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Visualizza Versione Completa : Osservando la cometa C/2012 K1 grazie a NEOWISE



orione2000
08-07-2014, 22:44
La cometa C/2012 K1 Pan-STARRS

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L'immagine che possiamo vedere sopra (la quale è stata presa da Media INAF) è la cometa C/2012 K1, conosciuta con il nome di Pan- STARRS: il quale è una sigla di un progetto di indagine astronomica chiamata Panoramic Survey Telescope & Rapid Response System , che si trova nelle Hawaii. La cometa è stata scoperta nel Maggio del 2012 e proviene dalla lontana nube di Oort, la quale possiamo definire un vero e proprio "serbatoio" di comete che si trova ai confini del Sistema Solare. Ebbene, la cometa C/2012 K1 si trovava a 230 milioni di chilometri dalla Terra nel momento in cui la missione NEOWISE ha fotografato ripetutamente l'oggetto celeste. Nella fotografia, però, troviamo anche la galassia a spirale NGC 3726: che è lontana ben 55 milioni di anni luce dalla Terra.

NEOWISE entra in azione

Nella cometa si possono individuare due code: la prima, quella più visibile e più grande, è composta da gas e polveri più piccole; mentre la seconda, la quale è difficile distinguerla dalla fotografia soprastante, potrebbe essere composta da particelle più grandi e grani dispersi. La cometa è stata osservata grazie ai due canali a luce infrarossa compresi nella sonda NEOWISE: il primo è centrato a 4,5 micron ed è reso con il colore rosso, il secondo è mappato sul ciano ed è a 3,4 micron. La cometa, inoltre, è maggiormente visibile nella lunghezza d'onda maggiore: fatto che suggerisce che la cometa sta producendo ragguardevoli quantità di monossido o biossido di carbonio.

​Qualche curiosità...

Inoltre la cometa C/2012 K1 si troverà nel suo approccio più vicino al Sole verso la fine di Agosto. Tra l'altro è stata visibile agli appassionati (compresi gli studenti che hanno utilizzato il TNG per fotografarla in colori reali) nell'emisfero boreale per buona parte del mese di Giugno. Dopo che la cometa passerà dietro al Sole potrà essere vista nell'emisfero australe con dei piccoli telescopi.

Fonte:Media INAF
Orione2000