Re: Acromatici alla riscossa!
Sono desolata Giovanni , continui a ostinarti a non voler capire la differenza tra potere di risoluzione angolare e capacità di raccolta luce .
120/D non è una teoria strampalata trovata in rete , ma la trovi scritta su tutti i libri , la trovi anche su questo forum .
I risultati delle tue osservazioni terrestre
sono solo soggettivi .
Cerco di spiegarti di nuovo il concetto ;
Il potere di risoluzione angolare è riferito a la capacità di distinguere due punti separati da una certa distanza angolare ,la capacità di raccolta della luce è la quantità di luce che uno specchio o una lente è capace di raccogliere rispetto a l'occhio umano.
Faccio un esempio : se poniamo il seeing della serata con una risoluzione di 2 secondi , significa che sotto quella distanza angolare non si può andare con nessuno strumento quindi se per caso in questa serata da 2 secondi , puntiamo sulla Luna un 60ino ed un dob da 500 mm , tutti e due telescopi potranno risolvere al massimo 2 secondi d'arco , con la differenza che nel dob da 500 mm l'immagine sarà molto più luminosa , più nitida e più contrasta .
Nel paragone che fai tu con i tuoi telescopi , puntando un oggetto in lontananza , per prima cosa noti la diversa capacità di raccolta luce tra mak e apo 102 , poi se dici di osservare più risoluzione con il mak 150 rispetto a l'apo , significa che in quel momento il seeing è migliore di un secondo d'arco .
Non ho menzionato il mak da 127 , poiché la differenza di risoluzione tra apo e 127 è talmente piccola che dubito potrai notarlo, tenendo in considerazione che non è quella da te calcolata in quanto il mak 127 è in realtà 118 mm togli l'ostruzione la quale in alta risoluzione conta tantissimo e vedi cosa rimane , ma questo è un'altra storia .
Re: Acromatici alla riscossa!
Ho scritto e ribadisco che con un RUMAK da 152/1800mm ad f12 si vedono nitidamente e ben prominenti se il seeing terrestre è discreto.
Con un MAK da 127/1540mm ad f12, si vedono nitide, ma molto meno prominenti se il seeing terrestre è discreto.
Con un'APO TS SD APO da 102/711mm FPL-53 + LANTANIO ad f7, non ho mai visto quelle modanature verticali, sebbene gli strumenti fossero fianco a fianco, nelle stesso istante e nello stesso luogo e quindi anche con lo stesso seeing discreto.
Tu come chiameresti questi risultati?, questione di maggior luce, oppure questione di maggiore, oppure minore risoluzione?
In questo caso , significa che quando hai osservato , il seeing del momento era migliore di 1 secondo d'arco , quindi è logico che con il mak 150 la risoluzione era migliore .
Quindi l'apo si ferma alla sua massima risoluzione 1,15 circa e il mak va più in profondità.
Re: Acromatici alla riscossa!
Quello che dice Free è concettualmente corretto, però poi cosa sia veramente la risoluzione e come la si calcoli è complesso, proprio come fatto notare in precedenza da dob45.
L'unica derivazione analitica che io ricordi, e che si studiava al corso di Fisica 2 all'università era quella di Rayleigh, le altre (Dawes, etc) sono tutte empiriche, cioè basate sulle osservazioni fatte da individui, e quindi dipendenti anche dai loro occhi.
Anche quella di Rayleigh, comunque, copre solo il caso di stelle doppie bilanciate (nel suo caso poi, che io mi ricordi, la formula viene sempre derivata per stelle di uguale magnitudine), tutto il resto, linee come la divisione di Cassini, "entità" puntiformi nel contesto dell'osservazione (tipo l'ombra di Io su Giove con un piccolo telescopio amatoriale) non hanno, che io sappia, una trattazione analitica e ci si basa solo sulla somma di esperienze individuali (tipo la Cassini vista con un 50 o 55 mm credo sia il record).
Ciò premesso è corretto quello che dice Free: se hai un seeing da 2", anche con un 400 mm non vedrai due stelle doppie con separazione inferiore a 2" ... però ... e qui inizia la lista:
1) lo stesso limite di 2" è applicabile anche a linee o oggetti puntiformi? ci sarà sicuramente una proporzionalità, ma come scala? nel senso se sono 2" per i dischi di Airy delle stelle, quanto è per la divisione di Cassini o per una rima lunare, per esempio?
2) se parliamo di visuale e non di fotografia, il seeing è uguale per tutte le accoppiate occhio/cervello (cioè individuo), oppure ci sono variazioni individuali? sono più o meno uguali per punti e linee oppure no?
3) infine, forse la cosa più ovvia e allo stesso tempo importante: qualunque sia il seeing in un dato posto in un dato momento, spesso e volentieri è soggetto a variazioni e quindi non si può fare realisticamente riferimento ad un singolo valore fisso.
Quindi, come già detto da Angelo in precedenza, sempre meglio avere la maggiore apertura che ci si può permettere e si può realisticamente gestire (meglio un 20-25 cm che si è sicuri di portare fuori ogni sera piuttosto che un 40 cm per movimentare il quale si ha bisogno di aiuto), perché il seeing può sempre migliorare e/o migliore delle previsioni e delle medie.
Poi, certo, ci sono quelle sere, come mi capitava quando abitavo vicino all'imbocco della Val Susa e veniva giù il foehn, in cui la luna ribolliva a 40 ingrandimenti in un ottantino, e in quei casi è meglio fare altro.
Re: Acromatici alla riscossa!
Re: Acromatici alla riscossa!
Re: Acromatici alla riscossa!
Concordo con quanto detto da Free, è vero che l'apertura è assai importante ma non è tutto, bisogna considerare anche altri fattori che lo limitano. Se un telescopio ha un potere risolutivo di 1" e se il seeing è buono ok, ma se è scadente o pessimo vi si sovrappongono degli effetti disturbanti che a lato pratico lo limitano. Mutatis mutandis è come prendere una lente semplice da 1 m di focale e 120 mm di diametro, il suo potere risolutivo teorico è 1" (secondo la formula 120/d); sappiamo tutti però che le cose non sono di fatto così perché il cromatismo tale risoluzione se la mangia. Eliminando l'effetto disturbante (il cromatismo) con un tripletto apocromatico 120/1000 si raggiunge la risoluzione teorica (col buon seeing, conditio sine qua non!).
Re: Acromatici alla riscossa!
Faccio una proposta che ha il pregio di una facile verifica, basta usare le mire ottiche commerciali, tipo quella usata da SALIMBENI su BINOMANIA, con la separazione tra due barrette progressivamente più strette, da posizionare ad una data distanza, mettiamo di 3Km e mettiamo due o più telescopi di vario e diverso diametro e vediamo qual'è la coppia di barrette più strette che ancora riusciamo a distinguere.
Quindi stesso luogo dove è messo il bersaglio, stesso luogo dove si montano i telescopi, ovviamente comparazione fatta circa nello stesso istante per i vari telescopi e quindi automaticamente per lo stesso seeing.
Si sceglierà di osservare lungo un percorso ottico agreste per evitare i bollori delle superfici come case e strade, poco prima del tramonto, per avere un seeing terrestre dello stesso ordine di grandezza di un seeing celeste.
Rispettate queste premesse e scelto un giudice terzo di provata esperienza astrofila per stilare la classifica e vinca il migliore, a me pare una proposta con tutti i crismi di neutralità.:)
Re: Acromatici alla riscossa!
Gonariu, tutta questa animosa discussione è nata perché si è fatto l'esempio di un seeing da 2 secondi d'arco come se fosse quasi una costante che una costante non è, ma io appurato che il seeing è scadente come quello di due secondi d'arco, rinuncio ad osservare, oppure come faccio da decenni monto su dei diaframmi, concentrici per i rifrattori ed eccentrici sugli ostruiti.
A proposito dei diaframmi ho scritto ampiamente in questa discussione.
Mentre nella discussione sembra che un seeing da 2 secondi d'arco sia una costante , mentre invece è solo uno dei tanti seeing che ci possono capitare.
In modo particolare per le osservazioni terrestri di potenza, è una pratica che richiede tantissima esperienza, ovvero saper prevedere, in base all'ora ed all'altezza del sole ed il tipo di suolo ed oggetti emananti calore lungo il percorso ottico ed il momento migliore per osservare.
Mica mi metto ad osservare a 150x a mezzogiorno, mentre lo faccio con eccellenti risultati poco prima del tramonto.:)
Re: Acromatici alla riscossa!
Giovanni , si tratta di prove che puoi fare tu per toglierti il dubbio , io e tanti altri su questo forum non abbiamo bisogno di queste prove , perché non mettiamo in dubbio il concetto di "potere risolutivo angolare"
Comunque alla fine di questa passeggiata , ci tenevo a dirti ,che non ho niente contro di te , anzi ti ringrazio ancora per i consigli ricevuti , in un certo senso in queste pagine, credo che abbiamo capito un pò tutti qualcosa in più .
Re: Acromatici alla riscossa!
Però non cambiare le carte in tavolo , rileggiti un pò tutto e poi fammi vedere dove è stato scritto che 2 secondi è un seeing costante .