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ZWO Seestar S50 prime impressioni
Dopo averne visto le caratteristiche sapevo che lo avrei comprato e alla fine l'ho fatto: da giovedì scorso mi diletto anche con questo nuovo smart telescope della ZWO.
Personalmente ritengo che questo nuovo telescopio automatizzato possa essere veramente un "game changer" nel mercato, perché offre un pacchetto interessante ad un prezzo decisamente inferiore a quello della concorrenza, anche in senso relativo, ma soprattutto assoluto, rendendo per la prima volta accessibile uno smart telescope a ben meno di 1000 euro (io ho pagato il mio intorno ai 750 in Italia), segnando forse il primo passo verso una certa "economizzazione" e quindi diffusione di questo tipo di prodotto.
Otticamente si tratta di un tripletto 50/250 con un elemento ED di non ben specificata composizione (probabilmente fpl-51), anche se a strettissimo rigor di termini questo telescopio è un catadiottrico, perché da uno spaccato presente sul sito del produttore si deduce che il fascio di luce in entrata, dopo aver attraversato il tripletto, viene rediretto da uno specchio verso i filtri interni ed il sensore, appartenendo quindi alla categoria dei "folded refractors", almeno in linea di principio.
Il telescopio arriva in una valigetta di poliuretano, accompagnato da un piccolo cavalletto (36 cm di estensione massima), da un filtro solare a tutta apertura in luce bianca e da un cavetto USB per alimentazione e trasferimento dati.
Non viene fornito di serie un alimentatore, ma qualsiasi alimentatore per cellulari o tablet o altri device andrà benissimo.
Internamente ci sono (presumibilmente su una ruota o slitta) tre filtri: uno opaco per i dark (che sono presi automaticamente all'inizio di ogni sessione), un UV-IRCUT (che è il filtro di default) e un DUO-BAND con una larghezza di banda di 30 nm nella regione OIII e di 20 nm nella regione Ha.
Il sensore è un IMX462 con 6,46 cm di diagonale, una scelta a mio parere un po' "strana", ma comune al Vaonis Vespera e magari dettata anche da questioni di disponibilità
Dico "strana" perché è un sensore con un'eccellente resa nell'infrarosso fino a 1000 nm e anche un po' più in là, eppure in questo telescopio, come nel Vespera, l'infrarosso è sempre tagliato fuori da uno dei filtri.
D'altra parte per avere un rifrattore in grado di portare a fuoco nello stesso punto oltre allo spettro visibile anche l'infrarosso fino a 1000 nm o più si sarebbe probabilmente dovuto spendere decisamente più di quello che costa tutto
il telescopio, e magari anche più del costo del Vespera.
La messa in servizio è rapidissima e facile (io uso il cavalletto di serie senza estenderlo ma appoggiandolo su di un tavolino, ma qualsiasi cavalletto con attacco 3/8 va bene) e l'APP veramente user friendly: usa il bluetooth per individuare il
tele e poi istruisce su come connetterlo via wifi; ci sono collegamenti a guide online e un buon catalogo di oggetti, comprensivo di foto e descrizioni.
Allo stato attuale sembra mancare la possibilità di aggiungere oggetti ulteriori tramite coordinate RA e DEC, ma è ben possibile che la possibilità venga introdotta in futuro, essendo già in cantiere altre estensioni come una funzione mosaico e una modalità per esperti che potrebbe includere il controllo del tempo di esposizione, oggi fissato a 10 secondi per le immagini che vanno in stacking.
Allo stato attuale la funzione di live stacking mi sembra un po' inferiore a quella di Unistellar, in quanto un po' più lenta (introduce un overhead tra una ripresa e l'altra che alcuni hanno stimato ad un terzo del tempo di integrazione totale),
scarta decisamente molte più singole immagini rispetto all'Equinox 2, e ogni tanto nel live stacking vengono fuori stelle a "goccia o "lacrima".
D'altra parte però c'è l'opzione di salvare tutti i raw e l'accesso diretto allo storage interno via PC tramite la stessa porta USB-C che serve anche per ricaricare la batteria e le singole immagini non hanno alcun "effetto goccia".
Si possono scaricare le immagini RAW (FITS ma anche JPG) e anche il Master Dark sia via USB, come detto, che via HTTP facendo connettere il tele alla rete casalinga e connettendosi poi al server HTTP incorporato.
Il sistema non prevede i flat, probabilmente perché il piccolo sensore è ben illuminato e il resto sigillato.
La messa fuoco è automatica, con opzione manuale.
E' presente un sistema di riscaldamento dell'obbiettivo per prevenire la formazione di condensa, ma ovviamente questo incide sulla durata della batteria.
A proposito della batteria, lavorando prevalentemente dal balcone di casa, io attacco prolunga e alimentatore appena scende sotto il 40 per cento comunque ho verificato che con temperature esterne di 5-6 gradi in tre ore se ne andava il
50%, quindi si può dire che l'autonomia con scaricamento completo (e senza usare il sistema anti condensa) possa toccare le sei ore, tuttavia se si è lontani da prese di corrente e si vuol fare la nottata, meglio avere a disposizione
un powerbank da attaccare alla porta USB-C.
