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La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
So bene che questo genere di telescopi non è nelle grazie di molti (eufemismo), almeno sui forum italiani, mentre ho notato un atteggiamento un po’ più possibilista su Cloudy Nights.
L’Unistellar Equinox 2 è praticamente appena entrato in produzione, credo che il mio sia uno dei primissimi in Italia, perciò ho comprato sulla fiducia.
Ma come di solito succede con tutti i miei acquisti importanti, in realtà ci penso un bel po’ prima di procedere.
Avevo iniziato a pensarci anni fa, quando era uscito il Vaonis Stellina, poi avevo pensato al fratello minore Vespera.
Alla fine ho preso l’Equinox nella nuova versione perché mi è sembrato quello con il miglior rapporto prezzo/prestazioni nella sua categoria.
La categoria, poco popolata, è quella degli astrografi-simil EAA automatizzati e all-in-one.
Costa 2500 euro e si può argomentare all’infinito che i soldi potrebbero essere spesi meglio altrimenti.
Il fatto è che, non me ne vogliano i puristi di tutti i generi, a me il tipo di prodotto è sempre piaciuto, sin da quando uscì lo Stellina.
Quello però costava 4000 euro pre-pandemia, mentre 2500 euro attuali, astronomicamente parlando , valgono più o meno 1800-1900 euro pre-pandemia, quindi il costo, sebbene ancora considerevole, è dal mio punto di vista, decisamente più accettabile.
Rispetto al Vaonis Vespera, di ugual prezzo, l’Equinox 2 ha a mio parere il vantaggio di una maggiore apertura e di una focale che permette di riprendere un range di oggetti maggiore, al prezzo di una minore trasportabilità
Infatti non è proprio piccolo, né tanto leggero (9 kg + un paio di treppiede).
Unistellar vende uno zaino fatto su misura (per tutti i suoi telescopi, non solo questo) al non troppo economico prezzo di circa 330 euro, ma con i primi esemplari dell’Equinox 2 è in omaggio, e quindi almeno questa spesa me la sono evitata.
Non è un vero è proprio telescopio da astrofotografia (anche in altazimutale si può fare di meglio), non è neppure perfetto per i puristi del’EAA, perché c’è una consistente elaborazione “black box” fatta dal computer di bordo.
E allora che cos’è?
Eh … un modo veloce per vedere oggetti celesti con una certa comodità, ed eventualmente salvarne le immagini, senza troppe pretese di qualità astrofotografica.
Lo specchio ad F4 non è banale da collimare, ed ho lottato per due giorni per ottenere una collimazione simil-decente su buona parte del (ma non tutto il) campo inquadrato.
E’ in effetti difficile ottenere stelle rotonde dappertutto, e quelle più luminose sono ancora più difficili, forse perché influisce un algoritmo di soppressione degli spikes, che infatti, nonostante la spessa crociera, si vedono proprio solo sulle stelle più luminose.
Anche i colori onestamente non sono il massimo: le stelle sono generalmente bianche e anche nelle immagini che ho post-processato con StarTools, ho ottenuto colori più o meno passabili sono per gli ammassi stellari.
E’ possibile che in ambito urbano questo sia un effetto delle routine di rimozione dell’IL.
Oltre allo stacking “live”, il sistema effettua infatti anche una rimozione dell’IL, ed è piuttosto efficiente, perché se ne vede di meno, in tempo reale, rispetto ad esempio a quanto se ne vedrebbe usando Sharpcap nelle stesse condizioni ambientali.
La sensibilità complessiva la trovo buona, essendo riuscito a cogliere con pose di 4 secondi (il massimo permesso) una galassia di magnitudine 14 come NGC898 dal centro di Torino e con la luna quasi piena, per quanto un po’ lontana.
Ho fatto un calcolo della luce effettivamente catturata dallo specchio, una volta tolta l’ostruzione della spessa crociera e dell’alloggiamento del sensore, e mi risulta pari a quella di un rifrattore da 100 mm di diametro, millimetro più, millimetro meno.
