Re: Quasi primo strumento, anzi no secondo strumento ...
Proverbio:
Non si può fare il matrimonio coi fichi secchi.
Se un rifrattore da 152/760 come il Bresser potesse con 571 euro rendere in modo soddisfacente per l'astrofotografia come un Ed se non un Apo, non si vede proprio perché uno dei più gettonati dagli astrofotografi del cielo profondo dovrebbe essere il diffuso Skywatcher da 80 mm soli, con un doppietto ED, che ne costa 683 in offerta (attualmente) e che raccoglie luce in proporzione alla sua minore superficie, ossia molta meno, dell'ordine di un quarto o poco più, ed ha una risolvenza teorica di... poco più della metà.
Il 152/760, come il TS individual 152/900 o come il Synta/Skywatcher 150/750, servono per fare una cosa precisa: renderti felice nell'osservazione di campi larghi ad ingrandimenti sufficientemente bassi da farsi perdonare il residuo importante di aberrazione cromatica assiale.
Il 152/1200 fa tutto quello che fa un 152/760, con un po' di cromatismo in meno ed un botto di peso in più; campi meno larghi, e limiti di ingrandimento per non ritrovarti alla sagra della frangia colorata di poco, solo di poco più elevati. Pesa più del 127 senza dare immagini migliori (al netto della luminosità su cieli davvero bui ed oggetti deboli, ove qualcosa ovviamente guadagna).
Il 127/1200, ad onta del suo peso non indifferente, grazie al rapporto focale vicinissimo a 10 e a un'ottica ben riuscita e lavorata contiene il cromatismo, che c'è, a livelli ben più accettabili. Perdi UN solo pollice di apertura in cambio di tre chili buoni di peso del solo tubo, e in visuale ti godi l'assenza di ostruzione e l'ottimo contrasto.
Sempre con un cromatismo ben superiore a quello di un compattissimo makkino da 127, però. Che costa circa lo stesso, ha un contrasto di poco più basso, sul deep un minimo perde il confronto (ma non c'è un abisso) ed è infinitamente più portatile.
In visuale, la Exos 2 che è una variante un poco più rifinita della classe EQ5 se ben bilanciato se lo gestisce benone. Nel senso che ce la fa bene anche se è un po' piccola. Se devi farci fotografia e tentare qualche posa lunga di ammassi globulari deboli, nebulose planetarie e qualche galassietta alla sua portata, la NEQ6 Pro è il minimo sindacale veramente: 7,9 kg su un tubo sul metro e venti abbondante considerato il paraluce, per giunta col peso molto agli estremi (ottica e focheggiatore) sono una vera enormità.
E non pensare che sia lo stesso dimezzare la focale nativa e poi aggiungere una Barlow quando vuoi ingrandire di più per osservare i dettagli planetari: ingrandiresti due o tre volte anche il cromatismo residuo dell'obiettivo... aggiungendo ogni residua aberrazione, inclusa la cromatica, della Barlow.
Ogni pezzo di vetro che si aggiunge, rifila (:biggrin:) al fascio di fotoni tutti i difetti che riesce ad appioppargli.
Quella è la ragione del grande successo dei Mak: il genio di Dmitri Maksutov concepì uno schema che con la precisa lavorazione di sole TRE superfici ottiche (le due facce del menisco e la faccia anteriore dello specchio concavo), per giunta sferiche e quindi facili da rifinire MOLTO bene a macchina, a prezzo di un campo assai ridotto chiudeva il discorso.
Nessuno produrrebbe rifrattori acromatici f/12 o f/15 se ce la si potesse cavare con la scorciatoia che speri tu... ;) venderebbero tutti degli f/5 in bundle con una bella Barlow variabile 2X e 3X... lo porti a f/10 per pianeti e planetarie, ad f/15 per le doppie strette e il gioco è fatto... :D
SE pensi di prendere un buon rifrattore acromatico, perciò mi orienterei sul 127 f/9,4.
Personalmente, considero la filosofia con cui Paolo (cherubino) effettua i suoi test veramente molto attendibile: Paolo ha avuto per le mani dozzine di rifrattori: perciò se lui dice che una cosa va, io di massima ci credo senza piaggeria di sorta. Inoltre dai suoi giudizi si intuisce subito che son scevri, cosa importantissima, di ogni retrogusto connesso ad un interesse personale. :cool:
Ci son fora in cui persino moderatori o admin hanno rapporti assai stretti con noti rivenditori, capisci a me... per cui anche senza esserne del tutto consapevoli possono avere la tentazione istintiva di consigliare strumenti... fra quelli presenti nella gamma che essi (gli amici rivenditori di riferimento) trattano. Magari roba ottima venduta da persone oneste e competentissime, eh? Ma il giudizio o il suggerimento ne è sottilmente condizionato. :hm:
Re: Quasi primo strumento, anzi no secondo strumento ...
io la butto la senza neanche scherzare troppo:
io ho anche questo:http://www.teleskop-express.it/apocr...ts-optics.html recensito anche qua:
http://www.dark-star.it/astronomia-a...ali/ts-110-ed/
prezzo non impossibile, è un doppietto quindi non pesa un'enormità (6kg) e per poco di più biene venduto tutto l'accessoriame per astrofotografia, io lo monto sulla eq5 motorizzata da poco in entrambi gli assi e qualche foto senza pretese (perché non sono fotografo io) con reflex (Nikon d5100) l'ho fatta, non è poi una cattiva ipotesi....
Re: Quasi primo strumento, anzi no secondo strumento ...
Sono convinto per il Bresser 127/1200 con la sua montatura originale EXOS2 + GOTO ... lo trovo poco sotto i 1000 Euro così da potermi prendere anche l'anello adattatore per la Reflex ed un secondo occulare.
Sono ancora indeciso se prenderlo direttamente sul sito della Bresser o altrove ... in giornata lo ordino! :biggrin:
Re: Quasi primo strumento, anzi no secondo strumento ...
Fatto, ordinato direttamente alla Bresser in Germania ... appena arriva vi faccio sapere ... ;)
Re: Quasi primo strumento, anzi no secondo strumento ...
Mai premere il tasto Compra senza riflettere.....
So ''cavoli tua un tubone da 1200 acromatico, forse l'acquisto peggiore per le tue esigenze.
Re: Quasi primo strumento, anzi no secondo strumento ...
Io avrei preso al volo l'ETX125: solo 500€ sul sito Bresser pagina Sale. O un Dobson ES 10" sempre per la stessa cifra. Non che disdegni gli acro di lungo fuoco, però sono mal gestibili su montature meno che granitiche. Va be', "cosa fatta capo ha". :colbert:
Re: Quasi primo strumento, anzi no secondo strumento ...
Io sono abbastanza sicuro della scelta fatta ... a star sentire tutti, ognuno ha un idea diversa ... :biggrin:
Anche chi ha fatto il test lo ha descritto come un ottimo strumento ...
Re: Quasi primo strumento, anzi no secondo strumento ...
Ognuno ha idee diverse perché ha esperienze diverse maturate sugli strumenti posseduti o comunque usati.
Ogni tipo di telescopio ha un campo di uso piuttosto specialistico e fuori da questo è sempre una forzatura.
La cosa realmente importante è sapersi accontentare dei risultati.
Re: Quasi primo strumento, anzi no secondo strumento ...
Messo bene in stazione, stando attenti a non toccare inutilmente il focheggiatore e a farlo con la manina delicata e vellutata con la quale hai tentato le prime carezzine sui capelli di una fanciulla al cinema, la Exos2 ce la fa bene. Se lo bilanci con cura (in un senso facendo scorrere longitudinalmente il tubo ottico fra gli anelli che lo serrano appena allentati, nell'altro col contrappeso) trascinerà brillantemente i suoi quasi 8 kg senza problemi.
Ma devi bilanciarlo così: punti una cosa lontana, diagonale e un oculare inseriti, e metti a fuoco. Così il focheggiatore sarà estratto come sta in condizioni reali.
PRIMA il bilanciamento in DECLINAZIONE :colbert:
Adesso sei pronto; allenti la frizione in AR reggendo il tubo. E ruoti l'asse di AR sinché la barra cromata dei contrappesi capiti perfettamente orizzontale: aiutati con una livelletta. Non ti preoccupare di QUEL bilanciamento in questa fase. Telescopio circa orizzontale, che punta l'orizzonte.
Blocca l'asse in AR. Tenendo il tubo per la cella dell'obiettivo, allenta con circospezione la frizione dell'asse di declinazione. Vedrai che peserà al 99,999% delle probabilità o in avanti,cercando di andare a puntare a terra, o indietro tentando di "impennarsi". Non te lo far scappare che sfasci tutto.
Ri-blocca tutto: allenta poco i due anelli che serrano il tubo, e fai scorrere il medesimo di qualche cm dalla parte opposta a quella dove cercava di "calare in basso". Ti riuscirà facile, perché QUEI rifrattori Bresser Messier han tutti una maniglia fissata agli anelli dall'altra parte della barra Vixen, che aiuta a mantenerli ortogonali al tubo.
Sposti a occhio un pochino, ri-stringi provvisoriamente gli anelli e sempre tenendo il tubo a un estremo ri-allenti la frizione. Se sei strafortunato tenderà a restare in equilibrio indifferente (accidenti, che occhio che ti ritrovi! :cool:) e secondo la declinazione è equilibrato. Se no, ripeti il procedimento affinandolo per tentativi successivi. Quando è tutto OK, il telescopio "come lo lasci sta" a frizione di decl. completamente allentata.
DOPO il bilanciamento in AR :colbert:
Adesso sempre lasciando il tubo (frizione in declinazione serrata) a puntare in orizzontale, allenti l'altra frizione tenendo per un estremo l'asta dei contrappesi e vedi subito se il contrappeso stesso va allontanato verso la fine della barra o avvicinato al fulcro. E' più veloce dell'altro caso.
Quando tutto è bilanciato perfettamente, il telescopio a frizioni sbloccate può girare a mano col tocco di un dito senza mai tendere a "prendere la ricorsa" per andare a sbattere da qualche parte. :)
Re: Quasi primo strumento, anzi no secondo strumento ...
Caro Valerio, prima o poi ti rapisco e salvo la tua conoscenza su un super computer :biggrin: