Forse questo schema può chiarirti le idee.
Allegato 52783
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Forse questo schema può chiarirti le idee.
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Volendo aggiungere un oculare allo schema sopra riportato, più o meno (dipenderà dallo schema ottico) dove cadrà il punto di fuoco rispetto all’oculare?
In corrispondenza del diaframma di campo dell'oculare.
https://digilander.libero.it/androme...%20oculari.JPG
Per lo schema ottico rifrattore, vale una nozione di base, la lunghezza focale dipende esclusivamente dalla geometria della curvatura delle due lenti che compongono l'obbiettivo.
Il progettista attraverso la lunghezza del tubo fisico e del focheggiatore, può decidere quanto ulteriore RETROFUOCO lasciare per il montaggio di un diagonale ed ulteriori accessori successivi.
Di sicuro accorciare il tubo fisico del rifrattore non modifica assolutamente la focale che attiene solo all'obbiettivo.
Aggiungo che nei rifrattori di alto pregio ed abilitati anche alla fotografia di alto livello, essi sono dotati di un lunghissimo RETROFUOCO.
Ovvero, avere un lungo RETROFUOCO è solo un vantaggio, perché ci permette di montare complessi apparati fotografici, oppure una TORRETTA BINOCULARE, senza usare degli OCS, oppure accorciare il tubo fisico.:)
Buongiorno a tutti.
Una domanda banale: prendendo a riferimento lo schema postato da @Angelo_C, se immaginiamo di aggiungere una diagonale che devia il fascio di luce di 45 gradi, come si fa a mantenere la convergenza su un unico punto del fascio stesso? In altre parole, il raggio centrale verrebbe in effetti riflesso (immagino una diagonale a specchio) di 45 gradi in modo ortogonale verso l’occhio dell’osservatore, ma i raggi più esterni, da un punto di vista geometrico, risulterebbero divergenti e non convergenti. :thinking:
Ovviamente in pratica non è così, perché altrimenti le diagonali non funzionerebbero, ma come si giustifica la faccenda da un punto di vista teorico?
Grazie in anticipo :)
Essendo lo specchio di un diagonale uno specchio piano, se colpito da infiniti raggi essi conseveranno lo stesso angolo di impatto sullo specchio piano che singolarmente avevano prima dell'impatto e quindi tranne un ipotetico singolo raggio centrale che arriva diritto e prosegue diritto, tutti gli alti conservano semplicemente l'angolo di impatto anche dopo la riflessione.
Leggasi che se gli infiniti raggi in arrivo dall'obbiettivo hanno ciascuno un suo personalissimo angolo, anche dopo la riflessione del diagonale conservano lo stesso personalissimo angolo fino a concentrarsi tutti nel fuoco
Per capire meglio basta immaginare di mettere uno specchio piano, ovvero parallelo all'obbiettivo, per comprendere che l'angolazione dei raggi provenienti dall'obbiettivo verranno riflessi con lo stesso angolo di incidenza fino a convergere tutti nel fuoco.
Non tutti sanno che la TELEVUE commercializza un diagonale a specchio angolato a 45° e quindi con un'angolo di impatto sullo specchio più critico rispetto ad un diagonale a specchio di 90°, eppure continua a funzionare bene anche lui.:)
Hai perfettamente ragione.
Mi sono fatto un disegnino (...dopo un secondo caffe') ed adesso l'ho capita anch'io :D
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