non vedo l'ora che venga fornito alla comunità scientifica il catalogo stellare, nettamente più aggiornato e preciso di quello HIPPARCOS...
mi sa che bisognerà aspettare un po'...
e poi dovranno aggiornare Celestia! :)
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non vedo l'ora che venga fornito alla comunità scientifica il catalogo stellare, nettamente più aggiornato e preciso di quello HIPPARCOS...
mi sa che bisognerà aspettare un po'...
e poi dovranno aggiornare Celestia! :)
Penso che i dati arriveranno un po' alla volta, andando a formare un catalogo sempre più completo, come sta succedendo per Kepler. La missione ha una durata nominale di 5 anni per cui mi aspetto qualcosa di preliminare fra "soli" tre o quattro anni.
Ormai la missione GAIA è arrivata alla distanza di un milione di chilometri dalla Terra,e si sta dirigendo verso il punto L2.
Il punto L2 è una regione situtata nel nostro Sistema solare dove l'attrazione gravitazionale della Terra e del Sole sono pressoché equivalenti. Il punto L2 fu scoperto dall'astronomo italo-francese Lagrange nel Settecento. Il motivo della scelta di questa interessante posizione è stata la facilità dell'osservazione e del monitoraggio della nostra galassia. Se fosse stato scelto un altro punto la missione sarebbe finita periodicamente in "ombra".
Il 22 Dicembre 2013 si è conclusa la fase LEOP (Launch and Early Orbit Phase) e solo dopo gli ingegneri dell'ESOC hanno preso il controllo della strumentazione di bordo. Il motivo di questa scelta è dovuto al fatto che GAIA stava inizialmente viaggiando per inerzia. Successivamente è iniziata la fase di rodaggio in cui gli strumenti,dopo che saranno calibrati,inizieranno a raccogliere dati (fase che durerà quattro mesi e mezzo). Infine,tra domani e il 9 Gennaio la missione si posizionera nella zona L2
Come già detto,la missione GAIA durerà cinque anni studiando oltre un miliardo di oggetti presenti nella Via Lattea, fornendo continuamente preziose informazioni come il monitoraggio delle misure di posizione,distanza,movimenti (astrometria),intensità della radiazione emessa (fotometria) e le caratteristiche di una radiazione emessa nelle diverse lunghezze d'onda (spettroscopia). La missione sarà alimentata da 6 panelli solari montati su uno schermo solare di 10 metri di diametro (quest'ultimo sarà a forma di ombrello). Tra l'altro l' "ombrello" proteggerà il satellite dalle radiazioni solari evitando il riscaldamento di esso,in modo da ottenere migliori osservazioni. Ora si stanno facendo vari test sulle antenne e sulla strumentazione di bordo.
A bordo si trovano due telescopi puntati in due direzioni diverse che ruoteranno ogni sei ore:in questo modo si avrà la massima visuale possibile del nostro cielo. La durata della missione permetterà di rilevare i più piccoli cambiamenti e movimenti nella nostra galassia. Inoltre,si prevede che fra cinque anni si avrà una mappa in 3D della nostra galassia e l'Italia svolgerà un ruolo importante nel buon andamento del progetto:infatti, il luogo della raccolta dati si trova nel centro Altec,a Torino. In più saranno coinvolti diversi ricercatori italiani coordinati dall' ASI e dall'INAF. Insomma,sarà di sicuro una missione molto particolare e interessante!
Fonte:Media INAF
Orione2000
Questa sera alle 19:58 la sonda ha acceso 5 dei suoi propulsori per posizionarsi nel punto L2. La manovra ha avuto successo e sarà seguita da una seconda accensione prevista per il 14 gennaio per raffinare l'orbita.
Ieri è avvenuta con successo la seconda e ultima manovra per piazzare Gaia nella posizione definitiva. Entro quattro mesi inizieranno le operazioni scientifiche.