Giovedì sera se va tutto bene provo la collimazione e li ci toglieremo tutti i dubbi :blush:
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Bisogna sperare che il vecchio proprietario non abbia manovrato un po' troppo con le lenti, oppure prima di trovare il bandolo della matassa dovrai subire tutte le piaghe d'Egitto. Intanto studiati online i vari step per la collimazione...
Un rifrattore del genere non dovrebbe soffrire di coma, nemmeno se scollimato e non dovrebbe avere una sferita tanto pronunciata, tanto più un ED.
Considerato ciò, penso che le lentri del doppietto non siano "in posizione" tra loro, solitamente quando la distanza tra le due lenti è diversa da quella di progetto, la prima cosa che va "fuori controllo" è proprio la correzione della sferica, mentre in mancato parallelismo tra gli elementi del doppietto, potrebbe essere la causa della coma.
Si lo è, ogni cella che si rispetti, ha delle viti di registro laterali che servono appunto a regolare (e poi bloccare), gli elementi dell'obiettivo.
Dedicato a quelli che amano i rifrattori perché non hanno bisogno di collimazione. :whistling:
Si trattasse solo di collimare l'ortogonalità dell'intera cella l'operazione non è così difficile. Ignoro se la cella abbia anche la possibilità di allineare reciprocamente le due lenti come dice @Angelo_C:
Probabilmente è possibile farlo ma qui le cose si complicano se non lo si fa al banco ottico oppure se non si è astrofili smaliziati dotati di enorme pazienza...Citazione:
... ogni cella che si rispetti, ha delle viti di registro laterali che servono appunto a regolare (e poi bloccare), gli elementi dell'obiettivo...
Ho provato a cercare qualcosa in giro sulla cella collimabile di questo rifrattore ma non ho trovato nulla.
L'unica recensione che ho trovato è del solito @cherubino e si riferisce ad un altro rifrattore tripletto 130 che credo sia di identica produzione con altra marchiatura: Per niente facile!
Se si tratta di scollimazione interna delle lenti, si mettono a posto solo "al banco", si può essere astrofili bravi e smaliziati quanto si vuole, ma ci vuole la strumentazione adatta e non tutti hanno un banco ottico (anche autocostruito) in casa.
Le viti di registro laterali (quelle sul perimetro della cella), le ha quasi sicuramente, 125 mm di diametro sono una misura troppo grande per non essere "sostenuta" con un meccanismo apposito (viti + spingenti), non stiamo parlando del 60/80ino in cella di plastica con anello di spessoramento e ghiera di chiusura.
In caso contrario, il progettista della cella di questo strumento, è meglio vada a fare altro lavoro.
Sono andato a ripescarmi le immagini della cella dell'apetto da 80 mm, per farti vedere le viti di registrazione delle lenti.
Cella con calandra di copertura (lato anteriore).
Allegato 39134
Cella con di calandra di copertura (lato posteriore).
Allegato 39135
Cella "nuda" (a sinistra), in alto e in basso vedi due delle quattro serie di tre viti laterali, una per ogni lente (il mio è un tripletto, nel tuo saranno due), per la registrazione.
Allegato 39136
Cella "nuda" con visibili le altre due serie di viti e la ghiera di blocco anteriore.
Allegato 39137
In breve, sulla tua cella dovresti trovare sulla spalla della cella, tre (a 120° tra loro) o quattro (a 90° tra loro) serie di due viti (una per ogni lente del doppietto), se non fossero visibili, è possibile che anche la tua cella abbia una calandra di copertura (c'è chi la mette e chi no, lasciando le viti a vista), cambia poco estetica a parte.
ciao @NGC-Diego-1983
Provo a darti delle informazioni EXTRA PROBLEMA.
Il 125 nasce come un downsizing progettuale.
Mentre per il progetto del doppietto si tratta di un disegno ex-novo, quindi con i suoi pro e contro che personalmente propendono più per i "pro", discorso molto diverso riguarda cella e incubazione.
Per motivi di risparmio generale i 125 f8 in commercio (tutti, indipendentemente che siano marchiati Altair, Tecnosky, TS, Lunt, etc..) nascono assemblati dentro alla cella e al tubo degli esistenti 130 a tre lenti.
Questa cosa, come puoi immaginare, non è ideale poiché le lenti BALLANO e per questo vengono inseriti anelli spaziatori laterali di compensazione.
Il risultato (in vari esemplari non solo il tuo) è che lo strumento non tiene la collimazione o la tiene male e a fatica.
Quello che descrivi credo sia imputabile ad una traslazione tra loro dei centri ottici di Flint e Crown che può essere messa a posto con le frugole laterali e non frontali.
Devi vedere se la cella (dovrebbe averle) ne ha 2 o 3 coppie. Quella mutuata dal 3 lenti ne ha 3 (ma non in tutti gli esemplari). In questo caso è un casino perché loro premono in modo asimmetrico rispetto all'asse orizzontale degli elementi e tendono a lavorare sui profili di compensazione.
