Tale e quale a come la vedo io nel dobson...
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Tale e quale a come la vedo io nel dobson...
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Ciao amici. buon inizio di settimana.
Vi posto questa foto :
https://s3.postimg.org/m4z5ftun7/potw1707a.jpg
Questa spettacolare immagine mostra il centro della Via lattea dal bagliore inquietante della luce zodiacale. Essa è piena di peculiarità dovute alla presenza di polvere che ostacolano le osservazioni scientifiche - ma sono così stupende che è difficile esserne troppo dispiaciuti.
In questa immagine, il centro della Via lattea appare come pieno di gas nero. Infatti, queste macchie scure vorticose sono semplicemente l’assenza di luce visibile, perché enormi nubi di polvere oscurano la luce proveniente da stelle distanti. Tuttavia, come la polvere può dare l’illusione dell’oscurità, può anche dare l’illusione della luce. È il caso della luce zodiacale, una striscia sfocata di luce che vediamo proiettata lungo le costellazioni dello zodiaco. È causata dalla luce solare diffusa dal disco di polvere cosmica che circonda il sistema solare interno. Osservatori particolarmente attenti possono notare strutture intricate all’interno di questa striscia di luce - in particolare il fenomeno del "gegenschein", il debole bagliore ellittico al punto antisolare (il punto sulla sfera celeste situato all’esatto opposto del Sole) verso la sinistra dell’immagine. A destra, la brillante colonna di luce zodiacale, o "falsa alba", si gonfia a partire dall’orizzonte.
Quest’immagine è stata catturata durante tutta una notte ed è il risultato di una tecnica sofisticata dall’ambasciatore fotografo di ESO Petr Horálek, che ha cercato di catturare la luce zodiacale in un’immagine dalla Terra come mai prima. È stata ripresa all’osservatorio di ESO di La Silla in Cile.
Fonte ESO
Davvero uno spettacolo!:surprised:
Bellissima, grazie!
Aggiorno:
https://s2.postimg.org/cg8zkyoc9/potw1708a.jpg
Quest’immagine mostra le prime misure dell’effetto Sunyaev-Zel’dovich termico con l’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA) in Cile (mostrato in blu). Gli astronomi combinano i dati dalle antenne di 7 metri e di 12 metri di ALMA per produrre l’immagine più nitida possibile. Il bersaglio è uno degli ammassi di galassie più massiccio conosciuto, RX J1347.5–1145. Si vede il suo centro nel "buco" scuro delle osservazioni di ALMA. La distribuzione di energia dei fotoni della RCF cambia e appare come una diminuzione di temperatura nelle lunghezze d’onda osservate con ALMA, il che spiega la presenza della macchia scura nel centro di quest’immagine dove si trova l’ammasso.
Gli eventi che accompagnavano il Big Bang sono stati così catastrofici che hanno lasciato un’impronta indelebile sulla struttura del cosmo. Oggi possiamo rilevare queste cicatrici osservando la più vecchia luce nell’universo. Questa luce fu creata 14 miliardi di anni fa - essa esiste oggi come la debole radiazione a microonde ed è quindi chiamata radiazione cosmica di fondo - si è espansa ad oggi fino a diffondersi nell’intero cosmo, riempiendolo con fotoni misurabili.
La RCF può essere utilizzata per indagare il cosmo attraverso l’effetto Sunyaev-Zel’dovich, osservato per la prima volta 30 anni fa. Possiamo misurare la RCF qui sulla Terra quando i suoi fotoni a microonde viaggiano verso di noi attraverso lo spazio. Durante il loro viaggio, essi possono attraversare degli ammassi di galassie che contengono elettroni ad alta energia. Questi elettroni forniscono ai fotoni un piccolo incremento di energia. Misurare questi fotoni con i nostri telescopi è difficile, ma importante - possono aiutare gli astronomi a capire le proprietà fondamentali dell’universo, come la posizione e la distribuzione degli ammassi densi di galassie.
Fonte ESO
Che spettacolo!!:surprised:
Straordinario:wub:
https://s24.postimg.org/ladkqh4d1/potw1709a.jpg
Tre decenni fa, gli astronomi hanno scoperto una delle più brillanti supernova in più di 400 anni. L’esplosione stellare, SN 1987a, sfavillava come 100 milioni di Soli per vari mesi dopo la sua scoperta il 23 febbraio 1987.
Situata nella grande nube di Magellano, uno dei satelliti della Via Lattea, SN 1987A era l’esplosione di supernova più vicina mai osservata in secoli ed è diventata una delle supernova meglio studiate di tutti i tempi. Durante gli ultimi 30 anni, osservazioni dettagliate, con telescopi nello spazio e sulla Terra, hanno permesso agli astronomi di studiare l’agonia mortale di una stella massiccia nel dettaglio come mai prima, da stella a supernova fino a resto di supernova, rivoluzionando la nostra comprensione di questi eventi esplosivi.
Con la sua superba sensibilità nelle lunghezze d’onda millimetriche e submiliimetriche, ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array) ha studiato aspetti ancora inesplorati di SN1987A dal 2013. Gli astronomi usano ALMA per osservare i resti brillanti della supernova ad alta risoluzione, studiando come il rimanente produca vaste quantità di polvere dai nuovi elementi creati nella stella progenitrice. Una frazione di questa polvere fugge nello spazio interstellare e potrebbe, un giorno, diventare il materiale di cui futuri pianeti attorno ad altre stelle sono formati. Queste osservazioni suggeriscono che la polvere dell’universo primordiale fu creata da simili esplosioni di supernova.
L’immagine composta presentata qui combina osservazioni fatte con ALMA, il telescopio spaziale Hubble della NASA e ESA e il telescopio a raggi X Chandra della NASA.
Guardate che meraviglia:
https://s30.postimg.org/rfe1rqk1t/eso1707a.jpg
Questa variopinta striscia di stelle, gas e polvere è in realtà una galassia a spirale, di nome NGC 1055. Catturata dal VLT (Very Large Telescope) dell'ESO, questa grande galassia è circa il 15% più grande della Via Lattea. NGC 1055 non mostra i caratteristici bracci vorticosi di una spirale, perchè è vista di taglio. Sono visibili comunque strani intrecci nella struttura, causati probabilmente dall'interazione con una grande galassia vicina.
Articolo ESO
Vi consiglio anche il video
https://www.eso.org/public/italy/vid...egory/esocast/
Magari non sarà un commento particolarmente apprezzato ma mi ricorda tanto una di quelle scene di dischi volanti dei vecchi film di fantascienza:biggrin:
Bellissima!
Aggiorno:
https://s18.postimg.org/dsy7peoy1/potw1710a.jpg
ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array) ha catturato questa notevole immagine di una stella binaria, dove le due stelle - LL Pegasi e la sua compagna, si intrecciano in una danza cosmica, orbitando attorno al loro centro di massa comune. La stella più vecchia LL Pegasi perde in continuazione materiale gassoso, mentre evolve in una nebulosa planetaria, e la netta forma a spirale è l’impronta lasciata dalle stelle orbitando in questo gas.
La spirale si estende su anni-luce e si avvolge con un straordinaria regolarità. In base al tasso di espansione del gas nella spirale, gli astronomi stimano che un nuovo “strato” appaia ogni 800 anni - approssimativamente lo stesso tempo che le due stelle impiegano per percorrere un’orbita completa una attorno all’altra.
https://www.eso.org/public/italy/images/potw1710a/
All'interno della notizia c'è una foto combinata con Hubble e un video interessante
;););)
Aggiorno:
https://s23.postimg.org/cvk2m3hwb/potw1711a.jpg
Con le loro spettacolari braccia brillanti, le grandi galassie spirali sembrano accaparrarsi tutta l’attenzione - ma NGC 6822, una galassia irregolare barrata nana è la prova che le spirali regolari non hanno il monopolio della bellezza galattica. Anche chiamata la galassia di Barnard, NGC 6882 si trova nella costellazione del Sagittario a una distanza di appena 1,6 milione di anni-luce ed è piena di ricche regioni di formazione stellare.
Questa nuova immagine è composta di vecchie osservazioni fatte con il Wide Field Imager montato sul telescopio di 2,2 metri MPG/ESO all’osservatorio La Silla di ESO e di nuove osservazioni raccolte da ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array). Le zone osservate da ALMA sono evidenziate in quest’immagine e possono essere viste in dettaglio qui.
