Costante cosmologica, quel lambda che ci salva
La presenza nell'universo di condizioni favorevoli a forme di vita complesse è legata a doppio filo alla velocità d'espansione dell'universo stesso. È quella ideale, calcola uno studio su Physical Review Letters, per consentire a stelle e galassie di formarsi limitando, al tempo stesso, il rischio d'estinzioni di massa causate dai lampi di raggi gamma....
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Re: Costante cosmologica, quel lambda che ci salva
Mi hai battuto sul tempo...;)
Re: Costante cosmologica, quel lambda che ci salva
《Dunque siete d accordo con i sostenitori del Principio Antropico? È un Universo a nostra misura, quello in cui ci troviamo?》
《[...] Se vediamo un Universo a "nostra misura" è perché, se non lo fosse, molto probabilmente non saremmo qui ad osservarlo...》
Re: Costante cosmologica, quel lambda che ci salva
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Red Hanuman
Mi hai battuto sul tempo...;)
Sono un pò inattivo ultimamente...ho cercato di rimediare con questo per il momento :).
Re: Costante cosmologica, quel lambda che ci salva
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Originariamente Scritto da
DarknessLight
《Dunque siete d accordo con i sostenitori del Principio Antropico? È un Universo a nostra misura, quello in cui ci troviamo?》
《[...] Se vediamo un Universo a "nostra misura" è perché, se non lo fosse, molto probabilmente non saremmo qui ad osservarlo...》
Già, sembra tutto creato ad hoc.
Potremmo però vedere la questione da un punto di vista totalmente diverso. Cioè che la vita come la conosciamo, e sperimentiamo, si sia potuta formare grazie a queste condizioni. Questo non esclude che ci possano essere altre condizioni in linea di principio, e che il tutto possa essere avvenuto casualmente.
Di certo il nostro amico @Gaetano M. potrà dire la sua in merito :).
Re: Costante cosmologica, quel lambda che ci salva
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Originariamente Scritto da
Enrico Corsaro
Già, sembra tutto creato ad hoc.
Potremmo però vedere la questione da un punto di vista totalmente diverso. Cioè che la vita come la conosciamo, e sperimentiamo, si sia potuta formare grazie a queste condizioni.
Sì, la frase che ho riportato era nell articolo, verso la fine.
Penso che il senso della risposta (《[...] Se vediamo un Universo a "nostra misura" è perché, se non lo fosse, molto probabilmente non saremmo qui ad osservarlo...》) sia proprio quello che anche tu dici, ovvero: l universo è "perfetto" per noi... perché noi ci siamo adattati a lui.
Citazione:
Questo non esclude che ci possano essere altre condizioni in linea di principio, e che il tutto possa essere avvenuto casualmente.
Totalmente d accordo!
Re: Costante cosmologica, quel lambda che ci salva
Bellissimo articolo! Con entusiasmo sono corsa a riprendere in mano il volume sulla materia oscura della collana Una Passeggiata nel Cosmo che avevo finito di leggere da poco. Ricordavo bene che verso la fine c'era un paragrafo sul principio antropico. :wub:
Condivido la parte più emozionante del libro su questo tema:
- Nel 1987 Steven Weinberg suggerì che la costante cosmologica (ovvero la densità dell'energia oscura) potesse essere diversa da zero. Non solo, suggerì anche in quale range potesse trovarsi tale valore, confermato completamente dalle osservazioni che sarebbero state realizzate dieci anni dopo. Su che cosa si basò Weinberg?
Per capirlo dobbiamo comprendere il concetto di principio antropico. Si tratta semplicemente di una verità che non ha bisogno di essere dimostrata: "gli esseri viventi possono abitare solamente un ambiente fisico adatto alla presenza della vita". [...]
Il principio acquisisce forza in presenza di un insieme di ambienti fisici con caratteristiche differenti. Ad esempio, nella Via Lattea ci sono migliaia di milioni di pianeti che presentano condizioni fisiche differenti (gravità, temperatura, atmosfera ecc.). Sicuramente solo in un'area limitata degli stessi esistono le condizioni ideali per la comparsa della vita. Solo in questi pianeti potranno nascere esseri intelligenti in grado di osservare ciò che li circonda. Ciò che osserveranno sarà, naturalmente, un pianeta con le condizioni ideali ad accogliere la presenza di vita. [...]
Ma non esiste alcun progetto: semplicemente esistono migliaia di milioni di pianeti, la maggior parte inabitabili, e una minoranza di essi adatti a ospitare la vita. Noi viviamo in uno di quei rari pianeti con condizioni privilegiate [...] -
Da tutto questo ragionamento partono anche le teorie speculative sul multiverso (che io trovo comunque molto intriganti). :)
Cito sempre dal libro:
- Se il nostro Universo fosse l'unico esistente, allora il principio antropico non spiegherebbe in assoluto il valore dell'energia oscura. [...] Solamente in pochissimi universi potrà comparire la vita e con essa osservatori in grado di contemplare il loro Universo. -
Re: Costante cosmologica, quel lambda che ci salva
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Originariamente Scritto da
Enrico Corsaro
Di certo il nostro amico @
Gaetano M. potrà dire la sua in merito :).
Mancherebbe, per come la vedo io, un riferimento al multiverso, che, date le premesse, potrebbe essere indispensabile. Comunque, articolo molto interessante!
Re: Costante cosmologica, quel lambda che ci salva
Citazione:
principio antropico. Si tratta semplicemente di una verità che non ha bisogno di essere dimostrata "gli esseri viventi possono abitare solamente un ambiente fisico adatto alla presenza della vita".
Citazione:
non esiste alcun progetto: semplicemente esistono migliaia di milioni di pianeti, la maggior parte inabitabili, e una minoranza di essi adatti a ospitare la vita. Noi viviamo in uno di quei rari pianeti con condizioni privilegiate
Perfetto!;)
Sarebbe a dire: viviamo in un universo senza scopo ne causa. La vita biologica è una delle tante manifestazioni dell aggregarsi della materia.
Re: Costante cosmologica, quel lambda che ci salva
Citazione:
per come la vedo io, un riferimento al multiverso
QUI definisce l Universo come l insieme di Tutto ciò che Esiste... dunque non c è nulla oltre l Universo...
Parlare di Multiverso non sarebbe una contraddizione in termini? Voi cosa ne pensate?