Rispetto poi ai prodotti Vaonis, l'Equinox ha una flessibilità in più: è possibile montare i propri filtri da 31.8 mm, come spiegato in questo video:
https://www.youtube.com/watch?v=DyCF...=FranckMarchis
Il sensore “dovrebbe/potrebbe” essere un Sony IMX347, secondo voci su Internet, ma quando ho chiesto al produttore quale sensore utilizzassero, mi hanno risposto che al momento l’informazione era riservata.
Altre cose: l’app che gestisce il telescopio permette di fare dei dark ma non dei flat, e infatti mi sa che dovrò trovare il modo di pulire il sensore da un piccolo alone all’estremità del campo; i dati RAW non sono immediatamente accessibili (cosa che invece Vaonis fa), bisogna caricarli sul sito del produttore e poi chiedere un link per scaricarli.
Questo è certamente un aspetto che spero venga migliorato quanto prima.
Alla fine però il prodotto è più uno strumento per esplorare il cielo con una certa facilità ma senza vere pretese astrofotografiche, e sempre che non ci si faccia prendere da purismi di vario tipo.
Come note finali, per ora, devo dire che il sistema di puntamento riconosce velocemente le stelle nel cielo con una routine di tipo plate solving (poche decine di secondi) e poi è in grado di centrare gli oggetti con un errore massimo che finora ho visto essere di 5-7 arcominuti.
La durata della batteria, ufficialmente di 11 ore, anche con le temperature miti dello scorso weekend, mi è sembrata più nel range delle 6-7, ma c’è da dire che ho anche fatto upload dei dati.
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Allegati: 8
Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Mentre questo è ciò che si può ottenere con un po' di post-processing (e con la premessa che la collimazione era ancora da sistemare):
https://www.astrobin.com/c0ltly/?_ga...200.1678624266
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Ottimo, ti anticipo già che questo prodotto mi fa storcere il naso. Tuttavia comprendo le tue necessità, ma sopratutto trovo utile avere riscontri e dati da qualcuno che lo usa.
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Sono molto tentato anche io ma per il Vespera della Vaonis più che per l'Equinox 2.
Per chi vuole vedere in diretta ciò che non riuscirebbe a vedere sul momento nemmeno usando un dobson da 40 cm portato sulle Alpi, credo sia un'ottima soluzione.
Le foto che ho visto ricavate dal Vespera non erano niente male, considerando che comunque i file che vengono salvati sono elaborabili a piacimento.
E poi la comodità e la maneggevolezza di fare tutto con un aggeggino da pochi kg per me è impagabile.
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
@altazastro
Oggi sei un "eretico", domani sarai un pioniere. ;)
Penso che questi telescopi saranno il futuro, come lo fu il goto una 15ina di anni fa.
Ora sono limitati, di piccolo diametro e relativamente costosi, ma considerato come si stà sviluppando l'EAA (e rovinando ulteriormente i nostri cieli) e la conseguente vendita di cams specifiche, non passerà molto prima che la scelta relativa a tale tipologia di strumenti, si amplii moltissimo, solo il tempo di maturare ulteriormente le tecnologie relative ad acquisizione, somma ed elaborazione.
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Allegati: 2
Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Fatta la prova montando il filtro (non particolarmente stretto) UHC-E di Astronomik: 2 ore di Monkey Head Nebula.
Live a colori:
Allegato 50553
Processata in B/N con StarTools:
Allegato 50554
Questa volta mi sa che è meglio "live" :D ... il fatto è che StarTools si esprime al meglio con fits non processate e qui gli do in pasto dei PNG stra-processati!
Prima o poi proverò anche con il filtro H-alpha 12nm, anche se temo che con soli 4 secondi di esposizione massima ...
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Complimenti per il nuovo aquisto.
