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sorpresa !
Saluti
Ho posto una domanda su un sito americano la cui risposta davo per scontata
Meglio molte pose corte o poche pose lunghe per la fotografia deep sky ?
Credevo :
Lo stato dell'arte della fotografia del cielo profondo richiede pose lunghe ma grazie ai nuovi cmos a basso rumore di lettura anche lo stacking di molte pose brevi può produrre immagini decenti
Sorpresa...esattamente il contrario
Tutti erano d'accordo che l'unico fattore veramente importante è il tempo totale di integrazione , ma a parità di tempo di integrazione la tecnica dello stacking di molte pose brevi è vincente per quanto riguarda la qualità dell'immagine
Unico inconveniente i lunghi tempi di post processing
Un tale ha pubblicato una tabella
il tempo di esposizione ideale per aree sub urbane è di 25-30 sec
per salire al massimo a 1-2 minuti sotto un cielo nero
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Re: sorpresa !
Mah! La letteratura, prove alla mano, continua a dire che è meglio fare le pose lunghe.
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Re: sorpresa !
Disputa infinita. Vorrei vedere a confronto due foto dello stesso soggetto fatte nello stesso momento con lo stesso tele.
Inviato dal mio SM-A515F utilizzando Tapatalk
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Re: sorpresa !
colore o monocromatico...
raga... le chiacchiere stanno a 0
poveri imbecilli chi scatta per 20 ore per avere una foto praticamente tridimensionale...
a me sembra più la favola della volpe e l'uva... mah!
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Re: sorpresa !
E non dimentichiamoci poi il posto in cui sono fatte che ovviamente influenza tutto il discorso..
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Re: sorpresa !
@Albertus
Puoi mettere il link al sito con il thread sulla tua domanda?
Io sono ovviamente molto interessato e sto (beh quando il cielo lo permette) sperimentando quanto corte possano diventare.
Sono arrivato a distinguere una galassia di 16ma su foto da 3s fatte con la 178MM e il C6 a F4.6
Sì, "distinguere" non è come fare la foto perfettina, ma a me interessano i limiti sotto il mio cielo urbano, tanto ben raramente (se mai) mi sposterò, e sotto un cielo di 18ma probabilmente già un C8 a F5 o giù di lì con pose da max 10 secondi ti dà tutto quello che puoi avere sotto quel cielo.
Questo in broadband, per il narrow di solito vado dai 30s fino a 120s (obbiettivo da 85 mm puntato sul Cigno a Ovest), ma io non ho veri filtri narrow, piuttosto UHC e H-alfa da 35nm.
E' comunque chiaro che certi soggetti (tipo Squid Nebula) sono fuori dalla portata delle pose brevi, tanto più dalla città.
Ma di sicuro le pose brevi permettono di rendere l'astrofotografia deep un'attività più diffusa.
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Re: sorpresa !
Citazione:
Originariamente Scritto da
altazastro
Ma di sicuro le pose brevi permettono di rendere l'astrofotografia deep un'attività più diffusa.
questo è assolutamente vero!
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Re: sorpresa !
Citazione:
Originariamente Scritto da
altazastro
@
Albertus
Puoi mettere il link al sito con il thread sulla tua domanda?
cloudy nights -> Experienced Deep Sky Imaging -> Short exposures ( vai a pagina 2)
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Re: sorpresa !
Citazione:
Originariamente Scritto da
etruscastro
colore o monocromatico...
raga... le chiacchiere stanno a 0
poveri imbecilli chi scatta per 20 ore per avere una foto praticamente tridimensionale...
a me sembra più la favola della volpe e l'uva... mah!
Nessuno contesta l'importanza del tempo totale di integrazione
La scelta di suddividere il tempo totale in pochi frame di lunga durata piuttosto che in molti frame brevi è però ininfluente per quanto riguarda la qualità dell'immagine
Potendo scegliere , meglio le pose brevi per le ragioni spiegate nel link citato
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Re: sorpresa !
Citazione:
Originariamente Scritto da
altazastro
Ma di sicuro le pose brevi permettono di rendere l'astrofotografia deep un'attività più diffusa.
Pienamente d'accordo.
Nel cielo a mia disposizione che, se tutto va bene, consente di vedere ad occhio nudo stelle al massimo di magnitudine 2/3, con un Dobson motorizzato di 25cm ed integrando pose di 10/15 secondi in UHC, si raggiunge quasi la magnitudine 19.
Con l'IR pass credo di poter andare tranquillamente oltre (mi basterebbero un 4/5 giornate serene in 1 mese per fare la prova, ma purtroppo non mi sono mai capitate negli ultimi mesi).
Questo significa poter osservare (tramite fotografia) praticamente tutto.