Si ti ringrazio, mi era sfuggito.
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Io personalmente amo moltissimo questa configurazione, ed è il tipo di telescopio che utilizzo di più, ne ho addirittura quattro di altrettanti diametri.
Se però di primo acchito ti è stato consigliato un (certo ingombrantino) Dobson, è solo perché specie nel modello da 150 mm in f/8 è uno strumento piuttosto universale, che non sfigura in nessun tipo di osservazione.
Il molto prestante Mak ha il solo limite di essere uno strumento un poco specializzato: rende alla grande con un rapporto prezzo/visione insuperabile su Luna, Sole (coi filtri relativi) e, nei limiti della apertura con cui lo potresti comprare, pianeti e ammassi globulari; ma ha un angolo di campo strettino, difficile arrivare a circa un grado in cielo alias due volte il diametro apparente della Luna, e poi non è vocato all'osservazione di oggetti deboli del cielo profondo.
La "taglia" più "tuttofare" è quella da 127 mm di solito fuoco 1540, che potrei forse consigliarti montandolo su una montatura non equatoriale.
Ringrazio anche te per la risposta. Consapevole dell'inquinamento della mia zona(non vivo a Roma ma neanche sulle Alpi) , e dopo aver letto che un inquinamento del genere non pregiudica più di tanto una osservazione di tipo planetario, decisi di orientarmi su questo senso. Ecco perché non vorrei comprare un Dobson di quel tipo. Ad ogni modo, se avete altri consigli sono ben accetti. Un ultima cosa : se quel Dobson è una via di mezzo tale che spostandomi in un posto adeguato potrebbe permettermi di osservare molti asteroidi, potrei decidermi di orientarmi in quel senso e sarei contento di avere una conferma ( o magari il contrario).
:shock:Citazione:
se quel Dobson è una via di mezzo tale che spostandomi in un posto adeguato potrebbe permettermi di osservare molti asteroidi
Se sai trovarli si, anche se non sono molti quelli alla portata di telescopi amatoriali:whistling:. Forse intendevi dire molti oggetti del cielo profondo?
Riguardo i due telescopi da titolo, lasciando perdere il 150 barlowato, che se regalato ad un bambino, pure lui si metterebbe a piangere una volta che ci guarda dentro, il 102 mak è un telescopio specializzato soprattutto sulla luna e stelle doppie alla portata di risoluzione del diametro. Già sul planetario ce lo vedo in difficoltà, per non parlare del deep sky: troppo poco diametro per oggetti deep deboli, troppo poco campo per oggetti deep luminosi. Come giustamente detto da @Valerio Ricciardi, il fratello maggiore da 127 avrebbe una marcia in più, sempre nei limiti del campo massimo inquadrato di c.ca un grado.
Il dobson da 150 l'ho proposto perchè è un tuttofare, buono per gli oggetti del sistema solare ed ottimo per gli oggetti deep luminosi a largo campo, anche da un cielo inquinato, e senza pregiudicarsi il deep di oggetti più deboli in caso di spostamenti sotto ad un cielo buio.
Riguardo all'ingombro, se hai un angolo di 50/60 cm dietro una porta o tra un armadio ed il muro, ci sta benissimo;).
No per asteroidi intendevo asteroidi,non oggetti del deep sky. Sono una delle cose che più mi affascinano insieme alle comete. Tornando a noi, il Dobson che mi hai consigliato a livello planetario è molto inferiore al mak? Perché se la differenza non si sente troppo, a questo punto prendo il Dobson che mi hai consigliato tu, che spostandomi mi permetterebbe di vedere molte più cose (tra le quali qualche asteroide) data l'apertura. Ma se il mak è molto superiore per quanto riguarda qualità dei dettagli sui pianeti ,vado su quello.Il mak 127 è off budget purtroppo.
@ormax05 per cortesia non quotare per intero l'ultimo messaggio, è vietato dal regolamento e i tuoi ultimi messaggi li ho modificati io...
Ad ogni modo adesso ho un idea meno generale, ma mi rimane un dubbio : il fatto che il Dobson debba essere collimato periodicamente può "scocciare" A lungo andare? E inoltre è vero che si rovina molto prima rispetto a un mak? Avendo comunque lo specchio a contatto con l'esterno a differenza del mak. Inoltre il mak non va collimato per come ho capito.
In astronomia amatoriale l'usato è una opzione, per tutto ciò che non implica la presenza di molta elettronica, abbastanza sicura.
Ancor più che in fotografia, gli appassionati nel corso della loro "carriera" effettuano tanti step di livello dell'attrezzatura, provano, cambiano, permutano, passano al modello appena maggiore di diametro o focale, a volte cambiano proprio genere di strumento perché nel tempo si affina la loro consapevolezza e il loro gusto.
Io dopo molti, molti anni in cui per ragioni logistiche quasi non osservavo più - anche perché il mio unico strumento era un grande rifrattore da 101,6 di apertura ma ben 1524 di focale... quindi molto ingombrante da mettere in stazione e spostare, debbo il mio ritorno all'astronomia osservativa (di leggere e documentarmi per fortuna non avevo mai smesso) proprio all'acquisto, usato, di un Mak 127 Sky-Watcher del vecchio modello verniciato in azzurro spento, su una montatura EQ3.2 color antracite martellato, senza motorizzazione, a buonissimo prezzo. Un vero affare.
Non essendovi motori, centraline, circuiti integrati, potenziali falsi contatti tutto quel che è è quello che si vede. E difficilmente un oggetto che si presenta senza segni di usura estetici e "fisici" come segni di urti e cadute, graffi, scrostature c'è motivo di pensare che possa essere stato trattato "male" e dunque danneggiato in termini funzionali.
Se sei di una zona in cui vi sono altri astrofili, potresti con molta facilità trovare qualcuno che ti accompagni per ritirare un'ottica di quel diametro usata. Fra gli astrofili esiste una certa tendenza al proselitismo, e allo "spirito di corpo". Dipende anche da dove risiedi.