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Visualizza Versione Completa : La Dragon V2, primo erede del Modulo di comando Apollo, è pronta



Valerio Ricciardi
31-05-2014, 07:25
:sneaky: ...questo potrebbe far rientrare le minacce russe di non permettere più l'utilizzo dell'ultima generazione della creatura del grande Sergej Pavlovič Korolëv per raggiungere la ISS, e potrebbe peraltro stimolare sul breve periodo la definitiva messa a punto del Perspektivnaja Pilotiruemaja Transportnaja Sistema o Sistema di trasporto pilotato futuro, qualcosa di ben più moderno e concettualmente non troppo distante dal Dragon, in fase di avanzato sviluppo da parte dei russi (si parlava di un primo test nel 2015).

Ecco un bell'articolo, nella sua sintesi, di Leopoldo Benacchio ormai di ieri (ho atteso a postarlo non volendo davvero... gareggiare col nostro ben più competente specialista del forum :oops: )

Fonte:
http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2014-05-30/svelata-navicella-dragon-v2-primo-taxi-spaziale-gli-astronauti-usa-112739.shtml?uuid=ABxsLQMB

Svelata la navicella Dragon V2, primo taxi spaziale per gli astronauti Usa

"Gorgeous", ossia meravigliosa, stupenda, fantastica, ma forse ancora di più: spettacolare. È stato il commento più diffuso alla conferenza stampa, riservata a pochi invitati ma trasmessa via rete alle 4 di stamani ora italiana, dal quartiere generale di SpaceX, Los Angeles, California. Lì letteralmente è stato alzato il sipario sul Dragon V2, il primo taxi spaziale per portare astronauti americani verso la Stazione spaziale internazionale e riportarli a terra a fine turno.

In una bella, ma tutto sommato contenuta, scenografia il ceo e fondatore di SpaceX , Elon Musk, quello di Paypal e delle auto Tesla, ha presentato la prima capsula spaziale privata abitabile della storia, e l'America tira un sospiro di sollievo, quello che è stato presentato non è un modello a scala 1:1, ma un mezzo praticamente funzionante e già in parte collaudato, ad esempio per la parte di atterraggio. Dragon V-2 libera l'aquila Usa dalla servitù della vecchia, risale al 1967, ma sicura Vostok russa, attualmente l'unico mezzo in grado di assolvere questo compito, peraltro a 70 milioni di dollari a corsa. Dal 2017 la Dragon V-2 farà il suo dovere fino alla Stazione Spaziale e ritorno, su base regolare, ed è un passo significativo dato che le imprese spaziali internazionali in questo momento sono in cattive acque per lo scontro Russia-Occidente sulla questione Ucraina. Minacce di sospendere la collaborazione dopo il 2020 da parte russa e ci sono stati scontri veri e propri via twitter fra Dmitry Rogozin, vice primo ministro della Russia e Musk in persona. Rogozin in tono sprezzante, aveva inviato un tweet dicendo che gli astronauti Usa presto avrebbero dovuto servirsi di un trampolino per andare sulla Iss. La risposta di Musk, anticipata anch'essa via twitter, è arrivata ieri sera.

A seguire la conferenza stampa l'entusiasmo era palpabile e sembrava uscire dallo schermo del pc, a partire da Musk che ha annunciato alla piccola folla festante «Dragon V2 è il primo veicolo spaziale veramente del 21° secolo». E lo dice a ragione, una forma tutto sommato un po' buffa, da palla schiacciata verso l'alto, 6.2 metri di altezza, può portare fino a 7 astronauti, ma alla Nasa ne bastano 4, e 490 chili di carico. Più che un taxi sembra quindi un van per famiglie numerose con vettovaglie bauli e carrozzine nel bagagliaio.
All'interno niente a che vedere con la Vostok anni '60, dove gli astronauti, tutt'ora, devono restare rannicchiati per 48 ore di volo e la strumentazione assomiglia un po' a quella dei film su Marte di quel decennio.