Le osservazioni di ALMA rivelano la struttura delle nube di formazione stellare con una risoluzione mai raggiunta. Le osservazioni nella nostra galassia hanno mostrato che le stelle si formano nei centri densi di nubi giganti di gas idrogeno molecolare, gli unici posti dove il gas può essere abbastanza freddo per collassare sotto la propria gravità. Queste condizioni favoriscono anche la formazione di altre molecole, come il monossido di carbonio, un elemento indispensabile per aiutare gli astronomi a scoprire il gas d’idrogeno molecolare galattico
https://www.eso.org/public/italy/images/potw1711a/
Guardate questa foto "pirotecnica"...
https://s28.postimg.org/hic5q2djx/eso1711a.jpg
A una distanza di circa 1350 anni luce, nella costellazione di Orione, si trova una fabbrica stellare densa e attiva, nota come Nube Molecolare di Orione 1 (OMC-1 da Orion Molecular Cloud in inglese), appartenente allo stesso complesso della famosa Nebulosa di Orione
https://www.eso.org/public/italy/news/eso1711/
Che meraviglia, grazie:)
Allegato 23538
Sembra un immagine non interessante in realtà è straordinaria : è il debole bagliore emesso dal pianeta nano DeeDee intercettato dai sensibili occhi di ALMA.
Ai confini del Sistema solare, ad oltre 90 unità astronomiche dal pianeta Terra, gli occhi sensibili dell’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array in Cile hanno scoperto importanti dettagli sul (candidato) pianeta nano DeeDee, un sasso gelido del diametro poco superiore ai 600 chilometri
http://www.media.inaf.it/2017/04/13/...molto-lontano/
quando vedo queste immagini mi vengono i brividi a "vedere" fin dove arriva la nostra tecnologia! :sbav:
https://s12.postimg.org/dk4070yfh/potw1720a.jpg
Questa intrigante immagine sembrerebbe una collezione di chiazze colorate, ma in realtà è un’istantanea ad alta risoluzione di una stella appena nata avvolta in polvere. Distante appena 1300 anni-luce nella nebulosa di Orione, la stella HH 212 è notevolmente giovane. La durata di vita media di una tale stella di piccola massa è circa 100 miliardi di anni, ma questa stella ha solo 40’000 anni di età - davvero una bambina in termini stellari.
Nei nuclei di vaste nubi molecolari nelle regioni di formazione stellare, c’è una battaglia in corso; la gravità contro la pressione del gas e della polvere. Se la gravità vincesse, costringerebbe il gas e la polvere a comprimersi in un denso cuore che alla fine si infiammerebbe - formando una protostella. Tutto il gas e la polvere rimanente formerebbero un disco in rotazione attorno alla stella bambina e in molti sistemi stellari, collasserebbero al fine di formare pianeti.
Tali giovani dischi protostellari sono difficili da osservare a causa della loro relativamente piccola dimensione, ma adesso la risoluzione spaziale estremamente alta di ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array) permette di capire i dettagli intricati della formazione di stelle e di pianeti.
Uno sguardo più ravvicinato a HH 212 svela delle grandi strisce fredde e scure di polvere che attraversano il disco, in mezzo a due regioni più brillanti riscaldate dalla protostella. Il risultato assomiglia ad un hamburger cosmico. È la prima volta che gli astronomi hanno scoperto una tale striscia di polvere nelle fasi iniziali della formazione stellare, essa potrebbe fornire indicazioni sulla nascita dei sistemi planetari.
https://www.eso.org/public/italy/images/potw1720a/
La vera forma del boomerang
https://s13.postimg.org/bzrwmw7c7/potw1724a.jpg
Questa foto mostra la nebulosa Boomerang, una nebulosa protoplanetaria come osservata da ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array). La struttura viola sullo sfondo, vista in luce visibile con il telescopio spaziale Hubble, mostra una forma classica con due lobi e una regione centrale molto stretta. La capacità di ALMA di vedere il gas freddo molecolare rivela la forma più allungata della nebulosa in arancione.
Dal 2003 la nebulosa, ad una distanza di 5000 anni-luce dalla Terra, ha il record dell’oggetto più freddo dell’universo. Si pensa che la nebulosa sia stata formata da un involucro di una stella nelle fasi finali della sua vita, che ha inghiottito un compagno binare più piccolo. È possibile che sia questo la causa della fuga ultra-fredda di materiale, illuminato dalla luce della stella morente centrale.
