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Visualizza Versione Completa : Le fasce di Van Allen rivelano nuovi segreti.



orione2000
20-03-2014, 21:30
Le fasce di Van Allen:una cintura gravitazionale formata da particelle cariche trattenute dal campo magnetico terrestre. Da anni si pensava che la forma di queste fasce fosse dovuto all'incessante attività del vento solare (che viene emesso dall'alta atmosfera solare);ma ecco che un gruppo di ricercatori della Johns Hopkins University e del New Jersey Istitute of Technology hanno individuato delle forme regolari,che ricalcano la distribuzione dei vari elettroni all'interno delle fasce di Van Allen. Queste forme ricordano vagamente delle strisce zebrate:per questo sono state chiamate "zebra stripes",che vuol dire appunto "strisce zebrate". Dai dati raccolti dalla missione "Van Allen Probes" i ricercatori sono riusciti a scoprire che queste forme regolari e altamente strutturate rimangono perfettamente organizzate anche quando l'attività solare è piuttosto bassa. Ciò significa che deve esserci qualche altra cosa a far si che queste strutture rimangano identiche:e questa "cosa" è la rotazione terrestre. Essa induce variazioni dei campi magnetici ed elettrici,interagendo a loro volta con gli elettroni delle fasce di Van Allen ogni circa 24 ore.
Ukhorskiy,prima firma dell'articolo di Nature,commenta in questo modo:

E' una dimostrazione molto importante dal punto di vista della fisica sperimentale,ma non ci aspettiamo che questo abbia alcuna implicazione rischiosa per quanto riguarda la meteorologia spaziale. Quindi non c'è ragione di preoccuparsi.
Ma ecco che viene la classica "domanda d'obbligo":ma esiste un modello come questo nell'Universo,o almeno, nel Sistema Solare? Ukhorskiy ci fa luce su questo interrogativo rispondedo:

Le forze di rotazione sono determinanti nell'influenzare la struttura e la variabilità del plasma anche in pianeti più esterni del Sistema Solare,come Giove e Saturno. Secondo me la domanda più intrigante è se esistano o meno caratteristiche simili alle fasce di Van Allen attorno ad altri pianeti.
Fonte:Media INAF
Orione2000