Non mi e' chiara una cosa... si puo' escludere completamente il pre processing dello strumento e avere dei file completamenti grezzi?
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Citazione:
Originariamente Scritto da
Angelo_C
@
altazastro
Oggi sei un "eretico", domani sarai un pioniere.
concordo, pur ammettendo che non è uno strumento che entra nelle mie grazie è indubbiamente un telescopio che apre ad una "nuova" astronomia sul campo, volente o nolente questo è e questo sarà!
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
@iaco78
No, non si può escludere l'elaborazione on board, si possono solo regolare il gain (in dB) e il tempo di acquisizione (in ms), più due parametri (luminosità e "background") nella visualizzazione a schermo.
I grezzi ci sono, ma non vi hai accesso diretto (ed in questo Vaonis è migliore), devi farne l'upload sui server di Unistellar, tramite una procedura regolata dalla loro APP, poi mandare una mail chiedendo un link per scaricarli.
Molto farraginoso ed inefficiente, anche se dicono (da tempo) che presto metteranno su un sistema più automatizzato che bypasserà le mail.
Io credo vogliano mettere le mani sul "dato" acquisito per infilarlo in enormi database (utilizzabili anche da A.I.) e poi magari, chissà, rivendere questi dati a qualcuno.
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Citazione:
Originariamente Scritto da
Angelo_C
@
altazastro
Oggi sei un "eretico", domani sarai un pioniere. ;)
Penso che questi telescopi saranno il futuro, come lo fu il goto una 15ina di anni fa.
Esattamente il mio stesso pensiero. Da appassionato (e professionista) in ambito tecnologico, sembra proprio che questo genere di strumenti rappresenti - in stato oggi embrionale - ciò che sarà la normalità fra una decina d'anni. Quindi nulla di male, anzi. Mi immagino già un sistema del genere applicato su uno strumento di diametro più grande, reso più flessibile nell'uso visuale da un focheggiatore ibrido (su cui magari puoi alternare l'uso del sensore con l'oculare classico), e perchè no un software in grado di gestire la collimazione dello strumento in modo semi-automatico sfruttando il CCD. Una pacchia, senza ombra di dubbio, per chi per anni si è spaccato la schiena nel trasportare ed è diventato matto a gestire dozzine di "oggettini" sparsi da combinare.
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Ciao altazastro, ognuno si prende e osserva lo strumento che vuole, quindi complimenti per l'acquisto. Magari sarai il pioniere di domani :)
A parte questo, mi sono sempre chiesto cosa fosse questo tipo di telescopi.
Mi spiego, non sono per visualisti ( non credo che ci sia la 'poesia', lasciami passare questo termine, della visione diretta ) ma nemmeno per astrofotografi, per le limitate possibilita' di ripresa ed elaborazione.
Ho sempre creduto che fossero dei gadget tecnologici ma poco astronomici.
Tu, che lo possiedi e lo usi, cosa ne pensi onestamente?
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Solo una aggiunta.
Quello che differenzia l'Equinox ( e i Vaonis, ecc ) da un telescopio goto 'normale' e' il fatto di avere un sistema di ripresa live stack automatizzato, o sbaglio?
Non sarebbe stato molto piu' efficiente invece di creare un telescopio completo, fare un oculare per live-stack in modo da essere utilizzato per dei casi opportuni ( es: luoghi con IL elevato ) e su telescopi diversi?
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Nel concordare che ognuno deve divertirsi come desidera e che gli strumenti (e il loro acquisto) deve essere personale perché in ognuno di noi vibrano "corde" diverse, vorrei dare la mia esperienza con il mondo Unistellar.
Gli strumenti di EAA (electronic Assisted Astronomy) esistono da tantissimi anni, almeno dagli anni '80 anche se molti non li conoscono.
Unistellar non ha fatto altro che "rinverdire" (o cercare di farlo) un successo che non c'è mai stato in campo amatoriale.
In effetti, avendo provato più di un prodotto di EAA e due di Unistellar, devo dire che la tecnologia c'è ma appare molto male impiegata perché non riesce a fare nulla oltre a visualizzare una immagine colorata a bassa risoluzione piuttosto "finta" e oggettivamente brutta. Mi è stato ovviamente proposto di avere in prova e recensire uno di questi strumenti ma ho declinato l'invito perché avrei potuto parlarne solamente male e mi sarebbe dispiaciuto.
Il fine di questi strumenti è quello di portare oggetti del cielo profondo alla soglia di visibilità di chiunque, senza quasi avere nozioni di atsronomia. Per questo, a mio avviso, funziona molto meglio Astrobin e una connessione internet. Non riesco davvero a comprendere come l'astrofilo smaliziato possa trovare applicazioni utili a questi strumenti (ma posso ovviamente sbagliarmi).
L'idea di fondo era rivoluzionaria negli anni '70 e allora non ha avuto successo, francamente non credo che lo abbia oggi e non penso che sia questa la strada per avvicinare il pubblico all'astronomia.
Però, ovviamente, faccio ogni augurio all'amico Altazastro affinché possa divertirsi e ottenere bei risultatio con il "nuovo" giocattolo.
Per Robicek:
1) sono esistiti ed esistono gli oculari "live stack", da 40 anni esistono e non li usa nessuno a parte qualche entusiasta che dopo pochi mesi poi li vende.
2) Atik aveva proposto, anni fa (una ancora in commercializzazione) camere cmos autostacking come le Horizon e Infinity, che hanno avuto un successo commerciale non eclatante.
Paolo
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Un'altra "specie" di EAA era rappresentata dalla prima camera ASTROVID ma soprattutto dalla successiva WATEC 120+n che offriva prestazioni superiori a quelle di questi unistellar e ha 15 anni di progettazione in più sulle spalle.
Paolo
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Non saprei, i tempi non sono maturi oggi, figurarsi 20-30-40 anni fa, è naturale che un prodotto del genere (che fatica a ritagliarsi una fetta di mercato con le tecnologie odierne) non abbia avuto alcun successo in passato. Tuttavia prima di bocciare definitivamente questi strumenti mi riservo di vedere cosa succederà nei prossimi anni. Sony sta sfornando ogni anno nuovi sensori con specifiche sempre più sorprendenti, in grado di catturare sempre più fotoni e ridurre rumore come non mai. Quelle che oggi in live-stacking sono immagini "così così" fra 5 anni potrebbero essere incredibilmente più dettagliate e appetibili, e non solo perchè si useranno sensori migliori, anche i software di live-stacking verranno migliorati. E' possibile che fra 5 anni avremo un'evoluzione di questi oggetti a prezzi accessibili. Come è possibile che naufragheranno del tutto. Stiamo a vedere.
Poi sul discorso di "cosa è", è chiaro: è uno strumento per fare EAA. Non è visuale, non è imaging, l'EAA si pone in mezzo alle due cose, ed è possibile farlo, è anche piuttosto economico, ma anzichè doverti procurare montatura, OTA, cavi vari, camerina, PC, questi strumenti ti mettono a disposizione un all-in-one che ti manda sul telefono (o sull'oculare elettronico) l'immagine. Target commerciale? Pigri e divulgazione / didattica. Mica poco, è un bel bacino d'utenza....
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Allora, fino ad ora mi sono divertito moltissimo, ma certamente c'è l'entusiasmo della novità, e quindi vedremo come andrà nel tempo.
Detta molto semplicemente a me fa comodo il pacchetto "tutto in uno": per ragioni logistiche di casa mia, io ogni sera devo smontare e rimontare tutto il setup "convenzionale", montatura in un posto, tubo in un altro, sensore in un altro, filtri in un cassetto, alimentatore in un altro ... e quindi monta e smonta richiede il suo tempo e mi è pure successo di montare tutto in casa perché alle 20 il cielo era sereno e aprire le serrande alle 22 (dopo aver montato tutto) e trovare il cielo coperto.
