garmau
25-05-2014, 18:26
Dopo tante titubanze ed indecisioni a causa di previsioni meteo non favorevoli ma per fortuna non completamente azzeccate e l’opera di convincimento di colleghi forumisti , sono riuscito a ritagliare un serata non perfetta ma comunque appagante. E’ stato un misto di oggetti nuovi con qualche vecchietto d’annata di quelli che fanno buona la serata.
Per queste osservazioni ho usato un solo oculare il TS 15 mm swa, sia per la ricerca che per le osservazioni e 100X si sentono tutti durante le osservazioni, gli altri non avevano le stesse prestazioni a livello di definizione e chiarezza, forse il 12.5 celestron un poco gli si avvicinava ma risultava troppo buio e claustrofobico. Per la prima volta ho usato il nuovo misuratore SQM appena arrivato che mi ha dato un valore massimo di 20.54.
DATA: 24/05/2014…………..ORA :21:30/01:00……….TEMP.: 16°/8°VENTO: 3 KM/NE
SEEING:II/IIIAnton…………STRUMENTO:Mak Celestron 127/1500……. OCULARI:15 mm… UMIDITA’: 70/95%........SITO OSSERVATIVO : Castello di Pedres……SQM max: 20.54;
GIOVE: Poco inciso a 187X presentava la bande offuscate ed indefinite, le cose migliorano decisamente a 100X dove le bande si fanno più nette con accenno di frastagliatura delle equatoriali e si notano lievemente sia la NEB che la SEB. Presenti tutti i medicei.
MARTE: Discreta visione a 100X con sinus evidenti e ben delineati, nessuna traccia delle calotte, nel complesso appagante con i sinus che davano risalto alla visione.
SATURNO: Buona visione a 100X con bande di Cassini ben visibili nelle curve degli anelli, altre particolarità non sono evidenti.
M5 (Glob. 5.8): Bel delineato con nucleo luminoso e condensato, la periferia e quasi del tutto risolta , di forma sferica son un leggero braccio di stelline diretto verso Sud.
M104 (Gal. 8.3): La “Sombrero” si presenta appena percettibile in vista diretta, le cose migliorano molto in distolta, si presenta allungata in direzione E/O con nucleo poco luminoso e concentrato, anche dopo tempo non si nota la famosa banda oscura che taglia a metà nel senso longitudinale l’oggetto.
M49 (Gal. 8.4): Chiarore diffuso di buone dimensioni con una stellina centrale che fa risaltare il nucleo. La luminosità degrada velocemente verso la periferia della galassia, mantenendo nel contempo una forma rotondeggiante senza particolari rilevanti.
M65/66(Gal. 9.0/9.3): Il doppietto del tripletto del Leone si presentano abbastanza facili all’osservazione. La particolarità di stare entrambi nel capo visivo dell’oculare ne fa una visione molto bella. M65 di forma sferica ben delineata in distolta con un nucleo non ben definito al fianco di un asterismo di 4 stelline . M66 invece pare un fuso posto in direzione NE/SO a sud di M66. In entrambe non si rilevano particolari.
NGC3628 (Gal. 9.5): La terza del tripletto è quasi invisibile, la si scorge in distolta solo grazie alle vibrazioni dell’ota, logicamente nessun particolare si riesce a scorgere ma è già tanto che la si riesca ad intravedere.
M105(Gal. 9.3): Come per NGC 3628 difficile e quasi impossibile da osservare, la si intravede e basta.
M53 (Glob. 7.7): Globulare abbastanza luminoso con nucleo denso e lattescente e periferia poco diffusa e risolta. Allungata in direzione N/S con poche stelle risolte nel complesso facile ma non appariscente.
M64 (Gal. 8.5): Alone molto diffuso di buone dimensioni con nucleo luminoso a causa di alcune deboli stelline che si trovano al centro di esso. Buona la visione in distolta di forma ovaleggiante in direzione NE/SO con periferie discretamente luminosa.
M85 (Gal. 9.2): Tenuissimo alone ovaleggiante di buone dimensioni posta in direzione E/O, in distolta non presenta nucleo ma si intravedono dei piccoli cali di luminosità aai lati del centro della galassia, visione senza dubbio particolare.
M100 (Gal.9.4): Da cavarsi gli occhi per individuarla in distolta, la si trova e la si perde con facilità paradossalmente quando l’ota vibra la si intravede quando si ferma la si perde. Sfida.
NGC 4725 (Gal. 9.2): Piccolo diafano e informe, la si vede in distolta pare leggermente allungata in direzione N/S a nord di una stellina abbastanza luminosa. Nulla di particolare, molto elusiva.
M60 (Gal. 8.8): Alone diffuso e sferico con al centro alcune stelline molto luminose che accendono il nucleo ma spengono la luminosità della periferia, ben visibile ed appagante in distolta.
M87 (Gal. 8.6): Piccola condensazione lattiginosa a sud di una stella luminosa, sferica ma poco definita con nucleo poco definito ha la particolarità di essere inserita in un campo visivo molto bello. Come visione singola lascia a desiderare ma la visione del campo è assolutamente appagante.
M84/86 (Gal. 9.2/9.3): Non pensavo di riuscire ad individuarle,di dimensioni angolari limitate si presentano entrambe nello stesso campo visivo come due tenui batuffoli sferici molto contrati e sufficientemente luminosi, logicamente non lasciano intravedere nulla di più.
M3 (Glob. 6.4): Globulare luminoso e concentrato con un nucleo densissimo e periferia quasi risolto in numerose stelline. La sua forma è quasi circolare con un tenue braccio di stelline poste in direzione N ma non molto accentuato.
M57 (Plan. 9.0): Bentornata…. Visione come al solito appagante, la sfericità è quasi perfetta come quasi perfetto è il “buco” centrale. Bellissima.
M13 (Glob. 5.9): Senza parole, è solo da vedere. Per me il miglior globulare che ho visto.
M92 (Glob. 6.5): Più piccolo di M13 ma presente un fascino tutto suo. Compatto e luminoso con periferia ben definita e abbastanza risolta e nucleo luminoso. Bella visione.
M80 (Glob. 7.3): Debole,piccolo e concentrato con periferia poco risolta e nucleo non molto luminoso presenta la particolarità di definire bene la rugosità delle visione anche se le stelle non vengono risolte. La sua forma è allungata in direzione N/S, ottima visione di un oggetto che pensavo anonimo.
Nonostante la forte umidità sono riuscito ad ottenere dei buoni risultati che non speravo di riuscire a raggiungere. Penso, considerato ciò di essere riuscito ad ottenere il massimo dal mio strumento che strutturalmente non è indicato per il deep, credo nello stesso tempo che in condizioni osservative migliori di poter raggiungere oggetti da 10.5/11^ grandezza ma questo al massimo delle condizioni di osservazione.
Per queste osservazioni ho usato un solo oculare il TS 15 mm swa, sia per la ricerca che per le osservazioni e 100X si sentono tutti durante le osservazioni, gli altri non avevano le stesse prestazioni a livello di definizione e chiarezza, forse il 12.5 celestron un poco gli si avvicinava ma risultava troppo buio e claustrofobico. Per la prima volta ho usato il nuovo misuratore SQM appena arrivato che mi ha dato un valore massimo di 20.54.
DATA: 24/05/2014…………..ORA :21:30/01:00……….TEMP.: 16°/8°VENTO: 3 KM/NE
SEEING:II/IIIAnton…………STRUMENTO:Mak Celestron 127/1500……. OCULARI:15 mm… UMIDITA’: 70/95%........SITO OSSERVATIVO : Castello di Pedres……SQM max: 20.54;
GIOVE: Poco inciso a 187X presentava la bande offuscate ed indefinite, le cose migliorano decisamente a 100X dove le bande si fanno più nette con accenno di frastagliatura delle equatoriali e si notano lievemente sia la NEB che la SEB. Presenti tutti i medicei.
MARTE: Discreta visione a 100X con sinus evidenti e ben delineati, nessuna traccia delle calotte, nel complesso appagante con i sinus che davano risalto alla visione.
SATURNO: Buona visione a 100X con bande di Cassini ben visibili nelle curve degli anelli, altre particolarità non sono evidenti.
M5 (Glob. 5.8): Bel delineato con nucleo luminoso e condensato, la periferia e quasi del tutto risolta , di forma sferica son un leggero braccio di stelline diretto verso Sud.
M104 (Gal. 8.3): La “Sombrero” si presenta appena percettibile in vista diretta, le cose migliorano molto in distolta, si presenta allungata in direzione E/O con nucleo poco luminoso e concentrato, anche dopo tempo non si nota la famosa banda oscura che taglia a metà nel senso longitudinale l’oggetto.
M49 (Gal. 8.4): Chiarore diffuso di buone dimensioni con una stellina centrale che fa risaltare il nucleo. La luminosità degrada velocemente verso la periferia della galassia, mantenendo nel contempo una forma rotondeggiante senza particolari rilevanti.
M65/66(Gal. 9.0/9.3): Il doppietto del tripletto del Leone si presentano abbastanza facili all’osservazione. La particolarità di stare entrambi nel capo visivo dell’oculare ne fa una visione molto bella. M65 di forma sferica ben delineata in distolta con un nucleo non ben definito al fianco di un asterismo di 4 stelline . M66 invece pare un fuso posto in direzione NE/SO a sud di M66. In entrambe non si rilevano particolari.
NGC3628 (Gal. 9.5): La terza del tripletto è quasi invisibile, la si scorge in distolta solo grazie alle vibrazioni dell’ota, logicamente nessun particolare si riesce a scorgere ma è già tanto che la si riesca ad intravedere.
M105(Gal. 9.3): Come per NGC 3628 difficile e quasi impossibile da osservare, la si intravede e basta.
M53 (Glob. 7.7): Globulare abbastanza luminoso con nucleo denso e lattescente e periferia poco diffusa e risolta. Allungata in direzione N/S con poche stelle risolte nel complesso facile ma non appariscente.
M64 (Gal. 8.5): Alone molto diffuso di buone dimensioni con nucleo luminoso a causa di alcune deboli stelline che si trovano al centro di esso. Buona la visione in distolta di forma ovaleggiante in direzione NE/SO con periferie discretamente luminosa.
M85 (Gal. 9.2): Tenuissimo alone ovaleggiante di buone dimensioni posta in direzione E/O, in distolta non presenta nucleo ma si intravedono dei piccoli cali di luminosità aai lati del centro della galassia, visione senza dubbio particolare.
M100 (Gal.9.4): Da cavarsi gli occhi per individuarla in distolta, la si trova e la si perde con facilità paradossalmente quando l’ota vibra la si intravede quando si ferma la si perde. Sfida.
NGC 4725 (Gal. 9.2): Piccolo diafano e informe, la si vede in distolta pare leggermente allungata in direzione N/S a nord di una stellina abbastanza luminosa. Nulla di particolare, molto elusiva.
M60 (Gal. 8.8): Alone diffuso e sferico con al centro alcune stelline molto luminose che accendono il nucleo ma spengono la luminosità della periferia, ben visibile ed appagante in distolta.
M87 (Gal. 8.6): Piccola condensazione lattiginosa a sud di una stella luminosa, sferica ma poco definita con nucleo poco definito ha la particolarità di essere inserita in un campo visivo molto bello. Come visione singola lascia a desiderare ma la visione del campo è assolutamente appagante.
M84/86 (Gal. 9.2/9.3): Non pensavo di riuscire ad individuarle,di dimensioni angolari limitate si presentano entrambe nello stesso campo visivo come due tenui batuffoli sferici molto contrati e sufficientemente luminosi, logicamente non lasciano intravedere nulla di più.
M3 (Glob. 6.4): Globulare luminoso e concentrato con un nucleo densissimo e periferia quasi risolto in numerose stelline. La sua forma è quasi circolare con un tenue braccio di stelline poste in direzione N ma non molto accentuato.
M57 (Plan. 9.0): Bentornata…. Visione come al solito appagante, la sfericità è quasi perfetta come quasi perfetto è il “buco” centrale. Bellissima.
M13 (Glob. 5.9): Senza parole, è solo da vedere. Per me il miglior globulare che ho visto.
M92 (Glob. 6.5): Più piccolo di M13 ma presente un fascino tutto suo. Compatto e luminoso con periferia ben definita e abbastanza risolta e nucleo luminoso. Bella visione.
M80 (Glob. 7.3): Debole,piccolo e concentrato con periferia poco risolta e nucleo non molto luminoso presenta la particolarità di definire bene la rugosità delle visione anche se le stelle non vengono risolte. La sua forma è allungata in direzione N/S, ottima visione di un oggetto che pensavo anonimo.
Nonostante la forte umidità sono riuscito ad ottenere dei buoni risultati che non speravo di riuscire a raggiungere. Penso, considerato ciò di essere riuscito ad ottenere il massimo dal mio strumento che strutturalmente non è indicato per il deep, credo nello stesso tempo che in condizioni osservative migliori di poter raggiungere oggetti da 10.5/11^ grandezza ma questo al massimo delle condizioni di osservazione.