200 in paradiso o 300 in purgatorio?

Il dubbio che mi attanaglia è il seguente: andrò in vacanza in un posto con un cielo spettacolare, ma la difficoltà logistica di caricarmi il 300 dobson (per quanto di provata aviotrasportabilità) mi frena dal portarlo con me. Da qualche anno accarezzo l'idea di convertire il mio 200 da battaglia in pallascopio, con l'idea che sarebbe comunque più gestibile, ma ne varrebbe la pena? Cioè, anche sotto un cielo meraviglioso, stiamo sempre parlando di un 200 contro un 300 usato da cieli italiani decenti... Potrei sbagliare, ma tenderei a pensare che il gioco non valga la candela. In alternativa mi potrei comunque armare di binocolo, anche se, siccome non mi pare il caso di comprarne uno per un'esperienza una tantum, a meno di generose offerte mi dovrei accontentare del fedele lidlocolo... Opinioni?

Dipende dal fatto che la vacanza sia osservativa o meno.
Mi vengono in mente tantissimi modi migliori, per passare le notti...

Beata gioventù :razz:

Quale gioventù? Vado per i 63...:biggrin:

durante una serata osservativa di diversi anni addietro parlai con un astrofilo visualista tra i più preparati in Italia e mi parlava di come la Helix si vedesse alle Canarie meglio in un binocolo 12x60 che nel 300mm dobson dei cieli del centro Italia...
come sempre... è il cielo a fare la differenza, un 200mm usato sotto cieli neri ne ha di cose da far vedere...

Beh, c'è anche da dire che la Helix è un caso un po'particolare, essendo bassina dalle nostre parti. Mi è stato fatto notare un particolare piuttosto ovvio che però non avevo considerato, cioè che il buio non è tutto. La destinazione della vacanza è un isolotto sperduto delle Maldive. Lì il buio non manca, ma viste le frequenti piogge e una trasparenza sulla quale non scommetterei, forse ha poco senso sbattersi troppo. Probabilmente il binocolo è pa soluzione migliore. Se va bene si osserva, altrimenti resta in valigia...