Hehehe! Ecco qua: Dauphine e Prinz versione "dragster racer"...:biggrin:
Strano a dirsi, il piccolo Vixen 110 ha una luce libera di 31,8mm e visual back T2 lungo; lo SW 127 BD ha una luce libera di 26,6mm e visual back 45x1 corto.
Visualizzazione Stampabile
Questo vuol dire che, estetica e proporzioni a parte, il Vixen VMC 110L giustifica l'utilizzo di oculari da 2", il Mak 127 come detto no (siamo sotto i 29,5 mm massimi di un diaframma di campo di un oculare da 31,75...)
Però è coreografico, dai! :)
@ Valerio, grazie ... mi studierò senz'altro con attenzione la scheda! Ma in primissima battuta sono perplesso ... dove sta l'inghippo ... sempre che ci sia? Costa molto meno dell'analogo SkyWatcher 152/1800, ed è anche più lungo ... hexafoc, perdona l'ignoranza, ma di cosa si tratta?
Da profano direi che con la maggior apertura entra senz'altro più luce del 127 ... ma per il resto non ho metri di paragone ... sai se è mai stato testato da qualcuno? O ancor meglio se c'è qualcuno che lo possiede?
Leggo "50,8mm (2") to 31,7mm (1,25")" ... cosa vuol dire: che c'è abbastanza apertura per un 2" ma non per piccole focali se non cambiando oculare e passando al 1,25"? Perchè parlano di "Tube Assembly"?
Intanto grazie e a presto
Corrado
Perché meno? Qualcosina di più... poco di più.
http://apuliaottiche.com/negozio/it/...k-diamond.html
io l'ho trovato interessante perché primo, in astratto mi convince di più un progetto in cui la messa a fuoco NON avviene con lo spostamento del primario (la distanza del primario con lo specchio secondario, costituito nei Maksutov-Gregory dall'alluminatura al centro della faccia interna del menisco, sarebbe bene teoricamente restasse quella di progetto...) bensì con un focheggiatore esterno. Non a frizione tipo Cryford ma a cremagliera a denti obliqui (ottimo), bloccabile.
Secondo, il rapporto focale lievemente più lungo permette una minore ostruzione e una correzione delle aberrazioni residue ancora migliore.
Terzo, il supporto con anelli serrabili e la barra Vixen attaccata ai medesimi mi convince di più rispetto alla barra Vixen imbullonata direttametne al tubo dei Synta e dei Bosma. Ed è anche più rigido stante che dall'altra parte della barra c'è una comoda maniglia per brandeggiarlo che connette rigidamente anche i due anelli in oggetto.
Anche la cella che sostiene il menisco, chiusa con una ghiera piatta fissata con corti bulloni dalla testa a brugola, mi pare realizzata meglio.
Per contro, delle OTTIME prestazioni ottiche dei Mak-Gregory Synta (AKA Orion USA e Skywatcher) e dei Rutten-Maksutov Bosma (AKA Skywalker, Konus e Bosma) tutto si sa; questo non lo conosco.
Sto guardando in giro per informazioni da chi lo abbia.
Dico, tu non devi ordinare domattina presto, no?
No, nessuna fretta ... anche se non sto più nella pelle.
Dicevo che Il Bresser 150 costa molto meno dell'analogo SkyWatcher perchè confrontando i prezzi dei due prodotti completi di buon trippiede e goto risparmierei circa 300€.
1) http://www.astroshop.eu/skywatcher-m...b_bar_1_select
Il tutto a poco meno di 1.700€.
2) http://www.bresser.de/en/Astronomy/T...OS-2-GOTO.html
Il 'tuo' Bresser verrebbe poco meno di 1.400€
Non siamo ancora ai 1000-1200€ che ho in testa ma la tentazione è sempre più forte :whistling:
PS come mai non trovo il Bresser 150/1900 sul sito ricerca di Astroshop? :confused:
In rete lo offrono in tanti praticamente allo stesso prezzo.
Ne parla come di un nuovo prodotto la rivista spectrum
Allegato 13688
Buona notte
In effetti è un prodotto molto molto recente, l'ho visto per la prima volta pochi giorni fa...
E' che nulla so della qualità di lavorazione ottica (mentre il Makkozzo 150 di Synta è stranoto e molto apprezzato; se chiedi a martin84jazz ha il Golden Series che fu mio).
Dovremmo trovare in rete qualche test di un tedescone serioso e bravissimo dall'aria di... austero primario di ortopedia tedesco di quelli che ti dicono che tocca mettere due placche al femore di nonna sennò non si risalda ché ha l'osteoporosi, questo qui che ha fatto test come questo
http://astro-foren.de/index.php/Thre...utov-150-1800/
proprio al Mak 150 Skywatcher (ripeto quello che gira di più, nero, ha solo di diverso il colore della vernice mentre il 180 è stato modificato dentro). Vorrei insomma saperne di più.
Sul prezzo... se vuoi il GoTo grossomodo quello ci vuole.
Se ti fai bastare un più economica doppia motorizzazione, che ti permette comunque un domani di fare filmati ad alta risoluzione per foto ai pianeti, una EQ5 usata bella non te la toglie nessuno fra i 250 e i 300 euro, e stai nel migliaio.
L'idea dei tedeschi di Bresser di farsi fare solo dai cinesi "apposta" un tubo ottico coi due pezzi di vetro montati dentro, e di attaccarci intorno due anelli di sostegno (scelti a catalogo) una barra Vixen (idem) una maniglia (idem) e un buon focheggiatore, esterno, in teoria convince parecchio, risparmi tutta l'incertitiudine (:biggrin:) correlata al meccanismo di traslazione dello specchio primario per mettere a fuoco, che uno dei punti deboli potenziali di Maksutov-Gregory, Schmidt Cassegrain (sopratutto questi...) e Rutten-Maksutov.
La cosa che non mi piace, per ora, è che il caratteristico sistema di ritenzione del menisco anteriore, con quella ghiera piatta tenuta serrata dolcemente con sei bulloncini con la testa tonda e che si serrano con una brugola, mi ricordava qualcosa...
http://astro-foren.de/index.php/Thre...eins-und-zwei/
scendi giù giù nella pagina e dopo il test (deludentisismo) di DUE esemplari di un Maksutov cinese 203/2500, prova anche un 152/1900 (uhm, questo rapporto focale l'ho già sentito... :rolleyes:) che si rivela una COLOSSALE schifezza, se avessi molato io specchio e menisco a raspa e carta vetrata e lucidato a Sidol penso non sarebbe riuscito peggio.
Il test non puoi non trovarlo: il post lo individui con la data del 27 settembre 2009. E' pur vero che son passati sei anni giusti, va a sapé che la fabbrica abbia imparato bene a fare le cose... e certo il "nostro" Bresser non è lo stesso tubo, appunto non ha focheggiatore interno etc etc.
Magari sono uguali solo diametro dichiarato e focale... magari quella ghiera di montaggio tanto simile è casuale.. ma se non fosse? :wtf:
Quindi prima di "mettere le corna" al dominante e ubiquo Mak di Synta, ossia lo Skywatcher, dobbiamo avere ASSOLUTAMENTE esser certi che la qualità di lavorazione delle ottiche del 152/1900 non sia parente nemmeno alla lontana con quella del cinese testato da Rohr. Se no sarebbe da tirarglielo in testa.
semplice 'doppia motorizzazione' significa che puoi comandare manualmente i movimenti su due assi ma che, a differenza del goto, non ti fa la ricerca automatica di quel che gli chiedi di vedere? :whistling:
Esatto.
Hai una pulsantiera in mano con quattro tasti, e due interruttorini.
Un interruttore ha le posizioni OFF, N e S (emisfero N ed emisfero S... il motore di AR ovviamente deve andare in una direzione o in quella opposta a seconda di dove sei rispetto all'equatore per compensare la rotazione terrestre); l'altro interruttore le posizioni 2X, 4X ed 8X (di solito) ed imposta la velocità - rispetto a quella di 24 ore a giro - delle correzioni che applichi all'asse Ar quando usi i quattro pulsanti.
Detti pulsanti sono in sostanza W, E, N, S.
N e S son per fare movimenti fini in declinazione; cosa che di norma si fa all'inizio per centrare bene l'oggetto, poi non si tocca più. Se non per un ritocchino dopo parecchio (se la messa in stazione rispetto alla stella polare è stata un po' approssimativa). O un ritocchino più frequente se stai osservando una cometa (che si muove spesso in diagonale rispetto al piano dell'equatore celeste).