La cosa di cui più si sente la mancanza, particolarmente in ambienti urbani, è un paraluce per l'obbiettivo, che è sì incassato, ma veramente poco.
Cercando su internet se ne trovano di terze parti, ma io me ne sono fatto per il momento uno con un tubo di cartone e del nastro adesivo nero.
Allego qualche foto dello strumento e i link alle foto che ho fatto finora.
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Prima notte
Rapida Crescent
Re: ZWO Seestar S50 prime impressioni
Ma che bello! Non ho ben capito come funziona però pare una figata, in pratica hai un piccolo telescopio e una fotocamera digitale tutto insieme
Re: ZWO Seestar S50 prime impressioni
Sì, un rifrattore corto accoppiato ad una camera a colori non raffreddata, un computer incorporato con una sessantina di GB di memoria, il tutto controllato da un app, sulla quale vedi anche in diretta quello che stai fotografando.
Tu scegli un oggetto dal catalogo, lui lo punta tramite plate solving e poi inizi a scattare foto ogni 10 secondi che vengono sommate in live stacking.
Re: ZWO Seestar S50 prime impressioni
Mi hai creato un nuovo bisogno. Secondo te potrebbe usarlo per fare foto del profondo cielo pure una totalmente inesperta in fatto di foto e riprese, come sono io? Ho fatto solo riprese planetarie con il C8 ma per il deep sky non saprei che pesci pigliare. Un'unica foto di M13, è venuta tutta mossa
Re: ZWO Seestar S50 prime impressioni
Ē probabilmente il modo più facile per farle, tuttavia ti consiglierei di guardare almeno alcuni dei video su questo telescopio che si trovano su Internet, particolarmente su YouTube, così magari ti fai un'idea più "visuale" di come funziona, perché ci possono essere cose che a me magari sembrano scontate ma che per te non lo sono.
Re: ZWO Seestar S50 prime impressioni
ciao altazastro
interessantissimo soprattutto per il prezzo
posso chiederti per quale ragione hai comprato anche lo Seestar S50 dato che hai già l'equinox 2 che dovrebbe avere prestazioni superiori ,se non altro per l'apertura ?
sono convinto che questi strumenti siano il futuro dell'astronomia amatoriale
solo un dubbio
non esistono sul mercato sistemi analoghi con aperture diciamo dai 150 mm in su...problemi tecnici ?
Re: ZWO Seestar S50 prime impressioni
Ciao Luca, complimenti innanazitutto per il nuovo arrivato e sono felice che a primo pelo ti abbia lasciato una buona impressione.
Come ti ho gia' scritto da un'altra parte, le immagini mi sembrano superiori a quelle del precedente equinox. Sopratutto i colori sono molto piu' equilibrati e godibili.
Incominciano ad uscire strumenti interessanti dopo i primi esperimenti e questo e' un buon segno che forse questo mercato puo' espandersi rapidamente.
Riguardo al prezzo, ZWO e' stata molto furba con questa idea, praticamente aveva gia' tutto, ha solo assemblato tutto insieme in una soluzione unica, ma il Know-out per farlo , e farlo bene, di sicuro non gli manca.
Dalla tua descrizione , un paio di cose mi piacciono molto, la prima l'idea di fare subito i dark a inizio sessione, il sensore non sermba esser raffeddato ( confermi?) quindi questo va tutto a favore. Un'altra bella idea a mio avviso e' la possibilita' di focheggiare a mano o via software.
Non mi piace molto l'idea di non poter aumentare i tempi di ripresa, ma se il sensore appunto non e' raffeddato, questo "limite" avrebbe senso.
I flat credo che saranno comunque indispensabili anche se non vignetta, potendoti scaricare i file indipendentemente credo sia semplice trovare il modo per farli se ne sentirai poi la necessita'.
Sarebbe bello vederlo lavorare sotto cieli buoni , eliminando il fattore IL.
Complimenti ancora e spero di vedere al piu' presto nuove immagini che sono sicuro confermeranno le impressioni.
CS
Massi
Re: ZWO Seestar S50 prime impressioni
Con questo prezzo può diventare interessante
I precedenti esperimenti della concorrenza erano a mio parere troppo costosi
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Re: ZWO Seestar S50 prime impressioni
Ciao a tutti, ho il Seestar da qualche settimana. Di seguito alcune foto veloci di sole, luna e M13 (ottenuta in 4 minuti).
Le immagini sono semplicemente corrette con la funzione automatica del cellulare. Nessun altro tipo di post produzione.
Re: ZWO Seestar S50 prime impressioni
Citazione:
Originariamente Scritto da
altazastro
... ci possono essere cose che a me magari sembrano scontate ma che per te non lo sono.
Questo è sicuro:) però sarà sicuramente più semplice ed economico di tutte le altre soluzioni. Ci penserò ancora un pò e mi vedrò qualche video ma già so che prima o poi me lo compro. Speriamo non aumenti il prezzo. Magari questo è il prezzo di lancio e quando la domanda aumenterà aumenterà pure il costo