Ecco i due telescopi in un testa a testa , che li vedrį puntare gli stessi oggetti in diverse serate e sotto le stesse condizioni.
Stasera prima prova :
La Luna .
... continua
Allegato 22926
Allegato 22927
Allegato 22928
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Ecco i due telescopi in un testa a testa , che li vedrį puntare gli stessi oggetti in diverse serate e sotto le stesse condizioni.
Stasera prima prova :
La Luna .
... continua
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Resto sintonizzato :)
Alessandro Curci
Fine del primo Round.
Ho dimenticato di dire che il rifrattore ha una focale di 860 mm , mentre il mak-Newton di 1200 .
Come si evince dalla Foto , il rifrattore da 5" é stato alloggiato sulla CGEM e ci sta anche abbastanza comodo, mentre il MN68 sulla base dobson pusch+ Manuale .
La serata é stata caretterizzata da un cielo molto trasparente , ma dal seeing non proprio eccelso stimato in un 5/10 con brevi istanti da 6/10 ( Non mi Lamento dop che é quasi una settimana di fila che piove)
Ho uscito il tubone circa un ora prima di osservare e controllato la collimazione con chesire che come al solito non si é smossa. Il rifrattore se ne stava fuori nella sua valigia deposta a sua volta dentro una casa di legno , ( stessa sorte ha pure il C 9,25 ). Tanto che durante il primo sguardo il riflettore risultava non in equilibrio termico ( e ti credo con uno sbalzo di 15° , di tempo ne occorre ) .
Luna a bassi ingrandimenti :
Al primo colpo d'occhio l'immagine che dą il rifrattore appare sensibilmente piu bella e pulita con un ottimo punto di fuoco ( 10 mm 86 X ) , mentre con l' Intes ( 17,3mm 70 X ) non riesco a trovare un giusto posizionamento del fuoco . Accendo la ventola e lascio passare un altra mezza ora abbondante , e nel frattempo la Luna é salita ad un altezza piu interessante.
Ritornato sugli strumenti con i medesimi oculari noto che la situazione é cambiata. Gli strumenti esibiscono quasi le stesse immagini , il rifrattore ha una buonissima incisione e un bel colore neutro del suolo Lunare, l'intes si difende bene e malgrado una tonalitą giallognola sfodera un contrasto superiore rispetto al Piccolo " blasone Cinese ".
Di pari passo ho usato range di ingrandimenti dai 100 ( 8 mm ) , 214 ( 4mm ) per il rifrattore e 120 (10 mm ) ,200 ( 6 mm ) per il riflettore.
Mi sono soffermato per il piu su tre crateri principali : Schiller , Erodotus/ Aristarchus e la Valiis Schröteri , e il cratere Schikard. Come detto il seeing non era dei migliori, e il dettaglio esibito é stato piuttosto equilibrato , tutto questo fino che ho iniziato a Notare , ad esempio , le catene montuose all'interno di Schiller erano piu nette e ben risolte nel riflettore . Stessa Cosa dicasi per il gruppetto di craterini sul bordo di Schikard come gli stessi craterini interni che risultavano piu a portata di occhio , come anche la Valle vicino Erotodo che appariva poco piu profonda.
Ho avuto come la sensazione che l'Intes ha una certa predisposizione ad alzare gli ingrandimenti , senza troppa Perdita di luce e anche nell'incisione , malgrado le condizioni non eccelse. Da premettere che il rifrattore si comporta bene , ma la Perdita di luce é percepibile rispetto al collega , pur mantenendo una buona definizione.
Direi che il primo round , lo Vince per un pelo l'Intes .
Passiamo a Giove:
Ho iniziato a guardare il pianeta verso le 23:00 , malgrado ancora basso , ho visto con piacere che nella generalitą e al primo colpo d'occhio i due strumenti offrono una immaggine abbastanza simile ,Cosa che guardando piu attentamente invece...
L'Intes stupisce per il contrasto , il bordo del pianeta é staccato nettamente dal fondo cielo ,come se fosse disegnato da una matita scura , come anche le bande , che nei momenti di tregua sono ben definite e mostrano fini e incisi Micro dettagli.
Il rifrattore malgrado una buonissima focalizzazione , esibisce una piccola dose di luce diffusa , che fa perdere al Disco del pianeta quel taglio netto con il fondo cielo. Le bande sono anche ben contrastate con quasi gli stessi dettagli , ho notato una prestazione migliore nel riflettore ( ad esempio una sfumatura lineare all'interno della SEB , la NTB, una fine trama dentro la NEB e forse due festoni ) che in questo sono poco piu facili ( ma e come cercare il pelo nell'uovo ).
Poi é apparsa la GMR ,grazie al contrasto l'Intes la mostra gia appena sul bordo , mentre sul rifrattore appare questa volta veramente difficile. La Cosa cambia man mano dell'avanzare del grosso ciclone , devo dire che il rifrattore mi gusta per quanto riguarda la colorazione sia della GMR che del resto , un punto a suo favore . L' Intes graffia piu , ma prevale una tonalita un po' troppo calda.
Con mia Fortuna ho assistito anche alla "nascita" di Europa , e qui devo dire che in entrambi i telescopi mi é piaciuto l'effetto dato dal satellite che si stacca lentamente dal Disco del pianeta .
Anche qui ho notato che mentre il rifrattore a 150 X ( ortho 6mm ) dava il meglio di se , L' Intes ha avuto ancora qualcosa da dire anche a 200X ( con medesimo oculare )
Insomma , il rifrattore mi piace per i colori , ma l'Intes é una tigre con i denti affilati .
Per adesso 1-0 per il mak-Newton , palla a centro campo.
Al prossimo confronto , quando il meteo lo permetterą!
Ho sempre avuto ammirazione per questi Intes MN dallo schema ottico particolarmente proiettato al planetario , e questa recensione diretta al confronto con un rifrattore di tutto rispetto come il 130 Airy ne č ulteriore prova .
Peccato che non sono pił commercializzati mi sembra ...
Alessandro Curci
Non saprei dirti , mi sembra che siano ancora in listino e qualche rivenditore online ha alcuni modelli nel catalogo.
Alcune voci dicono peró che non sono piś gli stessi strumenti di prima.
Il mio é un esamplare di 11 anni fa , con uno sthrel ratio ha detta di chi me lo ha ventuto del 0,97 . Ci credo poco , comunque ogni volta che ci guardo Giove rimango stupefatto , pare che abbiano costruito questo telescopio appositamente per lui. Ieri notte con una turbolenza minore , era scolpito con micro dettagli molto deliziosi, ma ho piazzato solo lui e quindi nessun confronto.
Tempo fa avevo pensato di venderlo per fare spazio , poi ci ho ripensato , ogni volta che ci guardo dentro mi vien voglia di tenermelo bello stretto.
Appena possibile voglio fare un piccolo confronto nel deepsky casalingo , e l' osservazione stellare sempre con il 130.
Edit una valida alternativa , sarebbe farsi lavorare un bel specchietto lambda 1/10 o superiore e costruirsi un bel Newton sempre f/8 con tre razze o spider antidiffrazione.
Ottima recensione @Salvatore , ormai si vede e si percepisce che sei diventato un grande astrofilo ;)
Maksutov-Newton Intes MN 68 e Rifrattore Apocromatico Primaluce Lab Airy 130, tripletto FPL53...
Un bello scozzo, vai! :D
La sfida del prezzo, l'ha vinta il Mak-Newt in partenza, con un vantaggio di 1 400 Euro circa...:biggrin:
Grazie per il complimento @nicola66 di certo non sono un esperto e manco voglio esserlo , il nostro non é un lavoro ma una passione ;) che si coltiva come meglio si crede.
Era da tempo che volevo paragonare alcuni miei strumenti e ora che ho due montature la cosa é fattibile.
Ora voglio dotare il rifrattore di barra passo Vixen , cosi durante i noviluni me lo posso portare dietro e metterlo sulla base Dobson e usarlo come strumento aggiuntivo al dobson. Cosi dó un senso a questo telescopio votato per la fotografia , ma che é in grado di dare belle visioni degli oggetti diffusi ;) (ma anche di tutto il resto ).
Specifichiamo: 17% ostruzione centrale l'Intes. :wtf: