Bello ma costoso il Sard…, io stavo guardando il Kowa BD II XD 6.5x32 con 10° di campo reale.
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Bello ma costoso il Sard…, io stavo guardando il Kowa BD II XD 6.5x32 con 10° di campo reale.
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Buon Natale a tutti.
Ieri sera la mia Dolce Metà (che mi conosce bene) mi ha regalato uno di questi simpatici oggetti (è stata vera sopresa, non me lo aspettavo :shock:), l'Orion 2x54; con questo, negli ultimi quattro mesi, mi sono entrati in casa ben tre nuovi binocoli.
Ovviamente il meteo è sul fetente andante, ma sembra veramente un oggettino divertente (oggettino si fa per dire, per essere un 2x è bello massiccio), quando avrò modo di utilizzarlo in situazioni più "consone" (leggasi, sotto un cielo sereno e possibilmente stellato), posterò le mie impressioni.
Io ero molto indeciso tra i 2.
Colgo l’occasione per augurare a tutti buon Natale
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L'ho provato un pochino, la conformazione degli oculari fa filtrare la luce laterale, con conseguenti riflessi, al momento gli ho applicato due conchiglie a "fetta di salame", risolvendo quasi del tutto il problema.
In luogo della classica fibbia a corredo, gli ho applicato un semplice cordino, che trovo molto più comodo.
Allegato 46306 Allegato 46307
Dalle prove molto spannometriche fatte, non riesco ad abbracciare tutto il campo disponibile (36°), ho calcolato una forbice che va da 27° a 32° (sarò più preciso posizionandolo su stativo e quando ci sarà il cielo completamente sereno).
Ultima cosa (molto comoda :cool:) che ho notato, si mette a fuoco una sola volta all'infinito e ti ritrovi tutto a fuoco fino a circa 3,5 m di distanza.
Che coso simpatico.. il pratica ingrandisce quasi niente ma ti aumenta le dimensioni dell'occhio a 5cm in stile supervista.
Ora però mi sfugge il discorso pupilla.. vale sempre diametro/ingrandimento?
No, lo schema galileiano formando un'immagine "virtuale" (lo schema kepleriano ne forma una "reale") segue regole un po diverse, il campo abbracciato è direttamente proporzionale al diametro della lente e alla vicinanza tra occhio e lente oculare (col limite che il massimo campo possibile, lo si ha attaccando letteralmente il cristallino alla lente :biggrin: ) e inversamente proporzionale all'ingrandimento e al diametro della pupilla dell'occhio (ad esempio di giorno, si abbraccia un minor campo rispetto a quello possibile, perché la pupilla è meno dilatata per via della luce).
Sono aggeggi otticamente molto semplici, ma dal funzionamento più "complicato" rispetto ad uno schema kepleriano.
Non ho capito niente... :wub:
L'importante é che funzioni [emoji6]
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Giusto. :biggrin:
Bella[emoji23]
Il Gran Carro e' uno degli asterismi della volta celeste.Il nome mediterraneo più classico per questo asterismo è quello latino Septemtrio (genitivo septemtrionis).il nome in seguito divenne sinonimo delle due "Orse" (Orsa Maggiore e Orsa Minore).
Liberamente tratto da: https://it.wikipedia.org/wiki/Grande_Carro
Finalmente ieri sono riuscito a provare l'Orion 2x54 sotto un cielo sereno, osservazioni fatte da casa mia dopo cena, a partire dalle 21:30 circa.
Sul cielo è veramente divertente, spannometricamente si recupera una magnitudine abbondante, forse anche una e mezza, le nebulosità sono meglio visibili e maggiormente estese rispetto l'occhio nudo, almeno sulle nebulosità "facili" come M31 ed M42 (sono comunque sotto un cielo fetente, le nebulosità "difficili" tali rimangono anche col 2x).
Comunque vedere intere costellazioni con anche un po di contesto intorno è veramente divertente, bellissimo vedere Iadi e Pleiadi insieme, Cassiopea nello stesso campo di M31, tutta Orione insieme a Sirio, comunque è tanta roba.
Il campo massimo che riesco ad abbracciare al buio (ben poco buio) sotto il cielo milanese è di circa 31° e qualche cosa (più del doppio dell'Ibis Horus 5x25), provato con le coppie Polaris-Dubhe (quasi 29°), Sirio-Bellatrix (30° abbondanti), Sirio-Meissa (quasi 32°) e Polaris-Shedir (quasi 33°), infatti la prima e seconda coppia si vedevano vicino al bordo senza problemi, la terza coppia, tenendo la luminosa Sirio al bordo estremo (al limite della scomparsa), Meissa appariva e scompariva, ma comunque la giudicavo appena fuori dal campo, con l'ultima coppia niente da fare, mai riuscite a vedere insieme.
Chissà se sotto un cielo veramente buio e con la pupilla alla vera massima dilatazione, non si riescano a recuperare quei 5° mancanti, comunque non mancherò di portarmelo dietro alla prossima uscita di Luna nuova.
Domani dovrebbero arrivarmi i polarizzatori da 58 mm, sono curioso di vedere come si comporta sulle nuvole.
Ho fatto un po di prove con i polarizzatori (amazon basic da 9 € l'uno, quindi non esattamente degli Hoya) sia con cielo completamente coperto che con le classiche nuvole "bianco ovatta".
Col cielo completamente coperto l'effetto è molto limitato, si devono girare più volte i filtri per apprezzare le differenze, MA al tramonto con questo strato di nuvole illiminate "da sotto", l'effetto è ben percepibile con i contrasti tra parti scure e parti illuminate direttamente molto aumentati, lo stesso effetto che si ha con le nuvole bianche; penso sia a causa del'illuminazione diretta sulle nuvole.
Comunque (per la spesa fatta) è comunque cosa divertente, non escludo che con filtri di miglior qualità, l'effetto non sia ancor meglio percepibile.
L'effetto più chiaro e "palese", però questi filtri lo hanno avuto sull'acqua, mi sono divertito molto nell'area umida del parco sotto casa mia, a vedere lo specchio d'acqua completamente trasparente, con i suoi pesciolini nuotare, e la zampe della papere a mulinare sott'acqua.
Allegato 46412 Allegato 46413 Allegato 46414
Come si vede dalle immagini, ho smontato i filtri e li ho inseriti in mezzo a due celle (una dentro l'altra), quella interna fatta con una striscia di acetato da 1 mm di spessore (per tenere la forma, gli ho inserito la ghiere di blocco dei filtri, che sono in metallo), quella esterna in normale cartoncino bianco; per girare i filtri, giro semplicemente tutta la cella.
L'apertura libera dei filtri è esattamente 54 mm, il campo inquadrato si aggira sui 25°.
Oggi bella giornata, visibile l'arco alpino. I polarizzatori funzionano bene anche sulle vette innevate illuminate dal Sole, fatta una prova col cellofono attraverso l'orion, una senza filtro e una con, se si eccettua la dominante ambra, il contrasto maggiore con il polarizzatore è ben percepibile.
Allegato 46415 Allegato 46416
Immagini non ritoccate, solo croppate e ridotte.
Una curiosità.
Leggevo (se ricordo bene sul forum CN) che uno dei possessori di questi galileiani, l'ha usato come moltiplicatore di focale (che è pari all'ingrandimento del binocolo), infatti lo schema galileiano per la sua stessa caratteristica, funziona come un ingranditore afocale (tipo quando si appoggia il cellofono all'oculare per fare una foto).
Ebbene ho provato anche io e ieri l'ho accoppiato al 22x70 e al 30x80, effettivamente funziona, mi sono goduto la Luna a 44x e a 60x e una mini-falcettina di Venere (diametro 62"), l'unico difetto è il campo ridicolo, intorno ai 20' per il primo e a poco meno di 15' nel secondo; l'immagine era più che discreta, se il binocolo "madre" e il galileiano sono impostati alla stessa distanza interpupillare, l'immagne risulta non distorta, chiara e definita (conta ovviamente anche la qualità ottica dei due binocoli), basta appoggiarlo alle conchigie oculari (ripiegate) e la stessa curvatura delle lenti del galileiano lo tiene in posizione seza problemi.
Non lo consiglierei per osservare normalmente (al confronto un oculare monocentrico fa la figura del grandangolare :shock:), ma per "pompare" alla bisogna l'ingrandimento, magari per riconoscere qualcosa al limite, può essere utile.
Insomma fa il lavoro di uno di questi https://vortexoptics.com/vortex-2x-b...r-doubler.html ma direttamente in binoculare (a meno di non acquistarne due). :biggrin: