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Consigli primo strumento
Preambolo: con mia moglie stiamo sistemando il terrazzo di casa. E' un bel terrazzo grande e l'anno scorso, non ricordo esattamente la stagione, erano ben visibili Giove e Saturno: col binocolo (e molta immaginazione) si riuscivano anche ad intravvedere gli anelli. Assieme alla veranda ed al tavolo è nata così l'idea di metterci anche un telescopio, per vedere bene i due pianeti in questione. Poi, acquistando qualche libercolo e leggendo qualche articolo online con l'intento di capirci qualcosa in fatto di telescopi, ho imparato in realtà che l'astronomia amatoriale è molto di più che guardare Saturno dal terrazzo di casa. Ciò detto, comincio col rispondere al questionario per principianti, e vediamo cosa ne esce:
1) Cosa voglio osservare principalmente
Luna e Pianeti. Soprattutto perché con l'inquinamento luminoso che c'è dal terrazzo non credo di potermi spingere ad osservare altro, finché il sito di osservazione resta quello. Ma dovendo acquistare un primo strumento vorrei qualcosa che sia abbastanza versatile e non troppo specializzato per un'unica attività.
2) Uso del telescopio
Sicuramente visuale, ma mi piacerebbe fare anche un po' di astrofotografia, quest'ultima direi essenzialmente planetaria: una camera planetaria di buona qualità non ha un costo eccessivo e la fotografia di luna e pianeti potrebbe essere il prossimo step. Per la fotografia del cielo profondo invece mi pare di capire sia necessaria una strumentazione più complessa e costosa, oltre che cieli bui impensabili da ottenere sul terrazzo di casa. E per fotografare in campagna bisogna trasportare la strumentazione, servono batterie, eccetera, per cui per il momento non sono interessato.
3) La cosa più importante per me è
Un buon diametro per osservare più dettagli possibili, ma senza rinunciare alla trasportabilità, soprattutto perché se volessi cimentarmi sugli oggetti del cielo profondo dovrei necessariamente cambiare sito di osservazione (e un newtoniano da 250 - tanto per dire - non mi entrerebbe nemmeno nel bagagliaio dell'auto).
4) Osservo più spesso:
Dal balcone
5) Il cielo da dove osservo generalmente è:
Cielo di città; in realtà abito in paese, ma in pianura padana l'IL è presente sempre e comunque.
6) Quando mi sposto:
Ho poco spazio in macchina (l'auto più grande che abbiamo in casa è la Opel Corsa 5 porte di mia moglie: nel bagagliaio qualcosa ci sta, ma non ho a disposizione SUV, station wagon o pick-up; soprattutto quello che manca è la voglia di scarrozzare svariate decine di Kg di peso a chilometri di distanza).
7) Per raggiungere il luogo di osservazione con la mia auto:
Il garage è vicino e ho l'ascensore, ma poi una volta caricata l'auto 'ndo vado?
8) Posso trasportare facilmente:
10-15 Kg
9) Messa a punto:
Se serve collimare si collimerà, se non serve tanto meglio.
10) Quando sono sul posto:
Non ho problemi ad aspettare, nel frattempo il cielo si può guardare anche con gli occhi.
11) Per trovare il bersaglio:
Un computer che aiuta fa comodo, ma non mi piace l'idea dell'astronomia fast-food: tutto automatizzato, premo un pulsante e guardo ma poi se mi chiedono dov'è la stella polare manco lo so. Non mi dispiacerebbe poter usare il telescopio anche manualmente (oggi oltre alle mappe ci sono pure le app sul cellulare, volendo); ma soprattutto vorrei anche imparare qualcosa e ad orientarmi in cielo ad occhio nudo, come facevano i marinai di una volta.
12) Quando ho trovato l'oggetto:
Sono disposto a girare o spingere qualcosa per centrarlo nel campo visivo e penso di poter imparare anche a seguirlo, se serve.
13) Per lo strumento senza accessori, posso spendere:
Quanto necessario per avere uno strumento di qualità, ma vorrei evitare di fare il passo più lungo della gamba; vorrei comunque qualcosa di valido che possa tranquillamente rimanere anche l'unico telescopio per i prossimi anni, senza ritrovarmi a volere qualcosa di più dopo pochi mesi.
A questo punto potrei anche dirvi le tipologie di tubo ottico e montatura che sto valutando e su cui verte l'indecisione, ma preferirei prima sentire i pareri del forum; ringrazio sin d'ora chi mi vorrà dare i suoi consigli.
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Re: Consigli primo strumento
Mak127 su azgti se rientra nel tuo budget
Portabilissimo in ogni veicolo (anche moto e bicicletta)
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Re: Consigli primo strumento
Stavo pensando la stessa cosa si @stevesp; l’ho avuto e mi ci sono trovato bene, se il treppiede fosse troppo instabile fatti dei piedini con la para (la dovresti trovare da un buon calzolaio), ridurrai parecchio le vibrazioni.
Il goto non ti preclude l'apprendimento del cielo, il maestro arriva quando l’allievo è pronto. Io uso il goto, anche perché la notte fa freddo, è umido, sei scomodo, stanco, assonnato e la ricerca può essere complessa soprattutto se usi un reddot. È chiaro, il cielo lo devi conoscere, devi saper leggere una mappa, sapere a grandi linee dove sia l’oggetto che vuoi visualizzare, se no ti prendi l’unistellar e buonanotte ai suonatori.
