Ho preso questo questo piccolo rifrattore 90/500 Bresser ,adatto per me, per visualizzare la Luna è spazzolare il cielo è leggerissimo :biggrin:
Allegato 54466
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Ho preso questo questo piccolo rifrattore 90/500 Bresser ,adatto per me, per visualizzare la Luna è spazzolare il cielo è leggerissimo :biggrin:
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Bravo Armando! E adesso speriamo che non ci fai piovere sotto le feste :)
sposto in -telescopi e montature-
Bellissimo , dicci un pò come si comporta.
Intanto ti chiedo subito se il paraluce è rientrabile.
@Free Per adesso l'ho provato sul terrestre con un oculare da 10mm è risultato nitido è luminoso a 50X il paraluce non è rientrabile
Peccato per il paraluce non scorrevole , non costerebbe poi tanto , farlo retrattile
Per dare un'occhiata a cose come Pleiadi, Iadi, Cintura di Orione e dintorni a bassi ingrandimenti questi telescopi sono molto godibili (e non disdegnano nemmeno i Messier piu' evidenti). Un'ottima alternativa al binocolo che avevi intenzione di prendere tempo fa.
Penso che a F5.5 il colore sulla Luna non manchera', ma alla fine "non si puo' mica chiedere la Luna" :D
Nella foto non ci sono gli anelli e la barra vixen. Faceva parte del pacchetto o la hai dovuta aggiungere tu a parte?
Bell'acquisto Armando, ho sentito parlare bene degli acromatici 90/500.
Sicuramente la vocazione di un 90/500 è per gli oggetti che hai nominato, col Vista io non disdegno di dare un'occhiata anche a luna e pianeti. Come cromatismo un 90/500 è 1,57, un 80/400 è 1,59 (si veda la tabella che condivido sotto), entrambi rientrano nel "cromatismo filtrabile". Col Vista trovo buono sulla luna un filtro arancione W21, il Semiapo ed il Contrast Booster sul nostro satellite mi piacciono poco perché diventano molto evidenti delle chiazze di verde che senza si notano molto di meno.
Allegato 54467
@Gonariu tra poco lo provo sul cielo;););)
Provato sulle stelle , e venere , su venere presenta il cromatismo, in vece sulle stelle risultano puntiformi quando potrò andare sul terrazzo dove ho il cielo libero a 360° lo testerò meglio
Ciao Armando, io lunedì 9, in una piccola serata di osservazione che ho organizzato per i miei alunni dalle 17 alle 18, ho visto Venere al crepuscolo e quando era buio col Vista. Il cromatismo c'era (ovviamente) ma la fase era ben distinguibile, come la luna a 1-2 giorni dal primo quarto, sicuramente usando qualche filtro come il W58 verde o il W21 arancione l'avrei ridotto di molto. Guardando la luna trovo molto buono il filtro W21, anche ad ingrandimenti di 170X-200X per quanto riguarda l'aumento del contrasto e la buona riduzione dell'aberrazione cromatica; ovviamente in serate con un seeing decente.
Io trovo incredibilmente ben corretto dall'aberrazione cromatica l'ACRO SW da 70/500mm ad f 7.14 .
Oltre che estremamente leggero , ha un focheggiatore pessimo ed in plastica, ma manda a fuoco e regge comunque appena bene la pesante torretta ZEISS angolata a 45°+ due oculari, il che vuol dire che se equipaggiato di un diagonalino da 31,8mm + un oculare, il focheggiatore lavorerà più che in sicurezza.
Io uso questo rifrattorino affiancato al binocolo IBIS 20x80ED, se l'ottimo binocolo è fermo a soli 20x, è da vedere cosa combina l'acro da 70/500mm + torretta ZEISS angolata a 45° + due EFF da 12mm/60° a 42x.
In terrestre, dove il luminosissimo 20x80ED non vede certi paticolari minuti, lo fa molto bene invece l'acro da 70/500mm a 42X, provare per credere di come i particolari difficili saltano fuori al crescere degli ingrandimenti.
