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"Determinare la distanza esatta di Betelgeuse si è rivelato un compito estremamente difficile. Così difficile che, nonostante decenni di studi, conosciamo la distanza di questa supergigante solo con una certa approssimazione"
Piacevole come sempre leggere Michele Diodati
https://spazio-tempo-luce-energia.it...a-8b014c7e6a7e
Propio oggi leggevo un articolo, dove vi erano i dati delle ultime osservazioni dal telescopio LVT, sembra che la stella abbia perso nel 2019 il 32% di luminosità, come fosse circondata da una massa nebulosa di gas, qualcosa per noi forse sta cambiando.. chissà quali sorprese ancora ci riserva..
Al momento sta chiaramente risalendo. La osservo tutte le sere facendo il confronto con la vicina Bellatrix, e se fino a sette giorni fa erano sostanzialmente pari, da qualche sera noto che appare un pochino più luminosa.
Le mie osservazioni sono confermate dal sito AAVSO, che sta registrando un certo recupero da qualche giorno.
Mi pare di vederti:
Con un pizzico di apprensione, da alcune sere stai lì fuori al freddo per sincerarti che Betelgeuse non vada in mille pezzi! :biggrin:
:biggrin::biggrin::biggrin::biggrin:
Probabilmente il getto di materia coronale (di cui si parlava), man mano che si allontana dalla stella, tende a dissiparsi divenendo sempre più "trasparente".
La stella ha finalmente ripreso a crescere di luminosità, dopo il minimo registrato nella prima decade di febbraio 2020 (vedi curva di luca AAVSO). Lo spettro del 15 febbraio, osservato Roma con un Alpy600 ed un telescopio da 20cm, mostra il classico spettro di una stella di tipo M dominato dalle bande molecolari del TiO (titanium oxide).
Saluti
Lorenzo Franco