la faccia nascosta della Luna

Buongiorno, perché la faccia nascosta della Luna é povera di mari, rispetto a quella rivolta verso la Terra?

La domanda da un milione di dollari.

Nessuno lo sa con certezza; ci sono diverse teorie, ma finora nessuna è stata verificata. La dicotomia lunare pertanto è e resta tuttora un mistero. Per ogni teoria che si affaccia, arriva subito un'obiezione che la può potenzialmente smontare. Posto che la Luna, secondo la teoria che oggi va per la maggiore, sarebbe nata dall'aggregazione dei detriti sparati in orbita a seguito della collisione fra la Terra e un planetoide chiamato Theia, si sono formulate diverse teorie in accordo con questa teoria di base per cercare di spiegare la questione dei mari.

Il fatto che la faccia visibile abbia molti più crateri da impatto di grosse dimensioni rispetto alla faccia nascosta aveva fatto credere che ci fosse stato un assottigliamento della crosta in questa regione che aveva favorito il vulcanismo basaltico (i "mari" lunari non sono altro che grossi plateau basaltici), ma poi si è visto che sebbene la faccia nascosta abbia subìto meno impatti maggiori e molti più impatti minori, ospita tuttavia il cratere più grande e profondo di tutti, il Bacino Polo Sud - Aitken... che è però quasi del tutto privo di basalti.

Dall'osservazione di questo fatto e da altri elementi è emersa allora la teoria secondo cui i detriti in orbita dopo la collisione fra la Terra e il planetoide Theia si sarebbero addensati per formare non una ma due lune; la più piccola però avrebbe avuto un'orbita instabile a causa della massa della primaria, per cui questa in breve tempo avrebbe finito per collidere sulla Luna, "spalmandosi" sul suo lato nascosto e influenzando la formazione della crosta. Tuttavia anche questa teoria ha avuto molte obiezioni, perché mancherebbero prove definitive e soprattutto, ancora una volta la geochimica non sembrerebbe conforme.

Venne fatta allora la teoria secondo cui il lato nascosto avrebbe una crosta molto più spessa a causa della gravità terrestre, che avrebbe favorito una maggiore concentrazione della frazione fluida (mantello, da dove derivano poi i basalti dei mari) sulla faccia rivolta verso la Terra e la frazione solida (crosta) sul lato nascosto. Le obiezioni che sono state proposte sono quelle secondo cui in realtà dovrebbe sussistere un bilanciamento "mareale" (appunto) fra attrazione terrestre e forza centrifuga (esattamente come accade sulla Terra con le maree), per cui i rigonfiamenti della superficie lunare si sarebbero solidificati in modo tale da avere le parti più spesse sull'asse Terra-Luna (quindi in modo equivalente sia dal lato visibile che da quello nascosto) e le parti più sottili sui lati est e ovest e verso i poli.

Un'ulteriore teoria, più recente, sarebbe quella secondo cui la faccia visibile abbia una crosta più sottile perché il suo raffreddamento venne influenzato dal calore emanato dalla Terra nelle primissime fasi dopo la formazione della Luna (quando la Luna era estremamente più vicina alla Terra e la superficie terrestre era ancora fusa e incandescente), mentre la maggior parte dei plagioclasi, ossia i minerali che andarono a formare le rocce anortositiche della crosta antica (le parti "bianche" della Luna) si cristallizzarono in maggiore quantità sulla faccia nascosta, più fredda, rendendo la sua crosta molto più spessa; questo avrebbe quindi fatto in modo che gli impatti avvenuti sulla faccia visibile avessero penetrato la crosta con più facilità fino al mantello, provocando le risalite del basalto e l'inondazione dei crateri maggiori. La teoria è recente e quindi non resta che aspettare la sua confutazione, al pari delle altre. :D

Uah, risposta più che esauriente.
In attesa di nuove prove che confermano l'una o altra teoria, ti ringrazio

Ma la Luna sin dalle prime fasi della propria formazione, ha mostrato subito una sola faccia alla Terra? Se non fosse così, allora l'ultima ipotesi sarebbe poco probabile, perché credo che lo spessore della crosta lunare sarebbe stata più o meno uniforme su entrambe le facce.

Ricordo di aver letto che il blocco mareale, e di conseguenza la rotazione sincrona, si sarebbe verificata entro poche centinaia di migliaia di anni al massimo, quindi nelle fasi immediatamente successive alla sua formazione. In realtà questo è proprio un evento che favorirebbe l'ultima teoria, perché a questo punto c'è fin da subito una faccia sottoposta al calore e una faccia che invece si raffredda più velocemente, causando la dicotomia.

A quanto pare, la Luna appena formata dovrebbe essere stata in orbita ad una distanza pari ad un decimo o addirittura un ventesimo di quella attuale.
In tal caso, gli effetti gravitazionali avrebbero ben presto imposto la sincronizzazione dell'orbita con la rotazione, e quindi il blocco mareale.