Concordo.
Ma @Huniseth, a maggior ragione, gli 800€ non sarebbero meglio spesi per passare dal suo attuale 5" barlowato ad un 10", anche se nella manualissima configurazione dobson?
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Concordo.
Ma @Huniseth, a maggior ragione, gli 800€ non sarebbero meglio spesi per passare dal suo attuale 5" barlowato ad un 10", anche se nella manualissima configurazione dobson?
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Non tutti si trovano bene, per un motivo o per l'altro, con un Dobson.
A chi lo dici! Io l'irriducibile sostenitore delle montature equatoriali costretto a scendere a patti con il portafoglio: dob 12" oppure 6" Eq6?
(Ancora non ho comprato il dobson e sogno di imprecare per non poterlo allineare alla polare!)
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De gustibus Cesarelia. Sicuramente fa piacere avere un bel Dobson con uno specchio abbastanza grande, ma anche le comodità non necessarie fanno ....... comodo! E' vero anche che un Dobson può finire coll'essere uno strumento ingombrante, uno Schmidt-Cassegrain è decisamente più compatto, maneggevole e trasportabile; non so se ne facciano senza computerizzazione ma a quel punto la fame viene mangiando ........ Quando avevo il rifrattore 60/700 da ragazzo trovavo complicato cercare gli oggetti del cielo profondo perché, essendo miope, togliendomi gli occhiali per puntare col cercatore (un 5X24 diaframmato) non vedevo quasi più le stelle, cosa molto scomoda. Mi ricordo che allora, oltre ad aver visto gli oggetti più luminosi (M42, M3, M13) avevo trovato gli ammassi globulari in Ofiuco d'estate ad Orotelli che erano sulla magnitudine 7 (un po' puntando col cercatore un po' andando a caso) poi stop: M51 (boohhh), M57 (idem, ma essendo di magnitudine 9 per un 60 mm andrebbe bene sotto un cielo senza inquinamento luminoso). Invece, quando avevo il CPC 8, M27 beccata al primo colpo, forse anche M57 per non parlare di Urano .......... Sicuramente il goto per i poltroni, (o usando un prestito dal sardo, per i "mandronazzi") e chi ha una certa miopia (io) è veramente una comodità! Se in più uno vuol far vedere qualcosa ai suoi amici il goto impedisce di farli aspettare troppo, magari al freddo durante l'inverno che qui in Sardegna è abbastanza mite.
Allora.. premesso che il titolo recita "strumento vero", anche il dobson è uno strumento vero, ma per l'appunto, uno strumento, che va usato e non stazionare per settimane in un angolo (col rischio che ci finisca qualche ombrello dentro) perchè scomodo da usare e la pigrizia la fa da padrone. Chiaro che con un uso così scarso l'esperienza pure rimane scarsa e si resta a guardare i soliti oggetti più facili. (e comunque se con un mak127 si intravvede la casa dell'omino verde, con un 200 non si vedono i ricami delle tende alle finestre)
Quindi.. allo stato della mia esperienza prenderei un dobson da 300mm, se avessi il posto e la voglia. Ma come sfizio e non come tele titolare.
Si certo, come comodità vince il piccolo mak su leggera altazimutale. Ma già se si passa ad un'equatoriale appena accettabile ( tipo eq5 o exos2, come la mia), i pesi, gli ingombri e il lavoro per montarla sono altrettanto scomodi. Senza avere nemmeno lontanamente la stabilità del Dobson. Ovviamente l'equatoriale vince in astrofotografia a lunga posa, ma questo è un altro discorso, ed è l'unico motivo per cui ne ho acquistata una.
Ma quindi alla fine non ho ben capito una cosa. Che strumento consiglieresti tu alla nostra amica @Ordonna, considerando le sue risposte al questionario?
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:biggrin: Bella domanda..... un C8 su montatura che preferisce, ovviamente io consiglio equatoriale, una eq5 motorizzata lo tiene ancora - dopotutto non si passa da un tele scarso a uno buono senza spendere un minimo di soldi - Se gli passano un mutuo allora C8 su heq5.