Un maksutov ti permetterà di vedere luna, pianeti (adesso bassi e da mattinieri), stelle doppie e qualche DSO, quelli più luminosi. Si va su facilmente con gli ingrandimenti quindi i campi inquadrati saranno piccoli.
alternativa un rifrattore apocromatico con un rapporto focale 8/9 ma non ho esperienza con quegli strumenti.
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Re: Consigli primo strumento
https://www.bresser.de/it/Angebote/U...-mit-EQ-3.html
Citazione:
Per lo strumento senza accessori, posso spendere:
Quanto necessario...
Se con questo intendi 7/8 mila euro, si può rivalutare il consiglio...:sneaky:
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Re: Consigli primo strumento
Citazione:
Originariamente Scritto da
stevesp
Mak127 su azgti [...] portabilissimo in ogni veicolo (anche moto e bicicletta)
Il Maksutov era una delle opzioni, ma l'idea era di prendere almeno un 150 mm; se un 127 lo porto anche in bicicletta non dovrei aver problemi a mettere un 150 nel bagagliaio dell'auto.
Sulla montatura invece ho qualche dubbio in più: una alt-az meccanizzata la muovo solo se attaccata alla corrente, e se osservo i pianeti si perde il gusto di puntare a mano aiutandosi col cercatore. Se poi la alt-az meccanizzata me la porto fuori, come la alimento? Sul terrazzo ho la presa elettrica, ma in mezzo ad un campo? Pacchi batterie? Adattatori per accendisigari? Con un tipo di montatura utilizzabile anche in manuale alla peggio qualcosa posso sempre puntarlo anche senza corrente: quello che si vede anche ad occhio nudo.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Czamba
se no ti prendi l’unistellar e buonanotte ai suonatori.
Un maksutov [...] si va su facilmente con gli ingrandimenti quindi i campi inquadrati saranno piccoli.
Alternativa un rifrattore apocromatico.
L'unistellar non sapevo cosa fosse, ho controllato. Spendere tra i 2500 e i 4500 euro per un 114 mm mi sembra una follia. Peraltro da quanto ho capito non sono nemmeno dei telescopi veri e propri: c'è un sensore ed un software che elabora le immagini. In pratica fanno astrofotografia in tempo reale. Ma sul fatto che si vedano i DSO anche con IL (come dice la reclame) ho i miei dubbi (è pur sempre un 114 e nessuna tecnologia può superare le leggi della fisica); inoltre una fotografia gestita dal computer con un algoritmo non verrà mai bene come una fotografia fatta come si deve, impostando a mano i vari parametri. In sostanza fanno foto scadenti e a bassa definizione in tempo reale; può essere un approccio facile e spettacolare all'astronomia, ma non è quello che cerco. Perlomeno non per 4000 euro.
Infatti l'altro ragionamento era questo: con un newtoniano a focale corta posso sempre mettere una lente di barlow e raddoppiare o triplicare la focale, una focale lunga invece come la accorcio se ho bisogno di più campo? Il newtoniano mi sembra più versatile. Certo oltre certe misure si perde del tutto la trasportabilità, ma forse un 150/750 (o tutt'al più un 130/650) ancora li trasporto. O no?
Con un rifrattore (apocromatico per giunta) per avere certi diametri si va un po' troppo su con i dineri.
Un telescopio bello (anche come semplice oggetto di arredo!) come un newtoniano su montatura equatoriale a mio avviso non c'è. E' vero però che forse, per i miei scopi e le mie possibilità (leggi: terrazzo inquinato di luce) un Mak sarebbe meglio.
Tornando al discorso montature: una equatoriale ha vantaggi e svantaggi: tra i primi c'è che la posso usare anche in manuale: potrei acquistarla col go-to, ma se poi una sera ho semplicemente voglia di guardare Saturno che si punta anche a mano dalla mia terrazza, tutta l'elettronica la lascio nel cassetto e la montatura si usa lo stesso. Con una alt-az no: devo per forza attaccarla alla corrente e muoverla con i pulsantini. Certo la alt-az si monta più in fretta, ma poi anche lì: c'è comunque da fare tutta l'inizializzazione del software, dargli le coordinate, forse puntare qualche stella per inizializzarla? Se invece di fare questa roba monto la equatoriale, la bilancio e la staziono a mano, non ci metto più o meno lo stesso tempo? La fotografia, se mi limito ai pianeti, si fa con entrambe le montature, ma con la equatoriale potrei provare anche qualche timido esperimento col deep space, con la alt-az no/ni. La equatoriale però ha anche i suoi svantaggi: in primis la portabilità: uno SC da 150 mm su alt-az motorizzata go-to pesa 15 Kg, lo stesso telescopio su equatoriale motorizzata go-to arriva a 25 Kg: ci vuole più voglia. In più il mio terrazzo è esposto a sud-ovest e verso nord c'è il muro della casa: a patto di non aprire un buco sulla parete dell'appartamento di sopra, non c'è modo di vedere la polare e quindi di fare uno stazionamento preciso. Ha senso prendere una equatoriale se poi devo stazionarla "alla buona"? A volte penso che se mi prendessi un Dobson non avrei nessuno di questi problemi: lo monto e lo uso, fine. Ma poi devo dire addio anche alla più semplice delle fotografie e se lo voglio trasportare sempre massimo 150 mm lo devo prendere e non so quanto senso abbia un Dobson da 150.