Questo lo si porta fuori già pronto, accendi, si allinea veramente in fretta e via ... si osserva ... su schermo.
Certo non accontenterà mai il visualista vero e proprio, ma tanto io oramai da anni osservo solo più via schermo, quindi non mi cambia niente.
Qualità dell'immagine ... certo non è come uno stacking offline con Astro Pixel Processor, seguito da un'ora di elaborazione con StarTools, ma l'immagine non è in tanto bassa risoluzione, ed è molto più grande di quello che questo sito permette di caricare ... e comunque a me non pare brutta ... poi ovviamente su questo aspetto la discussione sarebbe infinita.
I precedenti descritti da Cherubino onestamente non li conosco, ma la tecnologia che c'è in quello scatolotto negli anni'80 avrebbe richiesto una scrivania, per non parlare della capacità di elaborazione in tempo reale: l'abisso tra le capacità di elaborazione di un 386 e quelle dei processori anche più umili di oggi è immenso, per non parlare della velocità delle memorie, dei bus, etc.
E la potenza di elaborazione fa un bel po' di differenza quando devi fare live stacking e poi anche applicare algoritmi di wiping contro l'IL al volo e così via.
Certo che poi alla fine è una questione paradossalmente più di sentimento che di ragione: ti devono piacere le immagini che si formano sul tablet, ti deve piacere l'idea stessa che l'immagine si formi sul tablet, devi accettare che sei molto più uno spettatore rispetto a quando operi con un setup convenzionale (visuale o EAA o AP).
Però a me l'idea di metterlo fuori con il freddo (ma anche il caldo estivo, perché il range di temperature in cui è supportata l'operatività arriva fino a 40 °C), mentre io me ne sto comodo sul divano e punto gli oggetti in maniera davvero precisa, e l'immagine si forma affidabilmente, senza dover uscire a correggere questo o quello ... beh insomma a me questo piace, ma capisco che a molti potrebbe non piacere affatto ... insomma finirò nel girone dei pigri.
Poi è anche trasportabile in giro ed utilizzabile in un parco cittadino, o da un (Air)BnB o da casa di amici con la semplicità e la rapidità che i setup classici non hanno, intendo quelli EAA/AP.
Ciò detto, non è che sostituisca tutto il resto della mia attrezzatura: ne è un divertente e comodo complemento.
Sul fatto che un giorno tutti i (o molti dei) telescopi saranno così ... no, non credo: certamente penso che in percentuale ce ne saranno più di adesso (principalmente causa IL) e che costeranno un po' meno, ma il nostro è un mondo di hobbisti e quindi il piacere del "poterci mettere le mani" ci sarà sempre.
Su Cloudy Nights in merito a questo genere di strumenti ho letto paragoni con i notebook in campo informatico: una volta i PC erano tutti desktop/tower e i notebook erano meno potenti e molto più costosi ... e poi con il tempo si sono presi quasi tutto il mercato.
Ci sono degli elementi di verità in quest'analisi: mi ricordo che anche io 25 anni fa e oltre prendevo in giro i "portatili" perché non potevi cambiare scheda madre, scheda video, etc e poi sono diventati dominanti, ma ci sono due aspetti: 1) una base di utenza enormemente più vasta che permette investimenti enormemente maggiori rispetto a quelli del settore dell'astrofilia e 2) un'utenza fatta in grandissima parte di utenti veri e propri, non di appassionati del PC, quindi a mio parere le cose sono diverse.
Certo se su questo genere di telescopi venissero investiti i soldi che sono stati investiti per l'evoluzione dei notebook, e la base di utilizzatori fosse di quelle dimensioni, allora potremmo veramente immaginarci telescopi "smart" con schemi compound e apertura di 20/30 cm con sensori APS-C o più grandi, magari anche mono con filtri e ruota incorporati, stacking e processing "A.I. augmented" in tempo reale ... il tutto per 500 euro ... e allora sì che ci sarebbe ben poco altro in giro, ma non credo che succederà.
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Concordo sul finale "sogno" da 500 euro, ma anche da 5000 sinceramente.
Per il resto concordo con il fine, che è il suo.
Paolo
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Mah..... un oculare che fa il lavoro di elaborazione ... ma a questo punto non è meglio guardarsi le foto già belle fatte? Tanto si tratta dello stesso soggetto.
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Pochi giorni fa Luca Fornaciari ha rilasciato un video nel quale parla dei prossimi prodotti che testerà e recensirà. Se non ho capito male ha acquistato un Unistellar. Recensirà a breve anche un altro prodotto (inviatogli da Artesky se non erro), la montatura AM5.
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Io sono favorevole a sistemi che facilitino la ricerca, in fondo è uno spreco di tempo e origine di disamoramento, i superguro della ricerca magari avranno a che ridire perchè diventerebbero meno super guru - L'importante è osservare direttamente quello che interessa - bene o male un poco di conoscenza astronomica si acquisisce.
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Sinceramente da visualista, io speravo che la tecnologia andasse in un' altra direzione, cioè in quella di ridurre sensibilmente, o annullare, magari tramite filtr i innovativi l' IL o il seeing troppo agitato.
Fantascienza?
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Mah, in base alle conoscenze attuali penso di sì, poi se si arrivasse a controllare le capacità di elaborazione del cervello umano (perché alla fine noi vediamo con il cervello attraverso gli occhi) nello stesso prevedibile modo in cui si controlla quello delle CPU in silicio, allora chissà ... però sì, fa abbastanza fantascienza ...
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Partendo da zero, con uno strumento classico, ho imparato molte cose sul cielo, ottica, meccanica celeste, meteo, sensori di ripresa, e molto altro. Se avessi iniziato con ll'unistellsr forse avrei imparato molte meno.
Un campo d'utilizzo potrebbe essere per coloro che affette da un andicap non possono fare le attività classiche di monta, smonta e porta in giro.
Inviato dal mio M2101K7BNY utilizzando Tapatalk
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Per me tutto sta in cosa piace fare.
Per un astrofilo con una certa esperienza, se piace il monta e smonta, fare chilometri per trovare un cielo che ti permetta con il tuo strumento molto spesso di intravedere qualcosa che riconosci perchè già la conosci, se ti gratifica impiegare ore per acquisire immagini che fai diventare belle perchè ci lavori altre ore in post produzione, allora questo tipo di strumenti non vanno bene.
Io personalmente, anche in funzione della qualità sempre peggiore del nostro cielo, li ritengo un complemento indispensabile al mio set up super classico da visualista poco più che planetario, fatto da un o SC da 6 pollici e da un rifrattore acro 120/600 su montatura az, perchè il mio obiettivo è comprimere al massimo i tempi che mi portano ad osservare. Anche perchè sarebbero ormai operazioni assolutamente ridondanti.
Le immagini che ho visto, ottenute anche senza post elaborazione in live stacking, non le ritengo assolutamente malvagie. Anzi.
Poi, se si vuole, si possono sempre elaborare e i risultati, anche in rapporto ai costi della strumentazione e ai tempi necessari, sono di ottimo livello secondo appassionati molto più competenti di me.
Inoltre, rimane sempre una parte di contributo personale al set up, perchè le immagini migliorano in funzione della qualità del cielo, dall'utilizzo o meno di filtri, dalla precisione di messa in bolla dello strumento (parlo per il Vespera della Vaonis) ecc.
Ovviamente, come sempre, de gustibus.
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Secondo me non vale la spesa di 3000€ ,se nascondono la bontà del sensore forse l'inghippo c'e'
Con meno della metà ti prendi un rifrattore apo da 70mm una Sky-Watcher STAR ADVENTURER GTi una asi come sensore è sharpcap per fare il livestack, voglio fare lo spendaccione ma non spendererò più di 1800€;)
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Credo che il "mistero" del sensore sia più che altro un problema di comunicazione e cautele "legali" all'interno dell'azienda: chi risponde alle domande magari ha paura di dire qualcosa di più piuttosto che di meno.
Comunque confermo che si tratta dell'IMX347, come si evince dal seguente articolo in merito alla ricerca degli esopianeti con i telescopi Unistellar:
https://iopscience.iop.org/article/1...873/acaa58/pdf
Citazione del modello di sensore alle pagine 4 e 8.
In merito al setup EAA con apetto, ASI e Sharpcap ... ce l'avevo già e avevo bisogno di una nuova droga! :D
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
che brutta cosa la strumentite acuta ,te lo dice chi ne ha sofferto molto hora sono guarito:biggrin:
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Citazione:
Originariamente Scritto da
altazastro
Mentre questo è ciò che si può ottenere con un po' di post-processing (e con la premessa che la collimazione era ancora da sistemare)...
Risultato interessante. Alcune domande:
1) Il live stacking e' capace di ripartire dal file di stacking generato in una precedente sessione? Oppure riparte sempre da zero? Funzionalita' utile da avere in caso di porzione limitata del cielo a disposizione.
2) L'immagine che hai pubblicato e' 1264x844. Qual e' la dimensione in pixel dell'immagine grezza che si ottiene dall'Equinox? Dovrebbe essere sui 6.2MB se non ho letto male.
Per ricavare la magnitudine limite della foto (che dovrebbe essere intorno alla 15) l'ho riprocessata velocemente in Pixinsight. Se per te e' ok posso postare l'immagine che ho ottenuto.
Grazie.
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
@Adriano_SW
Posta pure tutto ciò che vuoi: quello che pubblico è di dominio pubblico e ci puoi fare quel che vuoi.
Il live stacking riparte da zero ... sì lo so che è una limitazione ... uno può pensare di salvare ogni 5 minuti, scaricarsi le PNG, convertirle in FIT e fare lo stacking offline, con Siril, DSS, APP, o quel che si vuole.
Per quanto riguarda la risoluzione dell'immagine originale era di 2880x2160, pari a 6MP, ma è interessante notare che l'IMX347 è un sensore da 4 MP con fattore di forma 16:9, quindi credo che l'immagine finale che viene scaricata sia il prodotto di interpolazioni o stitching, ma comunque non la semplice trasformazione in PNG del RAW.
Questo si intuisce anche dalla risposta che ho ricevuto quando ho chiesto al produttore in merito al sensore e alla sua risoluzione (avevo fatto notare la differenza 4-6MP):
"For the moment, at the very beginning of the launch, we have decided to keep some data confidential.
Indeed, the sensor and resolution specifics are protected by the industrial secret for the time-being.
The eVscope 2 is our most advanced smart telescope, and as such, it is equipped with our best super-resolution imaging.
The resolution of the eVscope pictures differs due to different image post-processing techniques, it's done by our software."
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Allegati: 1
Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Citazione:
Originariamente Scritto da
altazastro
@
Adriano_SW
Posta pure tutto ciò che vuoi: quello che pubblico è di dominio pubblico e ci puoi fare quel che vuoi.
Ecco la versione mini:
Allegato 50571
Strumento comunque interessante.
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Parliamo di una nicchia occupata 5 minuti fa, questi strumenti (rispetto ad un setup "classico") sono molto grezzi, gestione poco efficiente, prestazioni (dell'elettronica) relativamente limitate, idem quelle ottiche (diametri) e prezzi ancora alti; la stessa cosa cosa dei primi cellofoni con i tasti verdi, con borsetta/batteria da 3 kg che costavano 5.000.000 delle vecchie lire.
Quando la gestione (come alcune criticità evidenziate da @altazastro) sarà più flessibile e "aperta", l'elettronica ancor meglio integrata, diametri più "importanti" e prezzi meno di "nicchia", avremo l'equivalente del cellofono moderno e allora ci sarà il boom (secondo me). Ovvero la possibilità di "bucare" i sempre più fetenti cieli del pianeta, senza partire per luoghi "selvaggi", aprire le porte dell'astrofilia ai "pantofolai" che vogliono la pappa pronta (anche il posting automatico sui social della "tua" creazione :biggrin: ) e questo potenzialmente potrebbe essere un bacino ben più numeroso dei quattro gatti di astrofili "prima maniera" (noi :razz: ).
In breve, questi aggeggi mi sembrano tanto come un moderno SUV, non sono ne carne ne pesce ma li vogliono tutti.
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Pura curiosità: Come si comporta nel planetario/Luna?
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Parlo da informazioni ricavate per il Vespera.
Pianeti non praticabile.
Luna molto bene.
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Allegati: 1
Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
A Luna e pianeti ci devo ancora arrivare, comunque non c'è molto da aspettarsi: per la Luna Unistellar dice che bisogna usare le pose singole senza stacking, mentre per Giove, Marte, Venere e Saturno c'è una specie di "live lucky imaging" proprietario, da cui però non mi aspetterei molto, se questa è l'immagine di Giove postata sul sito di Unistellar:
Allegato 50572
Io ho fatto di molto meglio con il MAK90, questa mi ricorda un po' l'immagine di Giove che feci nel 2006 con il Meade 2045D e la prima Meade LPI ...
Quanto a Urano, Nettuno e pure Mercurio, vanno trattati come oggetti deep ... qui il link con le spiegazioni:
https://help.unistellar.com/hc/en-us...on-and-planets
Comunque chiaramente NON è un telescopio per Luna e pianeti, semplicemente con quel che costa dovevano dare uno straccio di possibilità di visualizzazione a chi non ha altro da utilizzare.
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Il boom per vedere delle foto?
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
altazastro, alla fine dipende molto (anche) da come interpreti la tua passione.
Io davanti ai monitor ci lavoro tutto il giorno ( da informatico ), la sera mettermi all'oculare e' un'attivita' che mi rilassa..
Ho provato anche io qualche esperimento di EAA con la asi 224 ( sensore utilizzato per le prime versioni di Unistellar Evscope ). Interessante, non c'e' che dire, pero' mi manca sempre la visione diretta da visualista.
Se ci fosse in futuro un modello che permette tempi di stacking ridotti ( < 1s ), magari un pensierino ce lo farei.
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Sono informatico anche io ... sarà che oramai il video è la mia rappresentazione del mondo ... :D
Non essendo più giovane (ero giovane trent'anni fa) e avendo cominciato con l'astronomia da ragazzo, gli oculari li ho usati parecchio in passato, ma ora, un po' perché la vista non è più quella di una volta, un po' perché ho solo Plossl 31,8 e molto perché comunque trovo lo schermo più comodo, gli oculari li lascio nel cassetto da anni.
Lo stacking minore di 1s lo fai con questo: è regolabile da 1 a 4000 ms.
@Huniseth quella del boom non l'ho capita.
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Infatti la mia non era ovviamente una critica, anzi ;)
Io con gli oculari cerco di rilassare gli occhi. Domenica sera il cielo era terso e spirava un leggero vento.
Con l'acro 152/900 ho spazzolato un bel po' di ammassi aperti tra l'Auriga, i Gemelli, l'Unicorno, i Cani e la Poppa. Divertimento e rilassamento puro.
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Citazione:
Huniseth quella del boom non l'ho capita.
Si riferiva a questo:
Citazione:
Originariamente Scritto da
Angelo_C
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Quando la gestione sarà più flessibile e "aperta", l'elettronica ancor meglio integrata, diametri più "importanti" e prezzi meno di "nicchia", avremo l'equivalente del cellofono moderno e allora ci sarà il boom (secondo me)...