi. Sarebbe come cercar di fermare o deviare la frana del Vajont con un propulsore a ioni.

Tridimite, Cristobalite son tipiche fasi di alta pressione orientata - tipica delle impattiti; i piccolissimi diamanti potrebbero essere semplicemente residui delle attività antiche del camino kimberlitico.

Su 'sta storia delle fiamme ci farei una gran tara.

giallop
04-01-2014, 19:50
Ci stai dicendo quali sono i tuoi desiderata, nonostante tutte le possibili prove reali.

Non ho capito



Inoltre, a suffragio delle tue affermazioni non stai portando dati ed elementi certi e comprovati, ma solo una serie di citazioni anonime tratte da chi sa dove e da chi sa chi.
Il tuo procedere è simile a quello del famigerato Voyager televisivo, infarcito di "potrebbe", "sarebbe", sembrerebbe" ecc. Come si fa a sostenere una discussione seria su queste basi?

Le fonti citate generalmente sono studi pubblicati come:

Fonte N.V. Vasilyev
Commissione Su Meteortiti e Polvere Spaziale, Ramo
Siberia, Accademia Russa delle Scienza
Planet.Space Sci., vol.46, N.2/3., 1998


Fonte: FATTORI GEOFISICI ASSOCIATI
ALL’EVENTO DI TUNGUSKA, SIBERIA (RUSSIA), 1908
A. YU. OL’KHOVATOV

Gli studi del CNR di Bologna che si trovano online e nel libro di Nanni riccobono "Tunguska" ecc.

Il libro di Surendra Verma "Il mistero di Tunguska"

Ho dato poca importanza alle fonti perchè nel filmato sono citate in ogni diapositiva.

Comunque il parere di Valerio è chiaro i fenomeni tettonici non sembrano importanti e significativi per essere considerati e gli altri elementi che ho proposto troppo "vaghi" per essere correlati all'evento. :weeabooface:

Valerio Ricciardi
04-01-2014, 21:16
Comunque il parere di Valerio è chiaro i fenomeni tettonici non sembrano importanti e significativi per essere considerati
Allora, premesso che il mio parere non è certo vangelo, il punto è questo:
1) scoprono una struttura vulcanica proprio dive c'è stato l'evento, e questo è un fatto.
2) siamo grossomodo tutti d'accordo che qualcosa di alloctono (ossia extraterrestre) è deflagrato poderosamente a relativamente bassa quota laggiù.
3) poi ci dicono che se fosse stato ferroso sarebbe arrivato a Terra facendo Grande Cratere bellissimo per Turista Americano dopo il Crollo del Muro, e direi che proprio funziona. Un po' ablaso, ma sarebbe arrivato bello grosso (e allora altro che magnitudo 5...)
4) ci dicono che condrite carbonacea no, se no si sarebbe disgregata prima a quota più alta. Di condriti ne ho viste tante in giro per i musei di tutta Europa, mi pare del tutto ragionevole.

POI PERO' sappiamo che il vulcano in effetti corrisponde a un centro eruttivo tipo diatrema: e le eruzioni kimberlitiche sono eruzioni dirette dagli strati più esterni dell'astenosfera, il materiale eiettato si fa di filato 200 km a velocità pazzesche, non proviene da una camera magmatica internedia a 2-8 km di profondità (le più frequenti si situano fra 2-2,5 e 5,5 km).

ALLORA per questo motivo io dico: l'eruzione concomitante magari "storicamente matura" ma innescata dall'evento atmosferico, no, quella non mi funziona assolutamente, se 50 megatoni di Tsar Bomb han fatto uno sfracello superficiale a grande raggio, ma scavato sulle rocce a terra un cratere di dolce pendenza e pochissimo profondo.

Per un risentimento tanto profondo da innescare un evento kimberlitico, ci sarebbe voluto di beccarci Deimos dritto per dritto dallo zenit a 20 km/sec, minimo, e allora non saremmo qui a discettarne. Nel caso di un diatrema, per svegliare il can che dorme ci vogliono ben più di due calcioni.

Mentre se in zone che ospitavano foreste fitte e torbiere boreali da tanto tempo, si eran formate sacche relativamente superficiali (alcune decine di metri , massimo un centinaio, sotto argilliti da depositi tardoglaciali) di metano di origine organica, che lo scuotimento generale (bello sconquasso, direi...) magari proprio dove qualcosa ha impattato e formato il laghetto, che possano essersi liberate e in quell'inferno incendiatesi ci sta anche bene.

Per formarsi metano devi avere tanta materia organica che si decompone in condizioni anaerobiche (e ce n'è quanta ne vuoi nella foresta siberiana... ), per venire intrappolato ci vogliono sedimenti finiiiiiiiiiiissimi e perciò facilmente impermeabili (es. argille); e le alternanze glaciali e interglaciali di argille te ne forniscono, anche su una terra tanto lontana dal mare, quante te ne servono e anche di più. ;)