Non so se sono io che mi sto facendo troppi problemi o se faccio bene a riflettere su tutti questi aspetti (alla fine la fase in cui si sceglie un oggetto nuovo è sempre la più divertente, perché le possibilità sono infinite; una volta scelto invece non si cambia più - è il collasso della funzione d'onda :biggrin: ); la realtà forse è che io vorrei un newtoniano su montatura equatoriale, ma quello che mi serve veramente è più probabile che sia un catadiottrico su alt-az. Ma quanto è più brutto però!
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Re: Consigli primo strumento
Sempre e comunque uno strumento "facile" otticamente e dotato di montatura stabile e con sistema goto.
Quindi un rifrattore, un mak da 13/15 vm. E una montatura solida automatizzata.
Paolo
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Re: Consigli primo strumento
Se sei all’inizio non devi complicarti la vita con strumenti difficile da gestire.
A mio parere con un mak 127 o 150mm hai uno strumento ideale per il planetario e l’high res in generale, è leggero, compatto, se arriva collimato bene, la tiene benissimo, se devi ritoccare la collimazione non è un dramma.
Una montatura equatoriale con goto come una heq5 ci va a nozze.
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Re: Consigli primo strumento
io ti consiglio di evitare la montatura equatoriale. Primo perchè non è particolarmente "amichevole" ad un neofita, secondo perchè nell'astrofotografia planetaria non produce alcun valore aggiunto (la rotazione di campo non è un problema tranne se vuoi fare dei timelapse, ma anche in quel caso puoi derotare via software).
Io mi unisco a chi ti consiglia il Mak 127 su montatura AZ Goto. Il Mak 150 non offre prestazioni particolarmente migliori rispetto a un 127, ma pesa molto di più e ti costringe all'utilizzo di una montatura equatoriale (oppure all'acquisto - a parte - di una costosa montatura ALT-AZ aftermarket).
Se vuoi un diametro generoso e hai il budget per un 150 su EQ, a questo punto, farei uno sforzo in più e mi butterei su un C8 su monobraccio SE o EVO.
Ciao
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Re: Consigli primo strumento
Quanta carne al fuoco. Aggiungo anche la mia braciola...
Ho iniziato due anni fa con un 114/500 su eq2. Se ti piace studiare il cielo , le stelle, i movimenti celesti... insomma come girano gli astri intorno a noi non farti spaventare da una EQ.
Osserverai per lo più da un cielo con forte IL per cui alla fine avere un goto per raggiungere un oggetto che non vedi al cercatore può essere utile.
Più diametro è sempre meglio che meno diametro, ma poi ti serve più spazio, trasporti più pesi, costa di più.
Per iniziare un bel mak 127 su az goto che non ha bisogno della polare per allinearsi ed inseguire è una buona scelta. Avresti un telescopio trasportabile, adatto ai pianeti e che puoi utilizzare anche con una camera planetaria per fare delle belle foto. Adatto a fare che del deep sky light. Se vai fuori ti procuri una bella batteria da collegare alla monatura ed il gioco è fatto.
Oppure puoi percorrere una altra strada. Più impegnativa. Prendi un bel newton 150/750 su una exos2 o una eq5. Impari a fare lo stazionamento, il puntamento, a ricercare gli oggetti manualmente, farti venire il torcicollo, fare le prime foto ai pianeti. Poi ti viene voglia di fotografare la nebulosa di Orione, oppure un bell'ammasso stellare. A questo punto compri il goto per la tua montatutra ed inizi a fare un poco di deep sky. Sempre una batteria ti serve per alimentarla e per portarla fuori. Più pesante da trasportare rispetto al mak. Ma hai più diametro e dal mio punto di vista è anche lo strumento più versatile. Ci fai visuale, astrofotografia planetaria, e puoi iniziare a fare anche astrofotogfrafia deep sky. Perché magari poi ti viene voglia di fare lunghe pose ed allora compri un telescopio guida, a cui colleghi la cam planetaria che hai comprato ed al newton colleghi una camera per il deep sky.
La scelta è tua. Cieli sereni
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Re: Consigli primo strumento
Se hai un bel terrazzo e un buon budget ti consiglio di non partire da micragnoso e puntare su un bel Celestron EdgeHD C9.25 o meglio C11 su altazimutale, oppure un Vixen VISAC 200 sulla sua SXP2, oppure un lussuoso apocromatico giapponese o americano su treppiede Berlebach e testa azimutale Ayo2.
Costicchiano ma ricorda che si vive una volta sola.
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Re: Consigli primo strumento
La montatura skywatcher azgti va con le pile stilo
È più compatta della slt di Celestron
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Re: Consigli primo strumento
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Re: Consigli primo strumento
Citazione:
Originariamente Scritto da
faggio79
io ti consiglio di evitare la montatura equatoriale.
Se vuoi un diametro generoso e hai il budget per un 150 su EQ, a questo punto, farei uno sforzo in più e mi butterei su un C8 su monobraccio SE o EVO.
Ciao
Io volevo stare entro i 1500, ma in effetti un Celestron SC 203 su monobraccio SE, pur costando qualcosa in più (2000), è un 200, i pianeti li osservo bene e li fotografo anche da casa e se volessi portarmelo qualche volta fuori per fare osservazione deep sky sono comunque 15 Kg + batteria, che si trasportano facile. Rimane il problema che è tutto automatico, ma a quel punto forse lo userei prevalentemente sul terrazzo (dove la polare non si vede e una equatoriale non si riuscirebbe comunque a stazionare bene). Se volessi risparmiare qualcosa potrei prendere il SC 152, sempre su monobraccio SE, che viene 1500 e pesa anche 1-2 Kg in meno. Uno SC da 150 su equatoriale go-to non viene meno di 2000 (e pesa 25 Kg).
Il fatto è che io all'inizio pensavo di metterci anche 3000 euro, ma poi non so se mi appassionerò all'astronomia, quante volte lo userò, se lo userò solo sul terrazzo o mi verrà anche voglia di uscire fuori, se comprerò accessori per farci foto o no. Per cui credo che un limite di spesa sia saggio metterlo e con 1500 si prende della roba con cui, se ci prendo gusto, si può già fare molto.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Alby68a
Prendi un bel newton 150/750 su una exos2 o una eq5
Il Newton mi piacerebbe e un 150/750 su exos2 non costa molto di più, ma rimane il problema di stazionare la equatoriale sul balcone (dove non si vede la polare) e soprattutto di trasportarla (pesa). Se alla fine la equatoriale fa solo il tragitto casa-balcone, a parte la maggiore bellezza di arredo quando non la uso, non ha molti vantaggi rispetto ad un SC o Mak su alt-az motorizzata, e se prendo un 150 il diametro è lo stesso.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Zoroastro
non partire da micragnoso
Vale il discorso di cui sopra: devo prima provarla l'astronomia e non ha senso comperare una Ferrari se uno ha il foglio rosa, serve solo per fare il "patacca", come dicono qui in Romagna.
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Re: Consigli primo strumento
Mi sembra che hai ancora tanti dubbi
Contatta una associazione astrofili della tua zona e fai qualche uscita con loro
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Re: Consigli primo strumento
E' che non so ancora bene l'uso che ne farò. O meglio, l'uso all'inizio lo sapevo (planetario visuale e foto dal terrazzo) ma poi leggendo le varie possibilità si vuole sempre fare tutto (o comunque non precludersi niente). Ma è un errore. Alla fine quando ho acquistato "volendo tutto" (in altri campi) ho sempre sbagliato, perché usavo il 25% di quello che avevo preso e sarebbe stato meglio acquistare da subito qualcosa che facesse meglio quel 25% che effettivamente serviva a me.
Quindi, se ragiono su planetario visuale e foto dal terrazzo, il tubo è un mak e anche 150 va bene perché tanto non lo sposto (se non dentro casa); peraltro leggendo altre discussioni sui consigli mi pare di aver capito che un newtoniano, avendo corte focali, raccoglie molta luce e non sarebbe l'ideale sul terrazzo. Con un Mak peraltro c'è pochissimo o niente da collimare.
Quanto alle montature, le alt-az sono abbastanza ballerine, per la fotografia anche solo planetaria siamo un po' al limite (vibrano!). Una equatoriale è molto più ferma (servirà pure a qualcosa quel peso in più). Tutto l'ambaradan certo pesa, ma a quel punto prediligerei l'osservazione dal terrazzo (concentrandomi sul planetario), e se un giorno volessi evolvermi e spostare il tutto in un posto più buio dovrei fare meno upgrade avendo già una montatura valida. Rimarrebbe il problema di stazionare senza vedere la polare, ma col goto potrei fare comunque l'allineamento elettronico come con un alt-az, avendo però una montatura più stabile e future proof.
Se ragiono in questi termini, che ne dite di un mak su equatoriale exos2 go-to? Ci stanno dei Bresser che rientrano nel budget (1150 il 127 e 1539 il 152, ma sarei più per il secondo che ha pure il filtro solare).
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Re: Consigli primo strumento
Citazione:
Originariamente Scritto da
nessuno0505
Rimane il problema che è tutto automatico, ma a quel punto forse lo userei prevalentemente sul terrazzo (dove la polare non si vede e una equatoriale non si riuscirebbe comunque a stazionare bene)
Ottimo, un C8 è patacca entry-level :biggrin:
Comunque con equatoriale Celestron da balcone, senza vedere la Polare, staziono senza problemi con pochi primi di errore (2-3') usando ASPA (All Star Polar Alignment) e allineando rapidamente con lo Starsense (patacca junior level) - con allineamento manuale funzionerebbe benone ugualmente ma con tempi un po' più lunghi.
Il vantaggio del terrazzo è che puoi tenerci la montatura già stazionata, proteggendola con un telo impermeabile. Così non devi rifare tutto a ogni osservazione e guadagni parecchio tempo.
Vai col C8 equatoriale!!!
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Re: Consigli primo strumento
Citazione:
Originariamente Scritto da
nessuno0505
nel frattempo il cielo si può guardare anche con gli occhi
Inizio a sentire un certo feeling
Citazione:
Originariamente Scritto da
nessuno0505
non mi piace l'idea dell'astronomia fast-food: tutto automatizzato, premo un pulsante e guardo ma poi se mi chiedono dov'è la stella polare manco lo so
Confermo, siamo sulla stessa lunghezza d'onda.
Per il telescopio non saprei tanto consigliarti, secondo me solo un 200mm potrebbe anche considerarsi "definitivo" per diversi anni, sia nell'uso planetario visuale+fotografico, che per le sue potenzialità nell'osservazione visuale del cielo profondo.
Più o meno sono d'accordo con i consigli di @faggio79 e di @Zoroastro, si vive una volta sola. Ti assicuro che prendendo un diametro più grande non lo userai solo al 25%, il diametro è il cuore del telescopio (lo sanno bene quelli dell'EHT che sfruttano l'intero diametro terrestre): il limite dei dettagli che potrai vedere e fotografare in un pianeta (risoluzione) dipenderà dal diametro.
Sul trasporto sembri indeciso: prima dici che non vuoi rinunciare alla trasportabilità, poi dici che non hai voglia di scarrozzare pesi e far chilometri. Forse per questo abbiamo messo troppa carne sul fuoco.
Ti chiedi "ndo vado?" Che ne pensi di un weekend in un agriturismo disperso nella Maremma toscana? Ci sono anche alcuni posti buoni sull'Appennino Tosco-Emiliano.
Per una buona trasportabilità si ricade naturalmente su Mak o SC, ma non li conosco bene e non saprei consigliare quanto diametro sacrificare in favore di leggerezza e minore ingombro in auto.
Riguardo alla tua affermazione sui newtoniani: non tutti hanno corte focali, e comunque la focale conta poco. Magari possiamo affermare che i newtoniani hanno spesso rapporti focali più bassi, soprattutto in presenza di diametri importanti (se così non fosse seevirebbero tubi lunghi due o tre metri).
Ma non dobbiamo preoccuparci né della focale né del rapporto focale perché in visuale la luminosità non dipende da quei fattori ma solo dal diametro.
Poi ho paura che tu abbia associato più luce raccolta = più incidenza dell'inquinamento luminoso, ma non è così; in realtà l'IL ha più a che fare il contrasto.
Ma più c'è luminosità (e quindi diametro) e meglio è, soprattutto per l'osservazione del cielo profondo ma anche per la fotografia planetaria (per tenere basso il gain e velocizzare i frame).
Un po' di cifre: indicativamente ogni volta che aumenti il diametro del 41%, raddoppi la luminosità; quindi ad esempio tra mak 127 o 150 cambia qualcosa ma poco, invece tra mak 127 e C8 c'è decisamente un bel salto di qualità.
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Re: Consigli primo strumento
Per la trasportabilità
Se nella Opel corsa puoi ribaltare i sedili va bene, altrimenti un c8 con montatura equatoriale e accessori se ci va tutto (e non ne sono sicuro)nel baule non ti lascia caricare nessun trolley
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Re: Consigli primo strumento
Citazione:
Originariamente Scritto da
cesarelia
Sul trasporto sembri indeciso: prima dici che non vuoi rinunciare alla trasportabilità, poi dici che non hai voglia di scarrozzare pesi e far chilometri.
E' vero. Ma vale il solito discorso (non volersi precludere niente, sbagliando): io lo userei principalmente sul terrazzo, ma per non rinunciare all'eventualità di poterlo trasportare cercavo comunque qualcosa di compatto. Riflettendoci però credo che la trasportabilità sarà la prima cosa a cui rinunciare: ho già acquistato in passato cose inutili "perché se poi me le voglio portare in viaggio?", ma alla fine in viaggio non le ho mai portate.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Zoroastro
Comunque con equatoriale Celestron da balcone, senza vedere la Polare, staziono senza problemi con pochi primi di errore (2-3') usando ASPA (All Star Polar Alignment) e allineando rapidamente con lo Starsense
Il vantaggio del terrazzo è che puoi tenerci la montatura già stazionata, proteggendola con un telo impermeabile. Così non devi rifare tutto a ogni osservazione e guadagni parecchio tempo.
Questo mi sembra un buon consiglio: se la montatura una volta stazionata posso lasciarla al suo posto, proteggendola in inverno con un telo impermeabile e smontando solo il tubo ottico (e l'elettronica, se ci sarà) quando non la uso, lo spazio per mettere una equatoriale, per quanto pesante, ce l'ho senza problemi. Per lo stazionamento elettronico però mi citi un software di una certa marca: questa cosa è possibile farla anche con software di marche diverse? Ovvero: tutti i go-to hanno un metodo software per allineare la polare, o solo quello della marca da te citata?
Quanto al tubo ottico, ho letto questo interessante articolo: in sostanza quello dice di non prendere un riflettore come primo telescopio, perché se uno non ha mai collimato in vita sua è molto poco probabile che ci riesca al primo tentativo, perdendo di conseguenza tempo e voglia. Ad un rifrattore in effetti non avevo mai pensato, ma su montatura equatoriale fissa da tenere sul terrazzo non sarebbe male. Certo non ci andrei a spendere i denari per un 200 mm o un apocromatico di qualità, ma un buon acromatico sui 130-150 mm di apertura lo potrei considerare.
L'altro consiglio che ho trovato interessante nell'articolo è quello di non fissarsi sull'apertura ma considerare soprattutto la qualità dello strumento. A parità di budget cioè preferire non il telescopio con l'apertura maggiore che esiste in quella fascia di prezzo, ma quello di migliore qualità anche se un po' più piccolo. Avete in proposito consigli su quelli che sono i marchi più validi? Grazie.
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Re: Consigli primo strumento
Ripeto il consiglio
Vai da un gruppo astrofili della tua zona per capire pesi ed ingombri
Un rifrattore acromatico da 130-150 è un obice, altro che eq5
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Re: Consigli primo strumento
Citazione:
Originariamente Scritto da
nessuno0505
ho letto questo interessante
articolo: in sostanza quello dice di non prendere un riflettore
Quell'articolo consiglia rifrattori perché immagina che un neofita alla ricerca di un piccolo strumento dal piccolo budget, diciamo sotto i 100mm; ma ad aperture maggiori il rifrattore non è più tanto adatto per neofiti, perché diventa molto impegnativo come budget, come montatura e come trasporto.
L'altro consiglio dell'articolo, riguardante la qualità, lo reputo sensato; ma un 100mm di qualità eccelsa non potrà competere facilmente con un 200mm di qualità media: ci sono limiti fisici che non possono essere oltrepassati.
Forse potrebbe avere senso pensare di limitarti ai dignitosi 150mm e puntare ad una maggiore qualità meccanica e ottica; se con tale manovra risparmi anche qualche soldo, potrai investirlo in oculari, camera, accessori... Ma non risparmierei sulla montatura, perché se un giorno vorrai un upgrade di diametro, almeno non dovrai cambiare montatura (anche perché la si rivende meno facilmente dell'ottica).
Per gli ingombri ho cercato in rete qualche info così puoi farti un'idea delle dimensioni, e armato di metro potrai prendere le misure della tua Opel (in realtà interessava anche a me perché mi serve trovare una borsa di trasporto per la mia eq5).
Borsa per contenere un c8:
55x26x35 cm
Borsa per eq5/heq5 goto:
35x35x15 cm
Borsa per il treppiede:
101.5×18×18*cm
Poi una valigetta per oculari, barlow, camera, etc...:
42x30x13 cm circa
Però vale di più il consiglio di stevesp, contatta un gruppo astrofili chiedendo di poter vedere di persona qualche strumento per renderti conto di persona dei pesi e degli ingombri.
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Re: Consigli primo strumento
Vabbò, iniziamo a citare dei modelli e dei numeri:
Il bresser mak da 152 pesa 6,5 kg e viene venduto sulla exos2, che porta fino a 13 kg.
I bresser da 152 acromatici pesano, a seconda della focale, 10 o 11 Kg, anch'essi venduti su exos2. Sicuramente di più (e sono anche più grandi), ma se opto per postazione fissa e lascio la montatura fuori, "uscire" sul terrazzo 6,5 o 11 Kg, portandoli a mano per meno di 10 metri qualunque sia il luogo della casa in cui lo terrò quando non in uso, non mi pare uno sforzo titanico. Il mak è sicuramente più leggero e grava anche meno sulla montatura. Se no ci sono sempre, della stessa marca, gli acromatici da 127 che pesano 7,5 o 8 Kg a seconda della focale, mica tanto più pesanti del mak da 152. In questo caso rinuncerei ad un po' di apertura per avere però uno strumento senz'altro più stabile su quella montatura e senza la rogna della collimazione (che sul mak sarà anche più facile, ma comunque è da fare perché uno specchio ce l'ha). Per osservazione e fotografia planetaria anche un 127 può andar bene come primo strumento e risparmierei anche qualcosa.
Gli acromatici 150 della skywatcher pesano anche meno (pesano come i 127 della bresser) e su una heq5 hanno cifre ancora alla mia portata. E' che su skywatcher ho letto pareri discordanti.
Vederli dal vivo per capire gli ingombri è comunque un ottimo consiglio.
P.S. anche se ragiono su postazione fissa in terrazzo e lascio perdere il trasporto credo che non prenderò più di un 150, in modo da prenderlo di qualità e abbinato ad una montatura superiore.
Quindi un acromatico da 150 è troppo grosso anche per postazione fissa? Pure se lo prendo a focale corta?
Il mak andrebbe comunque collimato e la cosa pare più semplice in teoria che in pratica...
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Re: Consigli primo strumento
Non caricherei le montature al limite della loro portata, sia per non sforzare gli ingranaggi, sia per farle durare di più nel tempo.
Gli acromatici corti generano aberrazioni soprattutto ad alti ingrandimenti - quelli che userai più spesso visto che con l'IL osserverai maggiormente la Luna e i pianeti.
Gli acromatici lunghi oltre al peso introducono un effetto leva - un momento torcente - che sollecita ulteriormente la montatura: del tubo non va considerato solo il peso.
I mak vanno collimati molto di rado; non ne ho mai avuto uno ma da quel che ho letto in rete tengono la collimazione molto bene anche a seguito di trasporto in auto o in spalla.
In generale tutti i telescopi vanno collimati prima o poi, anche i rifrattori, ma ogni schema ha tenute più o meno lunghe.
La collimazione non è una equazione differenziale del terzo ordine, è un gioco da ragazzi (o almeno lo è sul mio newton), e ha solo bisogno di pazienza e precisione; e perfino un newton può tenere la collimazione per mesi se non viene trasportato.
La collimazione è comparabile a posizionare ad occhio un piattino da caffè nel centro esatto di un piatto da 15cm, in modo che il bordo del piattino sia ovunque equidistante dal bordo del piatto, per poi mettere una ciliegia nel centro del piattino.
Alla fine si punta una stella per fare la "prova del nove" e dare un ritocco di fino.
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Re: Consigli primo strumento
Il Mak va collimato una volta ogni 10 anni e solo se ti cade dal quinto piano :D
Scherzi a parte, è abbastanza inusuale dover collimare un Mak, davvero.
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Re: Consigli primo strumento
Perfetto! Anche perché non ho avuto modo di vederli dal vivo ma basta cercare qualche video su youtube: un acro 150/1200 è un bel bestione, per quanto sul terrazzo ci sia spazio, il Mak è decisamente un'altra cosa. Tra Mak e SC ci sono differenze? Ho letto che con un Mak non si va oltre certi calibri (massimo 180), con gli SC si arriva anche a oltre 400. A me interessa poco visto che prenderò un 150, però chiedo per curiosità. C'è il Mak 152 di Bresser che ha anche un buon prezzo, su montatura equatoriale go-to exos2. La differenza col 150 di skywatcher la fa la scelta della montatura: con una EQ5 costa anche meno, con una EQ6 molto di più, poi ci sono altre varianti nel mezzo. Tra questi due marchi quale è meglio? E che montatura consigliate, senza esagerare ma pensando anche a non doverla cambiare in caso di futuro upgrade? Bresser ha in pratica una sola montatura (la exos2) su ogni modello a listino (compreso l'acro 150/1200), Skywatcher invece ne ha di ogni tipo. Ci sarebbe anche un Meade che sta più o meno in quella fascia di prezzo (da 1500 a 2000 più o meno), ma leggendo le specifiche ha un sistema go-to un po' troppo "invadente" per i miei gusti (c'è pure l'astronomo registrato che ti spiega). Eviterei, a meno che Meade non sia nettamente meglio come qualità. Poi ci sono i Celestron, ma quelli sono tutti 180 e si sale coi prezzi.
Mi rendo conto che chiedere qual'è il marchio migliore come qualità è una domanda che può avere miliardi di risposte: sarebbe come se un neopatentato completamente a digiuno di motori chiedesse quali sono i marchi migliori di auto: riceverebbe mille risposte diverse e scatenerebbe liti tra gli automobilisti... :biggrin: , però proviamo...
P.S. ho dato un'occhiata alle montature: una exos2 porta 13 Kg, per arrivare a quella portata con una skywatcher bisogna andare su HEQ5 pro che ne porta 14 (ma è molto più costosa) e per superarlo c'è la HEQ6 (portata 20 Kg) che mi sembra esagerata come primo (e forse unico, chissà) telescopio. Gli skywatcher hanno forse qualche accessorio in più nella scatola, ma quelli si possono sempre aggiungere dopo. Bresser è valido come marchio?
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Re: Consigli primo strumento
Ho letto le tue esigenze!
Ti consiglio il Bresser mak 152 ,perchè ha il foc. esterno molto comodo per fare il fuoco preciso, come montatura prenderei una HEQ5 molto più stabile della EOS2 ha la trasmissione a cinghie, se domani vorrai prenderti un 200mm non dovrai cambiarla,
ho posseduto il mak bresser 152 è ottimo sul planetario, anche fotografico abbinato a una ASI 224, in visuale abbinato a oculari a lunga focale su cieli mediocri moti messier li vedrai.
Però se il batget non è un problema vai di C8HD ,restera il tubo definitivo per tutto.
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Re: Consigli primo strumento
Giusto per togliersi la curiosità sulle differenze tra vari schemi ottici, consiglio l'imprescindibile e l'onnicomprensivo Vademecum, con tante informazioni utili su quasi tutto ciò che serve al primo approccio con l'astronomia.
Per le marche, forse le migliori sono Takahashi e Vixen (non per esperienza personale ma secondo le informazioni reperite); ma non generalizzerei, spesso dipende dal tipo di prodotto e a volte anche da modello, versione, anno di produzione.
Ad esempio mi pare che Takahashi i mak non li produce nemmeno.
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Re: Consigli primo strumento
Leggo che continui a citare in modo abbastanza ossessivo i dati di targa delle portate delle varie montature: quelli sono numeri che da soli hanno poco significato. Considera che vanno divisi per 2 (ma anche per 3) in caso di imaging e per 1,5 in caso di visuale. Esempio: portata di targa 14kg? Significa che per fare imaging non puoi caricarla oltre i 7kg (TUTTO incluso, teleguida, camera, raccordi) con OTA corto, e non oltre i 4,5-5,0 in caso di OTA lungo. 9,5 kg invece è il limite per un visuale decente.
In parole povere la portata di targa per le montature è un po' come la velocità massima di un'automobile. Un'auto che raggiunge i 230 km/h non significa che ci puoi viaggiare a 230 fissi, ma che puoi andarci a 150 in pieno comfort, cosa che magari non puoi fare con un'auto che raggiunge a stento i 160.
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Re: Consigli primo strumento
Ci stiamo dilungando
il mio consiglio è quello di trovare una associazione ,toccare con mano.
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Re: Consigli primo strumento
Mi associo al consiglio di @Armando31, non farti prendere dal vortice dei tecnicismi, ma contatta un’associazione e soprattutto cerca di vedere dal vivo gli strumenti per renderti pienamente conto di pesi e ingombri.
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Re: Consigli primo strumento
Ok, pongo solo un'ultima domanda: è vero che in fatto di risoluzione un rifrattore, non essendo ostruito, "corrisponde" ad un riflettore o catadiottrico del 25% più grande?
Cioè un rifrattore da 125 fa vedere gli stessi dettagli di un riflettore o catadiottrico da 150?
Leggendo i dati tecnici nelle schede dei vari modelli parrebbe di sì (un apo da 125 ha lo stesso potere di risoluzione di un maksutov da 150).
Ciò significa che i dettagli che posso vedere nell'osservazione planetaria sono gli stessi?
Quanto alle montature, io capisco tutto ma da completo principiante non ho intenzione di acquistare tubo ottico e montatura separatamente: acquisterò un "pacchetto" completo, poi se ci prendo gusto farò come tutti: nel tempo aggiungerò o cambierò strumenti fino a trovare quello ideale per me e per le mie esigenze (che può anche essere diversissimo da quello ideale per voi).
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Re: Consigli primo strumento
Hai un po di confusione! non confondre il potere risolutivo con il contrasto, il potere risolutivo è uguale a parita di apertura, il contrasto a parità di apertura è superiore quello del rifrattore,
Mi sono spiegato?
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Allegati: 1
Re: Consigli primo strumento
Esatto Armando! ;)
A proposito è interessante questa immagine tratta da un manuale che ho trovato in rete ("Star Testing..." di Pierre Tournay)
Allegato 48151
Si tratta di immagini a fuoco e fuori fuoco di una stella viste da un rifrattore, un newtoniano e un SC. La stella ha la stessa dimensione (risoluzione) in tutti i casi, ma il disco esterno è meno pronunciato nel rifrattore.
PS: A parte i CPC o SLT, tutti gli altri pacchetti completi (EQ o ALT-AZ) sono solo due pezzi separati venduti insieme
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Re: Consigli primo strumento
La percentuale di ostruzione di un riflettore è riferita al diametro. Il reale impatto sulla capacità di raccolta della luce va calcolato sull'area ostruita rispetto a quella totale, che è sempre attorno al 5%. Quindi uno strumento ostruito da 150mm performa, più o meno, come uno non ostruito da 140-145mm. Discorso a parte per quanto concerne il contrasto, che è impattato in misura maggiore (ma qui entrano in gioco anche la qualità di lavorazione degli specchi, collimazione etc etc).
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Re: Consigli primo strumento
Mi ripeto il potere risolutivo è una cosa mentre il contrasto è un'altra cosa, provate a mettere un rifrattore 127 con un mak 127 se il vosto occhio è un occhio allenato vedrà nel rifrattore un contrasto maggiore invece se dobbiamo sdoppiare il mak 127 sdoppierà come il rifrattore ,sdoppieranno ambe due a 0.91arc/sec.
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Re: Consigli primo strumento
Se si vuole approfondire e comprendere meglio come funziona, basta andare al già citato Vademecum, nella sezione "Ottica Luce e Telescopi" di Vincenzo Zappalà, sottosezione "La diffrazione e il suo dischetto insormontabile"; in particolare è molto interessante anche l'immagine che mostra come la diffrazione cambia all'aumentare dell'ostruzione:
http://www.astronomia.com/2013/04/23...re-rivalutato/
Può sembrare ripetitivo nominare in continuazione il Vademecum, ma spiega in modo completo tutto quello che un neofita vorrebbe (e, oserei dire, dovrebbe) sapere.
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Re: Consigli primo strumento
Citazione:
Originariamente Scritto da
Armando31
Mi ripeto il potere risolutivo è una cosa mentre il contrasto è un'altra cosa, provate a mettere un rifrattore 127 con un mak 127 se il vosto occhio è un occhio allenato vedrà nel rifrattore un contrasto maggiore invece se dobbiamo sdoppiare il mak 127 sdoppierà come il rifrattore ,sdoppieranno ambe due a 0.91arc/sec.
Infatti il potere risolutivo (cioè la capacità di sdoppiare) dovrebbe dipendere esclusivamente dal diametro del tubo, secondo la formula di Rayleigh. Era quello che avevo capito io. E' che ho trovato un sacco di schede tecniche con dati sbagliati o riportati male; poi la lettura di qualche discussione (anche su questo forum) in cui si sosteneva che con un rifrattore si riescano a risolvere stelle doppie non risolvibili con riflettori di più alto calibro mi ha messo il dubbio. Ovviamente non è così, la fisica non è un'opinione.
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Re: Consigli primo strumento
il potere risolutivo è dato dal diametro.
il contrasto... è estremamente difficile se non impossibile valutare univocamente cos'è, perché quest'ultimo è dato da innumerevoli fattori, anche locali e dal momento (come il seeing), il nostro occhio non è un sensore preciso al decimo di micron che si pone su un banco ottico professionale, ha dei limiti e anche abbastanza ampi, se voi siete sicuri di vedere differenze tra un 150mm ad apertura libera e un 150mm su un newton e poi ancora su un 150 mm SCT/Mak (a meno che non si stia osservando Giove o Marte che hanno rispettivamente innumerevoli dettagli a basso contrasto)... allora siete o dei super man o siete soggiogati dalla suggestione anche perché spesso, in questi confronti, mi sono trovato ad osservare con persone che non erano in grado di valutare neanche una scollimazione evidente, figuriamoci parlare di contrasto... :rolleyes:
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Re: Consigli primo strumento
La fisica non. è un'opinione ma nel mondo reale non esistono le ottiche ideali descritte dalle formule ;-) pensa cosa succede a una doppia al limite della risoluzione in un'ottica con aberrazioni cromatiche, coma, sferica etc etc ... Quindi oltre al fattore contrasto citato giustamente da Etruscastro, la qualità delle ottiche ha un peso determinante sulla risoluzione effettiva.
Tornando al contrasto: un rifrattore ha una dispersione inferiore del segnale luminosorispetto a un riflettore di pari diametro, a causa dell'ostruzione centrale e delle razze di supporto del secondario.
Ciao!
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Re: Consigli primo strumento
Al post 35 ho fatto intendere quello che a detto anche @etruscastro noi poveri umani non siamo capaci di vedere il contrasto lo possiamo fare solo se fotografiamo zommando con un software di grafica
Invece il PR si che lo possiamo vedere , il PR dipende solo dal diametro dell'ottica . ripeto un 150 ostruito ha lo stesso PR di un'ottica non ostruita.