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Visualizza Versione Completa : [DSJ]Deep Sky Journal N° 57 (Aprile 2015) NGC 4826



etruscastro
06-03-2015, 08:48
Siamo arrivati ad aprile 2015 in questo rubrica del DSJ di Astronomia.com, la stagione primaverile è notoriamente adatta all’osservazione di sterminate galassie grazie a costellazioni ricchissime di queste tipologie di oggetti, come la Chioma di Berenice, il Leone, i Cani da Caccia e ultima non ultima la Vergine.
Ovviamente nei prossimi numeri del DSJ non possiamo esimerci di non citarne alcune che sarebbe un vero delitto non dedicargli qualche minuto delle nostre serate astronomiche, e in questo numero 57 della nostra rubrica vi propongo una galassia “semplice” e famosissima catalogata come ngc 4826 o meglio nota come M 64 o, per gli “amici”, galassia “Occhio Nero”!

FOTO NGC 4826:

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M64 è situata nella costellazione della Chioma di Berenice ed è stata scoperta nel 1779 congiuntamente da E. Pigott e da J.Bode e ri-scoperta da C.Messier l’anno dopo descrivendola come : una nebulosa la cui luminosità è due volte inferiore di quella di M53.

Rintracciabile alle coordinate celesti di Ascensione Retta 12h 56m 43s e di Declinazione +21° 40’ 58” brilla di una Magnitudine Integrata di +9.4 ed è distante circa 20.000.000 di anni luce in fase di allontanamento a circa 408 km/s, la sua dimensione apparente è di 10’ x 5.4’ con un diametro effettivo di 64.000 a.l.

È una galassia spirale di tipo SA (ab) chiamata anche UGC 8062 e PGC 44182.

TROVIAMO M64 CON STELLARIUM:

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Trovare la M64 non è difficile pur trovandosi in un campo dove non ci sono stelle luminose di riferimento, ma la sua luminosità è tale anche da poter essere scorta da un binocolo 12x60 purché utilizzato sotto un cielo buio, ovviamente un telescopio almeno da 150mm inizia a mostrare accenni di struttura della galassia ed il famoso occhio nero immortalato da innumerevoli foto.

Personalmente parto da Diadem (alfa Com +4.32) e risalgo di circa 6° in direzione N trovando la galassia nel campo di un binocolo o di un’oculare a grande campo.

PILLOLE DI ASTROFISICA:

ciò che salta subito agli occhi in questa galassia (parlando di fotografie) è la grande nube oscura che regala il caratteristico soprannome a questo oggetto, nube formata da polveri e gas particolarmente densi e fucina di nuove materiale stellare, soprattutto negli ultimi anni, nell’osservazione professionale si osserva invece una particolarità amena in quanto i gas esterni hanno una rotazione inversa se rapportati ai gas intergalattici della zona centrale, questo oltre ad avere una forsennata attività di nascita stellare potrebbe essere spiegata dagli astronomi con l’ipotesi di una cattura in un lontano passato di un’altra galassia più piccola da parte di M64, ipotesi supportate anche dalle numerose stelle iperveloci osservate all’interno della galassia stessa.

CONSIDERAZIONI OSSERVATIVE:

M64 è la tipica galassia che come il periodo stagionale lo permette è osservata in ogni sera e da ogni astrofilo, sarebbe riduttivo riportare una singola osservazione perché ognuna vuoi per la differente trasparenza del cielo, vuoi per un cielo diversamente buio, regala emozioni differenti.

Senza una ragione precisa riporto l’osservazione dello scorso anno con il mio CPC 1100 e l’oculare ES 18mm 82° (155x circa), in una serata con un SQM medio 20.8 ed un’umidità dell’80%.

Dagli appunti:

mitica… la galassia rispetta sempre le attesa, vista di ¾ con la banda oscura corposa e densa che “abbraccia” il resto del nucleo, si osserva nella zona estremamente periferica una tenue struttura effimera e diafana più marcata nella zona meridionale…..

UN POCHINO DI STORIA (tratto liberamente da Wikipedia)……

10398 Edward Pigott ( Whitton 27 marzo 1753 – Bath 17 giugno 1825) è stato un astronomo britannico.

Figlio dell'astronomo Nathaniel Pigott (1725–1804) e di Anna Mathurine de Bériot (1727–1792), visse in Inghilterra, Francia e Galles. Lavorò fin da giovane con il padre astronomo, osservando, tra l'altro, anche il transito di Venere del 3 giugno 1769. Il 23 marzo 1779 scoprì una nebulosa nella Chioma di Berenice, che in seguito divenne nota come M64.

La scoperta avvenne solo 12 giorni prima di quella di Bode e circa un anno prima della scoperta indipendente di Charles Messier. Forse a causa della sua tardiva pubblicazione, la scoperta originale di Pigott è finita nel dimenticatoio e la sua nebulosa non fu apparentemente mai identificata, fintanto che l'informazione fu recuperata dal gallese Bryl Jones.

Il 17 novembre 1783 scoprì la Grande Cometa del 1783, scoperta indipendentemente anche da Pierre Méchain e osservata da diversi astronomi, incluso Charles Messier. Scoprì la variabilità di Eta Aquilae il 10 settembre 1784; era la prima variabile conosciuta che faceva parte del gruppo delle variabili Cefeidi e la scoperta avvenne quando solo una dozzina di variabili erano conosciute, e ben sei di esse erano novae e supernovae. Nei seguenti anni Pigott lavorò spesso con il suo amico Jhon Goodricke , che poi morì nel1786, osservando la variabilità di Deltha Cephei. Scoprì anche, nel 1795, le variabili R Coronae Borealis e R Scuti.

L'asteroide 10220 Pigott, scoperto il 20 ottobre 1997 da Roy A.Tucker e precedentemente designato 1997 UG7, fu così denominato in suo onore.

RACCOLTA DSJ DI ASTRONOMIA.COM (http://www.astronomia.com/forum/showthread.php?2945-Raccolta-Deep-Sky-Journal)

etruscastro
08-03-2015, 09:25
aggiunto il DSJ N°57 :)

buona lettura e cieli sereni!

Etruscastro