:biggrin::biggrin::biggrin::biggrin:
Visualizzazione Stampabile
:biggrin::biggrin::biggrin::biggrin:
Vediamo un po.... col ploss 10mm sono già 270x ... va ancora a fuoco bene con seeing dal brutto al pessimo.
Poi ci metto il 6.3, per non mettere la barlow, e sono altri 428x, e si vede ancora, il fuoco non è perfetto ma l'immagine a ancora luminosa. Col 5mm (540x) fuoco ancora più difficile e immagine un po slavata.
Ottima invece col 15mm ploss (180x) immagine perfetta in ogn idettaglio anche con brutto seeing.
I filtri.. non si può dire che li uso.. diciamo che ogn itanto li provo. Sui pianeti pochi e scarsi risultati, sulla Luna il giallo è ottimo per fare riprese con la webcam e il rifrattore acromatico, in visuale ad alti ingrandimenti sembra che aumentino leggermente il contrasto, non so se è solo una impressione.
Interessante la guida su i filtri molto utile per chi si avvicina all'astronomia e all'acquisto di un telescopio
Per tutti. il mio commento in merito al "bruciarsi la retina" voleva essere ironico, la luce riflessa da un corpo celeste non ha mai fatto male a nessuno, anzi, meno male che c'è se no non vedremmo niente ;)
Grazie per le dritte sui filtri lunari ;)
davvero molto utile, proprio il genere di lista che cercavo. grazie mille:D
Ragazzi per ora posso solo fare visuale mi piacerebbe arrivare alla astrofotografia, dite che OIII e UHCS sono dei filtri che conviene comprarsi sia pr visuale che per foto?(per deep sky)
I filtri fotografici analoghi sono diversi dalla controparte visuale o almeno tali sono fatti apparire.
Sui diametri sotto il 150 uso il filtro cls che ha una banda passante più larga del uhc ovviamente per le nebulose e se si vuole sulla luna a patto di accettare di vederla verde.Il contrast booster è per gli acromatica in quanto taglia quasi completamente la banda del blu e trovo utile usarlo sul cinesone acro 150 f8 su pianeti luminosi la luna e anche per alcune stelle doppie inoltre prima dell'acquisto del continuum anche accoppiato all'astrosolar (qualcosa fa come il cls del resto)Dal 150 in su si possono usare anche uhc e OIII .Per l'inquinamento luminoso c'è poco da fare forse il neodymion moon and skyglow su sc e newton.I filtri per fotografia si differenziano dai visuali per tagliare anche l'infrarosso (ir cut)
Due a mio avviso fanno davvero meglio della media "quel che si può fare" (al netto dei miracoli):
1) Neodymium-Moon & skyglow di Baader Planetarium
2) UHC-S di Baader Planetarium.
...prendo percentuali da Baader Planetarium? Assolutamente no, per dire considero straordinariamente sopravvalutati gli Hyperion (un po' meno gli Hyperion Aspheric), solo che PRIMA di acquistare l'UHC-S della Baader mi è capitato in un paio di occasioni di osservare in quello di una altro marchio (non rammento se fosse proprio TS o meno, rammento solo che NON era Astronomik) e, beh, NON era la stessa cosa.
Sospetto che Baader Planetarium nei filtri interferenziali goda di un rapporto prezzo/qualità mediamente vincente. Sicuramente in senso assoluto c'è di meglio, ma pagando PARECCHIO di più.
Fra l'altro, siccome molti cambiano filtri più che strumenti - magari perché fanno acquisti compulsivi e compran filtri anche per diametri che "non li reggono" - è assai frequente che se ne trovino usati/nuovi con uno sconto davvero consistente su Astrosell.
EDIT: sulla Luna con un Mak 150 l'UHC-S, a prescindere dalla colorazione "fredda" che definirei di un tono intermedio fra il cyan e il verde, mi sembra aumenti il contrasto dei dettagli fini im modo godibile davvero. Poi non so se sia una mia impressione.
anche per me i filtri Baader hanno un migliore rapporto prezzo/prestazioni, provai sul campo una notte su due strumenti diversi (SCT f10 e dobson 12" f4.9) un Baader (il mio) e un ES di un mio amico, stessi soggetti, ma il mio amico mi fece una domanda a trabocchetto senza dirmi quale avesse montato per primo dei due filtri, beh ci azzeccai sul Baader ed era migliore dell'ES, non sensazionalmente migliore ma ... migliore.
Anch'io non sono in fin dei conti sensazionalmente più bello ma... :awesome: più bello :awesome:
( ...e poi ormai sono uno S.A.a L.N., no? :biggrin: :biggrin: :biggrin:)
Stasera ho provato ad osservare Venere con un APM 140 apo, ma il seeing dove abito io (montagna) è generalmente non buono anche se non c'è inquinamento luminoso. Venere friggeva e brillava da matti ... non era possibile nemmeno trovare una soddisfacente messa a fuoco.
Per intenderci corrispondeva ad un seeing IV-V.
Pongo questa domanda, sperando di non sfiorare l'eresia: c'è un filtro che possa migliorare la visione durante l'osservazione con brutto seeing? Magari togliendo almeno un poco quell'effetto del "friggere".
Grazie. Ciao.
io credo che al seeing non si comanda, la luce per arrivare nei nostri obiettivi deve passare per forza di cose nei diversi strati di atmosfera ed è li che avviene il disastro.
forse, e dico forse, se invece del planetario tu facessi deep sky con un filtro molto stretto (tipo l'OIII) potresti limitare il problema tagliando come la natura del filtro vuole molta della luce in entrata.
Filtri no, però ci sono le ottiche adattive e almeno un'altra soluzione che sortisce un effetto simile.
Come presso l'osservatorio di Capannori (LU): http://www.irf.lu.it/opto-electronic...umentation.htm
Facile che tu avessi a che fare con correnti termiche provenienti da quote molto più basse.
Trasparenza e stabilità dell'aria spessissimo non van d'accordo.
Io il miglior Giove che abbia mai visto con uno strumento piccolo (Konus 130/2000 Mak-Gregory, di fabbricazione Bosma) lo vidi alcuni anni fa dalla terrazza condominiale di una palazzina quasi al centro di Roma (sic) attorno a ferragosto: non una nuvola, caldo asfissiante anche dopo l'una, aria immobile, lieve caliggine che dava l'idea di un che di ovattato, morbido, poco contrastato.
Quindi, ben poche aspettative. Invece...
250X, bande principali che si risolvevano in dolci vortici.
Era in opposizione altissimo in cielo, nota bene, poco distante dallo zenit.
Mai visto nulla di simile con nulla di... otticamente così poco pretenzioso.
Stessa posizione del miglior Marte che io abbia mai visto, 30 o 40 anni fa, con il rifrattore acromatico 77/910 a 200x.
esatto, concordo con voi, io ricordo come un sogno un Saturno al c11" "sparato" a 660x scolpito in ogni suo dettaglio, cose da... "ho visto cose che voi umani..." una serata dalla calma piatta e da una umidità relativa da foresta amazzonica, Saturno alto una quarantina di gradi...
Grazie infinite a tutti. Qui in Valtellina è raro trovare una buona serata/nottata di seeing.
Metti in conto di poterti dedicare, almeno da quei luoghi, con maggior soddisfazione alla fotografia a lunga posa con varie foto integrate su oggetti deboli. Con l'APM.
O alla foto planetaria con integrazione di immagini ricavate da filmati (ricordando che con Giove non puoi campionare da filmati molto lunghi, maaassimo tre minuti tra il primo e l'ultimo fotogramma, se no l'immagine finale sarà inficiata dalla veloce rotazione del pianeta).
E comunque, per i prossimi anni le opposizioni più allettanti saranno "basse":
Il 27 luglio 2018 un clamoroso Marte nel Capricorno da 24,1"-24,3" di diametro apparente (a solo 0,386 UA da noi, ossia 57.600.000 km) sfoggerà una magnitudine apparente di - 2,78, ma sarà più basso di quasi 10° rispetto alla mitica opposizione del 2003, trovandosi di ben 25°30' sotto l'Eclittica.
Ahivoglia a seeing... toccherà iniziare ad osservare già all'imbrunire per sfruttare ogni decina di muniti più calmi. Il fatto che sia a fine luglio in compenso dovrebbe aiutare.
Il 13 ottobre 2020 invece il diametro sarà appena meno allettante ma sempre "grandicello assai", 22,6"-22,9" a seconda delle fonti, la magnitudine di pari passo scenderà a -2,61 (poca roba... anche il diametro apparente in fin dei conti sarà inferiore solo di 1,7" rispetto alla Grande Opposizione del 2018) e la distanza crescerà a 0,419 UA, siamo sui 62.100.000 km. Però sarà di ben 20° circa più alto sull'orizzonte, ossia +5°26' sopra l'Eclittica, per cui... se il seeing sarà favorevole secondo me si potranno a consuntivo vedere visivamente più dettagli che fra un anno e mezzo.
Io per Marte 2018 utilizzerò il C11 "liscio" di Etruscastro, che lui mi avrà lasciato perché io nel deserto tunisino con l'aiuto di uno sciamano fatto arrivare appositamente dall'Amazzonia interna riesca a purificarlo da un rarissimo sortilegio Inca che fatalità avrà interferito con l'elettronica rendendolo istericamente propenso :disgusted: ad orientarsi automaticamente da solo... sempre e solo verso i lampioni stradali accesi. Va a capì chi sarà stato il fetente a infettargli il SW del GoTo... :rolleyes:
Sarà un grande sacrificio restare nell'Oasi di Ksar Ghilane col C11 di Etruscastro in compagnia solo dello sciamano, della famiglia e di qualcuno che ci tenga caldo il té alla menta, ma per un caro amico questo ed altro... :angel:
Valerio grazie ... purtroppo io sono un visualista. La fotografia è impegnativa come strumentazione e tempo, ma soprattutto non mi dà le stesse sensazioni.
Un filtro a banda stretta come un OIII può migliorare qualcosa sul seeing sul planetario.
Non fa miracoli, ovvio, ma qualcosa fa.
Dedo, meglio un O-III, un H-Beta o un UHC-S?
Il più stretto dei tre, lascia sicuramente stare l'UHC. E' solo una questione di banda passante.
Da neofita mi son chiarito le idee in questo link:
https://www.otticatelescopio.com/it/...telescopi.html