E ed W significa in sostanza "rallenta e inverti, o accelera rispetto alla velocità standard" che è quella di un giro al giorno - ossia, dopo aver puntato alla perfezione una cosa con l'asse polare della montatura rivolto al polo N celeste, se tu accendi semplicemente la montatura spostando l'interruttore su "N" e senza toccare nulla, quella buna buona segue l'oggetto e la pulsantiera in teoria non dovresti toccarla più sino all'alba.
Nella pulsantiera entra un jack che le fornisce corrente (da un portapile o alimentatore raddrizzato del voltaggio giusto) ed escono due fili con due delicati connettori tipo spina del telefono: uno va attaccato alla presettina vicino al motore di AR, l'altro a quello di declinazione (sono segnati). Queste connessioni son delicatine, han scelto un tipo di connettore comune sul mercato ma fragilino. Vale per tutti gli strumenti con montature Synta, in alcuni casi anche GoTo.
Ma le cose in cielo le devi saper trovare tu. Imparando le costellazioni principali, con le carte, Stellarium su un PC portatile, vedi tu. Il GoTo è cosa degli ultimi decenni, Galileo, Herschel, Adams, l'abate Piazzi che ha scoperto Cerere, sir Percival Lowell, e pure Claude Tombaugh che cercò e trovo' (con parecchia fortuna) Plutone a cinque miliardi di km da noi mica ce l'avevano, il GoTo. :wtf:
E' molto meno comodo, in tante occasioni, non averlo; ma certo, ammettiamolo, più didattico. E di tanto.
Ti divertiresti su una pista di GoKart, su un... GoKart a due posti con l'autista in marsina e tu seduto a guardare?
Quel Bresser mak non mi convince... a differenza del 127/1900, che secondo me deriva/o è l'etx125, questo non so da dove arriva.
@valerio ricciardi, per EQ5 motorizzata senza GoTo intendi questa?
http://www.otticasanmarco.it/catalog...D=4313&famId=2
Costa la bellezza di 760€, mentre la EXOS-2 EQ GoTo della Bresser costa 714€
http://www.astroshop.it/accessori-te...0_40/m,Bresser
se è così, il risparmio ed il mettere insieme marche differenti non mi sembra proprio valer la pena, o no?!
L'idea di ricorrere all'usato sicuro non mi dispiace ... a patto di essere sicuri della compatibilità dei pezzi e della facilità (:whistling:) nell'assemblare il tutto.
@ tutti, avete qualche link buono dove trovare attrezzatura usata sicura e perchè no, garantita? :biggrin:
Dalla Cina, come tutto; il mio pensiero è solo "e se le ottiche fossero parenti di quelle provate il 27/9/2009 da Rohr?" - perciò mi fiderei SOLO dopo aver avuto certezze circa la provenienza.
Come impostazione parrebbe molto razionale. Ma se il menisco e o specchio son stati lavorati dagli stessi... non si possono raddrizzare le zampe ai cani.
Il Bresser 127/1900 invece è il Meade ETX con la culatta cambiata (in metallo invece che plastica) e senza il flip mirropr che peraltro era una baracca.
Pure il Questar ha il flip mirror ed anche la flip Barlow, ma quello con quel che costa è costruito con standard di lavorazione da orologio automatico svizzero, perciò se lo può permettere.
Ciao a tutti,
ho appena scritto alla Bresser per chiedere maggiori informazioni sui loro prodotti ed in particolare sul MC 152/1900 ... mi sembra infatti assurdo che nel data sheet non compaia neppure il peso del tubo! Ho chiesto anche se possono condividere dei test report.
Sapete per caso se Bresser è certificata ISO9001 o altro ancora che ci possa in qualche modo garantire (teoricamente) la qualità delle forniture? Faccio mio infatti il dubbio di Valerio sulla qualità delle ottiche e soprattutto dei montaggi per non trovarmi tra le mani un telescopio scadente.
Fatico comunque a pensare che un produttore possa (scusate il francesismo) sputtanarsi con dei prodotti scadenti, soprattutto se ha un buon nome (vero?) da difendere.
Vi terrò naturalmente al corrente.
Saluti e buona giornata
Corrado
... senti, il problema a mio avviso concerne solo il nuovo 152/1900, per via del precedente che consiste nel fatto che l'unica accoppiata diametro/focale del genere l'ho trovata su un tele testato da Rohr che aveva anche la cella portamenisco concepita in modo del tutto simile, il che mi genera sospetti.