Ora puoi fare 2 cose:
1) smonti la cella completamente, estrai il doppietto e vedi cosa puoi fare
2) la riporti al venditore, la mettete su banco ottico, lo collimate, poi gli fai fare un giro sotto il sole, in frigorifero, e lo agiti un pochino per bene. Lo rimettete su banco ottico e vedete cosa accade...
Lo so... NON sono latore di buone notizie, quasi mai...
Paolo
Anzitutto... grazie davvero per le preziosissime dritte!!
E grazie ad @Angelo_C per le foto :weeabooface:
Per quanto riguarda le viti, quando lo ho fatto collimare da TS ero presente, ed ho visto che ci sono 2 trii di viti a brugola (tre viti a ore 9 e tre viti a ore 12 per come era appoggiato il tubo sul tavolo), e sono proprio quelle su cui ha agito chi ha collimato.
Inizio a chiedermi se il collimatore non fosse in asse, perchè non è possibile che in un viaggio di soli 20km di ritorno a casa, senza aver preso nessuno scossone, il tele si sia scollimato così tanto.
Secondo me a questo punto non era collimato quando sono partito per tornare a casa.
Detto questo, domani sera, guidato da chi mi ha venduto il telescopio (persona davvero preparata, disponibilissima e che si è presa molto a cuore la situazione) collimerò (o meglio, proverò a collimare) col tele direttamente sulla montatura, provando su una stella abbastanza in alto, tipo Deneb o Altair.
A quel punto proverò subito ad osservare Giove e Saturno e vedremo come va!
Non dovesse andare come spero, torno da TS (per fortuna abito a neanche mezz'ora di strada da loro), glielo lascio, e lo faccio sistemare da loro, anche a costo di far smontare la cella.
Mi hanno già detto anche loro che la lente è perfetta, i diaframmi perfettamente verniciati e senza nemmeno un granello di polvere, segno che chi mi ha preceduto lo ha tenuto in maniera maniacale.
Stasera cercherò di leggere tutte le guide possibili :biggrin:, così da essere sul pezzo il più possibile per domani.
Speriamo bene, finora ho collimato solo il mio Dob, ed è tutta un'altra cosa :weeabooface:
Eccomi qui :sneaky:
Allora, ieri sera ho smontato il paraluce e guidato da un esperto al telefono ho iniziato a collimare il tele, lavorando NON sulle 6 viti a brugola (3 + 3) ma sulle vitine laterali della cella (che sono 4 coppie, ogni coppia a quarto della circonferenza, quindi a ore 12, 3, 6 e 9:
Allegato 39199
Stella utilizzata: Deneb, ore 23:00
Ho iniziato dalla coppia di viti in direzione della "coda della cometa". Siccome erano già a fine corsa, le ho allentate di 1/4 di giro.
Dopodichè, ho stretto di 1/4 di giro le altre coppie per compensare.
A questo punto ho dato un'occhiata all'oculare.. BINGO!
effetto cometa praticamente sparito, restava solo una piccolissima codina!
Ho così lavorato di fino per una ventina di minuti finchè la coda è completamente sparita, ed i dischi di Airy erano concentrici :D
Alla fine ho cercato di arrivare a fine corsa di tutte le vitine laterali (senza assolutamente sforzare) con le varie compensazioni per "bloccare" la collimazione il più possibile.
Purtroppo Giove e Saturno erano "sopra" il tetto di un condominio, ma la luna anche se bassa, l'ho puntanta e.. meravigliosa :wub:
Peccato per il pessimo seeing, ma la vista è stata una goduria, mi ci sono perso per un'ora.
La collimazione non è ancora perfetta, sebbene le centriche sembrino a posto, un pelino di sfocatura sul bordo lunare illuminato restava (anche se si vedeva a tratti, quindi non so se possa dipendere anche dal seeing).
Poi, verso, l'una e qualcosa, ho provato Marte, poco sopra l'orizzonte.
Lì è tornato l'effetto cometa. Devo ora capire se la cella non tiene la collimazione, perchè poi tornando sulla luna non avevo problemi a mettere a fuoco.
Giove e Saturno mostravano sul lato superiore una piuma di calore molto pronunciata, ma di Giove sono riuscito a vedere delle irregolarità nell'atmosfera nei rari e brevissimi momenti di stabilizzazione del seeing e delle turbolenze dovute al tetto del condominio.
Detto ciò, vi chiedo:
chi ha collimato in TS non ha MAI agito sulle viti laterali, ma ha lavorato solamente e tantissimo sulle 6 viti a brugola: perchè?
Può essere che abbia reso la cella meno stabile per quanto riguarda la tenuta della collimazione??
Per concludere...
a fine serata smonto il tubo (erano le 2), con l'idea di rifinire la collimazione stasera (mi sono anche divertito alla fine, chi l'avrebbe mai detto!).
Quando sono tornato in terrazzo, ho trovato la montatura fuori bolla... e ho visto che una delle gambe del treppiede si era abbassata.
Guardo meglio, e vedo questo:
Allegato 39200
Fine dei giochi... ora sono senza montatura :sad:
Vabè, comprerò un treppiede nuovo, quello coi tubolari in acciaio :hm: