Ovviamente non considerando il mosso (4 Min con 1500 di focale)
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Ovviamente non considerando il mosso (4 Min con 1500 di focale)
perchè consideri 10 dark?
Il numero dei dark non deve essere comunque proporzionale al numero delle immagini?
Tipo il 50% delle immagini, in tal caso il tempo necessario per i dark sarebbe identico.
Pochi dark lunghi in un caso, tanti dark brevi nell'altro.
Per togliere il rumore di fondo ho visto che con pochi dark (sotto i 10) non si ottiene un adeguato risultato mentre salendo non si incrementa in maniera proporzionale la qualità dell'immagine.
Qui però dovrebbe intervenire qualche guru che ha più conoscenza ed eperienza del sottoscritto (per lo più autodidatta)
Mi sono messo a rileggere una pagina di Renzo Del Rosso riguardante la traduzione del manuale di Jim Solomon.... ed in effetti sembra esserci una regola ben precisa da seguire
Ho scoperto una altra cosa importante che riguarda i "Dark dei Flat" (personalmente non li avevo mai fatti) e sono questi che dovrebbero andare a rimuovere sensibilmente il rumore:sowsuser:. Per quanto riguarda invece i Dark veri e propri, come avevo intuito, ne bastano una decina :razz:
Prova a leggere l'articolo su: http://www.renzodelrosso.com/ riguardo a Traduzione guida Solomon
Non ce la farò mai a seguire quelle procedure, per cui se mi ricordo faccio qualche dark, altrimenti è lo stesso :biggrin: Non devo pubblicare le mie foto sulle riviste.
Una cosa che non ho mai capito è come facciano i flat ad eliminare le macchie di polvere. Io penso che se c'è un granello di polvere sul sensore, niente è nessuno è in grado di far arrivare il segnale ai pixel sottostanti, quindi? Dov'è il barbatrucco?
Il barbatrucco consiste nello spostare il puntamento tra uno scatto e l'altro di pochi pixel aggiungendo quindi dark e Flat per rimozione rumore di fondo è, nei punti oscurati, spostando l'immagine con gli scatti successivi si ricrea ciò che non si poteva vedere.
A questo proposito il sistema Lacerta MGEN lo può operare di routine. Importante è ricordarsi di lasciare un adeguato tempo di recupero tra uno scatto e l'altro altrimenti le foto risultano tutte mosse
grazie per l'indicazione dell'interessante articolo, lo leggerò con attenzione.
In ogni caso sul sito web di DDS, nella sezione "How to create better images" http://deepskystacker.free.fr/english/index.html ci sono i fondamentali del processo di stacking.
Tra le varie cose, c'è la conferma che a parità di tempo di esposizione aggregato, ottenuto con poche pose lunghe o tante pose brevi, viene detto chiaramente che il risultato è equivalente a livello di SNR , ma non a livello segnale. E questo è tanto più vero quanto più l'oggetto è debole.
Fanno un esempio con acquisizioni a 1 minuto e 10 minuti.
Se stai fotografando una galassia molto evanescente e acquisisci qualche fotone ogni 10 minuti, nel caso esposizione a 1 minuto statisticamente avrai presenza di segnale solo su pochi fotogrammi, quindi in fase di stacking delle immagini, questi segnali verranno interpretati come rumore, proprio perchè non sono presenti sulla maggioranza delle immagini, e quindi verranno cancellati.
Quindi quando si è costretti a fare esposizioni troppo brevi, nel caso di oggetti poco luminosi, in effetti si rischia di essere fortemente penalizzati.
Ottimo, dovrò quindi ricalibrare il mio orientamento a scatti di almeno 10 min. Grazie Max