Riaddormentati, per ora, Philae...
Philae si è assopito sulla cometa. L'Esa: "Ma i dati raccolti sono straordinari"
Il lander che ha raggiunto la superficie della 67P/Churyumov-Gerasimenko, dopo 60 ore di lavoro, è entrato in modalità stand by. La batteria principale è scarica, e i pannelli solari non hanno permesso di ricaricarla.
Ma la sonda potrà risvegliarsi, forse, in estate.
Ha comunque perforato la superficie e sono in corso le analisi sui campioni raccolti
PHILAE si è assopito. il lander che ha raggiunto la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, dopo una missione storica che ha permesso di raccogliere dati che potrebbero aiutare a comprendere le origini della vita sulla Terra, a corto di energia, è entrato in modalità standby, così come confermano dall'Agenzia spaziale europea (Esa). Il robot sceso sulla cometa a più di 500 milioni di chilometri dal nostro pianeta, ha smesso di trasmettere dati. "Abbiamo perso il contatto" sabato alle 00:36 GMT (01:36 ora italiana), ha dichiarato Philippe Gaudon, responsabile del progetto Rosetta al CNES a Tolosa.
Secondo i calcoli del CNES, la batteria si è completamente scaricata alle 3 (ora italiana). "Ma stiamo lo stesso brindando perché questa missione è stata un successo" sottolinea ancora Gaudon. La prossima finestra di comunicazione con il robot è in programma per oggi alle 11: "Cercheremo di nuovo di entrare in contatto con la sonda, ma le possibilità di ristabilire un legame è molto, molto bassa" ha detto Ulamec Stephan, capo del lander dell'Agenzia spaziale europea (ESA) a Darmstadt (Germania). "La batteria è al di sotto del livello richiesto per il funzionamento del computer centrale", ha dichiarato Ulamec.
Dopo tre giorni di lavoro, "i risultati di Philae sono straordinari", ha stimato Marc Pircher, Direttore del CNES a Tolosa. "L'80% del lavoro che doveva fare è stato fatto". Philae è riuscito a perforare la superficie della cometa anche se, al momento, non si sa ancora se è stato in grado di prendere un campione delle rocce che compongono il sottosuolo dell'asteroide.
La sonda è stata inoltre impegnata in una manovra di rotazione per permettere ai pannelli solari di ricevere più luce in futuro. "Non abbiamo foto per dimostrare che ha funzionato", ha detto Philippe Gaudon.
Philae, che si trova in una zona d'ombra tra le rocce, ha lavorato grazie alla batteria interna che aveva un'autonomia di circa 60 ore. Ma i pannelli solari che dovevano ricaricare la batteria secondaria, non hanno ricevuto abbastanza luce per consentire di mantenerla attiva. Nella modalità di sospensione, la sonda si potrà risvegliare la prossima estate quando la cometa si avvicinerà al sole. "Siamo fiduciosi, ma non a breve termine, perché c'è troppa poca luce per il momento", ha aggiunto Gaudon.
Sceso dalla sonda europea Rosetta, il piccolo robot era atterrato mercoledì pomeriggio sul nucleo della cometa Churyumov-Gerasimenko, la prima volta nella storia dello spazio.
Durante il suo breve periodo di funzionamento, il robot ha lavorato duramente. I suoi dieci strumenti sono stati tutti attivati. Obiettivo principale era la ricerca di molecole organiche che potrebbero aver giocato un ruolo nella comparsa della vita sulla Terra. Queste molecole organiche potrebbero trovarsi all'interno dei campioni raccolti a terra e che sono stati analizzati dalla sonda. Ora bisognerà esaminare i dati trasmessi per accertare la presenza o meno di queste molecole. Altri strumenti hanno "annusato" il gas sulla superficie della cometa e secondo gli scienziati il "raccolto è stato buono".La grande quantità di dati scientifici e le immagini sono state trasmesse alla "navetta madre" Rosetta e da lì inviate alla Terra. Philae ha anche studiato il magnetismo della cometa e le immagini raccolte permetteranno di analizzare le molecole complesse presenti sulla superficie.
La missione "è unica e resterà unica per sempre", ha sottolineato Andrea Accomazzo, direttore di volo della missione Rosetta.
da:
http://www.repubblica.it/scienze/201...2/?ref=HREC1-3