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Red Hanuman
03-02-2015, 21:37
Luna: qui la benzina costa meno
È un giacimento di minerali preziosi: terre rare e tanta acqua imprigionata in tonnellate di ghiaccio, buona per fabbricare idrogeno liquido per le astronavi di passaggio che han bisogno di rifornimento. La Luna del futuro è una miniera d’oro
di Davide Coero Borga


9909.
Il ghiaccio custodito nelle regioni polari della Luna potrebbe essere utilizzato come carburante da vettori e moduli spaziali. L’idea è di una compagnia mineraria texana.


«L’idea», spiega Dale Tietz, «è quella di costruire una stazione di servizio nello spazio, dove il propellente per razzi possa essere acquistato a un prezzo decisamente competitivo rispetto ai costi previsti per l’invio di carburante da Terra».


Chi parla – il signor Tietz di cui sopra – è l’amministratore delegato della Shackleton Energy Company, compagnia mineraria texana con un sogno nel cassetto: costruire una pompa di benzina spaziale per rifornire le astronavi di passaggio nell’orbita bassa terrestre.


Con 1,6 miliardi di tonnellate di ghiaccio d’acqua stipate nei poli settentrionale e meridionale (vedi MediaINAF) (https://www.youtube.com/watch?v=WjBMtZDGE-A), e abbondanza di elementi chimici appartenenti alle cosiddette terre rare, nascoste sotto la sua superficie, la Luna sta diventando un terreno molto appetibile per il settore di estrazione mineraria.


A spiegare perché stia crescendo il numero di agenzie spaziali private interessate a bucherellare il nostro satellite naturale è Richard Corfield, science writer, dalle colonne del mensile Physics World: il grigio e desolante paesaggio lunare nasconde una miniera d’oro.


Da quando NASA ha abbandonato il campo quarant’anni fa con le missioni Apollo, i voli spaziali senza piloti hanno fatto un ottimo lavoro fotografando, scansionando e analizzando la Luna a 360 gradi. È così che sono stati scoperti gli importanti giacimenti di ghiaccio nelle regioni polari a nord e a sud del satellite.


«Dove c’è ghiaccio, c’è combustibile», scrive Corfield. Ed è questo che accende gli interessi del settore minerario. Si può procedere all’estrazione del ghiaccio e alla riconversione in combustibile dell’acqua: idrogeno e ossigeno buoni per rifornire i serbatoi di partner spaziali “in riserva” nell’orbita terrestre bassa.


La Shackleton Energy Company sta progettando una missione mista umana e robotica sul campo in grado di rendersi autosufficiente man mano che l’attività di estrazione prende piede (fabbricando idrogeno sul posto). Rover, strumentazione e attrezzature in loco potrebbero essere i primi a essere alimentati dal ghiaccio lunare.


Chi si sta portando avanti con i lavori per un futuro cantiere lunare è, manco a dirlo, la Cina. Il programma spaziale cinese, dopo il primo storico allunaggio nel dicembre 2013 e le lunghe passeggiate del rover Yutu, prevede ora l’invio di una navicella spaziale robotica per raccogliere una serie di campioni di terreno (vedi MediaINAF (http://www.media.inaf.it/2015/01/13/la-cina-vuole-il-suo-pezzo-di-luna/)).


La Cina sta lavorando bene e certo riuscirà in tempi rapidi a portare a casa il suo pezzo di Luna. Gli asiatici vogliono costruire una base sul satellite terrestre e garantirsi un monopolio sulle cosiddette terre rare, i minerali di vitale importanza per la tecnologia terrestre – dal telefono cellulare ai computer, dagli elettrodomestici alle batterie dell’auto – sempre più costosi e difficili da reperire sul nostro pianeta. Perché non andarle a prendere sulla Luna? Bisogna vedere se il gioco vale la candela.

Articolo originale QUI (http://www.media.inaf.it/2015/02/03/luna-qui-la-benzina-costa-meno/).

PHIL53
04-02-2015, 09:36
Sarebbe forse il caso che le Nazioni Unite, ben note per la loro uhm..efficacia e tempestività :whistling:, stabilissero chi, come e entro quali limiti possa procedere alle trivellazioni prima che il nostro beneamato e unico satellite diventi un Far West di gruviera !

martin84jazz
04-02-2015, 09:42
eggià..
il romanzo Limit di Frank Schatzing illustra meravigliosamente un simile scenario, proprio con cinesi e amricani a contendersi lo sfruttamente lunare..

naieh
04-02-2015, 10:11
Uhm... Fantapolitica spaziale. Lo leggerò. Grazie

martin84jazz
04-02-2015, 14:10
http://www.qlibri.it/narrativa-straniera/fantascienza/limit/

avviso, è un colosso di 1350 pagine!

naieh
04-02-2015, 17:21
Poca roba rispetto ai cicli di robot/impero/fondazioni di Asimov (:

paperbike
04-02-2015, 22:05
Si ma......come fai a dire no qui comando io, gli americani non possono mica dire che la Luna e solo loro e quindi i primi a fare qualcosa devono essere per forza loro,secondo me si dovrebbe stabilire un regolamento universale dove tutti si impegnano a costruire e sfruttare in egual isura le risorse eventuali che stanno sul satellite.
Ho visto troppi film?:biggrin:

Red Hanuman
04-02-2015, 22:32
A quanto pare, un accordo che vieti alle nazioni lo sfruttamento esclusivo di lune e pianeti esista già (QUI (http://www.unoosa.org/oosa/SpaceLaw/outerspt.html)), ma non vieta la stessa cosa ai privati....
Voglio vedere che succederà.... Terza guerra mondiale nelle colonie extramondo? :biggrin:

givi
05-02-2015, 17:33
In Antartide la collaborazione funziona e funzionava anche durante la "guerra fredda".
Si potrebbe cominciare da quell'idea.