Qui sedili comodi, cinture di sicurezza di tipo automobilistico, schermi al plasma, molta elettronica e, dulcis in fundo, motori di rotta e atterraggio, retrorazzi, prodotti con una stampante 3D per la gioia incontenibile degli innovatori presenti all'evento. Può atterrare dovunque, terra o mare, con la precisione di un elicottero, le prove sono state fatte. Un bel colpo per SpaceX quindi che già porta alla Stazione Spaziale materiale e cibo dal 2012, grazie alla prima versione della capsula Dragon e al potente Falcon 9, razzo vettore che porterà anche la Dragon V-2 e ci guadagna 1.6 miliardi di dollari da Nasa.
Non è l'unica però a darsi da fare, anche altre due aziende private, la notissima Boeing e la Sierra Nevada, stanno sviluppando la loro navetta per il 2017 in un accordo quadro da 1 miliardo di dollari con Nasa. In Europa di aprire il mercato, purtroppo, non se ne parla.

C'è anche una fotogallery:
http://foto.ilsole24ore.com/SoleOnLine5/Tecnologie/Scienza/2014/Dragon_V2-capsula-astronauti/Dragon_V2-capsula-astronauti_fotogallery.php

e due filmati: In questo, il radome anteriore che si apre e richiude a cerniera sospetto sia una licenza poetica dell'animatore, ho letto altrove che verrebbe sganciato e abbandonato dopo il lancio - forse temendo interferenze in fase di attracco

http://video.ilsole24ore.com/SoleOnLine5/Video/Tecnologie/Scienza/2014/Dragon_V2-capsula-astronauti_1/f1.php

...qui la conferenza stampa. Esposto, parrebbe, se non è un simulacro, un esemplare della prima serie già utilizzato senza equipaggio come modulo di rifornimento per la ISS, credo. Ma in questo deve aggiornarci Endeavour, io "so' forte" (:biggrin:) sull'epopea spaziale degli anni '60-'70, avevo quasi dieci anni quando Armstrong allunò, e avrei potuto distinguere una Mercury da una Gemini da una foto che mostrasse un pezzo 20x20 cm di un pannello esterno di rivestimento...

http://video.ilsole24ore.com/SoleOnLine5/Video/Tecnologie/Scienza/2014/Dragon_V2-capsula-astronauti_2/f2.php

Beppe
31-05-2014, 14:49
sembra proprio una Mercury!!

Endeavour
06-06-2014, 00:33
In realtà i test di atterraggio non sono ancora stati effettuati in quanto la SpaceX non ha ancora ricevuto l'autorizzazione dalla FAA per i voli sopra il Texas.

Questo veicolo inoltre è sensibilmente diverso dalle Mercury (è sette volte più capiente!) ed anche dai moduli Apollo in quanto non è progettato per operazioni lunari. Detto questo, non vedo l'ora di vederlo all'opera!!

Valerio Ricciardi
06-06-2014, 03:16
L'interno è un po' inquietante: capisco il desiderio di non essere psicologicamente oppressivi e di dare la sensazione di un abbondante "spazio vivibile", ma mi pare un po' assurdamente "vuoto", un po' come l'ogiva per cannone del libro di Jules Verne, vien da chiedersi quasi dove siano le riserve vitali per gli astronauti.
Ossia, più vuoto che spazioso, con quelle pareti interne a nido d'ape così spoglie. Immagino che in realtà sia in via di definizione una tipologia di allestimento modulare a seconda delle esigenze.
Debbo dire che non mi ha fatto una buonissima impressione (nota: gli ambienti claustrofobici da cockpit di caccia anni '50 delle capsule vintage non è che fossero il mio sogno, ovviamente).

Endeavour
06-06-2014, 07:11
L'esemplare presentato alla stampa mancava di tutti gli allestimenti interni. Sembra vuoto proprio perché è vuoto! Va quindi congelato ogni giudizio su questo aspetto finché non lo vedremo terminato.