ALMA ha osservato il disco centrale della nebulosa e la fuga di gas che si estende su una distanza di quasi quattro anni-luce attraverso il cielo. Questo materiale uscente è ancora più freddo della radiazione cosmica di fondo, con una temperatura di -270 gradi Celsius. Esso si espande ad una velocità di 590 000 chilometri all’ora.
https://public.nrao.edu/news/2017-alma-boomerang/
Sarò spoetizzante, ma mi sembra un molare cariato :blush:
Un tripudio astronomico è questa foto che condivido con voi:
https://s1.postimg.org/9amvorecv/eso1719a.jpg
Due dei più famosi abitanti del cielo condividono la scena con un vicino meno noto, in questa enorme immagine da 3 gigapixel ottenuta dal VST (VLT Survey Telescope) dell'ESO. Sulla destra si trova una nube di gas che riluce debolmente, nota come Sharpless 2-54, al centro la notissima Nebulosa Aquila e infine la Nebulosa Omega a sinistra. Il trio cosmico costituisce solo una parte del più vasto complesso di gas e polvere al cui interno nuove stelle vengono alla luce e illuminano il circondario.
Leggi tutto
video ESO
Buongiorno a tutti e buon lunedì: aggiorno con una vista mozzafiato di Betelgeuse.
https://s14.postimg.org/sgfklj6up/potw1726a.jpg
Questa macchia arancione mostra la stella vicina, Betelgeuse, vista da ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array). Questa è la prima volta che ALMA ha osservato la superficie di una stella e questa prima prova ha prodotto l’immagine a più alta risoluzione di Betelgeuse mai ottenuta.
Betelgeuse è una delle più grandi stelle conosciute al momento - con un raggio 1400 volte quello del Sole nella radiazione millimetrica. Ad una distanza di circa 600 anni-luce, nella costellazione di Orione (il cacciatore), la supergigante rossa brucia intensamente, il che spiega perché essa ha una aspettativa di vita breve. Ha solo 8 milioni di anni di anni, ma già è sul punto di diventare una supernova. Quando ciò accadrà, l’esplosione sarà visibile dalla Terra, anche in pieno giorno.
Questa stella è stata osservata in molte lunghezze d’onda, in particolare nel visibile, infrarosso e ultravioletto. Usando il Very Large Telescope di ESO, gli astronomi hanno scoperto un vasto pennacchio di gas grande quasi come il nostro sistema solare. Gli astronomi hanno anche trovato una gigantesca bolla sulla superficie di Betelgeuse. Queste caratteristiche aiutano a spiegare come mai la stella perda così tanto gas e polvere a un ritmo eccezionale (eso0927, eso1121). In quest’immagine ALMA osserva il gas caldo della cromosfera bassa di Betelgeuse a lunghezze d’onda sub-millimetriche - dove l’aumento di temperatura locale spiega perché non sia simmetrica. Scientificamente ALMA può aiutarci a capire le atmosfere estese di queste stelle calde e ardenti.
https://www.eso.org/public/italy/images/potw1726a/
Incredibile che si possa "risolvere" da così lontano la superficie di una stella.
Mai avrei pensato...
Avevo già letto un articolo relativo a studi interferometrici, ma dello strumento CHARA. Il potente strumento ha risolto anche la superficie di altre stelle tra le quali Vega, bianca di sequenza principale circa 3 volte più grande del Sole e distante 25 a.l.
Non ricordo le dimensioni precise, ma queste erano incredibilmente inferiori rispetto a quelle di Betelgeuse, nonostante la relativa vicinanza a noi. Se trovo l'articolo lo posto così da avere i valori precisi.
Rieccomi, non ho trovato l'articolo originale ma solamente un riferimento ai dati ricavati dallo strumento in un altro forum di astronomia. Lo strumento che ha osservato il disco di Vega,però, non è ALMA ma CHARA.
Allego le poche righe a riguardo:
"Lo strumento ottico con la più elevata risoluzione al mondo è il CHARA (Center for High Angular Resolution Astronomy). Si trova sul Monte Wilson, vicino Los Angeles, a 1.740 metri di quota. Raccoglie la luce da sei telescopi di 1 metro ciascuno. La massima separazione fra i telescopi è di 331 metri, consentendo di risolvere i dischi delle stelle più vicine. Betelgeuse ha un diametro angolare di 43 millesimi di secondo, Vega di 3,3 millesimi, Regolo poco più di un millesimo."
Pazzesco! Si noti come in tal caso l'enorme diametro di Betelgeuse sia stato più determinante rispetto alla distanza da noi...:surprised:
EDIT: trovato altro riferimento alla risoluzione di Vega da parte di CHARA:http://memospa.overblog.com/vega-700...i#.WVDZfpKLSvF
Riporto una parte specifica a riguardo:
"Il CHARA ha una linea di base fino a 330 metri, la più lunga al mondo per l'interferometria ottica e nell'infrarosso. È in grado di raggiungere una risoluzione fino a 0,0005 arcosecondi, diverse volte maggiore di quella del telescopio spaziale Hubble, sia pure limitata a oggetti molto luminosi e vicini: l'equivalente della possibilità di scorgere il disco di una monetina dalla distanza di 1.600 km. Solo grazie all'interferometria è stato possibile osservare (e misurare) il disco di Vega, che appare altrimenti in qualsiasi altro telescopio solo come un brillante punto di luce."
condivido con tutti voi un'immagine strabiliante...
https://s23.postimg.org/wrxp3rnx7/eso1720a.jpg
l VLT (Very Large Telescope) dell'ESO ha catturato questa magnifica vista della galassia a spirale barrata Messier 77. L'immagine rende tutta la bellezza della galassia, mettendo in mostra i bracci ingioiellati attraversati da tracce di polvere - ma non riesce a mostrare la natura turbolenta di Messier 77.
Questa immagine di Messier 77 è stata ottenuta usando dati presi in quattro bande di lunghezza d'onda, rappresentate dai colori blu, rosso, violetto e rosa (corrispondente alla banda della riga di emissione dell'idrogeno H-alfa). Ogni lunghezza d'onda evidenzia una diversa qualità: l'H-alfa rosata sottolinea la presenza di stelle giovani e calde che si stanno formando nei bracci a spirale, mentre il rosso descrive la strutture filamentose del gas che circonda Messier 77 [1]. Una stella della Via Lattea, in primo piano, è visibile nei pressi del centro della galassia, identificabile dai raggi dovuti alla diffrazione. Inoltre si distinguono molte altre galassie distanti: visibili oltre ai confini dei bracci a spirale, appaiono minuscole e delicate, rispetto alla colossale galassia attiva.
Tutta la notizia
https://www.eso.org/public/italy/news/eso1720/
L'immagine è veramente, come tu dici, strabiliante.
E la frase che riporti "...mettendo in mostra i bracci ingioiellati" è anch'essa un bel gioiello!
credo si riferisca agli spikes, quell'effetto croce dovuto al tipo di strumento(sostegno per lo specchio secondario) con cui è stata ripresa la scena.
https://s1.postimg.org/v8eaiqz3z/NGC6397.jpg
Scusa,
non mi sono spiegata bene, io intendevo questo:
Citazione:
Una stella della Via Lattea, in primo piano, è visibile nei pressi del centro della galassia
Magari intende che quella stella con gli spikes immortalata nello scatto appartiene alla nostra di Galassia:confused:
L'ho pensato anch'io, volevo esserne certa :angel:
Aggiorno
https://s22.postimg.org/5zhyqln81/potw1729a.jpg
alcuni astronomi, utilizzando la fotocamera infrarossa a ottica adattiva NACO, montata sul VLT (Very Large Telescope) dell'ESO, hanno osservato l'ammasso stellare RCW 38 nella costellazione della Vela, a circa 5500 anni-luce da noi. Questa immagine della settimana mostra la parte centrale di RCW 38; gli inserti sui lati mostrano alcune delle nane brune rilevate all'interno dell'ammasso.
https://www.eso.org/public/italy/images/potw1729a/
Aggiorno :
https://s22.postimg.org/l6exg3tw1/potw1730a.jpg
"Ad una distanza di circa 95 milioni di anni-luce, nella costellazione australe di Ottante, si trova NGC 7098 - una galassia spirale intrigante con numerose caratteristiche doppie. La prima di queste è il duo di distinte strutture a forma di anello attorno al nebuloso cuore della galassia. Esse sono i bracci spirali, che si sono arrotolati attorno al cuore luminoso della galassia. Questa regione centrale ospita un’altra caratteristica doppia: una doppia barra.
NGC 7098 ha anche sviluppato caratteristiche conosciute come “ansae”, visibili come piccoli e brillanti strisce a ciascuna estremità della regione centrale. Le “ansae” sono zone visibili di sovra-densità, che assumano di solito forme anellari, lineari o circolari e possono essere trovate alle estremità di sistemi di anelli planetari, in nebulose, e (come nel caso di NGC 7098) in parti di galassie stipate di stelle.
Quest’immagine è formata da osservazioni raccolte dallo strumento FORS (FOcal Reducer and low dispersion Spectrograph), installato sul Very Large Telescope di ESO all’osservatorio di Paranal. Una varietà di galassie lontane sono anche visibili su quest’immagine, la più prominente è la piccola galassia spirale vista di profilo a sinistra di NGC 7098, conosciuta come ESO 048-G007."
https://www.eso.org/public/italy/images/potw1730a/
Aggiorno con una immagine stupefacente:
https://s11.postimg.org/q5oz27leb/eso1723a.jpg
Utilizzando nuove osservazioni effettuate con il telescopio per survey del VLT dell'ESO, alcuni astronomi hanno scoperto tre diverse popolazioni di stelle neonate all'interno dell'Ammasso della Nebulosa di Orione. Questa scoperta inaspettata migliora notevolemente la nostra comprensione di come si formano questi ammassi. Suggerisce infatti che la formazione stellare possa avvenire per impulsi successivi, in cui ogni stadio di formazione stellare si sviluppa su una scala temporale molto più breve di quanto si pensasse.
Fonte ESO
"Ma il risultato è ben più di una bella fotografia. Un gruppo di ricercatori, guidati da Giacomo Beccari, astronomo dell’Eso, ha sfruttato i dati di qualità insuperata per misurare con precisione la luminosità e i colori di tutte le stelle dell’ammasso della Nebulosa di Orione. Queste misure hanno permesso agli astronomi di determinare la massa e le età delle stelle. Con loro stupore, i dati hanno mostrato tre diverse sequenze di età, potenzialmente diverse."
Fonte INAF
C'è una importante novità che riguarda il VLT dell' ESO.
Il telescopio Yepun (UT4) del VLT (Very Large Telescope) dell'ESO è stato trasformato in un telescopio completamente adattivo. Dopo più di un decennio di pianificazione, costruzioni e collaudi, il nuovo impianto di ottica adattiva (o AOF dall'inglese Adaptive Optics Facility) ha visto la sua prima luce con lo strumento MUSE, catturando vedute sorprendentemente nitide di nebulose planetarie e galassie. L'accoppiamento di AOF e MUSE forma uno dei sistemi tecnologici più avanzati e potenti mai costruiti per l'astronomia da terra.
Vi linko l'articolo della fonte nel quale potrete apprezzare foto incredibili
https://www.eso.org/public/italy/news/eso1724/
Incredibile questa immagine:signore e signori Antares:sbav::sbav::sbav:
https://s30.postimg.org/dl0nkefa9/eso1726a.jpg
Usando il VLTI, l'interferometro del VLT, alcuni astronomi hanno ricostruito l'immagine più dettagliata di sempre di una stella - la supergigante rossa Antares. Inoltre hanno prodotto la prima mappa delle velocità del materiale che compone l'atmosfera stellare per una stella diversa dal Sole, rivelando un'inattesa turbolenza nell'enorme atmosfera di Antares. Il risultato dello studio è pubblicato dalla rivista Nature.
Maggiori dettagli
Devo sbrigarmi a girare le braciole... Si potrebbero bruciare. A parte le battute, è veramente una grande immagine... Ogni giorno che passa si va sempre più avanti.
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Strabiliante!
Vengono le vertigini chiedendosi cosa sarà possibile vedere intorno a noi tra solo 10 anni!
Veramente incredibile :shock:
Una foto grandiosa! Grazie!