Così sul FC 100n
Allegato 50524
La scelta dello spessore non è è non deve essere casuale perché determina la tipologia di spikes che genera. Più è largo più diventano "puntinati"
Paolo
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Così sul FC 100n
Allegato 50524
La scelta dello spessore non è è non deve essere casuale perché determina la tipologia di spikes che genera. Più è largo più diventano "puntinati"
Paolo
Grazie della dritta: avendo un’apertura più piccola del tuo, probabilmente 3mm sarà troppo spesso; in ogni caso farò una prova con una soluzione analoga alla tua e vediamo se l’effetto è altrettanto bello!
Li hai incollati direttamente sul tubo? Per la parte adesiva che resta “libera” hai messo qualche protezione per evitare che si appiccichi polvere?
No,
ti da fastidio la polvere?
:razz:
Paolo
In effetti no… tra la polvere che ho sull’obiettivo e sul sensore, non sarà un gran problema! [emoji1787]
Quattro stelle "nomate" in AURIGA.
Stesse condizioni di sempre con una aggiunta: temperatura sensore a 5°C per problemi di condensa.
Link Astrobin:
MENKALINAN:
https://www.astrobin.com/aj8nxz/
HASSALETH:
https://www.astrobin.com/5lbtpe/
BOGARDUS:
https://www.astrobin.com/qq258b/
ALMAAZ:
https://www.astrobin.com/zirxns/
Paolo
Da buon bastian contrario ... ma perchè fare gli spikes? Solo se non è possibile evitarli, per me falsano il risultato.
Nel presepe che allestivo da bambino gli spikes li mettevo anche alla stella cometa…:wub:
Provo a risponderti, Huniseth.
Le immagini che vi posto sono parte di un lavoro ampio di imaging degli astri "nomati" conosciuti (o almeno quelli accessibili dal mio cielo).
Affinché questo lavoro abbia senso le immagini devono consentire di cogliere, in modo immediato, almeno 2 aspetti degli astri immortalati: indice di colore e luminosità relativa.
Per farlo le immagini devono essere processate (pochissimo) sempre nello stesso modo e riprese con medesimo strumento, focale, campo inquadrato, esposizione e tipologia di cielo.
La presenza degli spikes è notevolmente utile alla percezione del colore perché tende a far risaltare molto più del singolo disco, il dato cromatico.
Inoltre la loro presenza porta in evidenza immediata l'astro di interesse all'interno del campo fotografico e consente inoltre di diluire un poco della luce spostandola dall'immagine centrale ai "baffi" ortogonali.
Paolo
Per @Ursus18:
Il dimensionamento delle "crociere" dipende da ciò che si vuole ottenere.
Minore è lo spessore dei supporti (o del nastro nel nostro caso) e più sottili saranno gli spkikes ma soprattutto genereranno meno "pallini" di diffrazione, ossia quel fenomeno per cui gli spikes tendono adiventare un insieme di tanti "pallini".
Più sono "spessi" e più l'effetto si inverte.
Ovviamente, lavorando con del nastro adesivo, uno spessore troppo limitato ne rende molto difficile sia l'applicazione che la "tenuta" nel tempo "in forma adeguata".
ideale sarebbe realizzare delle crociere in materiale plastico (ci sono piccoli artigiani improvvisati che le stampano in 3D - soprattutto all'estero e come supporto per cavi in sistemi tipo RASA e similari astrografi).
Detto questo puoi benissimo usare un nastro da 3mm su un 80 millimetri di apertura.
Non applicare ovviamente il nastro direttamente sull'obiettivo (!) ma giralo sulla cella e poi dai una "nastrata" lungo tutto il bordo esterno con altro nastro più largo così che ti assicuri di "tenere in sede" quello sottile che ti crea la crociera.
Paolo
Ciao Paolo, grazie dei consigli.
Io ho un 70mm ma farò una prova con il nastro adesivo da 3mm come hai fatto tu: vi posterò i risultati appena posso, anche se preferirei evitare l’effetto a “pallini”.
Per @Huniseth ; : hai ragione, si “falsa” il risultato ma secondo me sono bellissimi… [emoji28]