Ciliegina sulla torta, il più che valido acro da 70/500mm l'ho pagato solo 35€ da usato, ovvero meno di un oculare molto economico e l'ho fatto diventare uno pseudo SWARO BTX dei POVERISSIMI-ISSIMI-ISSIMI, con l'abbinamento con la torretta ZEISS angolata a 45°:)
@Giovanni BRUNO Prima di tutto buone feste;)
Non sono nato ieri ho preferito prendere il 90/500 perchè 2cm fanno la diferenza stavo prendendo il 102/650 della Celestron, ho ripensato per la mia invalidità non andava bene, di torrette ne ho possedute a bizzeffa non mi trovo bene quando voglio vedere in binoculare ho i binocoli
Bisogna dire che un acromatico 70/500, se fatto bene (doveroso precisarlo, visto che ancora ai Cinesi non tutte le ciambelle riescono col buco ......), debba avere un buon contenimento dell'aberrazione cromatica in quanto soddisfa la relazione F >= D^2 (con F e D rispettivamente focale e diametro del doppietto acromatico). Sia esso che il 90/500 comprato da Armando soddisfano la condizione di "cromatismo filtrabile" nella tabella che ho condiviso alcuni giorni fa (coefficiente di cromatismo 1,8 per il 70/400 di Giovanni e 1,57 per il 90/500 comprato da Armando). In questo forum ho letto che "l'apertura vince sempre", i 2 cm in più del 90/500 si dovrebbero far sentire sul 70/500, almeno in line teorica.
Si tratta di acromatici dal costo irrisorio , ma con buone qualità se si osserva a basso ingrandimento , certamente si può usare anche per Pianeti e Luna ad ingrandimenti più sostenuti , ma il cromatismo inevitabilmente salta fuori e anche usando filtri per tenerlo un pò a bada il cromatismo non si eliminare del tutto , se l"ota in oggetto viene paragonata ad una con lo stesso diametro ma con focale f10 o superiore si nota subito la differenza in modo più significativo su Giove dove i particolari hanno un basso contrasto ed il cromatismo tende a mischiare un po questi particolari .
In compenso a bassi ingrandimenti offrono un ampio campo visivo e se usato sotto cieli bui diventa molto divertente scorrazzare da una parte a l'altra del cielo.
Forse mi sono spiegato male?
Queste cose che scrivete le so già ho posseduto tanti acromatici a lunga focale se ho optato per questo 90/500 ,mi ripeto alla noia ho la parte destra paralizzata causa 2 Ictus non posso sollevare pesi , questo rifrattorino pesa 1,9kg compresi accesori il cavalleto è riposto sul terrazzo , quando il cielo permette piano piano salgo ,mi accontendo ,questo hobby c'è da 68 anni, ho tentato di appenderlo al chiodo non c'è lo fatta:biggrin:
Ciao Armando, è certo che le sai già :)
E’ solo che quando un membro del forum arriva con un nuovo telescopio ci piace scambiare qualche opinione, anche se alla fine non si scopre niente di nuovo. E’una passione che ci accomuna tutti.
Ciao Capitano , certo che nessuno vuole mettere in dubbio la tua esperienza , sappiamo bene che sei un veterano nel campo , io personalmente potrei apprendere molte cose da te .
Ho voluto dare solo i miei due centesimi
Ciao Armando, concordo con Giovanni 1971 e con Free, sappiamo tutti che sei molto competente in queste cose, sei una risorsa ed è bello averti con noi in questo forum. L'argomento che hai cominciato riguardante un acromatico corto mi piace moltissimo perché io adoro gli acromatici corti, il Vista è l'ottica che uso di più fra quelle che ho. Man mano che lo usi parlaci dei risultati che ottieni con questa tua nuova ottica, la cosa servirà anche verso chi si sta orientando verso un acquisto di questo tipo. Stammi bene e cieli sereni!
Certo che se gli acromatici corti avessero anche il paraluce scorrevole, esalterebbero ancora di più la loro estrema trasportabilità e rimessabiltà.
Che dire poi dei materiali usati per i paraluci, certi telescopi ACRO corti sembrano sfidare il buon senso comune, oltre ad averli fissi, alcuni sono anche in pesante ACCIAO, mentre la più scrausa ed ultraleggere delle plastichette assolverebe benissimo al loro compito di paraluce.
Porto ad esempio l'ottimo ACRO CELTRON OMN XLT da 150/750mm, con un imponente paraluce mi pare di ricordare in acciaio, ma è un ricordo lontano.
So solo che quando lo comprai usato, subito smontai il paraluce fisso ed a seguire costruii un paraluce in POLIETILENE ESPANSO NERO, quello dei tappetini da ginnastica.
Il risultato fu sorprendente, con il paraluce arretrato, esteticamente appariva davvero compattissimo e persino la montabilità ne guadagnò parecchio, senza il carico di punta del paraluce originale in ferraccio, potevo montare il rifrattore più in avanti e quindi ottenere una postura osservativa più comoda se puntavo verso lo zenit.
Adesso che come rifrattore di medio diametro ho un TS SD APO da 102/711mm, davvero compattissimo, nonostante il paraluce sia collassabile, è comunque un paraluce stupidamente troppo massiccio ed ho tanta voglia di espiantarlo, per mettercene uno in POLIETILENE ESPANSO, ma per ora non riesco a smontarlo ed essendo uno strumento di medio-alto livello, ci vado con i piedi di piombo.
Se qualcuno ha già smontato il paraluce del TS SD APO da 102/711mm, mi farebbe una cortesia se ci dice a tutti come ha fatto.:)
Ragazzotti Non era rivolto a voi ma a un signore che ha sempre da dire ,come la fai fai quello che ha lui è sempre meglio di quello che hanno gli altri:biggrin:
@Gonariu @Free @Giovanni1971 è company ormai siete la mia famiglia dal 2013 , la mattina appena mi alzo accendo il pc mi collego su astronomia.com per leggervi sono dispiaciuto per quelli che non fanno più parte come @Huniseth non so che fine abbia fatto:surprised:
Non so se sia uguale al ts 102 f11 ,avevo il problema che il paraluce tendeva a scivolare quando puntavo in alto per smontarlo è bastato svitare l'anello posteriore , ho aggiunto un pò di feltro e quindi ho rimontato il tutto .
Ti ringrazio Armando per la stima!
Circa 8 anni fa avevo acquistato a Cagliari il Trevelscope 70 della Celestron. Un suo difetto/pregio è che è interamente (o quasi) in plastica e ciò fa si che pesi solo 700 g ed è quindi molto leggero. Nel cielo profondo è ok, vedendo i pianeti saltano fuori tutti i suoi limiti (le bande equatoriali di Giove appena visibili, l'anello di Saturno non visibile se il pianeta era troppo basso, ecc.). Un giorno di alcuni anni fa mi è caduto accidentalmente per terra e si è scheggiato lievemente sul bordo il doppietto acromatico. La cosa mi ha dato fastidio, ho ordinato da Lolli un altro doppietto 70/400 col quale il telescopietto ne è uscito un po' migliore. Mantiene un po' di effetto flou ad ingrandimento alto sulla luna che sono riuscito ad eliminare con un filtro W21 arancione, forse all'interno non è ben annerito, non sono andato mai a verificare. Lo vorrei provare su oggetti molto estesi (M44, Pleiadi) a 16X con un oculare PL 25 mm per vedere come si comporta, collo stesso oculare il Vista dà di M44 un'immagine scadente a causa della curvatura di campo troppo vistosa.
Armà, cerchiamo di non fare polemiche eh! :whistling:
dai che è natale! ;)
Free, grazie per avermi illustrato la tua positiva esperienza, io sul mio TS SD APO da 102/711mm ho subito provato a svitare la parte paraluce , dalla parte anello posteriore del paraluce, ma il tutto è rimasto monolitico.
In realtà non è un grande problema, l'avere il paraluce collassabile originale è già una cosa molto positiva.
Volevo solo provare a smontarlo per poterlo pesare e poi decidere si vi era un buon guadagno in leggerezze a metterne su uno in POLIETILENE ESPANSO.
La prima volta che vado dal mio amico GIULIANO di TECNOSKY, gli porto anche l'APO e vedremo il da farsi.:)
Posseggo anche io un 102 f7 tecnosky con sopra cercatore 9x50 angolato e diagonale da 2 pollici , l'attacco sulla montatura mi risulta già a limite verso il fok , se avessi il paraluce più leggero sarebbe un problema bilanciarlo .
FREE, se il tuo 102/711mm APO ha gli anelli ed una slitta vixen abbastanza lunga, puoi sempre fare dei nuovi fori sulla slitta VIXEN per montare la stessa slitta più a sbalzo posteriore.
Io montando la pesante torretta ZEISS angolata a 45° + 2 oculari, ho sempre il problema di troppo peso dal lato oculari, ma la banale modifica sulla slitta Vixen, rimontata più indietro, riporta tutto in perfetto baricentro.:)
Si , si potrebbe fare ma mi sta bene così comè, certo che con il peso della torretta bisogna andare un pò a sbalzo per bilanciare , ma io non ne faccio uso.
Salve !!! Si parlava del diavolo........
Che succede.... lascio per attimo un forum di aastronomia e mi diventa un forum di ... microastronomia... Bei tempi quando si dibatteva dei diametroni uno più grande dell'altro e di apo che più apo non si può....
