E io pure, non uso niente. Collimo all'ingrosso a occhio, poi vado di star test.
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E io pure, non uso niente. Collimo all'ingrosso a occhio, poi vado di star test.
Lo hanno gl'inglesi.
Anche i cinesi.
Per chi fosse interessato ad un collimatore serio consiglio sia il Sight Tube sia l'Autocollimator (quest'ultimo consigliabile ma non strettamente necessario) venduto da ASTROSYSTEMS, U.S.A. Questo soprattutto per la collimazione dello specchio secondario. Mentre per la susseguente collimazione dello specchio primario consiglio un Cheshire modello corto senza crocicchio, che troviamo in vendita anche in Europa ad un prezzo modico.
Con questi strumenti secondo me si può collimare con precisione a casa, in modo da essere subito pronti ad osservare durante la sessione osservativa. Tuttavia questo vale solamente per i riflettori monolitici, mentre per quelli assemblabili nel sito osservativo sarà per forza di cose obbligatorio trovare uno strumento per la collimazione in loco, anche considerando che in prossimità del calare della notte gli accessori summenzionati non costituiscono una scelta ottimale in quanto viene a mancare la luce e le conseguenti riflessioni ottiche di riferimento.
Collimare con una stella prima dell'osservazione è più facile a dirsi che a farsi, soprattutto se si è da soli. Conviene premettere che la collimazione deve essere effettuata a forti ingrandimenti ed in un telescopio riflettore con montantura altazimutale manuale l'oggetto corre via. Inoltre dopo aver visto la stella all'oculare bisogna staccarsi ed andare dietro al telescopio, agendo su una delle viti di collimazione (sperando che sia quella giusta per fare l'aggiustamento desiderato). Quindi tornare all'oculare, ma essendo cambiata l'inclinazione dello specchio la stella non c'è più. Quindi la puntiamo nuovamente col cercatore, che però non risulta più allineato con il telescopio, avendo noi variato l'inclinazione del primario. Dunque si cambia l'oculare per ridurre gli ingrandimenti e ritrovare la stella. Poi si rimette l'oculare da alti ingrandimenti e si ripete la procedura per minimo altre 20 volte. :biggrin:
Naturalmente dipende anche dall'abilità e dall'esperienza dell'astrofilo, oltre che dall'entità della scollimazione, però personalmente preferisco privarmi di questo calvario pre-osservativo e dedicarmi solo all'osservazione, che già di solito è falcidiata da mille imprevisti (pioggia, nuvole, animali, umani, incavolature varie, etc.). :biggrin:
Rioeto quanto espresso da frignano.it:
Citazione:
quello che conta secondo me è capirla la collimazione, gli strumenti aiutano, ma restano fini a se stessi, se è la figura di diffrazione della stella che comanda si deve fare su questa e non ci piove
Mai visti gli anellini, col Newton 300; neanche a 600x.Citazione:
Conviene premettere che la collimazione deve essere effettuata a forti ingrandimenti
Ne rimangono tante, se ne prende un'altra...:)Citazione:
essendo cambiata l'inclinazione dello specchio la stella non c'è più
E far tornire un Cheshire da du' palanche?