Il 100/1400 l'ho qui a casa mia per una piccola modifica, ed otticamente è un gioiellino che lavora veramente al limite di quel che ci si potrebbe aspettare dal diametro.
L'unico difettuccio (degno di menzione) che gli ho trovato è il tappo a vite del menisco, in prezioso metallo tornito, la cui filettatura tende a impegnare troppo "in pizzo in pizzo" la filettatura femmina sul davanti della cella; errore concettuale (o di realizzazione di una certa partita di tappi?) perché è un attimo anche standoci attenti impanare male il primo filetto e trovarti con tentativi di grippaggio del tappo - persino quando lo sviti.
Bresser è un marchio della Meade, e che il 127 sia otticamente l'ETX 125 rimarcato non ci piove. Non c'è ragione per temere una fattura delle superfici più dozzinale di quella che fanno da lustri.
Per capirci, quando il pastificio De Cecco imbusta con marchio di fantasia "cheap" degli spaghetti destinati ad esser venduti a molto poco negli hard discount, anche se al consumatore (alla ricerca del "primo prezzo") viene venduta a meno della metà, in quei pacchi di pasta è ben noto che trova ESATTAMENTE gli stessi spaghetti venduti a più del doppio come De Cecco: perché al produttore costerebbe molto di più avere due linee di produzione una con prodotto migliore una con prodotto più cheap (farine meno pregiate?) che non vendere lo stesso identico prodotto in due mercati di prezzo diverso con target diverso, cambiando solo il packaging.
La stessa identica meccanica la trovi sotto l'Audi A3 e la Skoda Octavia.
Se prendi un ETX 125 e ci togli la forcella, l'elettronica, la pulsantiera, il GoTo, la seconda uscita ottica con flip mirror (nel Meade quel flip mirror non è un gran vetro...) ecco che il prezzo non in offerta del Bresser 127/1900 è del tutto "normale". Non è che costa cento euro di base, cosa che potrebbe generare plausibili sospetti.
Il nuovo 152/1900 è al momento non recensito in giro, a quel che ne so; le premesse teoriche son ottime, ma se per caso fosse una fornitura/ciofega?
Chiunque può mettere in commercio semischifezze solenni a fianco in catalogo a piccoli gioiellini, il brand conta e non conta (all'opposto, uno stupratore di vetri come Seben produce la EQ3.1 alias Astro3 ex-Lidloscopio equatoriale, che nella sua umiltà e leggerezza è decorosissima, tanto che ne ho una motorizzata in AR per le osservazioni veloci col più leggero dei miei Mak).
@Valerio Ricciardi,
scusa ma mi sono perso nelle conclusioni del tuo ragionamento di cui condivido senza dubbio le premesse.
Sono d'accordissimo che alla De Cecco convenga produrre un'unico prodotto per poi avere prezzi differenti a secondo del canale di vendita e del cliente finale. Un esempio analogo lo si trova nei biscotti ed altri prodotti alimentari etc. La conclusione però dovrebbe portarci ad affermare che se la De Cecco comunque produce pasta buona ... allora è tutta buona, soprattutto se sulle sue scatole compare sempre il marchio De Cecco. Allo stesso modo se, come mi confermi, Bresser produce dei prodotti buoni con delle ottiche buone, ... non vedo il motivo per cui dovrebbe cambiare standard produttivi ed immettere sul mercato COL SUO MARCHIO prodotti non buoni. Se così fosse mi ritroverei un peggioramento anche nei vecchi prodotti ... ma solo perchè avrebbe cambiato politica gestionale ... della serie: "abbatto i costi dei materiali e dei montaggi e mantengo i prezzi di vendita così aumento gli utili". Non lo posso escludere, ma sarebbe un giochino che durerebbe lo spazio di pochi mesi/anni.
E' come se la Fiat si mettesse a produrre dei nuovi modelli tipo ad esempio (nome di fantasia) ASTRA o DUNA, hi! hi! hi! :wtf:
Differente il discorso riguardo il concetto del prodotto ... mi immagino un prodotto nuovo che 'dovrebbe' funzionare e risparmio i soldi del collaudo, anticipando i miei competitor per guadagnare spazio di mercato ... in questo caso si tratterebbe di un azzardo ... ma comunque la bontà dei materiali non sarebbe in discussione, o no?!
