PHIL53
23-06-2014, 10:25
Dissuaso dall'afa e umidità elevata della costa, me ne sono andato Sabato a salutare l'arrivo dell'estate ufficiale sull' Amiata (https://maps.google.it/maps?q=Piancastagnaio,+SI&hl=it&ll=42.880248,11.604795&spn=0.009198,0.021136&sll=41.910071,12.535998&sspn=0.298933,0.676346&oq=piancastag&hnear=Piancastagnaio,+Siena,+Toscana&t=m&z=16&layer=c&cbll=42.880248,11.604795&panoid=JUh736-dmE3ivrRXhp_RIw&cbp=12,64.51,,0,-4.29).
Prima nota positiva (per noi assetati di buio) l'albergo prospiciente è attualmente chiuso per ristrutturazione e durante la notte solo poche lucine fioche bluastre sono accese dietro le imposte senza dar alcun fastidio (anche se vagamente inquietanti...chissà perché mi viene in mente "Shining" ?).
Lascio Mortimer sul prato ad acclimatarsi e mi installo per una serata che si preannuncia serena dopo le inquietanti nuvole che mi hanno accompagnato nell'avvicinamento al monte dalla costa Laziale.
Primo appuntamento è con il passaggio della ISS che dovrebbe raggiungere una mag. -3,2: stampata la cartina, metto il 30mm da 2" e verso le 21:30 lo punto a sud di Arturo sulla rotta della stazione ... pia illusione !
La stazione cammina come un treno, e solo dopo ripetuti tentativi riesco a inquadrarla brevemente quando è ormai in fase calante verso il Sud Est. Insomma per me è molto meglio godersela ad occhio nudo.
Il buio ci mette un sacco di tempo ad arrivare, infatti fino alle 22:30 inganno l'attesa con un Marte sempre ostico e con un generoso Saturno circondato da puntini che immagino essere le sue lune (ma come distinguerle da stelline fioche sullo sfondo ?).
A oltre 1.400 m la temperatura è piacevolmente fresca e l'umidità assente (rimuovo il tettuccio di plastica trasparente dal Telrad senza alcun problema). Per scaldare i motori, inizio con M3 e M51 ma il buio non è ancora totale e difficile osservare le due galassie tenersi per mano...ne approfitto per prepararmi un bel thermos di the caldo e in poco tempo un cielo visto raramente si apre sopra al prato (peccato per la presenza degli alberi circostanti che precludono l'osservazione della zona Scorpione/Sagittario).
Tento di localizzare la NGC4631 (Gal. Balena - 9.30) tra C.Berenice e C. Ven. e non solo si lascia ammirare, verticale di taglio, ma riesco anche ad indovinare la sua vicina NGC 4627 una Gal. da 12.30 !! Emozionato dalle possibilità riparto a salutare vecchie conoscenze M81 e M82 (finalmente non è più necessario torcersi il collo per vederle) e anche lì individuo una nuova (per me) arrivata la NGC 3077 da 9.90 che con Stanlio & Ollio forma un triangolo galattico.
Passo quindi a M64 (Blackeye 8.50) comodamente ubicata su l'allineamento delle estremità di C. Berenice, sul cateto di un asterismo a forma di triangolo rettangolo: mi chiedo però il perché del nome, io al centro distinguo solo un punto luminoso !
Prolungando la linea dei C. Venatici ad Est verso M3 e Arturo, ecco un'altra new entry: NGC 5005 (Gal. 9.80) anche lei accompagnata da una vicina più debole, la NGC 5033 (Gal. 10.10) .. con un cielo così sta diventando troppo facile :D ! Punto M94, al vertice del triangolo con base sui C. Venatici che pur essendo galassia, mi appare simile ad un globulare.
Il Gufo M97 11.20 è sempre stato per me impegnativo, stasera non solo lo trovo subito (anche se le fattezze da gufo mi sfuggono...) e nessun problema anche per la vicina Tavola da surf (M109 - 10.10) ed è la serata giusta anche per M101 di cui distinguo una stellina brillante vicino al centro.
M13 non si smentisce, passo un bel pò di tempo ad ammirarne la forma vagamente animale (granchio ? ragno ? medusa arenata sulla spiaggia ?) ed anche il suo vicino M 92 si fa valere.
Il clou della mia serata arriva però con la scoperta di M27, splendida planetaria su sfondo di velluto tempestato di diamanti, magica quanto M57: provo con e senza filtro UHC di cui per la prima volta comincio ad apprezzare l'utilità. Utilità che viene definitivamente confermata con l'altra sorpresa della notte: la Velo vicino all'ala Sud del Cigno: una forma di C rovesciata, di chiusaparentesi che mi incanta per vari minuti e di cui inseguo i vari brandelli sparsi...
Forse emozionato da cotanto spettacolo, malgrado siano ormai le 02:30 non riesco a prendere sonno e verso le 04:30 decido di scendere a Piancastagnanio: nel primo chiarore dell'alba imminente, ultimo regalo spettacolare, uno spicchio di Luna accompagnato da una Venere accecante, quasi aereo in fase di atterraggio, sovrastano un fondo valle coperto da un mare di nebbia dal quale emerge qua e là un arcipelago di vette scure.
Prima nota positiva (per noi assetati di buio) l'albergo prospiciente è attualmente chiuso per ristrutturazione e durante la notte solo poche lucine fioche bluastre sono accese dietro le imposte senza dar alcun fastidio (anche se vagamente inquietanti...chissà perché mi viene in mente "Shining" ?).
Lascio Mortimer sul prato ad acclimatarsi e mi installo per una serata che si preannuncia serena dopo le inquietanti nuvole che mi hanno accompagnato nell'avvicinamento al monte dalla costa Laziale.
Primo appuntamento è con il passaggio della ISS che dovrebbe raggiungere una mag. -3,2: stampata la cartina, metto il 30mm da 2" e verso le 21:30 lo punto a sud di Arturo sulla rotta della stazione ... pia illusione !
La stazione cammina come un treno, e solo dopo ripetuti tentativi riesco a inquadrarla brevemente quando è ormai in fase calante verso il Sud Est. Insomma per me è molto meglio godersela ad occhio nudo.
Il buio ci mette un sacco di tempo ad arrivare, infatti fino alle 22:30 inganno l'attesa con un Marte sempre ostico e con un generoso Saturno circondato da puntini che immagino essere le sue lune (ma come distinguerle da stelline fioche sullo sfondo ?).
A oltre 1.400 m la temperatura è piacevolmente fresca e l'umidità assente (rimuovo il tettuccio di plastica trasparente dal Telrad senza alcun problema). Per scaldare i motori, inizio con M3 e M51 ma il buio non è ancora totale e difficile osservare le due galassie tenersi per mano...ne approfitto per prepararmi un bel thermos di the caldo e in poco tempo un cielo visto raramente si apre sopra al prato (peccato per la presenza degli alberi circostanti che precludono l'osservazione della zona Scorpione/Sagittario).
Tento di localizzare la NGC4631 (Gal. Balena - 9.30) tra C.Berenice e C. Ven. e non solo si lascia ammirare, verticale di taglio, ma riesco anche ad indovinare la sua vicina NGC 4627 una Gal. da 12.30 !! Emozionato dalle possibilità riparto a salutare vecchie conoscenze M81 e M82 (finalmente non è più necessario torcersi il collo per vederle) e anche lì individuo una nuova (per me) arrivata la NGC 3077 da 9.90 che con Stanlio & Ollio forma un triangolo galattico.
Passo quindi a M64 (Blackeye 8.50) comodamente ubicata su l'allineamento delle estremità di C. Berenice, sul cateto di un asterismo a forma di triangolo rettangolo: mi chiedo però il perché del nome, io al centro distinguo solo un punto luminoso !
Prolungando la linea dei C. Venatici ad Est verso M3 e Arturo, ecco un'altra new entry: NGC 5005 (Gal. 9.80) anche lei accompagnata da una vicina più debole, la NGC 5033 (Gal. 10.10) .. con un cielo così sta diventando troppo facile :D ! Punto M94, al vertice del triangolo con base sui C. Venatici che pur essendo galassia, mi appare simile ad un globulare.
Il Gufo M97 11.20 è sempre stato per me impegnativo, stasera non solo lo trovo subito (anche se le fattezze da gufo mi sfuggono...) e nessun problema anche per la vicina Tavola da surf (M109 - 10.10) ed è la serata giusta anche per M101 di cui distinguo una stellina brillante vicino al centro.
M13 non si smentisce, passo un bel pò di tempo ad ammirarne la forma vagamente animale (granchio ? ragno ? medusa arenata sulla spiaggia ?) ed anche il suo vicino M 92 si fa valere.
Il clou della mia serata arriva però con la scoperta di M27, splendida planetaria su sfondo di velluto tempestato di diamanti, magica quanto M57: provo con e senza filtro UHC di cui per la prima volta comincio ad apprezzare l'utilità. Utilità che viene definitivamente confermata con l'altra sorpresa della notte: la Velo vicino all'ala Sud del Cigno: una forma di C rovesciata, di chiusaparentesi che mi incanta per vari minuti e di cui inseguo i vari brandelli sparsi...
Forse emozionato da cotanto spettacolo, malgrado siano ormai le 02:30 non riesco a prendere sonno e verso le 04:30 decido di scendere a Piancastagnanio: nel primo chiarore dell'alba imminente, ultimo regalo spettacolare, uno spicchio di Luna accompagnato da una Venere accecante, quasi aereo in fase di atterraggio, sovrastano un fondo valle coperto da un mare di nebbia dal quale emerge qua e là un arcipelago di vette scure.