interessante quesito... probabilmente quello da evitare sono proprio gli shock... sia verso il basso che verso l'alto... poi mi è rimasta la curiosità delle piume di calore.... :shock::confused:
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interessante quesito... probabilmente quello da evitare sono proprio gli shock... sia verso il basso che verso l'alto... poi mi è rimasta la curiosità delle piume di calore.... :shock::confused:
grazie Hunisith.
a scanso di equivoci, c'è sempre da ricordare che il sottoscritto NON è un professionista del settore, ma solo un povero appassionato del cielo (in primis) e degli strumenti (poi!).
i post che scrivo sono dettati solo dalla MIA esperienza sul campo implementati da discussioni e/o scambi di notizie e consigli con persone molto più progredite di me,a volte veri professionisti.
le cose che scrivo possono anche essere non del tutto corrette, ma comunque seguono e devono seguire SEMPRE un filo reale,logico e per quanto possibile scientifico, non posso inserire nel post dati o numeri che non sono in mio possesso.
come tu mi insegni, per poter climatizzare uno specchio, qualsiasi esso sia il diametro, intervengono molteplici fattori, infinite variabili, non c'è una "tabella" numerica su cui possiamo affidarci ciecamente.
la tua domanda sul tempo di acclimatazione tra un newton da 10"-12" ed un rifrattore da 120-150mm non porta ad una risposta corretta date le variabili ambientali e fisiche della costruzione delle varie lenti/specchi.
grazie infinite anche a te.
eccellente osservazione oltre che sacrosanta, che mi era totalmente sfuggita.
grazie per aver implementato il post.;)
sicuramente uno strumento lasciato fuori 24h su 24h nel tempo avrà una maggiore possibilità di degrado del trattamento ottico, come penso sia logico che shock termici portano a stress ottici (tra l'altro lo specifico anche nel post!). alluminatura e vetro hanno dilatazioni diverse, è la loro composizione fisica che porta a questo, come ci sono specchi con lavorazioni ottiche all'avanguardia come il pyrex o meglio ancora al biossido di silicio.
come tutta la luce che ci raggiunge sulla Terra è soggetta a rifrazione anche quella che attraversa la lunghezza focale dei nostri telescopi ne è soggetta, a maggior ragione in un telescopio che ha il potere di ingrandimento e quindi di amplificazione dell'effetto, e quando all'interno dei nostri tubi di precisione ci sono moti turbolenti di aria calda che cerca di stabilizzarsi, il principio è lo stesso!
un telescopio non acclimatato può portare alla differenza tra il vedere una galassia e il non vederla, o al risolvere (anche se in parte) un globulare oppure no......
Grazie Etru, informazioni utiilssime!
Io ho in giardino una casetta di legno per attrezzi abbastanza spaziosa...è completamente chiusa quindi al riparo da pioggia e umidità ma ovviamente senza riscaldamento...tu che faresti? Lasciarlo sempre in casetta mi sembra di capire che non sia il massimo...invece tenerlo in casa vuol dire considerare un bel paio d'ore di climatizzazione!
Che dici che l'ideale sia metterlo in casetta il giorno prima della serata osservativa?
L'umidità ammazza l'alluminatura. Non so se è una buona idea... per un giorno.. magari si può fare..
grazie a te Lampo...i tuoi complimenti sono sempre un buon trampolino di lancio per migliorarsi sempre... ;)
cosa farei io?
lascerei il telescopio a casa, e quando sai che la sera potrai uscire ad osservare, lo metterei dentro il casottino di legno dal giorno di modo di averlo già sostanzialmente in temperatura.... :whistling:
p.s. non ricordo se il tuo ha anche la ventola di acclimatamento :thinking:
l'ALERT di Huni lo quoto in pieno ! l'umidità può fare danni irreparabili ! meglio in casa come dice Etruscastro e quando sai che lo devi utilizzare, lo metti fuori prima per acclimatarsi... se fosse un passaggio dolce poi sarebbe la cosa migliore...
Grazie mille!
Informazioni super utilissime, personalmente sono per lasciare il telescopio dentro lontano da fonti di calore e luce diretta del sole, anche perché di colore nero scoppia.
Deduco che è meglio montare la ventolina vista la predisposizione del mio telescopio, quello che non ho capito e se devo montarla che "soffia" verso la lente o "aspira" verso l'esterno. :confused:
Purtroppo avendo due balconi opposti mi tocca portarlo da un lato all'altro in base a cosa voglio vedere.
Di ventoline ne ho tantissime, serve un determinato diametro? posso montare osservando approssimativamente quelle montate su altri ottiche da 8"?
questa è una bella domanda e in rete e anche personalmente ho sempre riscontrato pareri discordanti.
i newtonisti preferiscono l'aspirazione per ridurre lo strato limite sul primario, nel mio SCT sono quasi "costretto" a soffiare.
ricordaci che strumento hai?Citazione:
Di ventoline ne ho tantissime, serve un determinato diametro? posso montare osservando approssimativamente quelle montate su altri ottiche da 8"?