A questo punto non posso che consigliare la lettura dei miei vecchi confronti fra lidlscopio vs Orion 80/400 vs star travel 70/400 e towa 60/700 ... purtroppo di più piccoli non ne avevo.... a saperlo che si finiva così prendevo anche il telescopio di giochi preziosi....
https://www.astronomia.com/forum/images/icons/icon7.pnghttps://www.astronomia.com/forum/images/icons/icon7.png
Bentornato @Huniseth. Vedo che alcuni rifrattori acromatici del tipo 80/400, 70/400 e 60/700 li hai anche tu, vuol dire che così disprezzabili non sono. Leggerei i tuoi interventi su strumentini di questo tipo con molto interesse in quanto li adoro, sia per il rapporto prestazioni/prezzo sia per la loro facilissima trasportabilità.
Buongiorno a tutti, cultori degli acromatici. Bello questo thread :)
Io ho un ED80 F7 con lenti FPL1. E’marchiato TS, ma prodotto dalla Long Perng. Corretto benino, a volte l’aberrazione cromatica, a cercarla, si vede. Sicuramente ci sono tubi ED e APO migliori, ma per le mie necessità tutto sommato va bene così. Mi piace osservarci soprattutto ammassi aperti, non solo cose grosse tipo Pleiadi, Iadi, a bassi ingrandimenti, ma anche oggetti relativamente piccoli come ammassi NGC ad alti ingrandimenti tra 80x e 120x (quindi PU sotto 1mm).
Vengo alla domanda: gli acromatici vanno benone a bassi ingrandimenti, ma se li si spinge fino a PU=1 e anche sotto, cominciano a soffrire a causa dal loro cromatismo “innato”? Per chiarezza: non parlo di osservazione planetaria o lunare: mi riferisco solo a deep sky.
PS - prego astenersi da interventi epifanici tipo “usa un SCT o un Newton che l’apertura vince sempre”: non è questo il quesito :razz:
il deep sky il cromatismo è ininfluente tanto le magnitudini sono basse.
il problema di fondo, che nessuno ne parla o ne vuole parlare, è che a ogni telescopio si posiziona in una sua innata collocazione d'uso, fintanto che vorremo usare telescopi per usi diversi di quelli di progettazione o di semplici e basiche leggi dell'ottica troveremo sempre dei difetti ai nostri telescopi! ;)
Dipende anche dalla focale , io ho un 76 f 1250 lo porto tranquillamente ad una pupilla da 0,5 senza traccia di cromatismo evidente .
Che l'apertura vince sempre è vero, ma se la grossa apertura con il suo grosso peso ed il suo grosso ingombro resta a casa, ci pensano le luci caserecce a segarne le grandi potenzialità.
Io ho una caterva di telescopi, dal basso verso l'alto, ACRO SW 70/500mm, MAK SW 102/1250mm, APO TS SD da 102/711mm, MAK SW da 127/1500mm, RUMAK INTES MK67 da 152/1800mm, C8 EDGE HD da 204/2020mm.
Dico subito che adoro il piccolo ACRO da 70/500mm + torretta binoculare ZEIS angolata a 45°, per la sua ottima resa terrestre sui 40x e quindi il doppio dell'ingrandimento del luminoso binocolo IBIS 20x80ED, entrambi leggerissimi e complementari per un terrestre di ottima soddisfazione.
Il vero jolly della mia scuderia è il MAK SW da 102/1250mm, leggerissimo, compattissimo e capace di prestazioni ottiche solo un pelo inferiori al più lungo e pesante TS SD APO da 102/711mm, ancora usabile sul mio stretto balcone, ma già un po al limite come ingombro logitudinale.
Il TS SD APO l'ho preso usato per usarlo sui 40x e con la torretta binoculare DENKEMEYER, per un faticoso deep sky da balcone casereccio e devo dire che i risultati non sono malvagi, anzi, del tutto inatteso il suo primato sull'ottimo IBIS 20x80ED, a riconferma che sul deep sky brillante, tipo M22, M35, M36, M37 e il doppio del PERSEO, ci vuole sia apertura che un medio ingrandimento, 40x appunto.
Uso sovente anche il MAK SW da 127mm ed il RUMAK da 152mm + torretta ZEISS angolata a 45°, per il terrestre di vera potenza, già leggermente pesantucci se completi della grossa torretta binoculare ZEISS angolata a 45°, ma capaci di una risoluzione strordinaria e sempre superiore al TS SD APO da 102/711mm, provare per credere.
Infine il C8 EDGE HD, montato molto stabilmente su una IOPTRON AZ-IEQ45 DUAL PRO, settata fissa in AZ + colonna mobile perfettamente mobile su tre ruotone e tre vitoni calanti autocostruita, non usabile sul balcone e quindi pochissimo utilizzato in inverno per il freddo ed in estate per le zanzare, lo uso solo abbastanza in primavera ed in autunno dal cortile condominiale pieno di luci spurie.:)