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Re: tempi di esposizione
Citazione:
Originariamente Scritto da
Franco Lorenzo
. Per migliorare la precisione fotometrica di una singola misura si possono mediare i risultati di tre-cinque pose. Per le sequenze fotometriche si usano invece i valori di magnitudine delle singole pose che vanno a disegnare i punti della curva di luce. Questi punti saranno più o meno dispersi in base alla precisione fotometrica ottenuta.
Saluti
Lorenzo Franco
Temo di non aver compreso questo punto
Supponiamo di voler ottener un rapporto segnale / rumore 100 con tele da 300 mm , filtro V e stella di magnitudine 15
Eseguo 3-5 pose di 300 secondi ciascuna e poi ne faccio lo stacking per un tempo di integrazione totale di 900 o 1500 secondi
Però per tracciare la curva di luce devo considerare solo una posa da 300 sec per punto di luce, la quale avrà quindi un rapporto segnale rumore inferiore a 100 ?
P.S.
Esistono software /formule che consentano una valutazione orientativa dei tempi di esposizione e il numero di pose in funzione dei parametri più importanti:
- Rapporto segnale / rumore desiderato
- Magnitudine della stella
- Apertura del telescopio
- tipo di filtro
- luminosità del cielo
- altro
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Re: tempi di esposizione
Per migliorare l'incertezza di una misura si seguono due metodi. Il primo è quello di sommare le singole immagini (stack) ed effettuare la misura di magnitudine sull'immagine risultante. Il secondo è quello di misurare la magnitudine sui singoli frame (3-5) e poi fare la media dei valori ottenuti. Entrambi i metodi si prefiggono la stessa finalità e permettono di raggiungere risultati analoghi. In entrambi i casi l'incertezza della misura diminuisce secondo il fattore: 1/radicequadrata(N) dove N è il numero di frame utilizzati. Il punto ottenuto (JD, mag) potrà essere utilizzato per costruire la curva di luce.
Non saprei se c'è qualche sw in grado di calcolare il tempo di esposizione, tenendo conto dei fattori che citi. La cosa non è così banale come pensi ed occorre considerare anche l'altezza sull'orizzonte dell'oggetto (estinzione atmosferica), colore dell'oggetto (nel blù l'estinzione è più forte rispetto al rosso) e sensibilità della camera CCD, oltre all'andamento della curva di sensibilità (ci sono camere più sensibili nel verde ed altre più sensibili nel rosso/infrarosso).
La cosa più semplice ed immediata da farsi è quella di fare una prima posa (es. 300s) e poi verificare subito il livello di ADU raggiunto che non deve superare il massimo consentito dalla propria camera CCD. Da considerare che questo massimo non coincide con i 65000 ADU teorici ma è più basso. Ogni bravo fotometrista dovrebbe verificare (sperimentalmente) la linearità del proprio sensore CCD e qual'è il livello max di ADU oltre il quale la camera non risponde più in modo lineare.
Saluti
Lorenzo Franco