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Visualizza Versione Completa : [DSJ] Deep Sky Journal N° 32 (Aprile 2014)



etruscastro
11-03-2014, 14:51
Nel secondo appuntamento del DSJ di aprile continuiamo a parlare di grandi galassie, ostiche nella loro osservazione visuale e nelle riprese astrofotografiche ma che, una volta impresse nei nostri occhi, le ricorderemo per la loro amena bellezza e spettacolarità cosmica.

In questa numero del DSJ parleremo di NGC 4038/NGC4039 note al grande pubblico come” Galassie Antenne”

FOTO NGC 4038-NGC 4039:

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Le galassie Antenne sono visibili nella costellazione del CORVO (http://www.astronomia.com/2014/02/08/la-costellazione-del-corvo/) alle coordinate celesti di Ascensione Retta 12h 51m 04s e di Declinazione -18° 52’ 00”, splendono di una magnitudine visuale di + 10.3 (la NGC 4038) e di +10.6 (la NGC 4039), la loro dimensione apparente si attesta in 3.4’ x 2’ (NGC 4038) e in 3.3’ x 1.7’ (NGC 4039), la distanza ha un valore incerto anche se la comunità astronomica internazionale le posiziona a circa 65.000.000 di a.l. .

Scoperte nel 1785 da William Herschel , sono della categoria delle galassie a spirale SB(s) per la NGC 4038 e SA(s) per la NGC 4039 e sono catalogate anche come C 60/61 – ARP 244 – PGC 37967 e 37969


TROVIAMO NGC 4038-4039 CON STELLARIUM: (http://www.astronomia.com/forum/showthread.php?2000-La-nostra-guida-di-Stellarium)

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Diciamo subito che localizzarle non è affatto difficile, troviamo la costellazione del Cratere e in particolare ξ Crv (+3) e congiungerla con η Crt (+ 5.15) con una retta immaginaria, a circa metà strada troviamo 31 Crateris (+ 5.25) e le galassie antenne le troviamo 0.5° a NNE.

Il problema è che le Antenne transitano a -18° di declinazione e quindi quasi sempre immerse nell’Inquinamento Luminoso dei nostri siti, questo fa si che le galassie siano sempre “impastate” nel chiarore del cielo.

Detto questo basterebbe un 150mm per intravedere i nuclei luminosi (sotto cieli buoni), mentre occorre almeno un 250mm (sempre in cieli buoni) per poter pensare di intravedere parte della struttura. Mai in visuale le famose Antenne sono osservabili che solo in fotografia sono visibili.

APPUNTI DI ASTROFISICA:

le galassie “Antenne” portano questo nome a causa della peculiare forma che hanno assunto durante il loro scontro e fusione, tale evento, così come lo osserviamo ai nostri giorni, è ancora in fase di evoluzione.

Inizialmente le due galassie (NGC 4038 e NGC 4039) erano due galassie separate (la NGC 4038 una galassia spirale barrata e la NGC 4039 una spirale semplice ma più massiva della compagna) quando per effetto gravitazionale dovuta alla massa dei due oggetti li ha portati circa 900.000.000 di anni fa ad iniziare un “ballo cosmico” che le ha portate dapprima ad avvicinarsi l’un l’altra e poi 300.000.000 dopo ad iniziare ad passarsi attraverso iniziando uno scambio di materia lento ed inesorabile.

Solo dopo altri 300.000.000 di anni la struttura galattica ha iniziato ad accusare una deformazione tale da rendere smembrate le due galassie. Oggi questo “incontro” è ben visibile soprattutto nella strumentazione professionale dove viene impresso la coda di gas e materia sconquassate da questo incontro, materia che formano appunto le caratteristiche “antenne” del soprannome che portano questi due oggetti.

Ma non finisce qua, si presume, da simulazioni e da calcoli con supercomputer che la fase di scontro terminerà solo tra 400.000.000 di anni quando le due galassie formeranno un’unica galassia ellittica massiccia.

È oltremodo interassente studiare questi due oggetti dato che in un lontano futuro (circa 4,5 miliardi di anni) anche la nostra Via Lattea avrà un’incontro ravvicinato, per non dire un vero e proprio scontro/fusione, con la “vicina” galassia di Andromeda.

FILMATO DI UNA TIPICA EVOLUZIONE TRA DUE GALASSIE INTERAGENTI:

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CONSIDERAZIONI OSSERVATIVE:


osservare oggetti del genere in un telescopio amatoriale assume un piacere quasi unico, purtroppo concorrono molti fattori per cui la visione finale è ben lungi dalle immagini che abbiamo proposto fin ora, e questo accade per diversi motivi.

Sicuramente, il problema principale è la bassa Luminosità Superficiale che lega questi due oggetti, a parte i nuclei luminosi e alla portata di strumenti di almeno 6” la struttura galattica sfuma veloce ed inesorabile ai bordi avendo un tracollo della luminosità, ma soprattutto alle nostre latitudini la massima altezza raggiunta da questi oggetti è solo di -18° di declinazione (come abbiamo già detto), questo fattore influisce non poco nell’osservazione soprattutto visuale dato che i nostri cieli medi italiani sono sempre più afflitti dall’annoso problema dell’Inquinamento Luminoso.

Un paio di volte ho osservato le “Antenne”, in entrambi i casi però la serata non è stata delle più felici.
Vi riporto una mia osservazione della primavera 2012 con il mio CPC 11” con un’oculare FF da 19mm e 65° (147x), SEEING 5/10 e SQM (zenitale) 20.6:

dalla mia postazione purtroppo le galassie “transitano” proprio sopra l’IL di Civitavecchia che ne vanifica l’osservazione, nonostante tutto i due “cori” delle galassie sono visibili come due occhi che mi stanno osservando. Ovviamente non osservo dettagli in queste condizioni ma portando la dovuta attenzione si intuisce una certa direzionalità divergente delle due galassie. Da ritentare in altri lidi…..

PER SAPERNE DI PIU’:

in questo numero del DSJ portiamo l’attenzione ad un grande personaggio dell’astrofisica moderna, un uomo, che insieme al suo collega Robert Wilson ha scoperto uno dei pilastri della cosmologia con la RADIAZIONE COSMICA DI FONDO, parliamo ovviamente di Arno Penzias: (cit. Wikipedia)

Arno Allan Penzias ( Monaco di Baviera, 26 aprile 1933) è un fisico statunitense.

6554Nasce a Monaco di Baviera. All'età di sei anni fa parte del contingente di circa 10.000 bambini ebrei evacuati in Gran Bretagna con il famoso Kindertransport. Nel 1940 viene trasferito a New York con la sua famiglia. Nel 1978 ha vinto il premio nobel per la fisica insieme a Robert Wilson e, per una ricerca non correlata, a Petr Kapica.
Penzias e Wilson scoprirono nel 1964 la radiazione cosmica di fondo mentre stavano lavorando con un nuovo tipo di antenna per microonde. I due captarono un rumore di origine ignota con frequenze caratteristiche delle microonde e di intensità costante. Ignari della natura del fenomeno, i due si rivolsero a Robert Dicke della Princeton University, il quale si rese immediatamente conto che quel rumore altro non era che la radiazione cosmica di fondo ipotizzata negli anni quaranta dall'astrofisico George Gamow.
Penzias e Wilson erano ricercatori dei Bell Laboratories.
La scoperta è considerata la più importante delle prove sperimentali a favore delle teorie cosmologice che prevedono un Big Bang, proposta da Georges Lemaître negli anni venti.

VIDEO DA YOUTUBE (http://www.youtube.com/watch?v=ZJ2zNJuVcFM)
RACCOLTA DSJ DI ASTRONOMIA.COM (http://www.astronomia.com/forum/showthread.php?2945-Raccolta-Deep-Sky-Journal)

etruscastro
25-03-2014, 08:30
aggiunto il Deep Sky Journal N°32...

buona lettura e... cieli sereni

Etruscastro