Oppsssss forse sono stato un po' prolisso ... scusate :oops::biggrin:
Il telescopio raffigurato nel mio avatar è un Criterion RV-6 prodotto e venduto insieme al RV-8, entrambi ottimi. La Criterion li vendeva come il pane, finché un bel giorno a qualcuno venne in mente di realizzare un SC sull'onda del crescente interesse del pubblico verso questo schema ottico.
Sfortunatamente, ne uscì fuori un obbrobrio osceno e Criterion andò a gambe all'aria e sparì dal mercato.
Quindi non è impossibile che una ditta blasonata canni di brutto.
Il fatto è, che quasi nessuno produce; qualcuno produce quasi tutto da sé (ad es. nelle macchine fotografiche Canon, che si fa da sola anche i sensori... ma i migliori sensori per macchine fotografiche sono i Sony e i Kodak), qualcuno oggi produce quasi tutto in proprio, ma usa solo sensori altrui (Pentax, Nikon che usano gli stessi Sony, solo che Pentax è più avanti nei processori di immagine) molti fan gran parte in proprio ma comprano anche un 30-40% di componentistica, come per dire le auto europee (fari Carello, sedili Recaro, frizioni Valeo, centraline Bosch etc etc...) la maggior parte assembla componenti che trova sul mercato prodotti da ditte che fan solo quello, altri scelgono sul mercato solo prodotti OEM che, per ordini superiori a tot pezzi, semplicemente gli vengon prodotti con colori e decals del loro brand.
Per dire, Konus. Konus ha brandizzato e venduto sul mercato italiano rifrattori, riflettori, Maksutov, Newton d'ogni sorta facendoli fare sia da Synta (ad es. i Newton da 150 e 200 mm, che son degli...Skywatcher con altro colore e nome), che Bosma (es. il Konus Motormax 130HM 130/2000 che ho avuto ed era una scheggia, ed il 150HM 150/1800 che ho ora), che a suo tempo di costruttori giapponesi che trovavi in giro anche con marchi Tosco, Antares, Kaewa, che ancora una volta erano marchi di vendita, non fabbriche.
Bresser è un marchio di Meade, ed ha tre linee di prodotto: Bresser Junior (lo dice il nome), Bresser Skylux (ecopnomico ma funziona sorprendentemente, come il Lidlscopio 70/700 in due versioni e poi il successivo 70/900), Bresser Messier che sono quelli dal look generale sul bianco con o senza righina rossa che son quelli amatoriali più "seri".
Ora, chiunque moli gli sbozzi di vetro, per il 100/1400 ed il 127/1900 son ragionevolmente certo che sia lo stesso fornitore delle ottiche per Meade; se il nuovo Bresser fosse stato esattamente un 178/2670, avrei detto: cribbio, il mitico Maksutone da 7" f/15 di Meade solo che bianco e col focheggiatore esterno, fantastico! (Era eccellente).
Ma siccome nella storia Meade di un 152/1900 Mak-Gregory non v'è traccia, e l'unico Mak di quella focale che ho trovato in giro era un cinesaccio scadente, non un cinesotto buono, che diavolo posso dire se non "speriamo che non se lo facciano fare da Seben"? Per questo sospendo prudentemente (e con un pizzico di diffidenza) il giudizio.
Guarda che nel catalogo Celestron ci sta sia uno schifoso 114 mm barlowato, montato su monobraccio GoTo in vera plastichetta ma che fa bzzzt bzzzt, che - sino a poco tempo fa - il buonissimissimo 130/2000 Bosma venduto come... Celestron C130 Mak (art. #52275), che il C14 Edge HD che non sfigura in un osservatorio professionale.
No so se mi sono capito... :biggrin:
Se i dubbi riguardano lo schema o per meglio dire la bontà del progetto, allora i conti mi tornano ... occorrerebbe a questo punto capire quanto il progetto sia stato effettivamente verificato prima della sua immissione sul mercato o attendere che il mercato lo metabolizzi ... in sostanza attendere che qualcuno lo compri e lo recensisca ... speriamo che Bresser mi risponda fornendomi magari dei test ... temo non lo farà, anche se avrebbe l'interesse di pubblicizzare il suo prodotto ... soprattutto se questo è buono ... la notizia si diffonderebbe come un tam tam da forum a forum
La mia risposta precedente era per Angeloma ... nel frattempo mi sono letto anche quella di Valerio ... penso di aver capito il vostro punto di vista e tutti i ragionevoli dubbi che nutrite sul nuovo modello della Bresser ... mannaggia ... il 152/1900 mi stava proprio cominciando a piacere un sacco ... mi sembra di giocare a monopoli e di essere a questo punto obbligato a ripassare dal via :sad::hm::blush:
Io in realtà mi riferivo all'accuratezza dell'esecuzione, su uno schema Maksutov Gregory classico aperto a f/12,5 non ci son misteri né son richieste tecnologie proprietarie.
Quello che dici tu vale quando si fa una cosa nuova, tipo il Vixen 140 schema Petzval, o il Tal Apolar 125, o i Kletsov russi. Allora si, si tratta di capire quanto è indovinato come concezione e calcolato bene il progetto.
Mentre su quel Maksutov-Gregory il problema (se c'è) è solo la selezione dei vetri e la qualità di molatura, controllo della sfericità e lucidatura. C'è poco da inventarsi.
Ma secondo voi la Meade-Bresser lancia i nuovi telescopi in Italia? Avranno già fatto il giro del Mondo, ma di recensioni non ce ne sono.
bzzzzt bzzzzt
Pure a me, alla ricerca di un Mak 150 "definitivo" che sia il meglio ed il massimo che posso cacciare dentro un trolley in alluminio che mi son fatto mandare da poco da Amazon... l'idea è "il massimo tele per utilizzo visuale che posso portarmi in aereo in capo al mondo come bagaglio a mano"... mi piace il focheggiatore esterno (fine del focus shift del primario) e il rapporto focale...
Ma non so
- quanto pesa
- quanto è lungo dopo aver svitato via il focheggiatore (completo, di sicuro per me troppo)
- chi gli fornisce menisco e specchio primario, e lavorati come a che livello di finitura
- quanto è grande il primario (perché i 152 mm di apertura siano reali considerato il potere divergente del menisco..)
- il diametro del tubo fuori tutto una volta smontati gli anelli...
...se aggiungi che non v'è modo di guardarci dentro fianco a fianco col Bosma o col Synta, che ben conosciamo... per ora, prudentemente passo.
* * * * * *
Dopo che ho visto il cielo sopra la caldera del Pico de Fogo all'isola di Fogo (Cabo Verde) ho capito che è meglio guardare in un Seben Big Boss in Namibia che in un Officina Stellare da 10" a Tradate...
io non mi farei tante pippe... una azienda seria non manda in giro una ciofeca ed in ogni caso c'è il diritto di recesso entro 14 giorni
Ahivoglia se accade...
il problema è che nei 14 giorni uno che non abbia mai avuto un telescopio di quel tipo e taglia, sino a un confronto con altri strumenti possibilmente in parallelo e/o a degli star test ben fatti (ci vuole esperienza, e non poca) ha poche possibilità di valutare astigmatismo residuo, tensionamenti di un ottica, residui di sfericità e quant'altro...
PS/ le due vetture sotto son prodotti in proprio dello stesso brand
@Valerio Ricciardi,
a questo punto che faccio: mi faccio bastare un 127/1900 Bresser :sad: o mi spingo al più costoso SW 150/1800 :biggrin:??? ... o mi sai indicare una soluzione intermedia con un'ottimo rapporto qualità/prezzo? :whistling:
Potresti o prenderti il Bresser 127/1900 qui
http://www.bresser.de/en/Astronomy/T...ical-Tube.html
...ormai a 349,00 perché quello/quelli in offertissima era/erano tanto in offertissima ché se lo son già venduto/i e non c'è/ci sono più :cry: (ve l'avevo detto di fiondarvi... almeno uno di voi son certo che lo ha ordinato in tempo!)
e sotto ci sta bene anche la Mon-1 che per fortuna è sempre da 149,00;
http://www.bresser.de/en/Astronomy/T...g-Stativ.html;
Oppure sopra Il Mak 127 nuovo
http://apuliaottiche.com/negozio/it/...27-skymax.html
(vedi TS, Astroshop. OSM, chi te lo fa meno e quanto vuole per la spedizione) e sotto sempre Mon-1 poi motorizzabile, oppure
http://www.astrosell.it/annuncio.php?Id=58835 (...acc... trattativa già aperta, ma se non conclude...).
