REALIZZARE UN'OSSERVATORIO PROFESSIONALE, vincoli, regolamentazioni, legislatura
Buongiorno a tutti, sono uno studente di architettura in procinto di realizzare un progetto per un osservatorio astronomico. Non ho trovato altrove riferimenti specifici, se non riguardanti vincoli ambientali sui siti e sull'inquinamento luminoso. Spero che qualcuno qui mi possa dare informazioni utili. Volevo chiedervi:
Esiste un limite normativo edilizio al numero di osservatori astronomici realizzabili in una data zona/area o macroarea?
Nel realizzare un nuovo osservatorio astronomico ci sono delle distanze da rispettare rispetto a quelli preesistenti?
Sapete indicarmi se esiste una normativa che regolamenta la costruzione di osservatori astronomici?
( In particolare mi riferisco all'Italia del Sud e alla Sicilia, essendo io siciliano). Un grazie a chiunque mi possa rispondere, o indicarmi a chi rivolgermi.
Re: REALIZZARE UN'OSSERVATORIO PROFESSIONALE, vincoli, regolamentazioni, legislatura
fermo restando che alcuni comuni hanno delle restrizioni particolari, queste sono domande che devi porre all'ufficio tecnico del tuo comune, per quanto riguarda le altre domande... tu parli di osservatorio professionale, cosa intendi? quali misure pensi possa avere questo osservatorio?
Re: REALIZZARE UN'OSSERVATORIO PROFESSIONALE, vincoli, regolamentazioni, legislatura
Dal punto di vista burocratico è un edificio come gli altri (es palazzo uffici), quindi devi fare riferimento al PGT/PRG del comune dove dovrebbe sorgere, per la destinazione d'uso, cubatura, distanze, altezze massime, ecc.
Mentre per la tipologia costruttiva devi fare riferimento al Regolamento Edilizio (e d'Igiene) dello stesso comune, questo perché alcuni comuni hanno agevolazioni e deroghe per edifici "scientifici", altri nemmeno li contemplano e si deve fare riferimento alle "assimilazioni" (alcuni inseriscono gli osservatori nell'ambito produttivo, altri nel terziario semplice, ecc).
Questa è la documentazione che devi consultare (secondo me) PRIMA di fare domande al tecnico comunale (così da ridurre lo spettro delle richieste).