la nostra astronave non ha problemi per impatti di qualsiasi genere ed è perfettamente schermata (anche la vetrata... :whistling:). Per il resto ne parleremo :)
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Buongiorno a tutti. E' la prima volta che scrivo ma seguo sempre con molto interesse articoli e discussioni. Questa in particolare mi ha molto incuriosito. Davanti a noi al momento non mi viene in mente nulla, ma dietro, viaggiando alla velocità della luce, non dovremmo vedere nulla in quanto la luce non ci raggiungerebbe mai.
chiedo scusa se ho detto una ca...ta.
Caro Enzo,
ho l'impressione che esista un problema legato al Red Shift... le stelle potrebbero uscire dalle lunghezze visibili... ma quì mi fermo perchè non riesco a immaginare cosa invece vedremmo:confused::oops:
Vedremmo tutto bianco.
dobbiamo sommare il contributo di due elementi.
Il primo è quello dato dalla luce emessa da stelle e/o galassie. In questo caso non vedremmo nulla in quanto per effetto doppler avremmo un accorciamento della lunghezza d'onda della luce emessa ,dallo spettro del visibile a quello dei raggi X.
Il secondo è data dalla radiazione cosmica di fondo ,quella misurata con il satellite COBE originata dopo il Big Ben e distribuita uniformemente nell'universo.
Essa emette maggior radiaziazione verso lo spettro delle microonde.
Avvicinandoci ad essa a velocità della luce per effetto doppler si avrebbe uno spostamento d'onda verso lo spettro
visibile,facendoci assistere stando a prua della nave ad una intensa luce biancastra.
beh... direi che siete veramente bravi! Fin da subito molte risposte hanno preso la giusta direzione... e ormai siamo arrivati alla risposta praticamente esatta. L'effetto doppler (quello vero però, non quello finto del redshift) sposterà la luce visibile (ho infatti parlato solo di visione ad occhio nudo) verso i raggi X, che non potremmo vedere. Quindi nessuna stella di fronte a noi. Tuttavia, come dice bene l'ultimo commento, il rumore cosmico di fondo si sposterebbe proprio nel visibile e illuminerebbe il cielo proprio come un'enorme macchia chiara (più esattamente la sezione di un cono...).
Si potrebbe ancora parlare molto. Ad esempio, abbiamo visto che basta un effetto doppler per far riguadagnare energia a una luce "stanca". E' vero o fittizio? Cosa si vede e se si vede qualcosa dietro... e di lato. E poi la composizione delle velocità in relatività. E molto altro ancora se si cerca di rappresentare la faccenda nello spazio tempo con coni di luce & Co. Insomma BRAVI e avete spazio di lavorare ancora sopra al problema. Red compreso, a questo punto!!!
Forza e complimenti!!!!!;)
Penso che a prua non cambi nulla della visuale a meno che dopo otto minuti si passi accanto al sole mentre a poppa visto che Doppler non è stato ancora smentito non si vedrebbe nulla,quoto chi ha parlato di visione ad infrarossi.
oreroman
Non ho letto il libro ma ci provo lo stesso facendo un paragone, probabilmente azzardato, con la meccanica classica.
Trattando la luce come il suono, se viaggiassi alla velocità della luce gli oggetti che mi precedono non avrebbero il tempo di presentarsi (anche se zio Albert dice che la velocità della luce è una costante rispetto a qualsiasi riferimento... trascuro questo punto perché non sono mai riuscito a metabolizzarlo e mi assumo la responsabilità degli errori conseguenti). A questa velocità si dovrebbe creare una istantanea di eventi contemporanei che si espande come un cono dalla prua della nave.
Guardano indietro invece ho un orizzonte di eventi fermo rispetto al tempo, perché nessun fotone riuscirebbe a raggiungermi dall'esterno della nave. L'immagine resterebbe ferma, sicuramente rimpicciolendosi e perdendo rapidamente di luminosità. Avremmo un istantanea che si sbiadisce e la nostra percezione sarebbe di aver fermato il tempo. Chiaramente il tempo trascorre, ma non riceviamo informazioni utili per vederlo scorrere.
All'interno della nave spaziale la luce si propagherebbe alla velocità della luce, rispetto al riferimento nave spaziale.
Secondo lo stesso principio, guardando avanti, dopo ogni secondo dal raggiungimento della velocità c, si dovrebbero vedere immagini future di un secondo. Chiaramente non andiamo nel futuro, ma vediamo in anticipo di un secondo immagini che si presenterebbero solo successivamente.
IMHO.
Gian Luca
Ultimamente ho letto un libro che accennava alla teoria della relatività, da quello che ho capito (poco), la velocità della luce non puo' essere superata nemmeno in modo relativo, ovvero tra un'oggetto che si sposta verso la luce e la luce stessa. Se mi ricordo bene l'effetto dovrebbe essere un aumento della frequenza senza che cali la lunghezza d'onda.
L'aumento della frequenza dovrebbe spostare lo spettro verso l'infrarosso, di conseguenza non si dovrebbe vedere nulla perchè l'occhio umano non lo percepisce.
Ho scritto una boiata?
Non sono un esperto, mi limito ad alcuni concetti semplici: il punto centrale del problema è la velocità della luce, e l'astronave ci va. Rispetto a cosa. Poniamo il pianeta Terra. Poi c'è la questione che la velocità è la stessa per ogni osservatore. Alla partenza vedo certe stelle attorno all'astronave, la loro luce è già arrivata, se mi sposto in direzione opposta di un secondo luce non la vedo più, e mai la vedrò, in compenso dovrei vedere quelle la cui luce mi sarebbe arrivata un secondo dopo. Le altre laterali di conseguenza. Troppo semplice mi sa...