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Biongiorno
Mi è venuto questo dubbio leggendo l'articolo Vademecum\calcolo ingrandimento minimo.
Per il mio newton GSO 200/1000 come dice l'articolo l'ingrandimento minimo sarebbe 40X (200/5) che raggiungo con l'oculare da 25mm.
Per avere un campo visuale maggiore ha senso mettere un riduttore di focale?
Mettere un oculare da 40mm ha lo stesso risultato che metterne uno da 25 e un riduttore da 0,63?
ho provato a simularlo con astronomy.tool ma non capisco se può avere senso
Grazie
è il discorso inverso della Barlow, più che mettere un'altra lente tra lo specchio e l'occhio penserei a calcolare bene il campo reale che si vuole abbracciare e prendere un oculare dedicato.
C'è poi il fatto che, non so perché, si dice che i riduttori di focale non vadano impiegati sui Newton.
Non mi risulta che qualcuno lo faccia.
Un oculare 30mm da 82° sfrutterà quasi tutto il campo reale possibile con una pupilla d'uscita ancora accettabile.
Grazie
Mi rimane il dubbio della simulazione che mettendo il riduttore il campo si allarga notevolmente
Si allarga, ma sempre entro i limiti del campo reale massimo per quel telescopio.
Capita però di scontrarsi con la pupilla d'uscita. Riducendo la lunghezza focale, la PU si allarga e produce un effetto negativo causando perdita di luce; e inoltre, si vede in modo evidente l'ombra scura del secondario.
Il campo reale massimo sfruttabile è pari a circa 2,6°; un oculare da 30mm con 82° di campo apparente, avrà 2,46° di campo reale a 33x con una PU di 6mm, che si può definire come il massimo accettabile.
Mettiamo il caso d'impiegare un riduttore di focale 0,5x, portando così la lunghezza focale a 500mm: il campo reale massimo sarà di 5,17° e quello stesso oculare ti darà un campo reale di 4,92° a 17x con un'improponibile PU di ben 12mm!
Per non parlare dell'esaltazione della coma!
Gira che ti rigira, più in là di quel tanto non si va...