Scusatemi, ma stavolta sarò molto prolisso. A chi riuscirà a leggere fino in fondo offrirò una birra (magari mentre aspettiamo i nostri telescopi che si acclimatano...)
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Andrea21
Qualora aveste suggerimenti per uno strumento più costoso ma notevolmente migliore basterebbe solo ritardare l'acquisto. Diciamo anche sui 650 euro.
Quando compri il telescopio pensi che il telescopio faccia l'80% del valore della strumentazione, più avanti si comprende il valore di una buona montatura, di una buona barlow, di un buon oculare (anche più di uno), e tutte queste cose costano e sono indispensabili in egual modo, e tutte contribuiscono ad un buon godimento della visione degli oggetti celesti.
Credo che ti possa essere d'aiuto la mia storia da astrofilo principiante, un po' simile alla tua.
Anch'io fino a 15 anni ho giocherellato con un rifrattore Konus 60/415, comunque per un ragazzino andava bene: osservavo luna, saturno e giove, mi sembrava grandioso ma non capivo perché si vedessero così male nonostante il piccolo strumento; ora lo so: 1 - pessimi oculari in dotazione standard, 2 - turbolenza del cielo (bisogna perseverare e trovare la serata giusta).
Dopo 30 anni ho avuto la fortuna di trovare sul marketplace di facebook un Celestron 114/910 a 40 euro, compreso di montatura e di un oculare discreto. Non è un bestione e raccoglie poca luce ma tanto i pianeti sono molto luminosi e a me piace moltissimo l'osservazione planetaria. Ma mi sono accorto subito che dovevo comprare qualche oculare in più, così ho speso altri 140 euro. Da questo ho imparato alcune cose: l'usato scelto bene è sempre una alternativa valida perché un prodotto ottico rimane di qualità anche dopo decenni; anche per questo motivo i buoni telescopi perdono poco valore e quindi solitamente non vengono regalati al 50%; poi ho imparato che la spesa iniziale è solo la punta dell'iceberg e bisogna tenere in conto le spese successive, ma le potrai fare con calma anche nei mesi successivi; addirittura alcuni comprano interi set di oculari pregiati che vengono a costare più del telescopio, del resto i buoni oculari rimangono a vita anche qualora tu cambiassi il telescopio.
Tenendo conto di tali considerazioni cerco di prevedere concretamente le spese minime che affronterai:
- il telescopio: hai detto 400-500 euro
- una buona barlow 2X apocromatica per evitare di comprare troppi oculari e contenere la spesa sugli oculari: circa 100 euro
- un oculare a grande campo per "spazzolare il cielo", scelto in modo tale che che con la barlow ti permetta di ingrandire le galassie più piccole - senza esagerare (di seguito spiego il range): circa 50-60 euro.
- un secondo oculare per i pianeti e per la luna, che con la barlow ti porti ad alto ingrandimento (più sotto il dettaglio): circa 50-60 euro
- un correttore di coma (molto probabilmente ne avrai bisogno dopo un po', perché i telescopi di diametro grande rispetto alla focale soffrono della cosiddetta coma, che ti fa vedere male gli oggetti ai bordi, ma può essere costosamente corretta, senza urgenza però)
Valutando tutte queste spese aggiuntive in programma ti consiglio di non propendere per un telescopio più costoso.
La prima cosa da sapere per il cielo profondo è che oltre al grande diametro ti serve anche un grande focheggiatore (il portaoculari) almeno da 2 pollici, per inquadrare un ampio pezzo di cielo, e serve un cercatore un po' grandino, tipo 8x50, per mirare anche stelle poco luminose, e serve uno specchio di buona qualità. Ho poca esperienza con i GSO, ma hanno tutte quelle caratteristiche e le recensioni li danno inferiori a quelli di marca solo per dettagli meccanico-strutturali, che risultano importanti solo per i professionisti e per chi deve fare astrofotografia.
E quasi quasi ci faccio un pensierino anche io per uno di quei dobson... :D:D se dovessi comprarlo io, forse opterei per il Deluxe solo perché ogni spesa che faccio deve essere anche un investimento per il futuro.
Puoi anche confrontare altre marche ma controlla prima le recensioni, iscriviti anche al sito specifico per appassionati dobsoniani, chiedi anche in questo forum che pullula di dobsoniani, ma non cedere mai alla tentazione di prezzi più bassi, telescopi nuovi sotto quel prezzo sono solo giocattoli.
E secondo il mio parere che però è molto soggettivo, consiglio di investire più sulla qualità che sul diametro. In questo sono d'accordo con Shaula87:
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Shaula87
Un buon dobson 200mm e passa la paura ;)
È il giusto compromesso per le tue esigenze, tra pesi, ingombri, budget e facilità d'uso...
Ma se preferisci il 250mm non avere ripianti.
Per la scelta degli oculari possiamo rimandare anche a dopo, anche in base a ciò che troverai già a corredo, ma di solito quelli forniti insieme al telescopio forniti sono qualità molto bassa (servono solo per iniziare a "vedere qualcosa").
Però visto che ci siamo ti anticipo alcune informazioni teoriche a riguardo, che poi ti saranno utili.
Premessa: il rapporto focale [ focale del telescopio / diametro del telescopio ] è alla base di tutte le performance di uno strumento ottico, è una specie di numero magico, di pi-greco del telescopio.
Gli oculari per il cielo profondo dovranno avere lunghezze in mm comprese nel range tra 2 e 7 volte il rapporto focale, che producono piccoli ingrandimenti, e tali ingrandimenti saranno compresi tra [diametro/7]x e [diametro/2]x. Facciamo un esempio: il GSO 250/1250 ha rapporto 5, quindi prenderai oculari compresi tra 10mm (125x) e 35mm (36x). Questo perché con 9mm arriverebbe troppa poca luce per vedere le nebulose, e a 40mm arriverebbe un fascio di luce più largo del foro della pupilla umana.
Per minimizzare la spesa consiglierei solo un oculare con mm pari a 6 volte il rapporto focale (nel caso del nostro esempio sarebbe 30mm e darebbe 41x) che abbinato alla barlow raddoppierebbe l'ingrandimento. Se però vuoi fare un piccolo sforzo in più puoi programmere la scelta di due oculari, sempre nello stesso range (il cielo profondo ha bisogno dell'ingrandimento giusto per ogni oggetto celeste).
Gli oulari per i pianeti sarebbe bello che ingrandiscano il più possibile, in base alle dimensioni del telescopio (la regola impone che l'ingrandimento massimo sia il doppio del diametro); ma se vuoi raggiungere il massimo ingrandimento dovresti usare un oculare di lunghezza uguale alla metà del rapporto focale del telescopio. Ritorniamo all'esempio del GSO di rapporto focale 5: dovresti (in teoria) comprare un oculare da 2,5mm (500x), ma a parte che sono tagli poco comuni ed estremi, che già fare un buon 4mm ci vuole tanta maestria a costruirlo, ma poi dovresti anche fare i conti con la turbolenza atmosferica (la peggiore nemica dei pianeti). Inoltre non abbiamo ancora tenuto conto che abbiamo un jolly: la barlow! Quindi è meglio prendere un oculare leggermente più lungo, che offra un migliore gradimento anche sotto cieli non perfetti. Per questo consiglio un ottimo oculare da 180x (nel caso del GSO preso in esempio corrisponderebbe ad un oculare da 7mm), e con la barlow diventerebbero dei dignitosi 360x da usare solo in condizioni atmosferiche molto buone.
Con il tempo potrai ampliare il parco oculari e sceglierli in modo tale da scegliere vari ingrandimenti sia per il cielo profondo sia per l'osservazione planetaria e, a seconda della misericordia delle correnti atmosferiche, forse potrai spingerti anche a 500x.
Conoscere alcune poche leggi dell'ottica però ti sarà utile per non comprare oculari o altri accessori inutili o incompatibili con il telescopio.
Poi tieni presente che tutti questi discorsi fanno parte della teoria: la pratica è tutt'altra cosa... o quasi.
Ovvero non del tutto, perché puoi non tener conto della teoria e anche divertirti facendo qualche bella osservazione; ma i telescopi sarebbero strumenti scientifici, da tarare con precisione, da usare consapevoli delle potenzialità ma anche dei limiti imposti dalle leggi fisiche (ottica, elettromagnetismo, meccanica, e movimento del cielo e dei pianeti); richiedono progettazione degli accessori, del laboratorio da usare (cioè il luogo dell'osservazione) e del momento (il giorno e l'ora dell'osservazione, in base alla posizione degli astri in quel momento e in base alle condizioni climatiche).
Se impari a giostrarti tra queste variabili, non solo ti divertirai, ma proverai soddisfazione, stupore, gioia; il cielo sarà tuo e non avrà più segreti!
Poi c'è chi esagera e si fa prendere dalla "strumentite", ma l'astronomia non parte dallo strumento, parte dal cielo.
Tu quindi cerca prima di tutto la serata perfetta, come Patrick Swayze cercava l'onda perfetta in Point Break.