In alternativa cercare tutto usato (ottica+montatura) per altri canali.
Però nel caso di un 100-130 la Mon-1 è bene all'altezza, se vai su un 150 ci starebbe anche, ma è MOLTO meglio una classe EQ5 (EQ5, EQ5 seconda serie, NEQ5, EQ-EM10, CG5 GT, Vixes Great Polaris etc).
E' una classe EQ3.2 marcata Bresser e un pochino diversa (asse del contrappeso rientrante, motorizzabile solo in AR con pulsantiera, applicabile il cannocchiale polare).
Adeguata a 90/1350, 100/1400, 102/1300, 127/1540, 127/1900, 130/2000. Meglio non oltre. reggere, regge (aggiungendo un contrappeso) anche un 150! Ma non è la taglia sua.
Prova un po' questo link qui (strano, l'altro avevo fatto solo copia incolla... :wtf:)
http://www.bresser.de/en/Sale/Specia...ng-Stativ.html
Pare abbia i vetri in bk-7 ma non sapendo come sono nello skywatcher siamo al punto di prima.
Secondo me ci sono alte probabilità che sia la stessa ottica riadattata. Spero di sbagliarmi
http://www.nightsky.at/Art/DS_Mak/
Pure negli Skywatcher sono in BK7, e nelle versioni Black Diamond reclamizzano anche che provengano dalla Schott (per me il fornitore era lo stesso pure prima...) - ma dove hai rimediato l'informazione? Link?
- comunque su superfici sferiche il punto cruciale è la tolleranza di lavorazione, in teoria lavorare tre calotte sferiche è la cosa più banale del mondo, i Maksutov Synta rendon bene per quel che costano (MOLTO bene) per via di questa facilità alla lavorazione industriale... -
è di quello che non so nulla...
A questo punto valutando tutti i pro e contro, avrei deciso per il Bresser 127/1900 ... sempre che nel frattempo Bresser non risponda al mio quesito garantendomi le prestazioni del 152/1900.
Ho visto che Bresser per il 127 monta d'ufficio un oculare 26mm SuperPlössl eyepiece (31.7mm / 1.25").
Facendo due rapidi conti ottengo un ingrandimento pari ad un 37x contro un massimo raccomandato di 256x.
A questo punto completerei gli oculari acquistando un 140-150mm (ne esistono di così grossi?) ed un Barlow 2x.
In questo modo mi garantirei 4 assetti:
1) 37x
2) 74x
3) 140x??? ... troppo lungo?
4) 280x??? ... poco più del max consentito.
Cosa ne pensate?
Mi conviene acquistare sempre un SuperPlössl o mi spingo verso un grandangolo?
Che Barlow mi consigliate?
Il secondo oculare da 140mm non è un po' troppo in accoppiata col 2x del Barlow?
Non rischio vignettamenti?
Conviene prendere in aggiunta un secondo Barlow da 4x o 5x?
Grazie mille e buon we a tutti
:biggrin:
Hai sbagliato qualche conto, un oculare 26 mm su una focale 1900 ti da:
1900/26=73x
Oculari oltre i 40 mm non ne vedo in giro, magari ce ne saranno per impieghi
particolari ma non ne ho mai visti.
Per un oculare da 140mm, ti serve un portaoculari da 4,25"...
- non prendere barlow oltre i 2x per visuale, che comunque non prenderei visto la già lunga focale del tele
- nei nostri cieli andare sopra i 200x è un miracolo
- fossi in te mi doterei di un buon 10mm, sei a 190x che è un ingrandimento di tutto rispetto e che il tele sopporta alla grande
- poi sta a te decidere l'intermedio tra il 26 ed il 10, la logica imporrebbe un 17 (o un 15)
- ti serve un oculare da 40mm per avere più campo osservabile
altri utenti esperti sapranno indirizzarti sui modelli precisi
Ma figurati! Pero' ti consiglio di fare un giro nel "vademecum degli astrofili". Riguardo agli oculari, bisogna sapersi calcolare ingrandimento, campo reale, pupilla di uscita. Conoscere il campo apparente e l'estrazione pupillare insite negli oculari. Tutti parametri che servono a fare scelte oculate o a meglio comprendere le proposte che ti verranno fatte dagli esperti. Anch'io non di rado ci faccio un giro, per ripassarmi quel poco che so.