credo sia necessario tener conto anche della distanza a cui la Luna si trova da noi.
quando è più lontana qualcosina si perde sempre in termini di piccoli dettagli risolti :sad:
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credo sia necessario tener conto anche della distanza a cui la Luna si trova da noi.
quando è più lontana qualcosina si perde sempre in termini di piccoli dettagli risolti :sad:
Che poi bisognerebbe capirsi e fare chiarezza su cosa si intende per "minimo dettaglio", sia in visuale che in foto.
In visuale cosa sarebbe il minimo dettaglio? Un cratere o una formazione riconoscibile? O un puntino minuscolo di diverso colore o contrasto rispetto a quanto c'è di fianco?
E in foto? Un pixel marrone scuro vicino a un pixel marrone chiaro? A me sembra che un pixel non sia affatto un minimo dettaglio. Non è niente. Quindi secondo me nessuno ha ancora risposto alla mia domanda. Una cosa utile potrebbe essere prendere una foto e confrontarla con il Virtual Moon Atlas. Aprire lo strumento righello. A quel punto si dice per esempio: questa distanza corrisponde a 30 km. Da lì poi uno può usare lo zoom nella foto e arbitrariamente decidere quello che per lui significa "minimo dettaglio".
Il termine "dettaglio" in questa discussione sulla risoluzione è utilizzato per definire la minima area coperta da un singolo elemento sensibile, che sia poi uno dei bastoncelli dei nostri occhi o il pixel di un sensore, questa è l'unica "quantità" oggettivamente calcolabile.
Poi per il riconoscimento del "dettaglio planetario/Lunare", questa volta intesa come "formazione discernibile sulla superficie di un corpo celeste", li interviene per le riprese digitali il famoso criterio di Nyquist (e le sue varie interpretazioni), mentre per l'ambito visuale, interviene la (ben meno oggettiva) fisiologia del pacchetto occhio/cervello e su queste si può stabilire solo un criterio statistico (ovvero in base ai vari studi e rilevazioni empiriche), che può valere mediamente per un normodotato dal punto di vista ottico e neuronale. Viene da sé che in questo caso, i distinguo si sprecano (cervello non educato a vedere, miopia, astigmatismo, ipermetropia, ecc, ecc).
Come scrissi alcuni post più sopra, i vari criteri di risoluzione derivano dall'osservazione di stelle doppie, ovvero (ripeto) un oggetto dal massimo contrasto possibile e di dimensioni infinitamente piccole (infatti quello che vediamo non è il disco stellare, ma solo la sua figura di diffrazione).
Il dettaglio planeratio (o lunare) è una formazione "estesa" di forma e dimensioni specifiche, con un pattern di contrasti (sia cromatici che in scala di grigio) molto variegato, per questo ad esempio il criterio di risoluzione di Argentieri (polistigmatico), derivato da svariate osservazioni planetarie con diversi diametri e tipologie di strumenti (ovviamente da diversi osservatori) porta a una risoluzione che è mediamente doppia rispetto al criterio di risoluzione di Sparrow (es. per un classico 20 cm, Argentieri 1,02" - SparroW 0,52").
Quindi quanto scritto da @Richard1 è sostanzialmente corretto, ad esempio andate sul celeberrimo cratere Plato sulla Luna e li cercate di distinguere il più piccolo dei famigerati "craterini sul fondo di Plato" e solo VOI deciderete se il minimo dettaglio percepibile, sarà solo una macchietta indistinta sulla superficie (indice che li c'è un craterino) o l'effettivo riconoscimento come cratere di una data formazione della superficie. :biggrin:
@Angelo_C leggere i tuoi post è come leggere un libro. Si rimane incantati dalla competenza e dalla chiarezza con cui esponi i concetti. Fai anche venire curiosità in chi ti legge di espandere la propria cultura andando a documentarsi su tutti gli aspetti che hai toccato. Grazie davvero.
Angelo, mi unisco ai complimenti di Richard :) un sincero plauso per la tua competenza e la capacità di esposizione.
lo scorso anno ripresi, in una mattina di buon seeing, un grande classico: il cratere Clavio. venni successivamente a sapere che è utilizzato da molti astrofili come "palestra" per ritrarre dettagli via via più fini.
Mi misi a verificare questi craterini assieme a colleghi del gruppo astrofili; sito LRO da una parte e mappa lunare dall'altra.
trovai una struttura, un piccolo buco nel suolo appena distinguibile, ma certo perchè riportato in altre immagini a risoluzione maggiore. la misura era di 1200/1500 mt !!
sono rimasto molto meravigliato delle capacità del mio strumento, e della bontà del seeing ovviamente ;)
Certo @Serafix anche io ho notato che sono tantissimi i crateri di 1 o 2 km che si vedono in foto.
A proposito di Clavius, sono orgoglioso di essere stato premiato APDO da questo sito proprio per una mia foto a quel cratere il 3 dicembre 2020 :)
congratulazioni... in ritardo :cool::cool: